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ARTICOLI DEL N.1/03 |
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Per
molti la parrocchia è come un supermarket: secondo loro, il parroco e i
laici impegnati si danno da fare per trovare sempre nuovi prodotti, nuove
proposte interessanti da offrire alla gente. E la gente va ad acquistare
quei beni che la interessano. La parrocchia diventerebbe cosi un centro
che offre servizi... Invece
essa è una « famiglia di famiglie », una « comunità di fedeli ». Vediamo
di precisare meglio qual ‘è il suo posto e la sua missione nella
Chiesa. La
parrocchia è chiamata a rendere testimonianza a Cristo, e a rappresentare
in certo qual modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra; anche
se è piccola e povera, essa
ha la capacità di rendere visibile quel Cristo che raccoglie intorno a sé
gli uomini nella Chiesa. Proprio nella parrocchia la Chiesa – mistero di
Cristo – si fa « prossima », vicina all’uomo: la parrocchia è il
luogo in cui la Chiesa di Cristo – per la forza dello Spirito Santo –
agisce: insegna, prega, offre il sacrificio, vive la carità. La
parrocchia vive della memoria di Cristo, vuole continuare l’esperienza
fatta dalle prime comunità cristiane intorno agli apostoli. Vuole
mostrare nel mondo il vero volto della Chiesa una, santa, cattolica,
apostolica, perché in essa gli uomini si incontrino con Gesù Salvatore.
Vuol essere un luminoso esempio di apostolato comunitario, fondendo
insieme tutte le differenze umane che vi si trovano. Ha coscienza di
essere unita, in quanto tutti i suoi membri sono figli nel Figlio, figli
di Dio. Ciò che li unisce è
la coscienza di essere cercati, scelti, accolti dal Padre, salvati dal
Figlio, resi nuovi dallo Spirito Santo. E
questa coscienza di essere figli amati di Dio, redenti dal Cristo, templi
dello Spirito, fonda la loro radicale uguaglianza e la comune missione:
salvati per salvare, riconciliati per riconciliare, fratelli per creare
fraternità, liberati per liberare. La parrocchia è dunque per tutti, non può conoscere 1’esclusione. Se Dio convoca alla sua mensa, raccoglie attorno a sé tutti perché è padre di tutti, ed è amore. La parrocchia è comunità dove tutti sono figli, ma dove tutti sono chiamati a essere padri, perché chi sperimenta di essere amato da Dio, per impulso di missione vuole generare amore. Ecco dunque la parrocchia, sempre generata dall’amore di Dio, e sempre chiamata a generare – per la forza dello Spirito – una comunità di fede, di speranza e di carità. Siamo in attesa della visita del nostro vescovo Giulio per avere indicazioni precise per costruire e vivere una comunità parrocchiale che cammini nella carità. Certo il cammino è difficile, ma confidando nel Signore e nella guida sicura del nostro Vescovo il nostro passo sarà più sicuro. |
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RELAZIONE DEL
CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE PER LA VISITA PASTORALE 2003
Eccellenza
Reverendissima, la
Parrocchia di S. Zenone è una delle due parrocchie presenti nel Comune di
Prevalle e attualmente occupa il centro di questo paese, poiché
l’edilizia e l’urbanistica hanno visto negl’ultimi anni un forte
sviluppo nella zona dell’oratorio, allargando la parrocchia verso
S.Michele. I confini tra le due realtà parrocchiali sono puramente amministrativi, in quanto le nuove famiglie arrivate nel territorio non avvertono una determinata appartenenza all’una o all’altra Parrocchia. Da poco sono state anche unificate le due scuole elementari, quindi già i bambini stessi sono facilitati a superare un certo campanilismo presente nelle persone più anziane. Nel
territorio della nostra Parrocchia sono presenti 820 famiglie per un
totale di 2321 abitanti, di cui 400 da poco tempo residenti. Gli
abitanti si dichiarano in prevalenza cattolici, vi sono comunque nel
territorio anche alcune famiglie di religioni o credenze religiose diverse
(Cristiani Protestanti, Ortodossi; Musulmani, Sik
Testimoni di Geova). La
frequenza alle sante Messe domenicali è circa del 25%, con una discreta
partecipazione di fanciulli e delle loro famiglie nel periodo dell’anno
catechistico. Il
catechismo è domenicale con la partecipazione del 90% dei ragazzi. Vi
è uno sforzo sincero per costruire una Comunità che vive la comunione e
la missionarietà tipica della Nuova Evangelizzazione. A questo sforzo non
corrisponde sempre un’ adeguata risposta per l’individualismo presente
e una certa riservatezza e anche diffidenza. Il
Consiglio Pastorale Parrocchiale, al fine di poter avere una certa quale
organizzazione omogenea in tutta la vita comunitaria, ha ritenuto
opportuno costituire quattro commissioni, che si occupassero di
