Campo scuola unitario di formazione

per responsabili educativi e associativi di AC 

 

     Il 19 agosto scorso, noi catechisti parrocchiali abbiamo partecipato al campo scuola di formazione dell’Azione Cattolica diocesana, con lo scopo di crescere nell’incontro con la persona di Cristo Signore, nell’ascolto e meditazione della Parola. “Rinnovamento” è la parola che meglio coglie il senso di questa bellissima esperienza.

     Tema del campo è stato: “Con lo sguardo fisso su Gesù: volto da contemplare, volti da incontrare”.

     Eravamo oltre cento giovani,venuti da luoghi diversi, con abitudini diverse, attese differenti. Ma tutti - in questa “Casa della Perseveranza” immersa tra il verde della natura e il silenzio delle alture - siamo stati accomunati dal desiderio di capire, di vivere sette giorni riscoprendo alcuni valori importanti della vita.

     Ogni giorno il Signore ci ha illuminati, nonostante la timidezza della prima volta, le difficoltà nella nostra volontà, e resi capaci di fare “grandi cose” a servizio dei nostri fratelli.

     Con don Mario Pagan, assistente diocesano di AC, speciale guida spirituale, e tutta l’equipe di AC, abbiamo colorato le nostre giornate dal mattino presto fino a tarda serata. Dalle lodi al mattino, alle celebrazioni eucaristiche; dai laboratori, in cui abbiamo affrontato i seguenti temi: itinerari di santità a misura di ragazzo; i nuovi linguaggi; rischi e risorse per i giovani; conoscenza dei sussidi AC come l’attenzione annuale; ecc… ai vespri e alla preghiera a conclusione della giornata.

     Poi alcuni momenti forti: il ritiro spirituale del venerdì 23: “Riflessione personale, revisione di vita e tempo per la confessione”; la veglia di preghiera del sabato 24: “Il passaggio da uno stile di preghiera suggestivo, caratterizzato da segni (pane, vino, cero pasquale…) ad uno più sobrio in cui rimane solo l’essenziale: Cristo Eucaristia; l’indirizzo pastorale di S.E. Rev.ma Mons. Menichelli: “andate, annunciate, fate, i tre verbi della profezia…”.

     Non sono inoltre mancati svariati momenti di allegria e divertimento nelle ore serali: balli di gruppo, posta del cuore, corrida, giochi all’aperto…

     Da questo campo, noi ragazzi abbiamo vissuto il valore dell’amici- zia con Gesù quale fondamento per riscoprire la bellezza dell’amicizia umana, la ricchezza dell’armonia in famiglia e l’impegno di costruire la società nel bene.

     Ora viene il nostro impegno: per la nostra formazione, anzitutto, affinché cresciamo e diventiamo cristiani maturi; poi per i ragazzi a cui testimoniamo la nostra fede e la nostra gioia; e per la Chiesa e la società tutta affinché diventiamo costruttori di un modo nuovo.

 

By Morena Del Coco