ll nome
Lizzanella deriva da quello
della vicina Lizzana (l'antichissima prima pieve). Dopo il secondo conflitto
mondiale, a causa dell’intensa urbanizzazione, lo spazio che la separava da
Rovereto (poco più di un Km), costituito prevalentemente da terreno agricolo, si è
letteralmente riempito di abitazioni, formando così un tutt'uno con la città e
conservando solamente poche caratteristiche di paese.
Lizzana e Lizzanella ebbero per secoli una vita
parallela. Formarono
dapprima una sola comunità economico-amministrativa e successivamente un unico
Comune con sede a Lizzana fino al 1927, quando fu abolito dal fascismo che lo
inserì in quello di Rovereto. Le due “vicinie” (frazioni) vissero le stesse
vicende politiche: dal dominio romano a quello longobardo e più tardi sotto i
feudatari del Principe Vescovo di Trento, poi sotto i Conti di Castelbarco ed
infine sotto il dominio di Venezia per quasi cent’anni (dal 1416 a 1509), che
portò notevole sviluppo in ogni campo, soprattutto commerciale. Nella
Vallagarina dall’anno 1000 circa, o forse anche prima, esistevano le quattro
grosse Pievi: Lizzana, Mori, Volano e Villa Lagarina. Dalla Pieve di Lizzana
dipendevano: Rovereto, Sacco, Lizzanella, Marco, Noriglio, Trambileno,
Terragnolo, e Vallarsa.
La
chiesa di
Lizzanella fu costruita nei primi anni del 1700, sulle fondamenta
di un’antica cappella, anch'essa dedicata a S. Antonio Abate, anteriore al 1185,
a cui era annesso un ospizio per pellegrini sulla grande strada della Val
d'Adige, ma solo nel 1748 vi fu collocato stabilmente
il SS. Sacramento, portato solennemente in processione dall’arciprete di Lizzana.
Nel
1786 fu concessa a Lizzanella una così detta "cappellania
esposta" così da poter compiere tutti gli atti che spettano ad una
vera parrocchia, seppure non ancora del tutto indipendente e nell'anno
successivo si iniziò a battezzare i bambini, a celebrare i matrimoni e
seppellire i morti nel cimitero dietro la chiesa, costruito per tale scopo.
Di conseguenza si iniziò a tenere i registri di: battesimi, matrimoni e
funerali. In fine il 10 maggio 1792 e con l'anno successivo il 4 luglio 1793
ci fu il parroco stabile nella persona di don Giacomo Turrati, nativo di
Lizzanella. Così
è nata la nuova parrocchia e nel 1822 la
chiesa di s. Antonio Abate venne completamente restaurata. Ma solo nel 1893 fu riconosciuta parrocchia
con atto civile governativo.
L’interno è ad un’unica navata, con un singolare presbiterio a tre navate.
Don
Giacomo Antonio Turrati fu Il primo parroco
ufficiale (1793), anche se prima di lui,
don Gian Giacomo de' Cobelli, pure di Lizzanella, operò in funzione di parroco,
adoperandosi per elevare Lizzanella a parrocchia.
Assieme ai fratelli è ricordato fra i grandi benefattori con una lapide nella
chiesa, dietro cui riposano i suoi resti mortali, e col suo nome dato ad una via.
Il
sobborgo confina con 3 parrocchie cittadine: S. Maria
del Carmine, Lizzana (S.Floriano) e Borgo Sacco (S. Giovanni Battista).
La
Parrocchia conta
circa 2.300 abitanti e il parroco attuale è don Remo Colpi .
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