altrettante aree pastorali. Le commissioni sono: quella
dell’Evangelizzazione, quella Liturgica, oratoriana e caritativa. Dalle
varie verifiche fatte a livello di commissioni sono emersi degli aspetti
positivi, per i quali lo sforzo nel migliorare e progredire non verrà
meno, ma anche alcuni aspetti che andrebbero meditati e rivisti, per
trovare una soluzione adatta al bene della comunità nella sua crescita
umana e cristiana. La
Comunità Parrocchiale aiuta i genitori che richiedono il Battesimo per i
propri figli, con alcuni incontri, per far loro comprendere il grande
ministero di essere i primi testimoni della fede cristiana. Si
è notato però che una buona parte di genitori non sente proprio il fatto
di essere i “primi” catechisti dei propri figli, demandando molto al
catechismo dell’iniziazione cristiana. I
catechisti hanno bisogno di una più approfondita conoscenza della fede
cristiana e nello stesso tempo anche metodi utili, per fare in modo che,
quel messaggio annunciato, possa essere recepito nel migliore dei modi. Gli
adolescenti partecipano alle proposte in un numero ridotto (circa una
trentina); i giovani invece sono in pratica assenti (meno di 10). Un
buon gruppo di famiglie sta seguendo i propri figli adolescenti nel loro
cammino, anche in quelle
esperienze che li vedono coinvolti come protagonisti in attività
oratoriane. Molto
si è fatto per avviare e far crescere i Centri di Ascolto, avviati già
nel 1993, ma ora siamo
in un momento critico per la mancanza dei giovani-adulti in alcuni centri. Per
quanto riguarda la liturgia c’è da evidenziare uno sforzo per rendere
le varie celebrazioni più partecipate da tutti i fedeli, curando
maggiormente la lettura della Parola di Dio. Nella
Messa dei ragazzi il canto dell’assemblea è sostenuto da un gruppo di
adolescenti. E’ presente anche la Schola Cantorum e alcuni laici che
prestano servizio come organisti. Le
attività caritative sono vissute soprattutto in particolari occasioni
dell’anno, come Natale, Pasqua e la Festa della Gioia. Non mancano
certamente altre opportunità anche se non esiste un Gruppo Caritas
riconosciuto in Diocesi, mentre si esprime meglio a livello zonale. Le
attività oratoriane sono coordinate dal Consiglio dell’Oratorio e
cercano di aiutare ragazzi, famiglie a stare insieme in un clima di festa
e di testimonianza cristiana. E’ presente il Centro di Aggregazione
Giovanile in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune: è un
servizio quotidiano per tutto il territorio prevallese, che permette ai
ragazzi di trovarsi insieme per vivere il pomeriggio con attività
ricreative, formative e spazi per i compiti. Vengono
proposte anche attività sportive, consapevoli che comunque nel paese
esistono già altre realtà più grandi e consolidate negl’anni. Sono
poche le iniziative a livello oratoriano che riescono a coinvolgere un più
alto numero di adolescenti e giovani. ORGANIZZAZIONE PASTORALE
SITUAZIONE
ANAGRAFICA DELLA PARROCCHIA DI S.ZENONE IN PREVALLE AL 17 SETTEMBRE 2002
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VISITA
PASTORALE DEL VESCOVO GIULIO ALLA ZONA MORENICA DEL GARDA Dal 10 al 12 gennaio 2003Gavardo, Sopraponte, Soprazzocco, Vallio, Villanuova, Prandaglio
Venerdì 10 gennaio
ore 20,30 Consiglio Pastorale Zonale (Casa S.Giuseppe – Gavardo)
Domenica 12 gennaio
ore 18,30 Incontro zonale Adolescenti
(Palafiera di Gavardo) Mercoledì 15 gennaio Ore 20,30 presso la Casa S.Giuseppe di Gavardo Mons. Lucio Cuneo, Con visitatore, incontra i membri dei C.P.A.E. Dal 17 al 19 gennaio 2003Bedizzole, S.Vito, Mocasina, Calvagese, Carzago
Venerdì 17 gennaio ore 17 Incontro comunità religiose (Casa S.Giuseppe – Gavardo)
Domenica 19 gennaio ore 15 Incontro zonale Giovani Coppie (Bedizzole – Misionari Consolata) Dal 24 al 26 gennaio 2003 Nuvolera, Nuvolento, Serle, Castello, Paitone
Venerdì 24 gennaio Ore 20,30 Incontro zonale Giovani (Oratorio di Nuvolera)
Sabato 25 gennaio Ore 15,30 Incontro con il mondo del Lavoro (Oratorio Prevalle S.Zenone) Dal 31 gennaio al 2 febbraio 2003Prevalle S.Zenone, Prevalle S.Michele, Muscoline, Castrezzone Venerdì 31 gennaio dalle ore 9 alle 12,30 Udienza parroci a Gavardo ore 20,30 Incontro dei C.P.P. e dei Catechisti (Oratorio Prevalle S.Zenone) Sabato 1 febbraio dalle ore 8,30 alle 10,30 Udienza laici (Suore Dorotee a Prevalle S.Zenone)
Per fissare l’appuntamento contattare Sr
Fabia 030603089 dalle ore 10,45 alle 12,30 Verifica con tutti i sacerdoti della zona a Gavardo ore 15 Riunione Consiglio Pastorale Zonale (casa S.Giuseppe – Gavardo) ore 17 S.Messa a Castrezzone ore 19 S.Messa a Muscoline Domenica 2 febbraio ore 9,30 S.Messa a Prevalle S.Zenoneore 11 S.Messa a Prevalle S.Michele
ore 18,30 S.Messa conclusiva a Gavardo |
