Parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù
Via Volturno, 1 - Tombetta
37135 VERONA
Istituto Piccole Figlie di San Giuseppe

La scuola "San Giuseppe" di Tombetta é una delle più importanti realizzazioni con le quali la Congregazione ha risposto alle esigenze dei tempi. Chi guarda con attenzione l'edificio della scuola distingue, nell'armonizzazione delle tinte, quattro blocchi leggermente diversi: ciascuno di essi può segnare un capitolo nella storia della nostra Istituzione alla quale si può applicare la similitudine evangelica del granello di senapa.
Dall'anno della prima fondazione, 1927, il germogliare, il frondeggiare, l'espandersi dell'opera si sono succeduti senza forzature, senza salti di continuità, prima secondo le esigenze del nostro Istituto e in seguito secondo le richieste delle famiglie.
Nei 1927 l'Istituto aveva ancora il suo centro nella Casa Madre di Ronco
all'Adige; da molto tempo però i Superiori avvertivano la necessità
urgente di avere almeno un punto di riferimento a Verona perché la
crescita della Congregazione e le esigenze dei tempi richiedevano servizi che a Ronco non si potevano trovare.
In particolare per dare alla sorelle la possibilità di prepararsi alla missione apostolica frequentando la Scuola
Magistrale o la Scuola Convitto, era necessaria una casa a Verona.
La casa venne aperta con Asilo e Scuola di lavoro in quello che allora era la periferia della città, vicino all'attuale Basilica di Santa Teresa di Gesù Bambino, che sorgeva quasi isolata e aveva, come una modesta Chiesa di campagna, il pavimento rustico, le pareti spoglie e gli altari disadorni. Per molte madri di famiglia che lavoravano alle Manifatture Tabacchi fu di grande utilità l'apertura dell'Asilo, dove i bambini potevano venire custoditi per tutta la settimana ed amorosamente educati. Grandemente utile fu subito ritenuta anche la scuola di lavoro dove le ragazzine imparavano a diventare autosufficienti per quanto riguardava il cucito, in un tempo in cui non esistevano i Grandi Magazzini forniti di ogni genere di confezioni. |
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La Scuola Materna e la Scuola di lavoro si affermarono ben presto con grande soddisfazione delle suore che ne erano responsabili e della popolazione del Borgo che ebbe modo di sperimentarne la validità.
Le sorelle ebbero subito il grande aiuto spirituale dei Padri Carmelitani e in particolare del Padre Angelo dello Spirito Santo che, nel suo zelo per la gloria di Dio, stava trasformando la disadorna Chiesa dedicata alla Sacra Famiglia nell'attuale Basilica di Santa Teresa, ricca di opere d'arte e meta di continui pellegrinaggi.
Da Ronco all'Adige arrivarono ben presto le prime giovani suore per frequentare le scuole della città e a Tombetta si formò una comunità dinamica, allegra, osservante, che si presentava in tutta la sua ricchezza di promesse alle sorelle che, in viaggio per la Casa Madre, si fermavano per attendere la corriera e alla gente del Borgo che imparò ad amare le religiose e ad affidare a loro l'educazione dei figli con grande fiducia.
Le ragazze venivano alla scuola di lavoro diurna e serale con assiduità e frequentavano il ricreatorio festivo con
entusiasmo. Ricordiamo, come visione d'altri tempi, la schiera delle
Piccole Figlie di Santa Teresa che, avvolte nei bianchi mantelli, onoravano
con la processione e col canto la loro Patrona, così come rivediamo le
aule luminose della prima Scuola Materna dove i bambini giocavano graziosi,
educati, sereni.
Tutto questo avveniva prima della guerra nella quale l'Italia entrò nel 1940. Quando l'immane tragedia imperversò sulla città con il sinistro rombo degli aerei, il tragico bagliore dei bengala nella notte e i micidiali grappoli di bombe che cadevano, la scuola materna e la scuola di lavoro furono chiuse, la comunità si sciolse e solo poche suore coraggiose rimasero a custodire la casa che venne per due volte colpita, subendo danni per fortuna non gravi.
Nel 1945, finita la guerra, le due ali dell'edificio rovinate dalle bombe
poterono essere riparate in fretta e la scuola materna riapri i suoi
battenti per accogliere i bambini che ritornavano, ancora smarriti, alla
vita normale.
Vi erano però a Tombetta anche bambini di età superiore ai sei anni che
rimanevano a giocare tra le macerie o sulle strade polverose perché la
scuola elementare del Borgo, gravemente danneggiata
dai bombardamenti, non poteva funzionare. Per andare incontro alle necessità
di questi bambini si apri la Scuola Elementare adattando allo scopo le aule
della ex scuola di lavoro e servendosi di tutte le suppellettili che si potevano
trovare. Si ebbero classi con più di 50 alunni , disposti su banchi, su
tavoli, su assi sostenute da cavalletti con sedie, panchine, sgabelli di
ogni tipo.
