Lettera dedicata a Tommaso Boracchia un giovane tragicamente scomparso all'età di 16 anni. .
14 marzo 2006
Ciao
Tommy,
non è così che avrei voluto salutarti, ma purtroppo, il destino ti ha giocato un
brutto scherzo…Te ne sei andato quattro giorni fa senza avviso, in silenzio…
Ti conosco da dodici anni, sono già passati dodici anni da quando andavamo
all’asilo con il grembiule a quadretti, sono passati dodici anni dal primo
scatto della prima foto di gruppo.
Non è facile dire tutto ciò che penso su un misero foglio…
Ho saputo della tua morte venerdì sera, e da quel venerdì sera ho in mente solo
ricordi…non è possibile che tu sia andato via così, avevi tutta una vita
davanti, che ti aspettava a braccia aperte…
Non si può andare via a 16 anni, a 16 anni si deve vivere. Tu si che avevi
voglia di vivere, sempre il sorriso sulle labbra, la gioia negli occhi, la vita
nel sangue…
Io credo molto in Dio, sono certa che esista, e che vegli su di noi ogni singolo
attimo della nostra vita…ma forse, questa volta, non sei riuscito a prendere la
sua mano al volo, e così sei partito…
Nessuno sa veramente quale destino ti ha preso. Sarai sempre il nostro angelo
biondo, quello che andava volentieri a scuola e quello che stava bene con i suoi
amici…
Ricordo il tuo amore per la lettura, qualunque libro…alle elementari sei stato
il primo a leggere Harry Potter, e letto e riletto allo sfinimento…
Siamo stati vicini di banco l’anno della terza elementare, eravamo gli unici
mancini in tutta la classe…avevi una calligrafia “stampata”, quel tuo modo di
scrivere “grosso” alto una riga, non lo scorderò mai, come non mi scorderò mai
di nessuno; ho ogni attimo della mia vita nella mente, dove ci sono ricordi più
o meno belli, persone più o meno importanti, che hanno, fanno e faranno parte
della mia vita, saranno sempre nel mio cuore…anche tu. Nonostante siano passati
10 anni, porto ancora il maglione con l’orso disegnato, che mi avevi regalato
per il compleanno nel ’97…lo terrò sempre con me…
Domenica, al funerale, c’erano molte persone, tutte per dare l’ultimo saluto
all’angelo biondo, che con il forte vento di quella domenica pomeriggio è andato
via veloce, come una foglia appena caduta dal suo albero…
Hai lasciato un segno indelebile dentro ognuno di noi; le lacrime, come solchi,
sono passate sui nostri visi…hai sconvolto tutta Sarzana e non solo, ma sono
sicura che non avresti voluto tanto dolore nei nostri cuori, di te, in noi,
rimarrà solo la gioia, e non il dolore di questo evento terribile…
Al cimitero, tuo padre ci ha detto: “voglio a tutti bene, siete il ricordo del
mio Tommy, in voi vedo il futuro del mio Tommy, non fate cavolate”.
Colgo l’occasione per rispondere a tuo padre; GianPaolo, seguirò questo
consiglio per tutta la mia esistenza, non ti deluderò, e come non ti deluderò
io, non lo faranno neanche tutti gli amici, ragazzi e compagni di scuola…
Mi impegnerò per essere un tassello, dei tanti, che diventerà il futuro che
avresti voluto per il tuo Tommaso…
I tuoi compagni i classe ti hanno scritto una lettera, concludendo: “ciao Angelo
biondo”…ti intitoleranno l’aula di musica del liceo…so che questi “simboli” non
ti riporteranno indietro; però sono gesti significativi, da parte di persone che
ti hanno, ti vogliono e ti vorranno sempre bene…
In questi giorni, e per molti ancora, negli occhi di chi ti conosceva e di chi
non ti conosceva, rimarrà il vuoto…
Un maledetto, inspiegabile incidente! Questa tragedia , purtroppo, aiuterà molti
ragazzi e non solo, ad attaccarsi alla vita…perché la vita è un dono gratuito,
che bisogna usare con intelligenza, perché la vita è una sola, non c’è un’altra
possibilità…non si torna indietro…
Non si può scherzare con la vita, perché non è giusto per chi ci sta attorno.
Non si distrugge qualcosa di unico…
Vivere è importante come amare, perché una vita senza sentimento, non è vita!!!
In giro, in questi giorni, si sente molto parlare di te…di quello che ti è
accaduto, il perché , il quindi, il come, quanta falsità da certe bocche… ma
altrettanta verità da altre…parlando con un ragazzo, mi ha detto: “era
simpatico, era disponibile…aveva voglia di vivere…lui Sì!!!”
Ogni volta che sento dire: aveva voglia di vivere, mi si chiude lo stomaco dalla
rabbia, la rabbia che ho nei confronti di un destino ingiusto…un destino che ti
ha preso e portato via…
Caro Tommaso,
concludo dicendo, che eri e sei un ragazzo stupendo, dico sei perché tu ora vivi
in tutti noi…
una tua amica