ARTICOLI DEL N.1/03

 

 INDICE

 
   
   

Il parroco alla Comunità

Per molti la parrocchia è come un supermarket: secondo loro, il parroco e i laici impegnati si danno da fare per trovare sempre nuovi prodotti, nuove proposte interessanti da offrire alla gente. E la gente va ad acquistare quei beni che la interessano. La parrocchia diventerebbe cosi un centro che offre servizi...

Invece essa è una « famiglia di famiglie », una « comunità di fedeli ».

Vediamo di precisare meglio qual ‘è il suo posto e la sua missione nella Chiesa.

La parrocchia è chiamata a rendere testimonianza a Cristo, e a rappresentare in certo qual modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra; anche se  è piccola e povera, essa ha la capacità di rendere visibile quel Cristo che raccoglie intorno a sé gli uomini nella Chiesa. Proprio nella parrocchia la Chiesa – mistero di Cristo – si fa « prossima », vicina all’uomo: la parrocchia è il luogo in cui la Chiesa di Cristo – per la forza dello Spirito Santo – agisce: insegna, prega, offre il sacrificio, vive la carità.

La parrocchia vive della memoria di Cristo, vuole continuare l’esperienza fatta dalle prime comunità cristiane intorno agli apostoli. Vuole mostrare nel mondo il vero volto della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica, perché in essa gli uomini si incontrino con Gesù Salvatore. Vuol essere un luminoso esempio di apostolato comunitario, fondendo insieme tutte le differenze umane che vi si trovano. Ha coscienza di essere unita, in quanto tutti i suoi membri sono figli nel Figlio, figli di Dio. Ciò che li unisce  è la coscienza di essere cercati, scelti, accolti dal Padre, salvati dal Figlio, resi nuovi dallo Spirito Santo.

E questa coscienza di essere figli amati di Dio, redenti dal Cristo, templi dello Spirito, fonda la loro radicale uguaglianza e la comune missione: salvati per salvare, riconciliati per riconciliare, fratelli per creare fraternità, liberati per liberare.

La parrocchia è dunque per tutti, non può conoscere 1’esclusione. Se Dio convoca alla sua mensa, raccoglie attorno a sé tutti perché è padre di tutti, ed è amore. La parrocchia è comunità dove tutti sono figli, ma dove tutti sono chiamati a essere padri, perché chi sperimenta di essere amato da Dio, per impulso di missione vuole generare amore. Ecco dunque la parrocchia, sempre generata dall’amore di Dio, e sempre chiamata a generare – per la forza dello Spirito – una comunità di fede, di speranza e di carità.

Siamo in attesa della visita del nostro vescovo Giulio per avere indicazioni precise per costruire e vivere una comunità parrocchiale che cammini nella carità. Certo il cammino è difficile, ma confidando nel Signore e nella guida sicura del nostro Vescovo il nostro passo sarà più sicuro.

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RELAZIONE  DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE PER LA VISITA PASTORALE 2003

 Eccellenza Reverendissima,

la Parrocchia di S. Zenone è una delle due parrocchie presenti nel Comune di Prevalle e attualmente occupa il centro di questo paese, poiché l’edilizia e l’urbanistica hanno visto negl’ultimi anni un forte sviluppo nella zona dell’oratorio, allargando la parrocchia verso S.Michele.

I confini tra le due realtà parrocchiali sono puramente amministrativi, in quanto le nuove famiglie arrivate nel territorio non avvertono una determinata appartenenza all’una o all’altra Parrocchia. Da poco sono state anche unificate le due scuole elementari, quindi già i bambini stessi sono facilitati a superare un certo campanilismo presente nelle persone più anziane.

Nel territorio della nostra Parrocchia sono presenti 820 famiglie per un totale di 2321 abitanti, di cui 400 da poco tempo residenti.

Gli abitanti si dichiarano in prevalenza cattolici, vi sono comunque nel territorio anche alcune famiglie di religioni o credenze religiose diverse (Cristiani Protestanti, Ortodossi; Musulmani, Sik  Testimoni di Geova).

La frequenza alle sante Messe domenicali è circa del 25%, con una discreta partecipazione di fanciulli e delle loro famiglie nel periodo dell’anno catechistico.

Il catechismo è domenicale con la partecipazione del 90% dei ragazzi.

Vi è uno sforzo sincero per costruire una Comunità che vive la comunione e la missionarietà tipica della Nuova Evangelizzazione. A questo sforzo non corrisponde sempre un’ adeguata risposta per l’individualismo presente e una certa riservatezza e anche diffidenza.

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, al fine di poter avere una certa quale organizzazione omogenea in tutta la vita comunitaria, ha ritenuto opportuno costituire quattro commissioni, che si occupassero di altrettante aree pastorali. Le commissioni sono: quella dell’Evangelizzazione, quella Liturgica, oratoriana e caritativa.

Dalle varie verifiche fatte a livello di commissioni sono emersi degli aspetti positivi, per i quali lo sforzo nel migliorare e progredire non verrà meno, ma anche alcuni aspetti che andrebbero meditati e rivisti, per trovare una soluzione adatta al bene della comunità nella sua crescita umana e cristiana.

 La Comunità Parrocchiale aiuta i genitori che richiedono il Battesimo per i propri figli, con alcuni incontri, per far loro comprendere il grande ministero di essere i primi testimoni della fede cristiana.

Si è notato però che una buona parte di genitori non sente proprio il fatto di essere i “primi” catechisti dei propri figli, demandando molto al catechismo dell’iniziazione cristiana.

I catechisti hanno bisogno di una più approfondita conoscenza della fede cristiana e nello stesso tempo anche metodi utili, per fare in modo che, quel messaggio annunciato, possa essere recepito nel migliore dei modi.

Gli adolescenti partecipano alle proposte in un numero ridotto (circa una trentina); i giovani invece sono in pratica assenti (meno di 10).

Un buon gruppo di famiglie sta seguendo i propri figli adolescenti nel loro cammino,  anche in quelle esperienze che li vedono coinvolti come protagonisti in attività oratoriane.

Molto si è fatto per avviare e far crescere i Centri di Ascolto, avviati già nel 1993,   ma ora siamo in un momento critico per la mancanza dei giovani-adulti in alcuni centri.

 Per quanto riguarda la liturgia c’è da evidenziare uno sforzo per rendere le varie celebrazioni più partecipate da tutti i fedeli, curando maggiormente la lettura della Parola di Dio.

Nella Messa dei ragazzi il canto dell’assemblea è sostenuto da un gruppo di adolescenti. E’ presente anche la Schola Cantorum e alcuni laici che prestano servizio come organisti.

 Le attività caritative sono vissute soprattutto in particolari occasioni dell’anno, come Natale, Pasqua e la Festa della Gioia. Non mancano certamente altre opportunità anche se non esiste un Gruppo Caritas riconosciuto in Diocesi, mentre si esprime meglio a livello zonale.

 Le attività oratoriane sono coordinate dal Consiglio dell’Oratorio e cercano di aiutare ragazzi, famiglie a stare insieme in un clima di festa e di testimonianza cristiana. E’ presente il Centro di Aggregazione Giovanile in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune: è un servizio quotidiano per tutto il territorio prevallese, che permette ai ragazzi di trovarsi insieme per vivere il pomeriggio con attività ricreative, formative e spazi per i compiti.

