Non
è nota l'epoca di fondazione di Valle di Maddaloni, ma comunque la sua
nascita sembra legata strettamente alla presenza di un un castello
edificato su un altura poco distante dal nucleo abitativo originario.
Edificato in epoca altomedievale (XIII
sec. circa), il
castello dovette sopportare le scorrerie dei Goti, dei Vandali, dei
Saraceni. Da ciò si desume come il tessuto storico di Valle presenti la
tipica conformazione degli insediamenti medievali, con un percorso
principale (l'odierna via
Umberto I°) e delle
piccole diramazioni che si estendevano per il piccolo centro abitato.
La storia
di Valle ruota per tutto il medioevo attorno alle sorti del castello che
a partire dal 1300(circa)
e fino al 1500(circa) fu oggetto di passaggi ereditari o
"forzati" tra varie dinastie, tra le quali è d' obbligo
ricordare la famiglia catalana dei "de
La Rath" e la
stirpe francese degli
Artois. In seguito,
alle soglie del XIV sec, il castello ebbe diversi dominatori: passò
dalle mani di Onorato
I Caetani di nuovo a
quelle dei "della
Ratta" e
precisamente da Giovanni
a Francesco
a Caterina.
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Panorama
(veduta da San Michele)
Sotto
il governo spagnolo, Ferdinando il Cattolico confermò a Caterina il
possesso dei territori di Valle,
Caserta, Limatola, Ducenta e S.Agata de'Goti; nel 1509 ella sposò Andrea
Matteo Acquaviva, duca d'Atri ed i suddetti
territori furono condivisi in comunione dei beni. In queste complesse
vicende di successione, si inserisce la notizia, molto interessante,
della vendita, nel 1470 del Feudo di Valle da parte di Francesco
della Ratta ad un suo omonimo per una somma
di 1500 ducati, irrisoria al punto da far pensare più ad una donazione
che ad una compravendita. Francesco godette per 23 anni del feudo,
dopodichè tra donazioni, confische, riscatti e vendite passò da un Andrada
agli Acquaviva(1544),
da costoro ai Gaetani Sermoneta(1635)
ed infine a Carlo III di Borbone
nel 1753. Si tenga presente che la popolazione vallese tra il XVI ed il
XVII sec. passò da 3090 anime (1620) a meno di 500 a causa di una grave
pestilenza. |
L'acquisto
da parte di Carlo di Borbone della Terra
di Vallata di Maddaloni
è strettamente correlato alla costruzione del Palazzo Reale nella città
di Caserta. Motivo principale fu la necessità di rifornire il sito
reale e la stessa città di Caserta di abbondanti quantità d'acqua che
sarebbe dovuta passare in gran parte per il Feudo di Valle; ciò portò
alla costruzione del maestoso Acquedotto
Carolino. I lavori dei
"Ponti" iniziarono nel 1752 e vennero portati a termine nel
1759. L'inaugurazione ebbe luogo nel 1760, cui seguì quella
dell'acquedotto nel 1764. In età borbonica, la popolazione lievitò a
circa 700 anime.
Arrivando
ai sec. XIX e XX,
grazie al buon governo borbonico ed alle abbondanti derrate alimentari
prodotte da una popolazione quasi del tutto dedita all'agricoltura, la
densità degli abitanti salì da 800 anime a quasi 1200 nel 1840(circa).
In questo lasso di tempo si colloca la famosa battaglia
del Volturno,
combattuta dalle truppe garibaldine contro l'esercito borbonico. Il
I° Ottobre 1860 furono
teatro di una di queste battaglie anche i Ponti della Valle.
Protagonista fu Nino
Bixio con 5600 uomini
e la vittoria riportata in essa fu di importanza fondamentale per il
successo finale. Fu proprio grazie ad essa che l'esercito garibaldino
evitò l'accerchiamento delle truppe borboniche e la disfatta finale.
Oggi, a ricordo di questa battaglia, sorge, nelle immediate vicinanze
dei Ponti di Valle, un monumento ossario in memoria di quanti diedero la
vita per la conquista dell'Unità d'Italia.
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