PAROLE DAL TEMPO

Articoli, testimonianze, riflessioni...


3.
TU SEI UN INGENUO
Articolo di GIORGIO GABER

[.doc] download

Una provocante riflessione sull' uomo e sul mondo contemporaneo: la si può condividere oppure no... comunque fa pensare.

 

2.
EUTANASIA, ATTO D'AMORE O DELITTO?
Articolo di BARTOLOMEO SORGE
pubblicato su "AGGIORNAMENTI SOCIALI" ANNO 51 N. 7/8 Luglio-Agosto 2000


[.doc] download [.pdf]

Recenti fatti di politica europea hanno riacceso il dibattito sulla eutanasia. Il cristiano non può evitare di confrontarsi con la cultura individualista che lo circonda e che gli pone alcune domande fondamentali:
· fino a che punto si può e si deve resistere alla morte?
· è moralmente lecito "accanirsi" nel combatterla?
· avendo la possibilità scientifica e tecnica di scegliere responsabilmente il momento più adatto e un modo "dolce" di morire, perché non farlo?
· perché mai l'eutanasia dovrebbe essere un affronto alla natura e a Dio?
· se Dio stesso ha affidato all'uomo il compito di amministrare la natura e la sua stessa vita, perché egli non può disporne liberamente in modo che la morte avvenga in circostanze meno umilianti e più conformi alla "dignità" della persona?
Tutti sperimentiamo che:
· davanti a una persona che muore non posso fare a meno di pensare alla mia morte;
· davanti alla sofferenza di una persona non posso fare a meno di pensare alle sofferenze che forse io stesso dovrò affrontare.

Padre Bartolomeo Sorge affronta il problema e offre le risposte fondamentali alla luce del Magistero della Chiesa.
"…ogni suicidio e ogni omicidio (anche se compiuto "per pietà") sotto il profilo oggettivo è sempre un atto gravemente immorale. La morte, essendo il momento supremo ed estremo della vita, partecipa della medesima dignità della persona……Questa concezione etica della esistenza umana non è esclusiva della visione cristiana, non è cioè di natura confessionale, ma appartiene a qualsiasi altra visione del mondo che consideri l'uomo il valore supremo e lo ponga al centro della vita sociale e del cosmo…"

 

1.
TERRORISMO, RITORSIONE, LEGITTIMA DIFESA, GUERRA E PACE

Discorso del Card. C.M.Martini per la vigilia di S. Ambrogio 2001 alla città di Milano
Testo estratto dal sito della diocesi di Milano e pubblicato su
"AGGIORNAMENTI SOCIALI" ANNO 53 N. 1 Gennaio 2002

[.doc] download [.pdf]

I gravissimi attentati terroristici dell'11 settembre e gli eventi che li hanno seguiti interrogano ogni giorno la nostra coscienza cristiana:
· Perché un essere umano può giungere a tanta crudeltà e cecità?
· Noi tutti ci siamo davvero resi conto nel passato, rispetto ad altre persone e popoli, quanto grandi ed esplosivi potessero a poco a poco divenire i risentimenti e quanto nei nostri comportamenti potesse contribuire e contribuisse di fatto ad attizzare nel silenzio vampate di ribellione e di odio?
· Il tipo di operazioni che si vanno facendo contro il terrorismo sarà efficace?
· Ciò che si è fatto e si sta facendo contro il terrorismo specialmente a livello bellico rimane nei limiti della legittima difesa, o presenta la figura, almeno in alcuni casi, della ritorsione, dell'eccesso di violenza, della vendetta?
· Non hanno forse l'ansia di vittoria e il dinamismo della violenza preso la mano diminuendo la soglia di vigilanza sulle azioni di guerra che potrebbero essere non strettamente necessarie rispetto agli obiettivi originari e soprattutto colpire popolazioni inermi?
A queste domande il Cardinal Martini cerca una risposta meditando su un passo del vangelo di Luca che ci obbliga, come sempre, a ribaltare l'ottica comune.

"…La forza delle armi non avrà mai un effetto duraturo se non si prenderà seriamente coscienza di come la cause profonde del male stanno dentro, nel cuore e nella vita di ogni persona che è connivente con l'ingiustizia. Se non si mette mano a questi ambiti più profondi mutando la nostra scala di valori, tra breve ci ritroveremo di fronte a quei mali che abbiamo cercato con ogni sforzo esteriore di eliminare…"

 

HAI QUALCOSA DI INTERESSANTE DA INVIARCI??