La Chiesa ed il Convento di San Domenico
Piazza San Domenico, 5
17019 VARAZZE (SV)
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Storia dell'Ordine di San Domenico
I Frati Domenicani devono la loro origine a San Domenico di Guzman, canonico spagnolo degli inizi del 1200. Voluti dal Fondatore come predicatori preparati spiritualmente e culturalmente per un tipo particolare di predicazione, per ostacolare il diffondersi delle varie eresie che minacciavano la Chiesa, la quale ha visto sempre nei Domenicani i dottori e predicatori qualificati per la salvezza degli uomini di tutti i tempi, nella verità e fedeltà alla Chiesa stessa.
L'ordine di San Domenico ha carattere universale: conta circa 6500 religiosi sparsi in tutti i continenti, coadiuvati da monache di clausura, suore di vita attiva negli ospedali, nelle scuole e nelle missioni. Nel loro lavoro apostolico è particolarmente prezioso il contributo che ricevono da diverse migliaia di laici domenicani.
Molti confratelli e consorelle domenicane hanno raggiunto la santità nel passato (Beato Iacopo da Varazze, Santa Caterina da Siena, San Tommaso d'Aquino, San Pio V, San Vincenzo Ferreri, Santa Rosa da Lima, ecc.) e nel presente (Beato Pier Giorgio Frassati, laico domenicano).
Il convento di Varazze
Il convento di Varazze, con annesso il chiostro e la sala capitolare, è affidato alla cura dei Frati Predicatori Domenicani, che lo fondarono nel 1419 e lo abitarono ininterrottamente, ad eccezione del periodo ottocentesco durante la soppressione degli Ordini Religiosi. Attualmente i Frati, se pure anziani, svolgono attività di accoglienza, direzione spirituale e confessioni, predicazione e celebrazioni eucaristiche. Molto significativa la predicazione del Santo Rosario, che qui ha la sua sede organizzativa interregionale.
La Chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico è a tre navate, lunga circa 50 m. e larga circa 22m., è un notevole ampliamento della precedente del 1432: l'attuale risale al 1618. La facciata di linee semplici (stile 1700), con portale del XVI sec. in pietra di Finale, è stata affrescata durante i restauri dei primi del 900.
La luminosa navata centrale introduce all'ammirazione e inserimento nella parte più sacra, luogo della celebrazione. La zona dell'altare si presenta decorosa ed armonica nelle sue varie componenti(abside, altari, crocifisso in bronzo del XVIII sec., ambone, ecc.). Anche le cappelle dedicate al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna del Rosario orientano la devozione all'unica santità e salvezza operata da Cristo.
Nelle due navate laterali si trovano notevoli opere d'arte. Nella navata destra, entrando si incontrano: Altare delle Anime del Purgatorio, Cappella di San Giacinto, San Giuseppe, San Vincenzo Ferreri e altri Santi (quadro di autore ignoto datato 1625 e recentemente restaurato), San Domenico in Soriano.
Nella navata sinistra: Altare di San Tommaso d'Aquino; Cappella della Madonna delle Grazie o del Romito (affresco probabilmente del XV sec.), altare di Santa Caterina da Siena (patrona di Varazze, d'Italia e d'Europa, nonché del Terz'Ordine Domenicano), Cappella del Beato Giacomo da Varazze (compatrono di Varazze, con l'urna delle reliquie ed un polittico attribuito al pittore Simone da Pavia del 1452), Santa Tecla (quadro di Bernardo Castello del 1623).
Nella cappella della Madonna del Rosario si possono ammirare il quadro della Madonna del Rosario di G. Andrea Ferrari del 1635 e la statua lignea di Anton Maria Maragliano, sempre della Madonna del Rosario, del 1715.
In particolare segnaliamo
Nell'attuale Cappella della Madonna delle Grazie (o del Romito), già dal 1185 esisteva un "romitorio", rifugio di un santo Eremita: probabilmente conosciuto e frequentato dal Beato Giacomo da Varazze. Questo beato varazzino, raffigurato nella cappella a lui dedicata, nacque intorno al 1230. Divenne frate domenicano ed Arcivescovo di Genova, dove si acquistò fama di santità per la sua dedizione ai problemi di pacificazione tra le fazioni cittadine e di aiuto generoso ai poveri. Scrisse il Chronicon Januense (La cronaca della storia della città di Genova) e la celeberrima LEGENDA AUREA, raccolta di vite dei Santi a cui attinsero ispirazione artisti e predicatori. La Legenda Aurea fu uno dei "best-seller" del medioevo, ancora oggi è uno dei libri più stampati della storia.
La cappella di Santa Caterina da Siena richiama in particolare una figura di primo piano dell'Ordine Domenicano, come mistica, dottore della Chiesa, patrona d'Europa e d'Italia, del Terz'Ordine e patrona illustre di Varazze, che la celebra solennemente ogni anno il 30 aprile. Santa Caterina si fermò a Varazze il 3, 4 e 5 ottobre del 1376, di ritorno da Avignone dove aveva convinto il papa a fare ritorno a Roma nella sua sede naturale, ponendo fine al periodo avignonese. A Varazze, dove si era fermata proprio perché patria del Beato Giacomo, la santa senese liberò i cittadini dalla devastazione della peste.
Orario di apertura della chiesa, con possibilità di confessioni
inverno 8-12 / 15,30-18
estate 8-12 / 15,30-19
Orario Sante Messe
inverno feriale: 9 - 17; festivo: 8,30 - 10 - 11,30 - 17
estate feriale: 9 - 18; festivo: 8,30 - 10 - 11,30 - 18
(18, 30 nei mesi di luglio e agosto, solo di domenica)