L'UNRRA forniva i viveri per il pasto di mezzogiorno e le suore lavoravano
dal primo mattino alla tarda sera tra fanciulli esuberanti e bisognosi di
tutto.
Quando la scuola elementare De Amicis poté funzionare solo alcuni dei
nostri ragazzi vi vennero trasferiti. La maggioranza rimase da noi e ci
diede cosi la certezza che la nostra scuola elementare sarebbe continuata.
Nella Congregazione intanto alcune sorelle frequentavano I 'Università e
si preparava così il personale che avrebbe potuto insegnare nella scuola
secondaria.
Ci sarebbe molto da dire sulle peripezie relative al riconoscimento legale
della scuola: sulla prima ispezione, sulle notti di lavoro per la preparazione
dei documenti, avvenuta a tempo di record, sui viaggi di suor Gerolama a
Roma per incontrare Onorevoli e Monsignori... Si potrebbe parlare di
avventure da pionieri, di situazioni critiche e divertenti, di gente che
lavorava unita con poca esperienza ancora, ma con tanta buona volontà, con
diversa impostazione di vita ma con lo stesso ideale.
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La Scuola di Tombetta non sorse per la volontà dell'una o dell'altra Suora
ma per la volontà di Dio di cui erano manifestazione le richieste dei
genitori e la convergenza di vedute da parte di sorelle tanto diverse per
carattere e per prospettive in altri campi. Le esigenze dei tempi ci mostrarono
l'opportunità di andare incontro alle
famiglie anche con il Collegio e per questo l'edificio scolastico fu
ampliato con la costruzione di un'ala in via Bolzano, che ospitò anche la
Scuola Media e in seguito quella di Avviamento Commerciale. |
Le famiglie delle alunne che frequentavano la scuola elementare non avevano,
a quel tempo, progetti di alta cultura per i figli: molte miravano solo ad
una specifica preparazione al lavoro. Dalla constatazione di questa realtà
sorse l'idea di far
Con l'innalzamento fino a quattordici anni dell'età dell'obbligo
scolastico ci si trovò in una situazione analoga a quella in cui ci si era
trovati nel 1950 e si vide la necessità di dare uno sbocco di Scuola Media
Superiore alle ragazze che, dopo la Scuola Media avessero voluto continuare
gli studi. Si guardò allora in due direzioni: all'Istituto Magistrale che
avrebbe preparato le educatrici del domani e ai Corsi Professionali
sovvenzionati dalla Regione Veneto che avrebbero dato modo alle ragazze,
bisognose di lavorare subito, di prepararsi all'impiego.
Superate difficoltà non lievi che provenivano da varie direzioni, si
iniziarono le pratiche per il riconoscimento dell'Istituto Magistrale.
Ancora carte bollate, ancora ispezioni annuali, ancora viaggi di suor
Gerolama a Roma, ancora esami fuori sede per la classe di funzionamento. E
ancora la meravigliosa unione tra noi che ci ha portato alla realizzazione
dell'obiettivo: l'Istituto Magistrale è riconosciuto, è frequentato, dà
i suoi frutti.
Nel 1969 vengono diplomate maestre le nostre prime alunne. Intanto anche i
corsi paralleli per stenodattilografe e operatrici-contabili funzionano con
numerose alunne e noi tocchiamo con mano la benedizione di Dio sull'opera
nostra.
L'edificio si mostra ancora una volta insufficiente per accogliere tanta
popolazione scolastica e le Superiore maggiori permettono un ulteriore
ampliamento che viene realizzato con la costruzione dell'ala parallela al
primo blocco, verso via Volturno.
Si mette in moto di nuovo (è la quarta volta!) il meccanismo per il
riconoscimento legale: domande, ispezioni,viaggi...., ma ormai siamo
allenate. Facendo buon viso a cattivo gioco ci accorgiamo che gli
Si parifica così anche il Liceo Scientifico
che funziona dal
Il documentario della Scuola di Tombetta non è ancora girato del tutto.
Dopo il grande sviluppo al vertice occorre riguardare la base. La
Scuola Materna e la Scuola Elementare hanno avuto un grande incremento e
sono frequentate a tempo pieno da circa cinquecento alunni, che hanno
bisogno di aule scolastiche capaci, di refettori decorosi, di sale da gioco
spaziose. La parte più vecchia dell'edificio viene quindi sostituita in
poco tempo con la nuova costruzione che risponde in pieno alle esigenze
della popolazione scolastica attuale e si presenta elegantemente seria
nelle due tinte grigio e rosso dietro il verde delle alte piante del
cortile.
Sono molti questi giovani, e nel maggio 1984 erano già quasi un migliaio. Ci danno tanto lavoro e insieme tanta speranza.
GRAZIE A DIO E A VOI SORELLE,
PER QUELLO CHE AVETE FATTO E ANCORA FATE
PER LA NOSTRA GENTE !!!
ultimo aggiornamento 11/6/2000