Vengono proposte anche attività sportive, consapevoli che comunque nel paese esistono già altre realtà più grandi e consolidate negl’anni.

Sono poche le iniziative a livello oratoriano che riescono a coinvolgere un più alto numero di adolescenti e giovani. 

Questo breve panorama della nostra realtà parrocchiale è stato frutto di verifiche dei vari gruppi, permettendoci quindi di fare un bilancio di quanto la nostra Parrocchia propone e vive. C’è in noi allora la speranza che Lei possa sostenerci con la preghiera e incoraggiarci nelle esperienze di vita cristiana già presenti. Nello stesso tempo anche il desiderio di essere da Lei illuminati con un suo consiglio, un suo parere per poter progredire nella Nuova Evangelizzazione. Tutto questo nella speranza di vivere “in un cuor solo e anima sola” il messaggio cristiano, superando i particolarismi, consapevoli della nostra fede e testimoni di essa nel nuovo millennio.

ORGANIZZAZIONE PASTORALE 

COMMISSIONE EVANGELIZZAZIONE

Catechesi dell’iniziazione cristiana

Catechesi degli adolescenti e giovani

Catechesi degli adulti

Corso fidanzati in preparazione al matrimonio

Centri d’ascolto

Gruppo catechisti, animatori dei centri di ascolto

Redazione giornalino parrocchiale

Radio parrocchiale

COMMISSIONE LITURGICA

Animazione liturgia

Scuola di canto e organisti

Gruppo Ministranti

Gruppo decoro della Chiesa

Gruppo chitarre adolescenti

Apostolato della preghiera

Confraternite S.Monica e S.Giuseppe

COMMISSIONE ORATORIANA

Gruppo Recital “Arcobaleno”

Consiglio dell’Oratorio

Animatori e Volontari del Bar

“Punto Ragazzi” Centro Aggregazione Giovanile

Gruppo sportivo “La giovane Prevalle”CSI

COMMISSIONE CARITATIVA

Iniziative caritative e misionarie

Volontariato sociale

Iniziative a favore degli anziani e ammalati

 SITUAZIONE ANAGRAFICA DELLA PARROCCHIA DI S.ZENONE IN PREVALLE

AL 17 SETTEMBRE 2002

 

 

 

 

ABITANTI

2321

 

 

 

 

 

maschi

femmine

 

1139

1182

 

 

 

1997 – 2002

74

77

1992 – 1996

72

60

1989 – 1991

39

40

 

 

 

1984 – 1988

64

64

1977 – 1983

101

100

 

 

 

1972 – 1976

83

111

1962 – 1971

233

212

1952 – 1961

186

151

1942 - 1951

128

121

 

 

 

1932 – 1941

94

111

1922 – 1931

52

92

1912 – 1921

12

37

1902 - 1911

1

6

 

 

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VISITA PASTORALE DEL VESCOVO GIULIO

ALLA ZONA MORENICA DEL GARDA

 

Dal 10 al 12 gennaio 2003

Gavardo, Sopraponte, Soprazzocco, Vallio, Villanuova, Prandaglio

                                    Venerdì 10 gennaio

                                    ore 20,30 Consiglio Pastorale Zonale (Casa S.Giuseppe – Gavardo)

                                    Domenica 12 gennaio

                                    ore 18,30 Incontro zonale Adolescenti  (Palafiera di Gavardo)

Mercoledì 15 gennaio

Ore 20,30 presso la Casa S.Giuseppe di Gavardo

Mons. Lucio Cuneo, Con visitatore, incontra i membri dei C.P.A.E.

 

Dal 17 al 19 gennaio 2003

Bedizzole, S.Vito, Mocasina, Calvagese, Carzago

                                    Venerdì 17 gennaio

                                    ore 17 Incontro comunità religiose (Casa S.Giuseppe – Gavardo)

                                    Domenica 19 gennaio

                                    ore 15 Incontro zonale Giovani Coppie (Bedizzole – Misionari Consolata)

 Dal 24 al 26 gennaio 2003

Nuvolera, Nuvolento, Serle, Castello, Paitone

                                    Venerdì 24 gennaio

                                    Ore 20,30 Incontro zonale Giovani (Oratorio di Nuvolera)

                                    Sabato 25 gennaio

                                    Ore 15,30 Incontro con il mondo del Lavoro (Oratorio Prevalle S.Zenone)

Dal 31 gennaio al 2 febbraio 2003

Prevalle S.Zenone, Prevalle S.Michele, Muscoline, Castrezzone

Venerdì 31 gennaio             dalle ore 9 alle 12,30 Udienza parroci a Gavardo

                                    ore 20,30 Incontro dei C.P.P. e dei Catechisti (Oratorio Prevalle S.Zenone)

Sabato 1 febbraio            dalle ore 8,30 alle 10,30 Udienza laici (Suore Dorotee a Prevalle S.Zenone)

                                   Per fissare l’appuntamento contattare Sr Fabia 030603089

                                    dalle ore 10,45 alle 12,30 Verifica con tutti i sacerdoti della zona a Gavardo

                                    ore 15 Riunione Consiglio Pastorale Zonale (casa S.Giuseppe – Gavardo)

                                    ore 17 S.Messa a Castrezzone

                                    ore 19 S.Messa a Muscoline

Domenica 2 febbraio ore 9,30 S.Messa a Prevalle S.Zenone

                                    ore 11   S.Messa a Prevalle S.Michele

                                    ore 18,30 S.Messa conclusiva a Gavardo

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE ZONALE

per la visita pastorale 2003 zona Morenica del Garda (XV)

La nostra zona pastorale composta da 20 comunità parrocchiali e posta su un vasto territorio, da zone di montagna a zone industrializzate, con problematiche e tradizioni che richiedono interventi pastorali diversificati.

Nelle nostre comunità parrocchiali si è cercato in questi anni di evangelizzare tutti i cristiani con varie forme di catechesi, che pero vedono una partecipazione spesso carente dei fedeli; per questo ogni CPP si rivela preoccupato. Nelle nostre parrocchie si possono individuare tre gruppi in cui suddividere i battezzati:

1. Gli ”impegnati”: sono adulti e giovani (in numero esiguo) che collaborano attivamente nella comunità cristiana, aderendo alle proposte e mettendosi al servizio del Regno. Col limite che si vedono impegnate le stesse persone in più ministeri.

2. I ”tradizionalisti”: sono in gran parte adulti maturi che vivono la fede in modo abitudinario senza sentire il bisogno di approfondimento e di ricerca.

3. Gli ”indifferenti”: sono coloro che chiedono i sacramenti per i figli e mandano gli stessi alla catechesi, senza partecipare alla vita della comunità cristiana: nessuna proposta li vede coinvolti o interessati .

Questa situazione ci chiede di metterci veramente in ascolto della realtà, di cercare di capire, prima di dare nostre soluzioni. Occorre porci insieme in ascolto di Dio e del mondo per poter davvero portare l’annuncio di gioia che il Signore ci ha affidato.

