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  Storia della Parrocchia di Murisasco

Cap. B01 - Storia e Oratori campestri - Pagina B01.04

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2024 - © Copyright 2024 - Bibliografia

 

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Chiesa parrocchiale di S. Caterina

 

La Chiesa parrocchiale è citata nel Decreto di Mons. Pietro Busseti, che nel 1299 divide la diocesi in distretti ecclesiastici. Era intitolata a Santa Caterina.
Fu aggregata alla Pieve di S. Martino di Luta, unitamente a Retorbido, Mondondone, S. Antonino e Pontasso.

Fino al XV secolo apparteneva al territorio di S. Antonino, da cui fu staccata ed eretta a parrocchia autonoma.

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Il XVI secolo

 

Dal 1477 al 1508 fu parroco Don Pietro Formigiaro.

Nel 1509 la popolazione nominò parroco Don Giacomo Parelli.

Il popolo aveva il diritto di elezione poiché aveva concorso all'erezione della parrocchia.

Il 1° luglio 1533 fu eletto parroco Don Giorgio di Nazzano.

Il 12 gennaio 1534 fu eletto parroco Don Marco De Grossi.

Dopo il Concilio di Trento, i Visitatori Apostolici, inviati da Roma a valutare lo stato di preparazione dei sacerdoti, il grado di spiritualità dei parrocchiani e lo stato degli edifici sacri, redassero cronache minuziose e fedeli dello stato dei fatti.

 

A Murisasco si recò nel 1578 Mons. Regazzoni, che analizzò lo stato della parrocchia, ordinando di celebrarvi "ogni sabato e tutte le feste della Madonna"

Il Visitatore del 1595 scrive il 29 luglio: "Visito la Parochia di S. Maria di Marsaschi annessa alla Parochiale di S. Antonino, alla quale si confessano et comunicano il mercordì santo et, fra l'anno, alli occasioni, quanti circonvicini di mano del curato di S. Antonino"..

 

Il XVII secolo

 

In un anno imprecisato del XVII secolo, probabilmente dopo l'epidemia di peste, la parrocchia di Murisasco fu unita a quella di S. Antonino, il cui parroco aveva l'obbligo di andare a celebrare a Murisasco tutti i sabati, di andarvi per le esequie e per ascoltare le confessioni in un giorno della settimana di Passione.

Nel 1639 vi fu uno scontro con la parrocchia di S. Antonino, i cui abitanti volevano che i parrocchiani di Murisasco concorressero a rifondere una campana, ma essi si rifiutarono.

La causa fu portata in appello davanti al metropolita che diede ragione a S. Antonino.

Nel 1643 la parrocchia di Murisasco ritornò ad essere autonoma.

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Il XVIII secolo

 

Fino al 1788 il titolare della chiesa era S. Caterina.
Dopo il 1788, senza che intervenisse alcun decreto vescovile, il titolo cambiò in Natività di Maria Santissima che era festeggiata da molto tempo.

 

 

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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni  (webmaster)

C. Goggi - Per la storia delle parrocchie della Diocesi di Tortona - 1967.

G. Garbi - C. Scrollini - Codevilla e la Pieve Scomparsa - 2000