Doc.3 - 1203, marzo 7, ind. 6 - Il Papa Innocenzo III prende sotto la sua protezione la chiesa di Luni e conferma le pievi a lui concesse dai suoi predecessori. 1)
\\1) Nota di Ubaldo Mazzini. Stile dell'incarnazione, e quindi 1203, sesto anno del pontificato di Innocenzo III e VI indizione, come ha il documento.||
(L. G. a. 1202). Il vescovo Innocenzo, servo dei servi di Dio al nostro ven. fratello Gualtiero [II], vescovo di Luni, e ai suoi successori che canonicamente lo seguiranno in futuro. Costituiti, per volere di Dio, nell'eccelsa altezza della sede apostolica, per il congiunto dovere dell'apostolato dobbiamo onorare i nostri fratelli vescovi e conservare i diritti delle chiese a loro affidate da Dio. Perciò, vescovo Gualterio, ven. fratello in Cristo, comunicandoti con la dovuta benignità il gradito assenso alle tue giuste richieste, prendiamo sotto la nostra protezione [e quella] del Beato Pietro la chiesa di Luni della Beata Genitrice di Dio e sempre vergine Maria, alla quale sei riconosciuto presiedere per volere di Dio, sull'esempio del nostro predecessore il Papa Eugenio, di felice memoria, e ti rafforziamo col privilegio del presente scritto ^(come nei documenti precedenti)* ... la pieve di S. Stefano di Versilia con la cappella di Vallecchia e le altre sue cappelle, la pieve di S. Vito del castello di Aghinolfo, la pieve di Massa, la pieve di S. Vitale, la pieve di S. Lorenzo di Monte Libero, la pieve di Carrara, la pieve di S. Maria di Sarzana 2)\\2) Serzana, nel testo, come la seguente.||, la pieve di S. Andrea di Sarzana ..., la cappella di S. Maria di Pognana, la chiesa di S. Margherita del castello della Verrucola, la chiesa di S. Michele di Sassalbo, la pieve di Crespiano, la pieve di Venelia, la pieve di Bagnone, la pieve di Vico, la pieve di Sorano, la pieve di S. Cassiano di Urceola, la chiesa di S. Alessandro di Pontremoli, la pieve di Vignola con tutte le cappelle che possedete con diritto canonico, il borgo di Avenza con le cappelle e le altre sue pertinenze. Confermiamo con l'autorità apostolica la convenzione e la permuta intrapresa tra te e i diletti figli i canonici Lunensi, fatta saggiamente senza irregolarità e accettata liberamente da ambe le parti e fino ad oggi pacificamente osservata, come è contenuto nel documento autentico. Stimiamo pertanto ...^(come nei documenti precedenti)*
... L.S. Io Innocenzo, vescovo della chiesa cattolica, ho s.
+ Io Ottaviano, vescovo di Ostia e di Velletri, ho s.
+ Io Pietro, vescovo di ..... e di S. Rufino, ho s.
+ Io Giovanni, vescovo di Albano, ho s.
+ Io Garziano, Diac. Card. dei SS. Cosma e Damiano, ho s.
+ Io Gregorio, Diac. Card. di S. Giorgio al Velo d'Oro, ho s.
+ Io Ugo, Diac. Card. di S. Eustachio, ho s.
+ Io Matteo, Diacono Card. di S. Teodoro, ho s.
+ Io Pietro, Presb. Card. del titolo di S. Cecilia, ho s.
+ Io Giordano, Presb. Card. del titolo di pastore di S. Prudenziana, ho s.
+ Io Ugo, Presb. Card. di S. Martino del titolo di Cavaliere, ho s.
+ Io Cinzio, Presb. Card. del titolo di S. Lorenzo in Lucina, ho s.
+ Io Giovanni, Presb. Card. del titolo di S. Prisca, ho s.
+ Io Gregorio, Presb. Card. del titolo di S. Vitale, ho s.
+ Io Benedetto, Presb. Card. del titolo di S. Susanna, ho s.