Ringraziamo il Signore per i gruppi, associazioni e movimenti presenti nelle comunità perché la dove esistono e sono ben integrati, costituiscono una ricchezza, anche se a volte c’è il rischio che il gruppo si chiuda in se stesso.

Nelle nostre comunità si avverte che c’è ancora molta strada da fare per maturare la corresponsabilità tra presbiteri, religiosi e laici. Si sottolinea anche il fatto che nell’avvicendamento dei sacerdoti talvolta si riscontrano delle discontinuità che creano disorientamento e confusione.

Riguardo alla dimensione missionaria e positiva la presenza in alcune comunità della zona del gruppo missionario, anche se si avverte che si è all’inizio del cammino per creare mentalità e porre gesti di accoglienza verso i più poveri.

Nella zona è sorto un Centro di Ascolto come espressione di carità che offre il suo servizio a chi è nel bisogno. Questo Centro di Ascolto, che lavora anche con i servizi di rete, è sostenuto da volontari di tre/ quattro comunità parrocchiali della zona. Economicamente è sostenuto dalla zona, ma operativamente è carente della partecipazione attiva delle singole comunità. L’animazione vocazionale è lasciata, per lo più, all’iniziativa di ogni comunità parrocchiale. Nella zona esiste l’Equipe Vocazionale che anima la settimana vocazionale e propone alcuni incontri per i ragazzi.

Per quanto riguarda la pastorale giovanile vi è la proposta di spiritualità per giovani del 2’ martedì che e ben avviata e vede la collaborazione dei curati, di alcuni giovani e religiose. Da qualche anno si fa la proposta mensile anche per gli adolescenti di alcune parrocchie. La Consulta di Pastorale Giovanile si è ricostituita e sta tentando di creare una pastorale adeguata. Il punto di riferimento per gli incontri dei giovani e degli adolescenti e l’Eremo Effata di Paitone con cui si è instaurata una buona collaborazione.

L’Oratorio rimane ancora oggi il luogo privilegiato per l’accoglienza e le attività pastorali e ricreative. In alcune parrocchie l’ Oratorio è attivo e i progetti educativi sono ben definiti, in altre è solo un luogo di aggregazione e in altre ancora esiste solo la struttura.

 Anche se c’è un gruppo che segue le proposte parrocchiali o zonali vi è una grande fetta di giovani che non vediamo o accostiamo. E’ diffuso il disagio giovanile al quale non riusciamo a dare risposte. Ci interpella continuamente la facilità con cui i nostri giovani e giovanissimi fanno uso di alcool e di droghe. I mas media esercitano su di loro un forte fascino ed è difficile creare alternative. Ci chiediamo Come raggiungerli? Come comunicare con loro?

La famiglia ”piccola chiesa domestica” ha il compito primario nell’educazione dei figli, ma sono poche quelle che assumono questo impegno educativo anche nell’ambito della fede ; vivono piuttosto un atteggiamento di delega non di collaborazione. In alcune parrocchie è presente il gruppo famiglie che si ritrova periodicamente per un momento di riflessione, confronto e preghiera. Si risente della grossa crisi che coinvolge la famiglia: è diffusa la scelta della convivenza come alternativa al matrimonio; le coppie separate sono sempre più numerose. Queste situazioni ci interpellano per la loro integrazione all’interno della comunità cristiana. Altro nodo problematico sono le richieste dei sacramenti per i figli da parte delle coppie che non partecipano alla vita comunitaria.

Nella zona sono presenti 11 comunità religiose femminili e alcune consacrate laiche che collaborano in parrocchia, nelle case di riposo, nell’ educazione scolastica, nelle proposte di spiritualità. Vi è inoltre una comunità religiosa maschile che si occupa dell’ animazione missionaria.

Sentiamo il bisogno:

o       di chiarire cosa intendiamo oggi per comunità parrocchiale.

o       di far chiarezza circa la nuova evangelizzazione: come realizzarla, come raggiungere coloro dai quali siamo lontani.

o       di avere linee chiare e assunte da tutta la zona circa l’amministrazione dei sacramenti.

o       di prepararci tutti: sacerdoti, religiosi e laici alle Unità Pastorali perché siamo ancora troppo centrati sulla nostra comunità, sulle nostre attività.

o       di creare dei laboratori di fede per i giovani.

 Consegnando queste piccole riflessioni ci affidiamo alla Grazia del Signore. Chiediamo a Lei l’illuminazione della sua guida di Pastore e con Lei ci disponiamo ad esser docili allo Spirito Santo perché possiamo essere suoi strumenti.

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Beati i puri di cuore (articolo del diacono Mario)

Anche questa volta per sviluppare un tema che può servire a me stesso e spero giovi anche ad altri, parto dal vangelo di Matteo che narra al capitolo 5° delle Beatitudini.

Tutte importanti, ma fra esse scelgo quelle dove Gesù proclama ” Beati i miti perché erediteranno la terra” ( Mt 5,4) e ”Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Mt 5,8). Mi sembrano riassuntive anche delle altre.

”Erediteranno” e ”Vedranno”, forse si possono intendere, come l’essere legati a Dio in una relazione d’amicizia. Può essere l’azione dello Spirito Santo, in noi e con noi, che cercando d’essere ”miti e puri di cuore”, ci può condurre ad essere dei veri amici di Dio.

Ma per esserlo veramente, dobbiamo ”viaggiare” assieme allo Spirito Santo per estirpare quei difetti, che per natura sono innati un po’ in ogni persona e che possono avviarla verso quei gravi peccati chiamati ”i sette vizi capitali”: ”superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia”.

Difficile essere completamente esenti da una certa predisposizione, occorre ricordare che siamo segnati dal peccato originale, le cui conseguenze sono soprattutto riscontrabili nell’orgoglio e nella presunzione. Importante è pensare ai nostri limiti e correre ai ripari, cercando, con l’aiuto dello Spirito Santo, di rifarsi a ciò che Gesù dice nella Beatitudini, per non lasciar crescere in noi queste cattive tendenze e rimanere amici di Dio. E’ una battaglia, forse non facile, che però dobbiamo assumere per raggiungere la purezza dello spirito. Per facilitare il compito dobbiamo coltivare la preghiera, nella semplicità e nell’accettazione di quanto il Signore ci chiede. Sull’ira, un esempio potrebbe venire da ciò che diceva un vecchio suggerimento ”prima di arrabbiarti recita tre ave Maria”; vero, perché quell’arrabbiarsi, forse limitato, può degenerare proprio nell’ira. ” E 1’ira non compie mai ciò che avvicina a Dio”. Quindi all’arrabbiarsi e bene contrapporre una parola benevole, non aggressiva e saper prendere tempo prima di reagire. L’ira poi è facilmente i1 motivo che può portare alla violenza, che può non essere solo quella fisica, perché è violenza spesso peggiore, anche quella fatta di parole.

Per avere il cuore libero, non ci si può certo fermare ad uno solo dei ”vizi capitali”, tutti sette hanno la loro gravità.. Quindi dire no all’avarizia, per dare con generosità, vincere la sensualità., evitando fatti contro la morale, astenendosi anche da figure, discorsi e barzellette scabrosi e certi programmi TV, Poi sfuggire ad una golosità, snodata e alla pigrizia, per impegnarci in qualche opera buona e contemporaneamente non essere travolti dall’attività, per ritrovare l’equilibrio anche nel fare.

