Alfonso Maria de Liguori - missionario, fondatore della Congregazione del
Santissimo Redentore (C. Ss. R.), vescovo, dottore della Chiesa, patrono
del confessori e dei moralisti - nacque a Marianella, presso Napoli, il 27
settembre 1696, e morì a Pagani (Salerno) il 1° agosto 1787.
Compiuti in casa, come tutti i ragazzi di nobili famiglie, gli studi
letterari e scientifici, nei quali ebbero la loro parte rilevante anche la
pittura e la musica (è sua la canzoncina natalizia "Tu scendi dalle
stelle" ), nel 1708 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza
all'università di Napoli, dove si laureò col massimo dei voti in diritto
civile ed ecclesiastico appena sedicenne, con quattro anni di anticipo
sull'età richiesta dalle leggi del tempo.
Dopo dieci anni di memorabili successi come avvocato nel foro napoletano,
a causa di una violenta delusione morale dovuta a interferenze politiche
in una causa dai grandi risvolti sociali, decise di farsi prete.
Ricevuta l'ordinazione sacerdotale il 21 dicembre 1726, cominciò
immediatamente a svolgere il suo ministero in mezzo al popolo più
abbandonato e più bisognoso di aiuti spirituali.
Osservando la miseria di tante anime, non riusciva a darsi pace né si
concedeva riposo. Si portava dovunque: nei paesi intorno al Vesuvio, lungo
la costa amalfitana, nelle sparute e dimenticate contrade di campagna
lungo gli Appennini della Puglia e della Calabria, dove il clero locale,
pur numeroso, rifiutava di andare.La salvezza di quelle anime era la sua
idea dominante, l'elemento catalizzatore di tutte le sue energie e delle
straordinarie doti intellettuali. E per rendere la sua opera più profonda
e duratura, e per giungere con la sua azione di salvezza anche dove non
poteva arrivare con la voce, e per andare oltre il tempo della sua
esistenza terrena ed oltre gli spazi - troppo ristretti per il suo zelo
evangelico - del Regno di Napoli, fondò un istituto essenzialmente
missionario e si diede, con altrettanto entusiasmo, all'apostolato della
penna.
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Come scrittore, sant'Alfonso è popolarissimo. Pubblicò centoundici opere
tra grandi e piccole. Alcune di esse hanno raggiunto centinaia di edizioni
in gran parte delle lingue del mondo. Quelle di ascetica e di spiritualità
si ristampano continuamente ancora oggi: Uniformità alla volontà di Dio;
Modo di conversare continuamente e alla familiare con Dio; Pratica di
amare Gesù Cristo; Visite al Ss. Sacramento e a Maria santissima;
Meditazioni sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo; Glorie di Maria;
Massime eterne; Necessità della preghiera.
Nel 1748 stampava la sua THEOLOGIA MORALIS, l'opera per la quale il papa
Leone XIII lo definì "il più insigne e il più mite dei
moralisti".
Come fondatore Alfonso de Liguori sta continuando ancora oggi la sua
missione di annunciatore della salvezza attraverso gli oltre 5.600
discepoli (i missionari redentoristi) in oltre 60 paesi dei cinque
continenti.La Congregazione del Ss. Redentore, da lui fondata a Scala
(Salerno) il 9 novembre 1732, ha lo scopo di "continuare l'esempio
del nostro Salvatore Gesù Cristo in predicare alle anime più
abbandonate, specialmente ai poveri, la divina parola". E si impegna
a raggiungere questa finalità prima di tutto con le missioni popolari e
con la predicazione degli esercizi spirituali. All'occorrenza i congregati
accettano la predicazione in terre straniere, particolarmente in quelle
del terzo mondo (i Redentoristi italiani hanno aperto, già da alcuni
decenni, una missione in Paraguay e una in Madagascar). Anche se raramente
essi si fanno carico dell'insegnamento nelle scuole e della cura di
parrocchie.
Nel 1762 Alfonso fu eletto vescovo di Sant'Agata dei Goti (Benevento). Ma
dopo 13 anni dovette rinunciarvi a causa dell'artrite deformante.
Canonizzato nel 1839, fu dichiarato dottore della Chiesa nel 1871, patrono
dei confessori e dei moralisti nel 1950.
Alla sua scuola, i Redentoristi sono incamminati sulla via della
perfezione e della santità. E i frutti, dopo circa 270 anni di vita, sono
veramente abbondanti avendo dato alla Chiesa santi, beati, venerabili e
servi di Dio. Si ricordano, insieme al Fondatore, san Gerardo Maiella, san
Clemente Maria Hofbauer, san Giovanni Neumann, il beato Pietro Donders, il
beato Gennaro M. Sarnelli, il beato Francesco Saverio Seelos. |