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RELAZIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE ZONALE per la visita pastorale 2003 zona Morenica del Garda (XV) La nostra zona pastorale composta da 20 comunità parrocchiali e posta su un
vasto territorio, da zone di montagna a zone industrializzate, con
problematiche e tradizioni che richiedono interventi pastorali
diversificati. Nelle nostre comunità parrocchiali si è cercato in questi anni di evangelizzare tutti i cristiani con varie forme di catechesi, che pero vedono una partecipazione spesso carente dei fedeli; per questo ogni CPP si rivela preoccupato. Nelle nostre parrocchie si possono individuare tre gruppi in cui suddividere i battezzati: 1. Gli ”impegnati”: sono adulti e giovani (in numero esiguo) che collaborano attivamente nella comunità cristiana, aderendo alle proposte e mettendosi al servizio del Regno. Col limite che si vedono impegnate le stesse persone in più ministeri. 2. I ”tradizionalisti”: sono in gran parte adulti maturi che vivono la
fede in modo abitudinario senza sentire il bisogno di approfondimento e di
ricerca. 3. Gli ”indifferenti”: sono coloro che chiedono i sacramenti per i figli
e mandano gli stessi alla catechesi, senza partecipare alla vita della
comunità cristiana: nessuna proposta li vede coinvolti o interessati . Questa situazione ci chiede di metterci veramente in ascolto della realtà,
di cercare di capire, prima di dare nostre soluzioni. Occorre porci
insieme in ascolto di Dio e del mondo per poter davvero portare
l’annuncio di gioia che il Signore ci ha affidato. Ringraziamo il Signore per i gruppi, associazioni e movimenti presenti nelle
comunità perché la dove esistono e sono ben integrati, costituiscono una
ricchezza, anche se a volte c’è il rischio che il gruppo si chiuda in
se stesso. Nelle nostre comunità si avverte che c’è ancora molta strada da fare per
maturare la corresponsabilità tra presbiteri, religiosi e laici. Si
sottolinea anche il fatto che nell’avvicendamento dei sacerdoti talvolta
si riscontrano delle discontinuità che creano disorientamento e
confusione. Riguardo alla dimensione missionaria e positiva la presenza in alcune
comunità della zona del gruppo missionario, anche se si avverte che si è
all’inizio del cammino per creare mentalità e porre gesti di
accoglienza verso i più poveri. Nella zona è sorto un Centro di Ascolto come espressione di carità che
offre il suo servizio a chi è nel bisogno. Questo Centro di Ascolto, che
lavora anche con i servizi di rete, è sostenuto da volontari di tre/
quattro comunità parrocchiali della zona. Economicamente è sostenuto
dalla zona, ma operativamente è carente della partecipazione attiva delle
singole comunità. L’animazione vocazionale è lasciata, per lo più,
all’iniziativa di ogni comunità parrocchiale. Nella zona esiste
l’Equipe Vocazionale che anima la settimana vocazionale e propone alcuni
incontri per i ragazzi. Per quanto riguarda la pastorale giovanile vi è la proposta di spiritualità
per giovani del 2’ martedì che e ben avviata e vede la collaborazione
dei curati, di alcuni giovani e religiose. Da qualche anno si fa la
proposta mensile anche per gli adolescenti di alcune parrocchie. La
Consulta di Pastorale Giovanile si è ricostituita e sta tentando di
creare una pastorale adeguata. Il punto di riferimento per gli incontri
dei giovani e degli adolescenti e l’Eremo Effata di Paitone con cui si
è instaurata una buona collaborazione. L’Oratorio rimane ancora oggi il luogo privilegiato per l’accoglienza e
le attività pastorali e ricreative. In alcune parrocchie l’ Oratorio è
attivo e i progetti educativi sono ben definiti, in altre è solo un luogo
di aggregazione e in altre ancora esiste solo la struttura. Anche se c’è un gruppo che
segue le proposte parrocchiali o zonali vi è una grande fetta di giovani
che non vediamo o accostiamo. E’ diffuso il disagio giovanile al quale
non riusciamo a dare risposte. Ci interpella continuamente la facilità
con cui i nostri giovani e giovanissimi fanno uso di alcool e di droghe. I
mas media esercitano su di loro un forte fascino ed è difficile creare
alternative. Ci chiediamo Come raggiungerli? Come comunicare con loro? La famiglia ”piccola chiesa domestica” ha il compito primario
nell’educazione dei figli, ma sono poche quelle che assumono questo
impegno educativo anche nell’ambito della fede ; vivono piuttosto un
atteggiamento di delega non di collaborazione. In alcune parrocchie è
presente il gruppo famiglie che si ritrova periodicamente per un momento
di riflessione, confronto e preghiera. Si risente della grossa crisi che
coinvolge la famiglia: è diffusa la scelta della convivenza come
alternativa al matrimonio; le coppie separate sono sempre più numerose.
