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Diocesi di Tortona

Unità Pastorale di Torrazza Coste: S. Antonino Martire - S. Carlo Borromeo - S. Maria Immacolata e S. Giuseppe

Parrocchia S. Carlo Borromeo - Torrazza Coste - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

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  CHIESA PARROCCHIALE DI S. CARLO BORROMEO

Cap. C01 - Architettura, arte e restauri - Pag. C01.01

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2022 - © Copyright 2001 - 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


Chiesa Parrocchiale S. Carlo Borromeo (Dopo i restauri del 2016)

L'edificio sacro è stato edificato tra il 1623 ed il 1625. 
In stile Tardo Rinascimentale, presenta quattro colonne a lesena poggianti su due riquadri. Tra le lesene vi sono due nicchie con conchiglie in stucco.
Nel XVIII secolo furono aggiunti tre affreschi: la Madonna del Carmine e San Giuseppe con Gesù Bambino, si trovano sopra le nicchie; San Carlo Borromeo entro il timpano, alla cui base fu aggiunta l'iscrizione "Iuris Patronatus Capitum Familiarum (= I capi famiglia avevano diritto alla nomina del proprio parroco). Davanti alla Chiesa e sui lati si trovava il Cimitero.


Nel 1710 si costituì un Comitato, per ampliare la Chiesa, così composto:

Rossi don Carlo Giuseppe - parroco
Cristiani Gerolamo
Ferrari Pietro Martino
Lodi Andrea
Racagni Giulio
Selicorni Gioacchino

I lavori appaltati a mastro Giovanni Battista Lodi si iniziarono il 23 aprile 1710 e terminati nel mese di luglio del 1712.


Originariamente ad aula unica (l'odierna navata centrale, voltata a botte con lunette) possedeva tre altari (uno a sinistra e due a destra): 
a sinistra - S. Antonio da Padova
a destra - Madonna del Carmine e San Carlo Borromeo (donato da Giulio Cesare Cristiani).

In fondo il presbiterio con l'Altare Maggiore di pietra e mattoni con un coretto rettangolare comunicante con la Sacrestia.
Ai lati del presbiterio - incorniciate da stucchi - due nicchie per la custodia delle Reliquie.


Nel 1712 fu posta in opera l'attuale pregevole balaustra barocca di marmo policromo di Carrara. Le navate laterali furono voltate a vela.

Nel 1716 fu rimosso il primitivo altare maggiore e si installò l'attuale, di marmo pregiato delle Ardenne.
Una mensa, di marmo bianco, fu aggiunta nel 1876.

Sopra l'altare un Crocifisso di scuola secentesca (restaurato nel 2010).

Dietro l'altare, incastonato in esso e restaurato nel 2011 un dipinto su tavoletta di ardesia raffigurante l'Annunciazione e datato 1716.


Nel 1902 - 1903 don Giovanni Cervetta costruì l'attuale coro semicircolare, ove sono ubicati 15 scanni e fece ristrutturare l'antica canonica (attuale centro ricreativo don Sturzo).

Nel 1904 la controfacciata della Chiesa fu caricata della cantoria con un Organo (forse Lingiardi) proveniente dalla Chiesa parrocchiale di Pancarana, demolito nel 1980 e conservato ora nella cantina della canonica.

Contemporaneamente tutta la chiesa fu affrescata dai pittori vogheresi Barbieri e Pianezza, che nella proiezione delle lunette della volta dipinsero le Virtù Teologali e Cardinali.

In seguito il pavimento fu rifatto con piastrelle di cemento colorate (oggi notevolmente deteriorate).

Nel 1923 la navata destra fu ampliata costruendo due Cappelle dedicate, una alla Madonna Addolorata e l'altra alla Madonna del Carmine.


Nel 1953, Don Giuseppe Cebrelli, fece rifare e alzare le navate laterali, furono distrutte la Cappelle laterali e si rivestirono i pilastri con marmo rosato di Carrara; contestualmente fece rifare le lesene di facciata con mattoni a vista, rimovendo i riquadri su cui poggiavano.

Nella navata di destra si collocarono due altari: uno dedicato a S. Carlo Borromeo di marmo rosso e l'altro alla B. V. Addolorata di marmo bianco del 1923. Sul fondo, l'altare di marmo policromo con mensa sorretta da colonnine, dedicato alla Madonna del Carmine. 

Nella navata di sinistra, su una mensola, la statua di S. Pio V e l'altare di S. Antonio da Padova di marmo bianco con fregi rosati del 1923. Sul fondo, l'altare di marmo policromo (pendant di quello della Madonna del Carmine), dedicato al Sacro Cuore. Sopra tutti gli altari, in nicchie abbozzate, le rispettive statue di stucco e legno.

Nel 1960 l'interno del Tabernacolo fu rivestito in lamine dorate e furono rifatte le porte d'ingresso, sostituendo le precedenti - ormai fatiscenti - con le nuove in noce massiccio.


Nel 1973 Don Luigi Casella fece edificare la nuova canonica.

Tra il 1975 e il 1980 furono restaurati gli affreschi e le decorazioni della navata centrale e rifatte quelle delle laterali dal pittore vogherese G. Fiori. 

Nel 1982 fu rifatto il tetto della Chiesa e nel 1984 quello della vecchia canonica (trasformata già dal 1973 in Centro Ricreativo); i due obelischi di arenaria della facciata furono sostituiti da due copie in calcestruzzo. 

Nel 1989 fu costituito un nuovo Comitato composto da:

Casella Don Luigi - Arciprete
Girani dott. Giuseppe - Sindaco
Morini geom. Silvano - Tecnico del Comune
Aglieri Marco
Cartasegna Francesco
Cassinera Renato
Ferrari Giovanni
Galluzzi ing. Delfino Giovanni
Giorgi Francesco
Girani Giuseppino
Torlaschi Franco

Per il restauro integrale della facciata della Chiesa, iniziato nel maggio 1989 e portato a termine nel luglio 1990, sotto la direzione del nuovo Parroco don Giacomo Buscaglia.