Superbia e invidia possiamo superarle coltivando l’umiltà, evitando maldicenze, giudizi e pettegolezzi, per sapere gioire delle doti e dei successi conseguiti dagli altri e sentire sempre l’esigenza del perdono.

Certo può essere un cammino difficile, ripeto, ma se ci lasceremo ”invadere” dalle ”Beatitudini”, diventeremo portatori di Dio nella nostra vita, quindi anche aperti alla dimensione missionaria, un dovere, per noi battezzati.

Le ”Beatitudini portano alla purezza del cuore, un cammino proposto da Gesù ai suoi discepoli, quindi anche a noi. Un cammino strettamente legato ad un’ impegno di preghiera autentica, che ci puo aprire un giorno alla presenza di Dio. La mèta non è impossibile altrimenti Gesù non ce l’avrebbe indicata.

                                                                                                       Mario Morbini Diacono  

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L’ANGOLO DELLA PREGHIERA

 Da questo numero del nostro bollettino parrocchiale ci sarà uno spazio dedicato alla preghiera. Brevi preghiere, storie per meditare, salmi, tutto per dare uno spunto alla preghiera di ognuno nella propria casa, personalmente o tutti insieme. Ogni mese ci sarà un tema diverso, a seconda del periodo liturgico.

 NON GIUDICARE PER AVERE LA PACE

(un padre del deserto di nome Mosè)

         "...Conclusione di tutto questo è: non giudicare il prossimo. Infatti, quando la mano del Signore uccise ogni primogenito in terra d'Egitto, non rimase casa in cui non vi fosse un morto..."

         - Dice a lui il fratello: - Che significa questo? - .

         - Significa - dice l'anziano - che, se prestiamo attenzione a guardare i nostri peccati, non vediamo quelli del prossimo. Sarebbe follia se un uomo che ha in casa il proprio morto, lo lasciasse, per andare a piangere quello del prossimo. Morire al prossimo significa che tu porti i tuoi peccati e non ti preoccupi di nessuno, se questo è buono, o quest'altro cattivo.

         Non fare del male a nessuno, e non pensare contro alcuno nulla di male nel tuo cuore. Non disprezzare chi commette il male, non accondiscendere a chi fa del male al suo prossimo e non gioire con chi fa del male al suo prossimo. Non dire male di nessuno; di' invece: - Il Signore conosce ogni uomo. -

         Non essere complice di chi fa maldicenza, non rallegrarti di ciò che egli dice, ma non odiare chi parla male del prossimo. Questo è non giudicare.   Non avere ostilità verso nessuno, non conservare inimicizia nel tuo cuore e non odiare chi nutre inimicizia contro il suo prossimo. La pace è questo.

         In tutto ciò consolati con il pensiero: la fatica dura breve tempo e il riposo per sempre, grazie al Verbo di Dio. Amen – 


 

 PREGHIAMO PER LA PACE

Padre onnipotente, tu sei misericordia e bontà infinita,

fa' che nel cuore degli uomini trovi ascolto la tua voce che ci invita a camminare nelle vie della riconciliazione e della pace e concedi ai responsabili delle nazioni forza e saggezza nel loro impegno di custodi e difensori della sicurezza dei popoli a loro affidati.

Padre, che in Cristo tuo Figlio hai riconciliato a te il mondo intero: agisci con la forza dello Spirito Santo nell'intimo dei cuori perché i nemici si aprano al dialogo; gli avversari si stringano la mano e a tutti i popoli sia garantito un avvenire di pace e di concordia.

Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen

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A proposito di Visite Pastorali del Vescovo

 Come ormai tradizione plurisecolare, sin dai tempi di San Carlo Borromeo, durante le Visite Patorali dei Vescovi presso le Parrocchie diocesane, i parroci devono rispondere ad una sorta di questionario. Si tratta di un prospetto che inquadra la situazione della Parrocchia e che ne mette in evidenza l'identità e l'integrità in qualità di comunità cristiana.

E’ interessante conoscere come rispondeva 50 anni fa don Costanzo Ambrosini al questionario proposto dal vescovo, monsignor Giacinto Tredici,  in preparazione della Visita Pastorale alla nostra Parrocchia nell'aprile del 1951.

 “Sono state eseguite le prescrizioni dell’ultima Visita Pastorale?”

- Tutte eseguite meno per il loculo del corpo del Martire San Felice che si è solo pitturato in rosso. Le reliquie sono state tutte ripulite ed ordinate.

“Se vi si conservi la serie completa del Bollettino Ufficiale Diocesano, l’ultimo Sinodo e il Consiglio Provinciale”

- Tutta la serie, anche l’inutile, persino le lettere di Mons. Nani.

 Relativamente alla situazione in cui versa l'archivio parrocchiale si chiede:

"Se vi conservi qualche documento importante".

Segue la risposta del parroco.

"Tutti i documenti della separazione tra le due parrocchie. Il Reverendo Professore di Morale del Seminario se gli avesse conosciuti avrebbe fatto su di essi la tesi di laurea per le relazioni fra potere ecclesiastico e la Repubblica Veneta".

A proposito dell'osservanza del precetto pasquale precisa che:

"sono una cinquantina i renitenti".

"Come è osservato il riposo festivo?"

"Abbastanza bene perchè manca l'occasione ma recentemente le occasioni hanno dato prova di non sentirlo".

“E’ diffusa la bestemmia, il turpiloquio?”

No, di più il turpiloquio.

“Si balla, in paese o fuori?”

No, si esce dal paese.

"Vi sono scandali pubblici?"

"Ci sono stati".

“Qual è l’elemento della popolazione: operai, contadini, media borghesia, impiegati”

Operai 200 uomini, 180 donne e giovani.

Gli operai per lo più a Brescia, un vero disastro.

Donne e giovani a Gavardo e Villanuova, bene a posto.

"Vi sono in Parrocchia acattolici? Si fa la propaganda contro la religione? Contro il Papa?"

"I soliti comunisti, una quarantina di operai e una dozzina di contadini".

"Giudizio che il Parroco crede di poter dare della sua Parrocchia. Quali le previsioni, proposte, iniziative?"

"E' da convertire i contadini che fatti il dopo guerra operai sono ancora a noi renitenti e alcuni nella rete dei facinorosi del comunismo".

 Arch. Parr. Prevalle S.Zenone, Visita Pastorale di Mons. G.Tredici, 8-9 aprile 1951.

 La più famosa visita Pastorale 

Il 13 marzo dell’anno 1580 un Convisitatore, Delegato dal Card. Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano e Visitatore Apostolico della Diocesi di Brescia giunse a Goglione in Visita Pastorale.

Si trattava di una Visita Pastorale “speciale” e del tutto straordinaria, non solo per la storia della Diocesi ma per tutta la storia della cristianità italiana. Egli stesso aveva chiesto al Papa Gregorio XIII di effettuare una Visita Apostolica alle Diocesi di Cremona,Novara, Lodi, Brescia e Bergamo. In primo luogo la richiesta andava oltre le competenze del vescovo Milanese ma soprattutto “sconfinava” in due territori della Repubblica di Venezia (Bergamo e Brescia).