Dato in Laterano per mano di Biagio, arcivescovo di Sassari il 7 marzo, VI indizione nell'anno MCCII dall'Incarnazione del Signore, sesto del pontificato del Papa Innocenzo III. Nota del Lupo Gentile. Pubblicato dall'Ughelli, ^op. cit.*, I,
850.NOTA. Studi sulle pievi della Lunigiana sono stati fatti da molti studiosi, tra cui il Formentini, il Mazzini, il Cimaschi, lo Sforza e altri. Pregevole è il volume del prof. Geo Pistarino "LE PIEVI DELLA DIOCESI DI LUNI" - Istituto Internazionale di Studi Liguri, 1961, dal quale ricavo il seguente prospetto:- S. Stefano di Versilia, detta poi di Corvara o di Vallecchia: è ricordata dall'881, ma la località già dall'843. Nel 1121 alla prima intitolazione viene aggiunta quella a S. Giovanni. Fu restaurata più volte.- S. Vito di Castello Aghinolfi, detta poi di Montignoso: se ne ha notizia dal 753. E' del tutto scomparsa.- Massa, dedicata a S. Pietro, forse ricordata dall'896; la località nell'882. L'edificio primitivo, crollato nel 1682, fu ricostruito, ma demolito nel 1807 per ordine di Elisa Baciocchi.- S. Vitale - Mirteto di Massa, ricordata dal 986. Costruita in stile romanico, subì nel tempo molti restauri. Si trova presso il cimitero di Massa.- S. Lorenzo di Monte Libero (oggi Olivero), presso Massa. Il toponimo appare nel 1094: pare ricordi il culto di Bacco, forse per l'intensa coltivazione della vite che si faceva nella zona. Sorgeva tra i torrenti Frigido e Carrione, nella località che ancora mantiene il nome del santo. Fu fatta restaurare dal vescovo Enrico da Fucecchio, ma in seguito decadde e oggi è del tutto scomparsa.- Carrara, dedicata a S. Andrea, ricordata, ma restano dei dubbi, in un documento del 1128 e con certezza nel 1137. L'edificio è stato rinnovato più volte.- S. Maria di Sarzana (il documento è corretto su abrasione, forse era "S. Basilio". La Chiesa cattedrale di S. Maria fu iniziata nel 1204 o poco dopo e mantenne le due denominazioni fin verso il 1300.- S. Andrea di Sarzana - nel primo documento è solamente nel testo del Pistarino, forse per omissione del copista, citata forse nel 1128 e con certezza nel 1137. Subì modifiche intorno al 1331 e restauri nel 1584. I recenti restauri hanno messo im luce la base della pieve antica.- S. Stefano del Cerreto - Santo Stefano di Magra, esistente nel 981. Il toponimo "Cerreto" rimane ad una località presso l'abitato. La chiesa fu ricostruita nel 1324 e quindi nel secolo XVIII.- Ameglia - è dedicata a S .Vincenzo. Il "castrum" è citato nel 963. L'edificio attuale è un rifacimento eseguito in età moderna.- Trebiano - Il "castrum Sancte Marie de Tribiano" è ricordato nel 963 e nel 1085. Era dedicata a S. Michele. La costruzione attuale è un rifacimento del XVI secolo; si trova fuori del cerchio murario.- Arcola - dedicata a S. Stefano - Della "curtis" di Arcola si ha notizia nel 1050. Sorge in località Baccano. Fu riscostruita nel 1132. Il primitivo stile romanico gotico è stato modificato dai successivi restauri.- S. Venerio in Antoniano, fu ricostruita nel 1084. Nel documento di quell'anno fu definita "basilica". Si trova, con annesso cimitero, nella località omonima, poco lontano dalla Spezia. Ha la struttura a due navate.- Vezzano, poi di Corongiola - dedicata a S. Prospero - presso Bottagna - rimangono i ruderi inglobati in altri fabbricati.- Marinasco - dedicata a S. Stefano, esistente nel 950. La costruzione subì rifacimenti compiuti nel 1580-84 e nel 1784- Ceula, poi Montale di Levanto - dedicata a S. Siro. Il toponimo "Ceula" si trova nella "Cosmographia" dell'Anonimo Ravennate. In un documento del 1268 è ricordata col toponimo di Montale. Si trova entro l'abitato: i rifacimenti lasciano intravvedere antiche parti architettoniche.