Queste situazioni ci interpellano per la loro integrazione all’interno
della comunità cristiana. Altro nodo problematico sono le richieste dei
sacramenti per i figli da parte delle coppie che non partecipano alla vita
comunitaria. Nella zona sono presenti 11 comunità religiose femminili e alcune
consacrate laiche che collaborano in parrocchia, nelle case di riposo,
nell’ educazione scolastica, nelle proposte di spiritualità. Vi è
inoltre una comunità religiosa maschile che si occupa dell’ animazione
missionaria. Sentiamo il bisogno: o
di chiarire cosa intendiamo oggi per comunità
parrocchiale. o
di far chiarezza circa la nuova evangelizzazione: come
realizzarla, come raggiungere coloro dai quali siamo lontani. o
di avere linee chiare e assunte da tutta la zona circa
l’amministrazione dei sacramenti. o
di prepararci tutti: sacerdoti, religiosi e laici alle
Unità Pastorali perché siamo ancora troppo centrati sulla nostra comunità,
sulle nostre attività. o
di creare dei laboratori di fede per i giovani. Consegnando queste piccole riflessioni ci affidiamo alla Grazia del
Signore. Chiediamo a Lei l’illuminazione della sua guida di Pastore e
con Lei ci disponiamo ad esser docili allo Spirito Santo perché possiamo
essere suoi strumenti. |
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Beati i puri di cuore (articolo del diacono Mario) Anche
questa volta per sviluppare un tema che può servire a me stesso e
spero giovi anche ad altri, parto dal vangelo di Matteo che narra al
capitolo 5° delle Beatitudini. Tutte
importanti, ma fra esse scelgo quelle dove Gesù proclama ” Beati i
miti perché erediteranno la terra” ( Mt 5,4) e ”Beati i puri
di cuore perché vedranno Dio” (Mt 5,8). Mi
sembrano riassuntive anche delle altre. ”Erediteranno”
e ”Vedranno”, forse si possono intendere, come l’essere legati a Dio
in una relazione d’amicizia. Può essere l’azione dello Spirito Santo,
in noi e con noi, che cercando d’essere ”miti e puri di cuore”, ci
può condurre ad essere dei veri amici di Dio. Ma
per esserlo veramente, dobbiamo ”viaggiare” assieme allo Spirito Santo
per estirpare quei difetti, che per natura sono innati un po’ in ogni
persona e che possono avviarla verso quei gravi peccati chiamati ”i
sette vizi capitali”: ”superbia, avarizia, lussuria, ira, gola,
invidia, accidia”. Difficile
essere completamente esenti da una certa predisposizione, occorre
ricordare che siamo segnati dal peccato originale, le cui conseguenze sono
soprattutto riscontrabili nell’orgoglio e nella presunzione. Importante
è pensare ai nostri limiti e correre ai ripari, cercando, con l’aiuto
dello Spirito Santo, di rifarsi a ciò che Gesù dice nella Beatitudini,
per non lasciar crescere in noi queste cattive tendenze e rimanere amici
di Dio. E’ una battaglia, forse non facile, che però dobbiamo assumere
per raggiungere la purezza dello spirito. Per facilitare il compito
dobbiamo coltivare la preghiera, nella semplicità e nell’accettazione
di quanto il Signore ci chiede. Sull’ira, un esempio potrebbe venire da
ciò che diceva un vecchio suggerimento ”prima di arrabbiarti recita tre
ave Maria”; vero, perché quell’arrabbiarsi, forse limitato, può
degenerare proprio nell’ira. ” E 1’ira non compie mai ciò che
avvicina a Dio”. Quindi
all’arrabbiarsi e bene contrapporre una parola benevole, non aggressiva
e saper prendere tempo prima di reagire. L’ira
poi è facilmente i1 motivo che può portare alla violenza, che può non
essere solo quella fisica, perché è violenza spesso peggiore, anche
quella fatta di parole. Per
avere il cuore libero, non ci si può certo fermare ad uno solo dei
”vizi capitali”, tutti sette hanno la loro gravità.. Quindi dire no
all’avarizia, per dare con generosità, vincere la sensualità.,
evitando fatti contro la morale, astenendosi anche da figure, discorsi e
barzellette scabrosi e certi programmi TV, Poi sfuggire ad una golosità,
snodata e alla pigrizia, per impegnarci in qualche opera buona e
contemporaneamente non essere travolti dall’attività, per ritrovare
l’equilibrio anche nel fare. Superbia
e invidia possiamo superarle coltivando l’umiltà, evitando maldicenze,
giudizi e pettegolezzi, per sapere gioire delle doti e dei successi
conseguiti dagli altri e sentire sempre l’esigenza del perdono. Certo
può essere un cammino difficile, ripeto, ma se ci lasceremo
”invadere” dalle ”Beatitudini”, diventeremo portatori di Dio nella
nostra vita, quindi anche aperti alla dimensione missionaria, un dovere,
per noi battezzati. Le
”Beatitudini portano alla purezza del cuore, un cammino proposto da Gesù
ai suoi discepoli, quindi anche a noi. Un
cammino strettamente legato ad un’ impegno di preghiera autentica, che
ci puo aprire un giorno alla presenza di Dio. La
mèta non è impossibile altrimenti Gesù non ce l’avrebbe indicata.