La situazione desolante del clero e del culto era tuttavia talmente grave da richiedere impegni urgenti, incisivi e improntati ad una profonda riforma della Chiesa. San Carlo Borromeo e i suoi Delegati passarono in rassegna tutte le chiese, dalle più grandi a quelle più sperdute nelle valli, sui monti e ovunque portarono una ventata di aria davvero nuova.

Numerosi furono i processi contro i parroci che tenevano condotte immorali, così come fermo fu l’atteggiamento tenuto nei confronti delle nobili famiglie che usavano le cariche ecclesiastiche per i propri vantaggi economici e per i propri privilegi.

San Carlo Borromeo non fu personalmente a Goglione, fu invece a Gavardo, Salò e in Valle Sabbia. Da noi la visita fu condotta da un prelato comasco, Gianmaria Pionni, Prevosto della Collegiata di Olgiate Olona.

Ecco i testi interessantissimi e quasi “attuali” della relazione e dei decreti tradotti dal latino. (Il testo originale si trova anche in A.MOSCONI, Il paese di Prevalle, 1984).

 Il giorno 13 marzo 1580

 Visitai la Chiesa Parrocchiale di San Zenone nel luogo di Goione che è costruita di recente e non ancora ultimata né consacrata.

Ha una dotazione di tre altari

Possiede la Sacristia e il recinto del Cimitero

Non è tenuto il Santissomo Sacramenti, né vi è Battisterio, questi sono invece nella chiesa di San Michele che dista da questa circa mezzo miglio.

In questa chiesa è mantenuto un cappellano stipendiato per la mercede di sessanta lire che sono versate dal Reverendo Tranquillo Soldo o dal fratello di lui [Carlo Soldo] conduttori del Beneficio Arcipresbiterale di Nuvolento, attualmente è Cappellano il Prete Lancellotto Lancellotti di 59 anni che ha dato dimostrazione di aver ricevuto legittimamente gli Ordini, non ha buona fama presso la popolazione, e lo si accusa di disertare il suo servizio e la celebrazione delle messe per condurre i suoi affari.

 Lo stesso giorno 

Visitai la Chiesa Parrocchiale di San Michele nel suddetto luogo di Goione, che dista dal paese per la gittata di una freccia.

Il Santissimo Sacramento vi si mantiene continuativamente e la lampada arde a spese del rettore.

Il Battisterio risulta sconveniente e collocato in luogo sconveniente.

Ha in dotazione quattro altari.

Possiede una Sacristia male corredata di suppellettili eucaristiche.

Vi è il cimitero. 

Sotto questa cura di Goione vi sono otto Ville o Contrade o Vicinie che tutte insieme condividono il nome di Goione, benchè ciascuna possieda un proprio e distinto nome ed ambedue le suddette chiese di San Michele e di San Zenone siano parrocchiali della comunità e degli uomini di Goione; inoltre entrambe le chiese sono servite dal prete Comino Besutio, arciprete della Pieve di Nuvolento, alla quale pieve la cura di Goione è da sempre unita, ed un cappellano con esso; l’abitazione dell’arciprete, tuttavia è nelle vicinanze della Chiesa di San Michele mentre è maggiore il numero delle messe celebrate presso la Chiesa di San Zenone. 

Gli uomini di questa comunità stanno ora discutendo circa la riduzione delle due chiese in una sola da costruirsi ex novo in un luogo più comodo per tutte le contrade di questo comune ma non vi è accordo tra di loro; infatti alcuni sono favorevoli a questa ipotesi, altri preferirebbero completare la costruzione di San Zenone che è poco distante dal termine a metà strada dove si vorrebbe costruire la nuova chiesa, e concentrare qui tutto il beneficio parrocchiale, altri si battono perchè si ricostruisca San Michele, altri ancora vorrebbero che si conservassero entrambe le chiese eseguendo delle ristrutturazioni.

Le anime totali sono circa 1500, delle quali 900 in età di comunione e che effettivamente partecipano alla sacra eucaristia.

E’ istituita la scuola del Santissimo Sacramento ma non giuridicamente perfezionata.

 Decreti di S.Carlo per le Chiese di Goglione

 Il giorno 24 settembre 1781

 Chiesa di San Zenone

Siano allestiti: un tabernacolo di legno in modo da contenere il Santissimo Sacramento unitamente alla Pisside, un tabernacolo piccolo gestatorio con l’ombrellino e tutti gli altri accessori necessari.

Sia costruito il battisterio seguendo il secondo o il terzo modo delle Istruzioni, e sia unito al Sacrario sia poi collocato e recintato adeguatamente.

Il coro e l’altare siano chiusi da un cancello entro il termine di sei mesi.

Sia completata la costruzione di questa chiesa quanto prima, sia costruita la torre campanaria, sia ripianato il suolo con un pavimento e siano ultimate le porte.

In sacristia vi sia un oratorio, un lavello, si predispongano le cose necessarie, i corporali, i contenitori per i corporali, i purificatori, e inoltre le vesti e i paramenti ornati dei vari colori così come prescritto per le suppellettili di ogni chiesa.

Con i frutti del beneficio parrocchiale sia mantenuto un Chierico idoneo, che tenga la veste ecclesiale e che porti la tonsura, e che serva la Parrocchia.

La Scuola del Santissimo Sacramento della quale non risultava la legittima istituzione è ora formalmente istituita dall’Illustrissimo Visitatore; conservi e segua le regole ad uso comune che saranno pubblicate dalla Diocesi di Milano. 

Chiesa di San Michele

Sia riparata la chiesa affinchè non abbia a crollare usando le rendite della chiesa stessa  e ciò a causa del dissenso tra gli uomini di Goione che non hanno trovato accordo tra di loro per la riedificazione della chiesa stessa o di una nuova costruzione alternativa.

Il coro e l’altare siano chiusi da un cancello entro sei mesi.

In sacristia sia posto un lavello, un oratorio e un armadio per i paramenti.

Sia costruito il battisterio seguendo il secondo o il terzo modo delle Istruzioni, e sia unito al Sacrario sia poi collocato e recintato adeguatamente.

Sia levato entro tre giorni l’Altare dedicato a Santa Maria, che è vicino alla parete del frontespizio e sia trasferito il titolo all’Altare di San Giuseppe.

La finestra della Sacristia sia chiusa con vetri o con tela cerata. 

Questo è quanto è stato stabilito per le chiese di San Michele e di San Zenone.

L'illustrissimo Visitatore, inoltre, riconosciuti pienamente i problemi, ascoltato il popolo del luogo soggetto a questa chiesa, può ampiamente deliberare e decretare  affinchè più rapidamente si decida piuttosto per la edificazione in un'unica grande chiesa comune a tutti gli uomini e al popolo di questa parrocchia, alla quale possano pervenire più comodamente tutti, che si possa fare  alla chiesa di San Zenone o, raggiunto un accordo, si riedifichi San Michele, oppure in quello stesso luogo se ne edifichi un'altra sfruttando i luoghi adiacenti.

