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"Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi culto"
"Che significa Adorare"
".....
" Fu proprio nel deserto, mentre stava andando verso la terra promessa,
che il popolo d'Israele abbandonò, per un momento, il suo Dio e
adorò il vitello d'oro.
Anche Gesù ripercorre lo stesso cammino nel deserto e anche lui
è tentato da Satana di adorare il successo e il potere. Ma egli
taglia netto con ogni lusinga del male e si rivolge con decisione verso
l'Unico Bene: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto.
Come è stato per il popolo ebraico e per Gesù, così
anche per noi, nel nostro quotidiano, non mancano le tentazioni a farci
deviare verso percorsi più facili. Esse ci invitano a cercare la
nostra gioia e a riporre la nostra sicurezza nell'efficienza, nella bellezza,
nel divertimento, nel possesso, nel potere..., realtà di per sé
positive, ma che possono essere assolutizzate e che spesso la società
propone come autentici idoli.
E quando non si riconosce e non si adora Dio, subentrano inevitabilmente
altri dèi ed ecco riapparire il culto dell'astrologia, della magia...
Gesù ci ricorda che la pienezza del nostro essere non sta nella
ricerca di queste cose che passano, ma nel metterci davanti a Dio, dal
quale tutto proviene, e riconoscerlo per quello che egli veramente è:
il Creatore, il Signore della storia, il nostro Tutto: Dio!
Se lassù in Cielo, dove siamo incamminati, lo loderemo incessantemente,
perché non anticipare fin da adesso la nostra lode a lui?
Che sete sentiamo, a volte, anche noi di adorare, lodandolo nel fondo
del nostro cuore, vivo nel silenzio dei tabernacoli e nella festante assemblea
dell'Eucaristia... Ma che cosa significa adorare Dio?
È un atteggiamento che va diretto solo a lui.
Adorare significa dire a Dio: Tu sei tutto, cioè: Sei quello che
sei; ed io ho il privilegio immenso della vita per riconoscerlo.
Adorare significa anche aggiungere: Io sono nulla. E non dirlo solo a
parole. Per adorare Dio occorre annientare noi stessi e far trionfare
lui in noi e nel mondo.
Questo implica il costante abbattimento dei falsi idoli che siamo tentati
di costruirci nella vita.
Ma la via più sicura per giungere alla proclamazione esistenziale
del nulla di noi e del tutto di Dio è tutta positiva.
Per annientare i nostri pensieri non abbiamo che da pensare a Dio ed avere
i suoi pensieri che ci sono rivelati nel Vangelo. Per annientare la nostra
volontà non abbiamo che da compiere la sua volontà che ci
viene indicata nel momento presente. Per annientare i nostri affetti disordinati
basta aver in cuore l'amore verso di lui ed amare i nostri prossimi condividendone
le ansie, le pene, i problemi, le gioie.
Se siamo amore sempre, noi, senza che ce ne accorgiamo, siamo per noi
stessi nulla. E perché viviamo il nostro nulla, affermiamo con
la vita la superiorità di Dio, il suo essere tutto, aprendoci alla
vera adorazione di Dio"....."
Il risultato del nostro annullarci per amore era che il nostro nulla veniva
riempito dal Tutto, Dio, che entrava nel nostro cuore.
Estratto da "Parola di vita febbraio
2005 " di Chiara Lubich
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