Mario Morbini Diacono |
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Da questo numero del nostro bollettino parrocchiale ci sarà uno spazio dedicato alla preghiera. Brevi preghiere, storie per meditare, salmi, tutto per dare uno spunto alla preghiera di ognuno nella propria casa, personalmente o tutti insieme. Ogni mese ci sarà un tema diverso, a seconda del periodo liturgico. NON GIUDICARE PER AVERE LA PACE (un
padre del deserto di nome Mosè)
"...Conclusione di tutto questo è: non giudicare il prossimo.
Infatti, quando la mano del Signore uccise ogni primogenito in terra
d'Egitto, non rimase casa in cui non vi fosse un morto..."
- Dice a lui il fratello: - Che significa questo? - .
- Significa - dice l'anziano - che, se prestiamo attenzione a guardare i
nostri peccati, non vediamo quelli del prossimo. Sarebbe follia se un
uomo che ha in casa il proprio morto, lo lasciasse, per andare a
piangere quello del prossimo. Morire al prossimo significa che tu porti
i tuoi peccati e non ti preoccupi di nessuno, se questo è buono, o
quest'altro cattivo. Non
fare del male a nessuno, e non pensare contro alcuno nulla di male nel
tuo cuore. Non disprezzare chi commette il male, non accondiscendere a
chi fa del male al suo prossimo e non gioire con chi fa del male al suo
prossimo. Non dire male di nessuno; di' invece: - Il Signore conosce
ogni uomo. -
Non essere complice di chi fa maldicenza, non rallegrarti di ciò che
egli dice, ma non odiare chi parla male del prossimo. Questo è non
giudicare. Non avere ostilità verso nessuno, non conservare
inimicizia nel tuo cuore e non odiare chi nutre inimicizia contro il suo
prossimo. La pace è questo.
In tutto ciò consolati con il pensiero: la fatica dura breve tempo e il
riposo per sempre, grazie al Verbo di Dio. Amen –
PREGHIAMO
PER LA PACE Padre onnipotente, tu
sei misericordia e bontà infinita, fa' che nel cuore degli
uomini trovi ascolto la tua voce che ci invita a camminare nelle vie della
riconciliazione e della pace e concedi ai responsabili delle nazioni forza
e saggezza nel loro impegno di custodi e difensori della sicurezza dei
popoli a loro affidati. Padre, che in Cristo
tuo Figlio hai riconciliato a te il mondo intero: agisci con la forza
dello Spirito Santo nell'intimo dei cuori perché i nemici si aprano al
dialogo; gli avversari si stringano la mano e a tutti i popoli sia
garantito un avvenire di pace e di concordia. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen |
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A
proposito di Visite Pastorali del Vescovo
Come ormai tradizione plurisecolare, sin dai tempi di San Carlo Borromeo, durante le Visite Patorali dei Vescovi presso le Parrocchie diocesane, i parroci devono rispondere ad una sorta di questionario. Si tratta di un prospetto che inquadra la situazione della Parrocchia e che ne mette in evidenza l'identità e l'integrità in qualità di comunità cristiana. E’ interessante conoscere come rispondeva 50 anni fa don Costanzo Ambrosini al questionario proposto dal vescovo, monsignor Giacinto Tredici, in preparazione della Visita Pastorale alla nostra Parrocchia nell'aprile del 1951. “Sono state eseguite le prescrizioni dell’ultima Visita Pastorale?” - Tutte eseguite meno per il loculo del corpo del Martire San Felice che si è solo pitturato in rosso. Le reliquie sono state tutte ripulite ed ordinate. “Se vi si conservi la serie completa del Bollettino Ufficiale Diocesano, l’ultimo Sinodo e il Consiglio Provinciale” - Tutta la serie, anche l’inutile, persino le lettere di Mons. Nani. Relativamente alla situazione in cui versa l'archivio parrocchiale si chiede: "Se vi conservi qualche documento importante". Segue la risposta del parroco. "Tutti i documenti della separazione tra le due parrocchie. Il Reverendo Professore di Morale del Seminario se gli avesse conosciuti avrebbe fatto su di essi la tesi di laurea per le relazioni fra potere ecclesiastico e la Repubblica Veneta". A proposito dell'osservanza del precetto pasquale precisa che: "sono una cinquantina i renitenti". "Come è osservato il riposo festivo?" "Abbastanza bene perchè manca l'occasione ma recentemente le occasioni hanno dato prova di non sentirlo". “E’ diffusa la bestemmia, il turpiloquio?” No, di più il turpiloquio. “Si balla, in paese o fuori?” No, si esce dal paese. "Vi sono scandali pubblici?" "Ci sono stati". “Qual è l’elemento della popolazione: operai, contadini, media borghesia, impiegati” Operai 200 uomini, 180 donne e giovani. Gli operai per lo più a Brescia, un vero disastro. Donne e giovani a Gavardo e Villanuova, bene a posto. "Vi sono in Parrocchia acattolici? Si fa la propaganda contro la religione? Contro il Papa?" "I soliti comunisti, una quarantina di operai e una dozzina di contadini". "Giudizio che il Parroco crede di poter dare della sua Parrocchia. Quali le previsioni, proposte, iniziative?" "E' da convertire i contadini che fatti il dopo guerra operai sono ancora a noi renitenti e alcuni nella rete dei facinorosi del comunismo". Arch. Parr.
