La casa sulla roccia
Per gli sposi una delle immagini più familiari e desiderate è quella di una casa dove vivere, dove sentirsi a proprio agio. L'immagine è tanto bella che un’espressione fra le più usate ha definito la casa un “nido” essenziale all’esistenza come l'acqua, il pane, il vestito. Per gli sposi la casa è diventata uno dei problemi più urgenti da risolvere, insieme a tanti problemi concatenati ad essa: quello della capienza, quello di un conforto adeguato…
Tuttavia il problema più importante non è tanto quello di costruire l'esistenza, anche in mezzo a tutti gli sconvolgimenti ai quali si può andare incontro nella vita. La parola di Gesù prospetta due situazioni: quella di un uomo prudente che si è costruito la casa sulla roccia e l'altra di un uomo stolto che ha fondato la sua casa sulla sabbia. Chi segue Gesù sceglie il tipo cui voler assomigliare nella costruzione della sua casa, della sua vita. Voi questa scelta l'avete fatta.
Il rito che si sta celebrando con tanta serena letizia è il rito della posa della prima pietra per la costruzione di una nuova casa.
La casa, infatti, non consiste solo nell'edificio materiale che serve all’abitazione di una famiglia; la vera casa è costruita dagli uomini che vi abitano. Sono essi che danno un’anima alla casa, che la rendono viva. Nulla di più triste di una casa disabitata. Oggi si fonda una nuova casa perché si fonda una nuova famiglia. E si fonda con la benedizione di Dio, perché Dio è l'autore di ogni opera. Se il Signore non è presente nell'edificazione dì una casa, opera inutile avranno fatto coloro che si affaticano a costruirla.
La benedizione di Dio conferisce alla casa tutto l'insieme di doti che fanno il suo decoro, la sua bellezza, il benessere e la prosperità.
La prima dote di una casa è la sua stabilità. Una casa che poggia su fondamenta sicure, che sia solida costruzione, che resista ai venti e alle tempeste. Questa solidità le viene data dal senso religioso con cui è fondata la nuova famiglia, dall'amore cristiano che unisce gli sposi e che li accompagna in tutte le vicende che serba loro la vita intrapresa da oggi a essere vissuta insieme.
Una seconda dote della casa è quella di essere sempre ricca di sole. Il sole la illumina, la riscalda, la allieta. Una casa senza sole è una casa buia, triste, malsana. La casa cristiana ha in Gesù il suo sole che la illumina di una luce che non è terrena, che vi apporta un calore di santi affetti, che la riempie di una contentezza serena, che le dà la viva energia della sanità morale.
Una casa è resa ancora attraente quando è confortevole e offre tutto ciò che è necessario ai bisogni della vita. Il primo bisogno della vita è la pace. Ed è la pace il primo dono che viene a portare Gesù a chi lo vuole ospite gradito della sua casa.
È bella ed amabile una casa se è accogliente. Anche questa dote avrà la casa che avete edificato con la benedizione di Dio. É una casa fatta per voi, in cui troverete il centro dei vostri affetti, il luogo benedetto da Dio. dove il vostro cuore si sente aspettato da un cuore che si è legato al vostro con un vincolo sacro che li unisce e li fa vivere l’uno per l'altro.
Ecco la casa che voi oggi vi siete edificata, la vostra bella casa in cui andrete ad abitare insieme agli auguri dei parenti e degli amici, la bella casa arricchita dalla benedizione di Dio.
don Armando Ottoboni |