Opere eseguite:

- rifacimento delle lesene e dei riquadri e loro intonacatura; 
- sistemazione di alcune fasce sopra le porte laterali e rimozione dei rivestimenti di travertino attorno alle medesime;
- riapertura del finestrone centrale dotato di una nuova vetrata;
- collocazione sopra alle lesene di due angioletti marmorei di scuola secentesca;
- tinteggiatura e restauro degli affreschi, su indicazione della Soprintendenza alle Belle Arti di Milano.


Nel settembre 1990 il nuovo parroco prof. don Giacomo Buscaglia fece restaurare il credenzone della Sacrestia (1667) in precario stato di conservazione; sotto di esso fu ritrovato parte dell'antico pavimento in cotto della chiesa, e un ricetto per le ossa del primitivo cimitero.
Successivamente venne rifatto l'impianto elettrico della Chiesa e ristrutturata l'antica canonica per definitiva trasformazione dei locali a pian terreno ad uso Oratorio.

Nel 1991 furono acquistati una tastiera ed un nuovo Organo Elettronico (GEM Chorus III, sostituito nel 2010 con un Viscount Vivace 30). Due cassepanche e un armadio settecentesco ritrovarono il loro antico splendore.

Nel 1992 fu la volta delle ante dei reliquiari e delle porte interne della chiesa, unitamente a alcuni rustici della canonica unitamente al selciato antistante.

Nel 1994 - 1995 fu realizzato il restauro completo del Presbiterio, eliminando la mensa del 1876 dall'altare maggiore, ripristinando l'antico paliotto in ciliegio, riducendo la mensa ad una mensola d'appoggio e realizzato un nuovo altare post conciliare di cristallo. Si sostituirono le mattonelle di cemento del pavimento con altre di cotto lombardo. Fu restaurato il coro (di noce, pero e castagno). 

Nel 1995 fu realizzato l'Altare di S. Pio V utilizzando un antico paliotto settecentesco ritrovato in solaio.
Contemporaneamente vennero sostituite tutte le vetrate trasparenti delle finestre, con altre policrome realizzate con la tecnica dell'impiombatura dalla ditta Manù Castagnola di Voghera, su bozzetti di Don Giacomo e di Michele Cuzzoni.

Nel 1996 fu restaurata la statua di S. Antonio da Padova e fu ripassato il tetto della Chiesa e rifatto il tetto della Sacrestia e installato un sistema elettronico scaccia - volatili per proteggere il complesso architettonico dai gravi danni arrecati dai piccioni.

Nel 1997 fu rifatto il tetto del rustico adiacente la Chiesa.

Nel 1998 fu realizzata la Cappella di S. Giuseppe con la benedizione di un pregevole quadro moderno del Santo, donato dallo stesso Don Giacomo e fu rifatto il sistema di automazione delle campane.

Nel 1999 fu restaurato lo splendido Pulpito secentesco unitamente all'antica cancellata in noce del Battistero. Sopra di esso fu posto la riproduzione del Battesimo di Gesù di Raffaello realizzata mirabilmente dalla prof.ssa Evelina Fabiani De Luigi. 

Nel 2000 l'inizio dei lavori di rifacimento completo del tetto della Chiesa, portati a termine nel mese di marzo 2001.

Nel 2005 furono restaurati i pregevoli lampadari ottocenteschi in stile ligure e le "appliques" della navata centrale.

Nel 2006 fu rifatto l'impianto elettrico.

Nel 2008 fu rifatto l'impianto di riscaldamento.

Nel 2009 si realizzò la pregevole vetrata di facciata con l'immagine della compatrona Madonna del Carmine.

Nel 2010 per iniziativa del Parroco Don Giacomo Buscaglia con Ing. Arch. Michele Cuzzoni si iniziarono le pratiche per il restauro dell'Oratorio dei Giovani, del Campanile, del superamento delle barriere architettoniche e di un antico quadro raffigurante S. Urbano, alle cui pagine specifiche si rimanda il navigatore.

Nel 2015 si realizzò il progetto di restauro di tutte le facciate del complesso parrocchiale, i cui lavori iniziarono in aprile 2016 (vedere pagina relativa).

Attualmente le Cappelle laterali sono otto, così distribuite (avanzando dalle porte al fondo):

NAVATA di SINISTRA
S. Giuseppe; S. Pio V; S. Antonio da Padova; Sacro Cuore di Gesù.


NAVATA di DESTRA
Battistero; San Carlo Borromeo; B. V. Maria Addolorata e Cristo Morto; B. V. Maria del Carmine.

Nel mese di dicembre 2021, il nuovo Parroco Don Ioan Furtuna con Ing. Arch. Michele Cuzzoni iniziarono le opere di rinnovo dei fari interni con installazione di nuovi fari a LED, più luminosi e meno impattanti per il consumo di energia elettrica. Vedere la pagina relativa.

 

Rosone centrale  Volta navata centrale
   
Navata centrale e presbiterio 
 
Dettaglio altare 
   
Navata sinistra: dettaglio cappelle (in successione verticale)  Navata destra: dettaglio cappelle (in successione verticale)  
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Dettaglio volta presbiterio 
 
 
Il coro 
 
   

 


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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni: Ricerca storica di Ing. Arch. Michele Cuzzoni.
Archivio storico Parrocchia S. Carlo Borromeo - Revisione storica e catalogazione, Ing. Arch. Michele Cuzzoni, © 2010-2022
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