Tratto dal Sito Internet del Comune di Canzo - Chiesa di Santo Stefano:
"L'edificazione della chiesa prepositurale, collocata sull’omonima piazza, ebbe inizio nel maggio 1728 e terminò alla fine del 1752. Dedicata a S. Stefano, sorse in luogo di una precedente costruzione, dedicata allo stesso santo, di cui si ha notizia ufficiale in documenti del 1398 e del 1455, documenti che testimoniano un’autonomia della parrocchia dalla pieve di Incino, una delle 14 in cui nei primi anni del 1400 fu suddivisa la diocesi di Milano. Quando, il 19 Aprile 1574, san Carlo compì la sua visita pastorale, si fermò in preghiera davanti a ciascuno dei quatto altari di cui era già dotata la chiesa. La basilica attuale consta di un'unica navata e contiene quattro altari laterali, oltre all’altare maggiore posto all’estremità della costruzione. Le statue ospitate negli altari di lato, e dedicate rispettivamente alla Vergine Maria, a sant’Antonio Abate e a san Bernardo, sono state realizzate tra il 1761 e il 1771 dallo scultore Elia Vincenzo Buzzi, che in quel periodo lavorò attivamente anche nel Duomo di Milano. Il quarto altare è dedicato a Gesù Crocifisso; la cappella fu costruita nel 1779 dalla famiglia Tentorio ed il Crocifisso ligneo in essa inserito è quello visto ed ammirato da S. Carlo durante la sua visita Pastorale: “Habet ecclesia crocifixum valde magnum sculptum”.
La volta dell'altare maggiore è decorata con affreschi del XVIII secolo raffiguranti la Trinità e la gloria di S. Stefano ed è circondata da vele con i quattro evangelisti. La maggior parte degli affreschi che ornano invece la volta della navata e le pareti degli altari laterali sono opera del pittore Albertella, che li realizzò attorno al 1925.
L'organo della Basilica appartiene alla rinomata serie uscita dalla bottega dei fratelli Serassi di Bergamo; la data della sua costruzione, 1828, è incisa sulla prima canna della facciata e sul crivello.
Nell'estate del 1818 venne approntato un progetto di restauro della facciata settecentesca e l'inserimento di due campanili angolari, su progetto dell'architetto Bovara, ridotti poi a uno, nel 1819, per ragioni economiche. Nel 1907 la facciata stessa venne invece ornata con le statue di S. Stefano e S. Miro, lavorate in cemento. Nel 1899, con decreto di papa Leone XIII, venne elevata a Basilica Prepositurale Plebana (e, con il presente decreto, il Parroco acquisisce tutt'ora il titolo di Prevosto) e nel 1906 divenne sede del Vicariato Foraneo di Canzo istituito dal Card. Andrea Ferrari.
Sulla piazza della Chiesa il "mercato coperto" ha un elegante porticato a cinque arcate con fronte e doppie lesene; all'esterno delle lesene sono stati mantenuti, anche in occasione del recente restauro, gli anelli utilizzati per legare gli animali in occasione della fiera del bestiame che si teneva il 27 Dicembre, giorno successivo alla festa patronale di santo Stefano (féra da san Stévénìn)." |