- Roggiano o Robiano, presso Sesta Godano. Del toponimo si ha notizia nel 1105. La chiesa, dedicata a S. Maria Assunta, sorge in località isolata, su un rilievo a sinistra del torrente Gottero. Fu ridotta a costruzione moderna nel 1718.- Cornia, poi Pieve di Zignago. Il toponimo "Cornia" è scomparso. La chiesa, dedicata a S. Pietro, fu ricostruita nel 1677.- Pignone - dedicata a S. Maria Assunta, fu ricostruita nel 1319 e restaurata nel 1950. E' situata sopra il paese, accanto al cimitero.- S. Andrea di Castello (Montedivalli), forse citata nel 950 e con sicurezza nel 963. Si trova, con l'annesso cimitero, sulla sinistra della Vara, ai piedi dell'odierno abitato di Montedivalli: nell'impronta romanica rivela un'origine altomedievale, con elementi databili della tarda romanità.- Bolano. Della "curtis" di Bolano si ha notizia nel 963. La chiesa, dedicata a S. Maria Assunta, fu ricostruita nel 1782-93 e si trova entro l'abitato.- S. Pietro di Castello (Piazza al Serchio) - esistono i ruderi.- S. Lorenzo di Vinacciara, presso Minucciano. In alcuni documenti appare col nome di "Gragnanensi". E' un edificio di stile romanico con elementi gotici, databile al XII- XIII secolo. Si trova presso l'odierna località di Vinacciara.- Offiano. Del toponimo Offlano si ha notizia nel 1066. La pieve era intitolata a S. Pietro. Sorge in un luogo isolato e le modifiche posteriori lasciano intravvedere primitivi elementi architettonici.- S. Cipriano di Codiponte - si hanno notizie dal 793. Si trova preso il ponte sull'Aulella: l'edificio può essere assegnato al periodo paleoromanico.- Viano. La pieve era intitolata a S. Martino. Sorge in località isolata, a nord del centro abitato. Ha subito alcuni restauri.- Soliera - dedicata a S. Maria Assunta - si hanno notizie dal 998. L'edificio attuale è il risultato di molti rifacimenti: dell'antico resta molto poco.- S. Paolo di Vendaso. La chiesa sorge in località isolata su uno sperone dell'appennino di Mommio. Rivela caratteristiche di architettura lombarda.- S. Crespiano - intitolata a S. Maria Assunta, si riscontra nel privilegio di Eugenio III. Fu restaurata nel 1079. I rifacimenti del secolo scorso hanno alterato la primitiva struttura.- Venelia (monti di Licciana) - dedicata a S. Maria Assunta - si hanno notizie dal 998. L'insegnante Remo Lombardi ha recentemente pubblicato una assai documentata ricerca: "I Mille Anni della Pieve di Venelia, Fivizzano, 1966.- Bagnone - dedicata a S. Cassiano - si hanno notizie dal 981. In altro documento risulta dedicata ai SS. Ippolito e Cassiano. Si trova su un costone del monte Barca a circa un chilometro dall'abitato. Fu completamente ricostruita in età moderna e non mantiene tracce del passato.- Vico (S. Martino di Castevoli), citata nel 998: si trova in un luogo isolato, su un pianoro, sulla sinistra del torrente Canossilla. In conseguenza dei molti restauri, rimane poco dell'antica struttura.- Surano, Sorano o Surrano, poi di Filattiera. La pieve è citata anche nella colletta del 1276. Era dedicata a S. Stefano. Si trova presso l'abitato di Filattiera. E' di stile prevalentemente lombardo.- S. Cassiano di Urceola, esistente dal 998, compare poi sotto il toponimo di Saliceto, presso Pontremoli, in atti del 1179 e del 1202.- Vignola. La pieve era dedicata a S. Pancrazio. Si trova nella valle del torrente Verde. I ripetuti rifacimenti lasciano intravvedere la primitiva struttura di stile romanico. E' opinione comune che la prima pieve di Sarzana sia stata dedicata a S. Basilio (anteriore a quella di S. Andrea), abbattuta in seguito per usufruire dello spazio per costruire la cattedrale.