- Perché ancora oggi c’è ricordo e  interesse per una Farmacia che ha chiuso i suoi battenti 50 anni fa, come quella di S. Maria della Scala?

 

 

 

Non solo c’è un ricordo e un interesse per questa gloriosa Farmacia. C’è anzi da dire che l’approdo alla spezieria di S. Maria della Scala sta diventando una delle mete turistiche più ambite da parte di quelli che vogliono conoscere più profondamente non solo la Roma artistica, ma anche le sue rarità e la sua ANIMA più genuina che, come si sa, si è acquartierata in Trastevere.

 

In una gente che intende difendere la propria IDENTITÁ ROMANA con un tipico dialetto consacrato ormai nella letteratura italiana, con negozietti e artigianato d’altri tempi, con la saporita cucina romana, col suo vivace andirivieni di persone, e soprattutto con la folcloristica Festa de NOANTRI: festa della Madonna del Carmine, detta anche «Madonna FIUMAROLA» o degli antichi porticcioli trasteverini; la festa popolare di una Roma metropoli.

Ora bisogna dire che buona parte dell’ANIMA ROMANA è passata per la spezieria di S. Maria della Scala.

 

Qui si curavano i corpi, ma si offriva anche spazio e vivacità all’ARGUZIA e al GENIO ROMANESCO con la presenza di uomini di cultura come il Trilussa e il Belli, i quali spesso qui si intrattenevano con i colti speziali carmelitani declamando loro in anteprima i propri spiritosi sonetti.

 

Addirittura in uno di questi il Belli ricorda la rinomata «Acqua di S. Maria della Scala» quale insuperabile rimedio per un suo mal di denti, che gli procurava in bocca «cento inferni sani sani».

 

Per questo con curiosità e insieme con spirito veramente REVERENZIALE qui oggi approdano Associazioni culturali e gente semplice, scolaresche e cultori di medicina, professionisti e turisti d’ogni genere provenienti perfino dall’Estero: dalla Germania, dall’Olanda, dalla Francia, dall’America; o semplicemente da Ambasciate e da ISTITUZIONI internazionali come la FAO.

 

 

Nel ricco patrimonio storico-artistico di Roma l’antica Farmacia di S. Maria della Scala ha un suo ruolo ben preciso e prezioso: quello di MEMORIA-STORICA della Farmaceutica Romana.

 

Infatti, oltre ad essere la più antica FUCINA della Farmacopea romana, è anche la spezieria che più a lungo l’ha esercitata e perfettamente conservata. Pur chiudendo i suoi battenti nel 1954 e quelli del Laboratorio nel 1993, la nostra spezieria tutt’oggi commissiona la produzione di alcuni suoi prodotti tipici.

 

I suoi voluminosi ERBARI, poi, sono delle preziose ENCICLOPEDIE dove, oltre a conservarsi i traguardi raggiunti dalla medicina classica, si custodiscono le molteplici scoperte farmacologiche operate dai cosiddetti «FRATELLI», religiosi carmelitani che, assolto il loro dovere di preghiera e di meditazione, dedicavano il tempo al servizio speziale, alla coltivazione dei SEMPLICI e alla nobile arte per alleviare le sofferenze umane.

 

La spezieria di S. Maria della Scala fu teatro di una fiorente SCUOLA di Botanica, Farmaceutica, Chimica e Anatomia. La sua figura di spicco è Fra BASILIO della Concezione, romano di nascita e celebrato inventore di un miracoloso prodotto contro l’EPIDEMIA BUBBONICA chiamato «ACQUA ANTIPESTILENZIALE di S. Maria della Scala».

 

Si conserva ancora in grosse ampolle ed insieme a tanti altri vetri, maioliche e cassette di prezioso sandalo cosituiscono la memoria viva della spezieria.

 

Molti di questi contenitori, infatti, sono colmi ancora di prodotti galenici esalanti aromi e profumi, e probabilmente con principi ancora attivi.

 

La Spezieria di S. Maria della Scala, dunque, non si può etichettare come Farmacia della Roma scomparsa, perché MEMORIA VIVA di una FARMACOPEA gloriosa, che arreca ancora benessere e salute.

 

Il suo ultimo speziale, P. Luigi Graziosi, sigillandone la porta, l’ha voluta conservare come in uno scrigno per essere ammirata e soprattutto emulata dai posteri.

 

Il mio AUGURIO è che cresca sempre di più il numero di quelli che vanno alla scoperta di una Roma NASCOSTA, sì, ma PREZIOSA.

Mi auguro che siano soprattutto le scuole a far visita a questa famosa SPEZIERIA dei PAPI, perché i ragazzi possano RADICARSI dentro la storia di Roma che è loro radice e civiltà di una città eterna.                                                                       

P.Gaetano Gagliardi


N.B. La Spezieria e’ visitabile in gruppo contattando P. Gaetano Gagliardi

Tel. 06/8414209

 

S. Teresa di Gesù Bambino in Panfilo

v. G. Spontini, 17 -  Roma - 068414209

 

 

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LINK AL SITO DELLA SPEZIERIA SU CARMELITANIROMA.IT