Profilo storico e artistico della chiesa  

Parte seconda

Soffitto

NOTA: Nell'ultimo restauro della chiesa si è scoperto che il dipinto su tela di s.Michele (qui a destra)

aveva coperto per molti anni il sottostante affresco più antico (a sinistra) nel quale era stato praticato un foro per far passare le corde che sostenevano la tela sottostante.

 

Gloria di S.Antonio Abate 

L'altro affresco presente nel soffitto è quello della

 "GLORIA DI S.ANTONIO"

 

 

 

 

     Particolare dello stesso  

Elenco dei parroci di Lizzanella  

Don Giacomo Turrati di Lizzanella (1793-1842) 

don Giovanni Conzatti  di Rovereto (1843-1851) 

don Giuseppe Cristani di Fai (1851-1878) 

don Anatalone Bettanini di Rovereto (1878-1892)

don Marco Sandri di Ala (1892-1895) 

don  Giovanni  Pinamonti di Levico (1895-1902) 

don Pompeo Bracchetti di Rovereto (1902-1955) 

don Vincenzo Bertolini  di Vermiglio (1955-1965) 

don Cherubino Stablum di Vermiglio (1965-1967) 

don Umberto Baldracchi di Pieve di Bono (1968-1994)

don Remo Colpi di Folgaria (1994- )

 

NOTA: I numeri in parentesi si riferiscono agli anni di permanenza in parrocchia.   

  Da ricordare don Gian Giacomo de’ Cobelli, vissuto nella seconda metà del '700, che si adoperò con notevole impegno affinché Lizzanella avesse un parroco stabile. Rivolse suppliche al Principe Vescovo di Trento ed alle Autorità governative austriache, che in quel tempo facevano il nuvolo e il sereno anche nelle cose ecclesiastiche. Creò un fondo per il mantenimento di un sacerdote stabile, ottenendo una “cappellania esposta”. Il 10 maggio 1792, ad un anno dalla sua morte, Lizzanella ebbe finalmente il suo parroco, anche se ancora non del tutto indipendente dall’arciprete della pieve di Lizzana.  E' ricordato tra i grandi benefattori della parrocchia assieme ai suoi tre fratelli. Il sacello, contenente le sue ceneri, è posto sul muro destro della chiesa e ricoperto dalla lapide marmorea con iscrizione latina.   

 

Un menzione particolare è doverosa inoltre per  

don Pompeo Bracchetti  che fu parroco di Lizzanella per ben 53 anni. La sua lunga permanenza non è stata mai superata ma solo avvicinata da don Giacomo Turrati, il primo parroco. Don Pompeo resse la parrocchia nel periodo che abbraccia le due guerre mondiali. Allo scoppio della prima accompagnò in Moravia (territorio nell'attuale repubblica Ceca) i parrocchiani, come profughi,  e nella seconda si prodigò nel confortare la popolazione durante i bombardamenti dell’aviazione anglo-americana (nov. 1944 – aprile 1945). A lui è dedicata una via del paese.

                   Un’antica tradizione popolare ha eletto S. Antonio Abate al ruolo di protettore degli animali. Così in occasione della sua festa, dopo la messa solenne delle ore 10, viene impartita la benedizione agli animali presenti sulla piazza antistante. In questi ultimi anni, oltre ai molti bambini presenti coi loro gattini e cagnolini, scalpitano decine di cavalli con in sella i rispettivi cavalieri che, a rito concluso, sfilano al trotto per la gioia di grandi e piccini.

Sulla porta della chiesa il sacerdote benedice gli animali, fra cui numerosi sono i cavalli.