Prevalle S.Zenone, Visita Pastorale di Mons. G.Tredici, 8-9 aprile 1951. La più famosa visita Pastorale Il 13 marzo dell’anno 1580 un Convisitatore, Delegato dal Card. Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano e Visitatore Apostolico della Diocesi di Brescia giunse a Goglione in Visita Pastorale. Si trattava di una Visita Pastorale “speciale” e del tutto straordinaria, non solo per la storia della Diocesi ma per tutta la storia della cristianità italiana. Egli stesso aveva chiesto al Papa Gregorio XIII di effettuare una Visita Apostolica alle Diocesi di Cremona,Novara, Lodi, Brescia e Bergamo. In primo luogo la richiesta andava oltre le competenze del vescovo Milanese ma soprattutto “sconfinava” in due territori della Repubblica di Venezia (Bergamo e Brescia). La situazione desolante del clero e del culto era tuttavia talmente grave da richiedere impegni urgenti, incisivi e improntati ad una profonda riforma della Chiesa. San Carlo Borromeo e i suoi Delegati passarono in rassegna tutte le chiese, dalle più grandi a quelle più sperdute nelle valli, sui monti e ovunque portarono una ventata di aria davvero nuova. Numerosi furono i processi contro i parroci che tenevano condotte immorali, così come fermo fu l’atteggiamento tenuto nei confronti delle nobili famiglie che usavano le cariche ecclesiastiche per i propri vantaggi economici e per i propri privilegi. San Carlo Borromeo non fu personalmente a Goglione, fu invece a Gavardo, Salò e in Valle Sabbia. Da noi la visita fu condotta da un prelato comasco, Gianmaria Pionni, Prevosto della Collegiata di Olgiate Olona. Ecco i testi interessantissimi e quasi “attuali” della relazione e dei decreti tradotti dal latino. (Il testo originale si trova anche in A.MOSCONI, Il paese di Prevalle, 1984). Il giorno 13
marzo 1580 Visitai la Chiesa
Parrocchiale di San Zenone nel luogo di Goione che è costruita di recente
e non ancora ultimata né consacrata. Ha una dotazione di tre
altari Possiede la Sacristia e
il recinto del Cimitero Non è tenuto il
Santissomo Sacramenti, né vi è Battisterio, questi sono invece nella
chiesa di San Michele che dista da questa circa mezzo miglio. In questa chiesa è
mantenuto un cappellano stipendiato per la mercede di sessanta lire che
sono versate dal Reverendo Tranquillo Soldo o dal fratello di lui [Carlo
Soldo] conduttori del Beneficio Arcipresbiterale di Nuvolento, attualmente
è Cappellano il Prete Lancellotto Lancellotti di 59 anni che ha dato
dimostrazione di aver ricevuto legittimamente gli Ordini, non ha buona
fama presso la popolazione, e lo si accusa di disertare il suo servizio e
la celebrazione delle messe per condurre i suoi affari. Lo stesso giorno Visitai la Chiesa
Parrocchiale di San Michele nel suddetto luogo di Goione, che dista dal
paese per la gittata di una freccia. Il Santissimo
Sacramento vi si mantiene continuativamente e la lampada arde a spese del
rettore. Il Battisterio risulta
sconveniente e collocato in luogo sconveniente. Ha in dotazione quattro
altari. Possiede una Sacristia
male corredata di suppellettili eucaristiche. Vi è il cimitero. Sotto questa cura di
Goione vi sono otto Ville o Contrade o Vicinie che tutte insieme
condividono il nome di Goione, benchè ciascuna possieda un proprio e
distinto nome ed ambedue le suddette chiese di San Michele e di San Zenone
siano parrocchiali della comunità e degli uomini di Goione; inoltre
entrambe le chiese sono servite dal prete Comino Besutio, arciprete della
Pieve di Nuvolento, alla quale pieve la cura di Goione è da sempre unita,
ed un cappellano con esso; l’abitazione dell’arciprete, tuttavia è
nelle vicinanze della Chiesa di San Michele mentre è maggiore il numero
delle messe celebrate presso la Chiesa di San Zenone. Gli uomini di questa
comunità stanno ora discutendo circa la riduzione delle due chiese in una
sola da costruirsi ex novo in un luogo più comodo per tutte le contrade
di questo comune ma non vi è accordo tra di loro; infatti alcuni sono
favorevoli a questa ipotesi, altri preferirebbero completare la
costruzione di San Zenone che è poco distante dal termine a metà strada
dove si vorrebbe costruire la nuova chiesa, e concentrare qui tutto il
beneficio parrocchiale, altri si battono perchè si ricostruisca San
Michele, altri ancora vorrebbero che si conservassero entrambe le chiese
eseguendo delle ristrutturazioni. Le anime totali sono
circa 1500, delle quali 900 in età di comunione e che effettivamente
partecipano alla sacra eucaristia. E’ istituita la
scuola del Santissimo Sacramento ma non giuridicamente perfezionata. Decreti di
S.Carlo per le Chiese di Goglione Il giorno 24
settembre 1781 Chiesa di San
Zenone Siano allestiti: un
tabernacolo di legno in modo da contenere il Santissimo Sacramento
unitamente alla Pisside, un tabernacolo piccolo gestatorio con
l’ombrellino e tutti gli altri accessori necessari. Sia costruito il
