
Alcuni
cenni storici, che forse neppure gli abitanti di Venera conoscono:
Venera, che ora è
divisa tra i Comuni di Sanguinetto, Cerea e Casaleone, si trova menzionata nei libri del
Comune di Verona fin dal 1589, anche se allora si trattava di poche casupole. Poi,
all'improvviso, nel 1876 Venera divenne famosa in tutta la provincia perché fu scoperto
un grande ammasso di monete romane, che ora sono conservate al Museo Civico di Verona.
Tuttavia la nostra
piccola frazione rimase per lungo tempo senza una propria chiesa dove celebrare le
Messe e i Sacramenti. Fino alla metà del 1900, al centro del paese c'era soltanto un
ottocentesco capitello, con all'interno una antica statua in pietra della Madonna col
Bambino. Nel 1959, quando si terminò di costruire questo edificio che ora vediamo, al suo
interno venne posta l'antica statua in pietra che si trovava nel capitello, ormai
demolito, e che ha appunto dato il nome alla chiesa parrocchiale, intitolata alla Beata
Vergine Maria Regina.
Molto poco si sa di
questa statua, dal punto di vista artistico. Si sa solo che è in tufo dipinto e che
dovrebbe risalire al 1380 - 1420 circa. Anonimo resta invece per il momento l'autore che
l'ha scolpita, il quale ha dato alla Madonna una posa particolare, ritta in piedi mentre
regge delicatamente in braccio il bambino Gesù, che ha in mano un rondinotto.
Qualcosa di più si
sa invece sulla provenienza e la storia di questa statua. Secondo la tradizione,
infatti, essa fu donata dagli abitanti di Sanguinetto a quelli di Venera per ringraziarli
del generoso contributo dato durante la costruzione della Chiesa parrocchiale di
Sanguinetto nel 1800. Infatti, prima di arrivare a Venera la statua di Maria Regina
probabilmente si trovava a Sanguinetto, dove era però venerata con il nome di Madonna
della Cintura. Ed infatti uno dei particolari più curiosi dell'immagine scolpita è
appunto la fascia scura che stringe il vestito di Maria.
Quella cintura aveva
un preciso significato per i cristiani di molti secoli fa, i secoli nei quali fu
scolpita la statua. Infatti, si narra nelle storie antiche che l'apostolo Tommaso non si
trovava a Gerusalemme quando la Madonna morì e fu assunta in cielo. Arrivato dopo qualche
giorno al suo sepolcro, vi trovò all'interno soltanto la cintura, che divenne perciò
simbolo della Madonna, Madre di Gesù, assunta in cielo subito dopo la morte.
L'immagine della
Madonna della Cintura, ora chiamata Beata Vergine Maria Regina rappresenta quindi il
momento più solenne e glorioso della vita di Maria: la sua assunzione in Cielo, dove è
proclamata Regina ed è incoronata di stelle, proprio come mostra la corona che adorna,
anche luminosamente, questa bella immagine scolpita.
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LA MADONNINA NELLA CAPPELLA INVERNALE
Anche la cappella invernale ospita una
bella immagine della Madonna.
Si tratta di una statua in gesso dipinta a mano, che raffigura l'apparizione di Maria ai
tre pastorelli di Fatima: vestita di bianco e con una cintura azzurra, la corona del
rosario in mano per invitare tutti alla preghiera, è l'immagine della Madonna del
Rosario, festeggiata il giorno 13 maggio.
Durante tutto l'anno tale immagine si
trova nella cappella invernale, dove si celebra la S. Messa feriale, la recita
del rosario e gli incontri di catechismo dei bambini. E poi durante il mese di maggio,
viene per qualche giorno spostata in chiesa, per rendere ancor più visibile la nostra
devozione a Maria Vergine, patrona di Venera e molto cara a tutti i parrocchiani.
Infatti proprio tale immagine alcuni
decenni fa veniva portata in processione lungo la via principale del paese,
attorniata dai bambini della prima Comunione che spargevano petali di fiori davanti al suo
passaggio. Era una tradizione che si svolgeva tutti gli anni il giorno della
"sagra", cioè la prima domenica di settembre, in cui Venera festeggia la
solennità di Maria Regina e anche il giorno della consacrazione della chiesa (nell'anno
2001).
Purtroppo, da molti anni questa bella
tradizione rimane soltanto nel ricordo delle persone meno giovani, che la
preparavano e vivevano con grande entusiasmo e partecipazione: gli uomini che la
trasportavano sopra un carrettino, le donne che la accoglievano con fiori e festoni alle
finestre di casa e le bambine che si vestivano di bianco e la seguivano in processione
recitando il Rosario tutte assieme.
Tale tradizione si è interrotta molti
anni fa, per problemi di sicurezza legati all'intenso traffico della strada
statale che attraversa il paese. Tuttavia la Parrocchia di Venera ha conservato in parte
tale usanza, perché la sera del 31 maggio (ricordo anche dell'istituzione della
Parrocchia nell'anno 1951) viene svolta nel sagrato della chiesa una fiaccolata, mentre si
recita in processione la preghiera del Rosario.
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REGINA
DELLA PACE, PREGA PER NOI ... L'immagine più recente che abbellisce la nostra parrocchia è
la scultura della "Regina della Pace", opera di un giovane scultore della Bassa
Veronese, su indicazioni precise e significative dell'allora parroco di Venera, che ha
voluto una raffigurazione di Maria Regina della Pace, da porre sotto il porticato della
chiesa da poco restaurata.
La scultura rappresenta la Madonna a
braccia aperte e accoglienti, come quelle di una madre sensibile e generosa, con
il sole e la luna che ci ricordano l'assunzione di Maria Regina al cielo e anche quel bel
canto tradizionale che dice: "... e le stelle più belle, non son belle al par di
te!".
Da sotto il porticato della chiesa
l'immagine è ben visibile a tutti, così che chiunque passa può rivolgere la
sua semplice preghiera alla Madre celeste: "Ave Maria", "Salve
Regina", "Ti prego Maria ...", "Tu che sei madre ...",
"Proteggi i nostri figli ...", "Dal cielo, sostieni le nostre
famiglie".
Ed è bello che anche i giochi estivi
dei bimbi e dei giovani si svolgano accanto a questa immagine della Madonna, che
si trova vicinissima al campo sportivo parrocchiale, e quindi ben rappresenta la vicinanza
di Maria a tutte le nostre situazioni umane, da quelle più belle e gioiose, a quelle più
tragiche e pesanti. |

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