La macchina da presa segue una bambina di circa undici
anni mentre corre per prati e per strade di campagna. La raggiunge a
casa e la osserva che, dopo aver controllato che non ci sia nessuno
attorno, addenta una formaggetta e va a rifugiarsi nella stalla. Qui
prende fra le mani un coniglio appena nato e, con tenerezza infinita, lo
accarezza. è Maria Domenica Mazzarello (1837-1881), Maìn nel dialetto di
Mornese ed è la sua vita che il film racconta e, con la sua, gli inizi
della vita dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, fondato da
lei e da San Giovanni Bosco. Vivace, minuta ma forte, intelligente,
allegra e ambiziosa, ha la fortuna d’incontrare, giovanissima, don
Domenico Pestarino, sacerdote colto e pastoralmente attivo fra la gente
di Mornese, che la coltiva spiritualmente e la prepara alla santità. |