battisterio seguendo il secondo o il terzo modo delle Istruzioni, e sia
unito al Sacrario sia poi collocato e recintato adeguatamente. Il coro e l’altare
siano chiusi da un cancello entro il termine di sei mesi. Sia completata la
costruzione di questa chiesa quanto prima, sia costruita la torre
campanaria, sia ripianato il suolo con un pavimento e siano ultimate le
porte. In sacristia vi sia un
oratorio, un lavello, si predispongano le cose necessarie, i corporali, i
contenitori per i corporali, i purificatori, e inoltre le vesti e i
paramenti ornati dei vari colori così come prescritto per le
suppellettili di ogni chiesa. Con i frutti del
beneficio parrocchiale sia mantenuto un Chierico idoneo, che tenga la
veste ecclesiale e che porti la tonsura, e che serva la Parrocchia. La Scuola del
Santissimo Sacramento della quale non risultava la legittima istituzione
è ora formalmente istituita dall’Illustrissimo Visitatore; conservi e
segua le regole ad uso comune che saranno pubblicate dalla Diocesi di
Milano. Chiesa di San Michele Sia riparata la chiesa
affinchè non abbia a crollare usando le rendite della chiesa stessa
e ciò a causa del dissenso tra gli uomini di Goione che non hanno
trovato accordo tra di loro per la riedificazione della chiesa stessa o di
una nuova costruzione alternativa. Il coro e l’altare
siano chiusi da un cancello entro sei mesi. In sacristia sia posto
un lavello, un oratorio e un armadio per i paramenti. Sia costruito il
battisterio seguendo il secondo o il terzo modo delle Istruzioni, e sia
unito al Sacrario sia poi collocato e recintato adeguatamente. Sia levato entro tre
giorni l’Altare dedicato a Santa Maria, che è vicino alla parete del
frontespizio e sia trasferito il titolo all’Altare di San Giuseppe. La finestra della
Sacristia sia chiusa con vetri o con tela cerata. Questo è quanto è
stato stabilito per le chiese di San Michele e di San Zenone. L'illustrissimo
Visitatore, inoltre, riconosciuti pienamente i problemi, ascoltato il
popolo del luogo soggetto a questa chiesa, può ampiamente deliberare e
decretare affinchè più
rapidamente si decida piuttosto per la edificazione in un'unica grande
chiesa comune a tutti gli uomini e al popolo di questa parrocchia, alla
quale possano pervenire più comodamente tutti, che si possa fare
alla chiesa di San Zenone o, raggiunto un accordo, si riedifichi
San Michele, oppure in quello stesso luogo se ne edifichi un'altra
sfruttando i luoghi adiacenti. E infine sia incaricato
un sacerdote remunerato con rendite del beneficio, e specialmente
rinunciante ad ogni pagamento, nel caso si rendesse necessario dietro
consultazione, modificare in qualche parte i decreti predisposti per
queste chiese. Ordinanza Personale Il prete Lancellotto Lancellotti, cappellano della Chiesa di San Zenone non diserti i servizi parrocchiali per occuparsi delle sue faccende private e non si immischi con le fazioni dei suoi nipoti, quanto sopra sotto pena di censura per potere del Reverendissimo Vescovo. |
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APS: si continua con un nuovo direttivo, un nuovo presidente e con rinnovata voglia di aiutare il prossimo Dopo l’Assemblea dei Soci svoltasi il 15.12.2002 in occasione della quale hanno avuto luogo le elezioni, in data 18.12.2002 il neo eletto Consiglio Direttivo si è riunito per definire le cariche e le mansioni in vista di un nuovo mandato e di una intensa attività. Il presidente eletto è il dott. Paolo Prandini, al quale vanno i migliori auguri per un proficuo lavoro in seno alla importante realtà associativa prevallese. Al suo fianco sono stati designati: Rosario Pastore, vicepresidente, Elisabetta Salti, segretaria, Angelo Giustacchini, tesoriere, congiuntamente ai consiglieri Gianni Zanardini, Gianfranco Mombelli e Fabio Bonizzardi. In qualità di responsabile per la designazione dei turni è stato nominato Gianfranco Mombelli, mentre quali responsabili delle ambulanze Fabio Bonizzardi e Oscar Bresciani. A supervisionare l’attività degli obiettori di coscienza assegnati all’APS (ben quattro) toccherà a Elisabetta Salti e Rosario Pastore mentre per quanto concerne il telesoccorso si provvederà a definirne il responsabile in seguito. Con le elezioni si è proceduto anche al rinnovo delle cariche associative con la designazione del Collegio dei revisori dei conti e dei Probi viri. Aver potuto ridare vita con un nuovo vigore all’Associazione è di buon auspicio per il nuovo anno chissà che non porti anche nuovo interesse da parte di nuove persone interessate a svolgere un servizio impagabile e di grande importanza per il nostro paese all’interno di questa realtà locale. Al presidente dott. Paolo Prandini e ai suoi collaboratori il migliore augurio di buon lavoro, al presidente uscente Elio Bonomini i più vivi ringraziamenti per il lavoro svolto e per quello che ancora svolgerà. |
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A chi e come farci
prossimo?