E infine sia incaricato un sacerdote remunerato con rendite del beneficio, e specialmente rinunciante ad ogni pagamento, nel caso si rendesse necessario dietro consultazione, modificare in qualche parte i decreti predisposti per queste chiese. 

Ordinanza Personale 

Il prete Lancellotto Lancellotti, cappellano della Chiesa di San Zenone non diserti i servizi parrocchiali per occuparsi delle sue faccende private e non si immischi con le fazioni dei suoi nipoti, quanto sopra sotto pena di censura per potere del Reverendissimo Vescovo.

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APS:  si continua con un nuovo direttivo, un nuovo presidente e con rinnovata voglia di aiutare il prossimo

  Gli accorati appelli lanciati hanno sortito un buon effetto. L’APS continua nel suo lavoro di prezioso aiuto alla comunità nell’espletamento di importanti servizi rivolti alla persona.

Dopo l’Assemblea dei Soci svoltasi il 15.12.2002 in occasione della quale hanno avuto luogo le elezioni, in data 18.12.2002 il neo eletto Consiglio Direttivo si è riunito per definire le cariche e le mansioni in vista di un nuovo mandato e di una intensa attività.

Il presidente eletto è il dott. Paolo Prandini, al quale vanno i migliori auguri per un proficuo lavoro in seno alla importante realtà associativa prevallese.

Al suo fianco sono stati designati: Rosario Pastore, vicepresidente, Elisabetta Salti, segretaria, Angelo Giustacchini, tesoriere, congiuntamente ai consiglieri Gianni Zanardini, Gianfranco Mombelli e Fabio Bonizzardi.

In qualità di responsabile per la designazione dei turni è stato nominato Gianfranco Mombelli, mentre quali responsabili delle ambulanze Fabio Bonizzardi e Oscar Bresciani.

A supervisionare l’attività degli obiettori di coscienza assegnati all’APS (ben quattro) toccherà a Elisabetta Salti e Rosario Pastore mentre per quanto concerne il telesoccorso si provvederà a definirne il responsabile in seguito.

Con le elezioni si è proceduto anche al rinnovo delle cariche associative con la designazione del Collegio dei revisori dei conti e dei Probi viri.

Aver potuto ridare vita con un nuovo vigore all’Associazione è di buon auspicio per il nuovo anno  chissà che non porti anche nuovo interesse da parte di nuove persone interessate a svolgere un servizio impagabile e di grande importanza per il nostro paese all’interno di questa realtà locale.

Al presidente dott. Paolo Prandini e ai suoi collaboratori il migliore augurio di buon lavoro, al presidente uscente Elio Bonomini i più vivi ringraziamenti per il lavoro svolto e per quello che ancora svolgerà.

  A tutti coloro che fossero interessati a questa attività il recapito dell’APS è presso la sede di viale Rimembranze 1, tel. 030.6801178 o presso i consiglieri e aderenti.

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A chi e come farci prossimo?

Una proposta di volontariato di “valore” 

“A chi e come farci prossimo” è una splendida riflessione ed è la domanda che spesso echeggia negli incontri, nei convegni ed anche nella quotidiana attività degli aderenti all’AVULSS.

L’AVULSS (ASSOCIAZIONE PER IL VOLONTARIATO NELLE UNITA' LOCALI DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI) è stata fondata alla fine degli anni ’70 ed è una Associazione che, alla luce dei principi cristiani, si mette soprattutto a servizio degli ultimi, sia direttamente, sia intervenendo nelle realtà socio-sanitarie. In un’opera di sostegno, di integrazione e di anticipazione nei servizi socio-sanitari.

I Volontari aderenti all'AVULSS offrono servizi assistenziali diretti nell'intento di incontrare e aiutare efficacemente I'uomo in situazione di difficolta e di sofferenza.

Inoltre assolvono compiti di animazione, di promozione, di sensibilizzazione, di educazione sanitaria e di impegno socio-politico sopratutto a livello di consultazione e di partecipazione.

La preparazione e la qualificazione dei volontari è un tema particolarmente sentito da questa associazione che a Prevalle è ben rappresentata ed è attiva in diversi settori dell’attività assistenziale e sociale in forma davvero incisiva.

Ecco perché ormai da diversi anni propone agli aspiranti Volontari un corso di formazione base che è in realtà un percorso articolato e una vera e propria “Scuola di Volontariato”.

 Molto vi sarebbe da aggiungere sull’opera e sull’impegno di questi volontari, cosa vi è poi di più bello che non lasciare alle parole di un poeta esprimere tutto questo.

 Solidarietà

con chi

non ci cerca più

 

C’è la solidarietà fatta

con le mani pulite,

e la solidarietà che

ti riempie il cuore

e ti fa tornare a casa

tranquillo

ma narcotizzato.

Hai incontrato i poveri comodi,

quelli che ti accettano

e cercano le tue carezze.

Qui ti sei fermato

per sorridere con loro

che ti aspettavano.

E sei tomato a casa

con la coscienza tranquilla

ma narcotizzato.

C'e la solidarietà fatta

sporcandosi le mani,

raccogliendo

rottami di vita

che nessuno piu vuole.

Sono i poveri scomodi

che non ti cercano

perchè il tuo perbenismo

fa paura,

e non ti vogliono

perche non sei come loro.

Sono questi che devi cercare,

sono questi che devi servire,

sono questi che devi guardare,

senza fuggire

e sporcandoti le mani.

C'e la solidarietà dell'oggi.

Non rispondere mai: domani.

Domani è troppo tardi,

e quei rottami di vita

non ci saranno più

e le caverne saranno vuote.

Tutto sarà pulito:

non più lacrime,

non più lamenti,

non più vergogne.

Ci saremo solo noi,

gente per bene

per le strade del mondo

per correre veloci

con la coscienza tranquilla

che sa di narcosi. 

Pietro Addante

NUCLEO A.V.U.L.S.S. di GAVARDO

ASSOCIAZIONE PER IL VOLONTARIATO NELLE UNITA' LOCALI DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI

 

CORSO DI BASE 2003 A PREVALLE

 

31 GENNAIO 2003 ore 20,30 – Presso Palazzo Morani, Sede Municipale, Sala Auditorium.

TAVOLA ROTONDA:

Ø IL VOLONTARIATO COME STRUMENTO PER UNA NUOVA POLITICA DEL
TERRITORIO  (Rel. dr.ssa M. Grazia Soldati, Centre Studi Cronos, Calvagese d.R.)

Ø IL VOLONTARIATO E LA LEGISLAZIONE VIGENTE (le necessità sociali)
(
rel. sig.na Rossana Savoldi, Ass. Soc., Prevalle, docente A.S.A.)

Ø I CARDINI DELLA RIFORMA SANITARIA, (le necessità sanitarie)

(rel. Dott. Alberto Bonera, Rep. Chirurgia, Osp. Gavardo)

 

PRIMA PARTE: AREA DELLE MOTIVAZIONI

tutti i MERCOLEDI e VENERDI dalle ore 14,30 alle 16,30

 

MER. 5/2/2002 - VOLONTARIATO SCELTA DI VITA. Motivazioni e aspettative.

(Rel.: Micaela LoRusso, Caposala Domus Salutis, BS)

VEN. 7/2/2002 - RELAZIONE DI AIUTO EFFICACE. Percorso di formazione personale (Rel.: dr.ssa M. V. Bombardieri, psicopedagogista)

MER.12/2/2002- TESTIMONIANZE sui valori delta gratuità, della disponibilità della condivisione (sig. Bocchio, Sig,ra Garosi)

VEN.14/2/2002 - CONOSCI TE STESSO PER CONOSCERE GLI ALTRI.

(Rel.: dr.ssa M. V. Bombardieri, Università Cattolica di BS)

MER.19/2/2002 - CULTURA DELLA SALUTE: Prevenzione ed Educazione sanitaria.

(Rel. dr. Andrea Poll, docente Universitario di Farmacologia)

VEN.21/2/2002 - L'ASCOLTO CHE RENDE POSSIBILE LA COMUNICAZIONE

(Rel. Sig.na Treccani Tiziana, Volontaria Caritas)

MER.26/2/2002 - FAMIGLIA E SOCIETA’:  un investimento per il futuro.

(Rel. dr. Ettore Zambonardi, Sociologo}

VEN.28/2/2002 - I SERVIZI PER I MINORI E LE FAMIGLIE.

(Rel. dr.ssa Clara Goffi, Psicologa ASL)

 

SABATO 1/3/2002 - GIORNATA RESIDENZIALE - SANTUARIO DI PAITONE,

Alle 14.30 PROPOSTA AVULSS: Obiettivi e stile dell'Associazione

(Rel. Consiglio Centrale Avulss)

Alle 16,30 - S. MESSA con la partecipazione dei familiari dei Corsisti.

LA CARITA', IMPERATIVO DEL CRISTIANO

(Celebra don Roberto Guardini, Parroco di S. Zenone, Prevalle)

Seguirà rinfresco per tutti


SECONDA PARTE: AREA DELLE CAPACITA' E DELLE COMPETENZE

 

MER. 5/3/2002  - ASSISTENZA DOMICILIARE

(Rel.:Ass. Soc. S. Moreschetti e Ass. Dom, E. Botelli, ASL)

VEN. 7/3/2002 -  LE PSICODINAMICHE DELLA PERSONA MALATA

(Rel. dr. Gadola, Psicoterapeuta, Dir. Centro Studi Anziani, BS)

MER.12/3/2002 - L'ANZIANO FRAGILE E LE SUE MALATTIE

(Rel. dr. Gadola, Psicoterapeuta e dr. Martina, Psicofarmacologia)

VEN. 14/3/2002 - PATOLOGIE SOCIALI

(Relatore da definire)

MER.19/3/2002 - ACCOMPAGNARE I MINORI. Crescere per far crescere.

(Rel. dr. Claudio Girelli, Psicopedagogista)

VEN  21/3/2002 - TESTIMONIANZE SUL VOLONTARIATO DI STRADA

(Educatori di Strada: Cocca Loredana e Riccardo Maier)

MER 26/3/2002. - VOLONTARIATO ORGANIZZATO

(Rel. Adriana Mostarda, Presidente Ass. AUSER, BS)

VEN. 28/3/2002 - IL COMPORTAMENTO DEL VOLONTARIO NELLE STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE,

(dr.ssa M.G. Soldati, Centro Studi Cronos)

MER 2/4/2002  - COME PIANIFICARE UN INTERVENTO DI VOLONTARIATO

(Rel. Rossana Savoldi, Ass. Sociale Comune di Prevalle)

 

Seguiranno i COLLOQUI FINALI

 

SABATO 5/4/2002 - GIORNATA RESIDENZIALE - SANTUARIO DI PAITONE

Alle 14,30 - VIVERE L'ASSOCIAZIONE

(Rel. dr. Rina Monteverdi, Segretariato Pastorale della Salute, BS)

Alle 16,00 - ESSERE PROSSIMO: LE NUOVE POVERTA'

(Rel. don Maurizio Funazzi, Vicario Ufficio Pastorale della Salute. Curia Diocesana)

Alle 17.00 - S. MESSA con i familiar i dei corsisti

Festa Finale per tutti i presenti.

 ISCRIZIONI presso:

DEROGATI GIOVANNA - Presid. Nucleo Avulss, Gavardo                        tel. 0365.31416

CAVAGNI BRUNA - Segretaria Nucleo Avulss  Gavardo                            tel. 0365.32314

MASCADRI ZANETTIELISA . Coordinatrice Gruppo. Sabbio Chiese         tel. 0365.85027

RIVETTA MAESTRI SILVANA V. Presid. Nucleo Gavardo                        tel. 030.603152

SORSOLI CICOLI ANGELA, Coordinatrice Gr. Prevalle                            tel. 030.603127

BALZI MOLINARI ANGIOLINA Coordinatrice Gr. Prevalle                      tel. 030.603290

COPETA LUIGINA Coordinatrice Gruppo Nuvolento                                  tel. 030.6919187

ZANONI RENATA  Coordinatrice Gruppo Nuvolento                                  tel. 030.691806

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Insegnamento della Religione Cattolica: messaggio della Conferenza Episcopale Italiana

Presidenza e Servizio Nazionale per l'insegnamento della Religione Cattolica


Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana sull'insegnamento della religione cattolica

 

L’anno scolastico 2002-03 è già iniziato, ancora una volta carico di attese per una riforma da tutti desiderata, ma che incontra non poche difficoltà a decollare. Si avvicina, per famiglie e ragazzi, la scadenza dell’iscrizione all’anno successivo e quindi della scelta di avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica. Come per il passato noi la raccomandiamo, perché sia confermata da parte di chi l’ha già effettuata e venga presa in considerazione da parte di chi non l’aveva fatto per il passato. Avvalersi di tale insegnamento ha un grande valore, personale e sociale. Fare una scelta matura riguarda tutti: ragazzi e famiglie, docenti e dirigenti. Deve trovare attenta anche la comunità ecclesiale, consapevole dell’importanza della scuola per la formazione della persona e del suo patrimonio culturale.
Il fatto che un’altissima percentuale di famiglie e di ragazzi scelga di avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica non può che rallegrarci; ma vorremmo che questo insegnamento potesse raggiungere tutti. È un’opportunità offerta anche ai non credenti o ai credenti di altre religioni – molti dei quali arrivati in Italia da altri paesi –, per un serio confronto con una tradizione, quella cattolica, ricca di riferimenti storici, artistici, linguistici, di costume nella cultura italiana. Tale tradizione ha contribuito alla costruzione di una società che, proprio dal rispetto dei valori sui quali si è sviluppata nel tempo, può trarre motivazioni e orientamenti per creare condizioni di serena accoglienza a nuove forme di pensiero e di vita.
Ci sono poi le attese, le paure e i tanti interrogativi dei bambini e ancor più dei ragazzi, che fatti incresciosi, troppo di frequente, pongono all’attenzione della cronaca. Su di essi spesso cala un silenzio di rimozione; si lascia che siano i mass media di larga diffusione a offrire, dopo aver presentato l’accaduto in maniera spettacolare, fragili tentativi di comprensione e inadeguate proposte di intervento. Assieme alla famiglia e alla comunità cristiana la scuola – e in essa l’insegnamento della Religione cattolica – deve poter svolgere un ruolo determinante nell’azione educativa.
Dall’incontro con la persona e l’opera di Gesù Cristo, trasmessa e testimoniata lungo i secoli dalla Chiesa cattolica, e in essa ancora oggi viva e offerta a tutti, possono maturare nelle nuove generazioni risposte vere ai loro più profondi interrogativi. L’insegnamento della Religione cattolica, offerto da insegnanti ben preparati, anche sotto l’aspetto della relazione, e in costante aggiornamento, è un’opportunità unica da non lasciar cadere, anzi da valorizzare “minuto per minuto”.
Ai dirigenti scolastici, agli insegnanti di Religione cattolica e a tutti gli altri insegnanti esprimiamo viva gratitudine per un’attività che li espone in prima linea nella costruzione di una società che sappia rinnovarsi rimanendo fedele al suo passato. Essi offrono un contributo importante nella costruzione di una “città dell’uomo”, in cui la presenza del patrimonio religioso cattolico sia avvertita in tutta la sua rilevanza, per la formazione di un’umanità che nel volto di Cristo riscopre i suoi lineamenti più veri.
Roma, 7 dicembre 2002.


La Presidenza
della Conferenza Episcopale Italiana

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Notizie dal mondo sportivo dell'oratorio

Il 10 ottobre è iniziato il Campionato Provinciale a livello CSI e, da come era stato annunciato nell’edizione della Bussola di Novembre, eccoci a darvi notizia su quanto è avvenuto in questo periodo ci campionato fino ad oggi.

La Giovane Prevalle ha iniziato il torneo alla grande, vincendo subito la prima partita, ma a quanto pare non era così facile, di fatti la partita seguente è stata una sconfitta sul filo dell’ultimo minuto, in una gara molto combattuta, anche se dal risultato del primo tempo sembrava fosse una disfatta, infatti il risultato era di 4-0 in favore della squadra avversaria.

Ma nella ripresa c’è stata una grande rimonta da parte dei nostri che si sono portati sul 4-4. purtroppo si erano spese troppe energie ed alla fine siamo stati puniti da un goal rocambolesco, facendoci uscire sconfitti, ma a testa alta.

Così è proseguito il campionato fino alla pausa invernale, fino ad oggi sono state disputate otto partite, di cui quattro vittorie, tre sconfitte ed un pareggio. Nonostante tutto i ragazzi sono abbastanza soddisfatti, poiché per il momento in classifica ci troviamo al quarto posto e il girone di andata non è ancora finito. Comunque per ottenere buoni risultati ci vuole molta passione e allenamento, cosa che non manca ai nostri ragazzi, con in testa il c.t. Michele e il preparatore atletico Osvaldo.

Come Presidente della squadra sono molto soddisfatto del comportamento dei ragazzi, anche di quelli che sono rimasti in panchina, ma che con il loro tifo hanno contribuito a sostenere i compagni in campo.

Ora faremo un mese di pausa, ma gli allenamenti proseguiranno normalmente per non perdere la forma.

Vi aspettiamo il 19/1/2003 per la ripresa del Campionato e si giocherà nel nostro oratorio.

Vi aspettiamo numerosi come sempre, per sostenere la nostra squadra.

Nel frattempo vi facciamo gli auguri di un buon anno nuovo da parte di tutto lo staff del CSI.

                                                                                                           Emanuele e Laura 

RISULTATI

Prevalle – GS Palazzolo           4-2

Castenedolo – Prevalle            5-4

Prevalle – Chiesanuova            3-2

SMV Record – Prevalle          3-1

Prevalle – Bedizzole                 0-2

Jack Tar – Prevalle                  1-3

Prevalle – Maino                     1-1

La Rettifica – Prevalle  2-3

 MARCATORI PREVALLE

Braga Roberto             reti 6

Bertussi Manuel                 5

Giacomini G.Franco           3

Fontanelli                           2

Paletti Alessio                    2

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Quando qualcuno chiama gli alpini rispondono

Anche Santo Maestri in Molise tra i terremotati

 Ripabottoni è un paesino in provincia di Campobasso, iI paese è stato colpito dal sisma del 31 Ottobre, ma piu pesantemente da quello del 1° Novembre: su 1.060 unita abitative hanno riportato danni con conseguente future abbattimento circa il 60% delle case. II paese si trova sui contrafforti appenninici (a 40 Km.all’intemo di Termoli, sul lato destro del fiume Biferno a 654 metru di altitudine..

E’ un bel paese di una particolare struttura architettonica, risalente a qualche secolo fa e basata su una particolare pietra bianca calcarea finemente lavorata e presente sia nelle abitazioni, nei portali e finestre e nelle stesse stradine interne a gradoni. A conseguenza di una forte emigrazione Ripabottoni è passato da 4.975 abitanti nell'immediato dopoguerra agli attuali 635.

Qui è giunta la squadra del Nucleo di Protezione Civile della sezione ANA “Montesuello” di Salò coordinata da Romano Micoli e tra questi il nostro Santo Maestri, sempre pronto a rispondere in ogni occasione.

Non è certo la prima volta e, anzi, sono ormai innumerevoli gli interventi che ha alle spalle, spesso accompagnato da Ilario Tignonsini (il quale nell’occasione ha dovuto rinunciare per problemi di salute) e questa volta con lui c’era un altro alpino prevallese oggi residente a Sopraponte, Giuseppe Gosetti.

Composta da una decina di volontari della sezione di Salò e da altri sette della sezione di Brescia, molti dei quali giovani e giovanissimi che hanno investito in questo modo le loro ferie,

La Squadra ha operato principalmente in opere di messa in sicurezza di abi­tazioni che si affacciavano sulla strada principale con costruzione di ponteggi sia in in legno che metallici a supporto delle strutture pericolanti ed a protezione della viabilità sottostante, sia allo smontaggio delle tende del campo provvisorio od alia sostituzione (nelle campagne adiacenti) di tende con roulottes.

Così, dal 23 al 30 novembre scorso la squadra ha dormito per quattro notti in tenda e le ultime tre notti negli spogliatoi del locale campetto di calcio. Per il vitto ha usufruito della mensa allestita presso una strut tura alberghiera sottoposta a sequestra e requisita dal Sindaco ad uso degli sfollati e dei Volontari presenti (Alpini, Vigili del Fuoco, C.R.I, ecc.).

Romano Micoli e i suoi straordinari uomini, tra i quali l’immancabile Santo, sono poi stati ricevuti in Broletto dalle autorità della Provincia di Brescia ma soprattutto dalle autorità molisane che in una commovente cerimonia di ringraziamento hanno sottolineato la testimonianza di aiuto ricevuta dai volontari bresciani.

Per onore di cronaca dobbiamo aggiungere che Romano Micoli, Santo Maestri, Giuseppe Gosetti e i quasi 40 volontari alpini che avevano prestato 260 ore di lavoro per ripulire il nostro paese dopo la grandinata dello scorso agosto sono stati anche ringraziati ufficialmente dal Consiglio Comunale di Prevalle lo scorso 18 dicembre.

Insomma, veri esempi di solidarietà, di efficienza e di carità qui, tra di noi.

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