Una proposta di volontariato di
“valore”
“A chi e come farci prossimo” è una splendida riflessione ed è la
domanda che spesso echeggia negli incontri, nei convegni ed anche nella
quotidiana attività degli aderenti all’AVULSS. L’AVULSS (ASSOCIAZIONE PER IL VOLONTARIATO NELLE UNITA' LOCALI DEI SERVIZI
SOCIO-SANITARI)
è stata fondata alla fine degli anni ’70 ed è
una Associazione che, alla
luce dei principi cristiani, si mette soprattutto
a servizio degli ultimi, sia direttamente, sia intervenendo
nelle realtà socio-sanitarie. In un’opera
di sostegno, di integrazione e
di anticipazione nei servizi socio-sanitari. I
Volontari aderenti all'AVULSS offrono servizi assistenziali
diretti nell'intento di incontrare e aiutare efficacemente I'uomo in situazione di difficolta e di sofferenza. Inoltre
assolvono compiti di animazione, di promozione, di
sensibilizzazione, di educazione sanitaria e di impegno socio-politico
sopratutto a livello di consultazione e di partecipazione. La
preparazione e la qualificazione dei volontari è un tema
particolarmente sentito da questa associazione che a Prevalle è ben
rappresentata ed è attiva in diversi settori dell’attività
assistenziale e sociale in forma davvero incisiva. Ecco
perché ormai da diversi anni propone agli aspiranti Volontari un corso
di formazione base che è in realtà un percorso articolato e una vera e
propria “Scuola di Volontariato”. Molto vi sarebbe da aggiungere sull’opera e sull’impegno di
questi volontari, cosa vi è poi di più bello che non lasciare alle
parole di un poeta esprimere tutto questo. Solidarietà con chi non ci cerca più C’è la solidarietà fatta con le mani pulite, e la solidarietà che ti riempie il cuore e ti fa tornare a casa tranquillo ma narcotizzato. Hai incontrato i poveri comodi, quelli che ti accettano e cercano le tue carezze. Qui ti sei fermato per sorridere con loro che ti aspettavano. E sei tomato a casa con la coscienza tranquilla ma narcotizzato. C'e la solidarietà fatta sporcandosi le mani, raccogliendo rottami di vita che nessuno piu vuole. Sono i poveri scomodi che non ti cercano perchè il tuo perbenismo fa paura, e non ti vogliono perche non sei come loro. Sono questi che devi cercare, sono questi che devi servire, sono questi che devi guardare, senza fuggire e sporcandoti le mani. C'e la solidarietà dell'oggi. Non rispondere mai: domani. Domani è troppo tardi, e quei rottami di vita non ci saranno più e le caverne saranno vuote. Tutto sarà pulito: non più lacrime, non più lamenti, non più vergogne. Ci saremo solo noi, gente per bene per le strade del mondo per correre veloci con la coscienza tranquilla che sa di narcosi. Pietro Addante NUCLEO A.V.U.L.S.S. di GAVARDO ASSOCIAZIONE
PER IL VOLONTARIATO NELLE UNITA' LOCALI DEI SERVIZI
SOCIO-SANITARI CORSO DI BASE 2003 A PREVALLE 31 GENNAIO 2003 ore 20,30 – Presso Palazzo Morani, Sede Municipale, Sala Auditorium. TAVOLA ROTONDA:Ø IL VOLONTARIATO COME STRUMENTO PER UNA NUOVA POLITICA DEL Ø IL VOLONTARIATO E LA
LEGISLAZIONE VIGENTE (le necessità sociali) Ø I CARDINI DELLA RIFORMA
SANITARIA, (le necessità sanitarie) (rel. Dott. Alberto Bonera,
Rep. Chirurgia, Osp. Gavardo) PRIMA PARTE: AREA DELLE MOTIVAZIONI tutti i MERCOLEDI e VENERDI dalle ore 14,30
alle 16,30 MER. 5/2/2002 - VOLONTARIATO SCELTA DI VITA. Motivazioni e
aspettative. (Rel.: Micaela LoRusso, Caposala Domus Salutis,
BS) VEN. 7/2/2002 - RELAZIONE DI AIUTO EFFICACE.
Percorso di formazione personale (Rel.: dr.ssa M. V. Bombardieri, psicopedagogista) MER.12/2/2002- TESTIMONIANZE sui valori delta gratuità, della
disponibilità della condivisione (sig.
Bocchio, Sig,ra Garosi) VEN.14/2/2002 - CONOSCI TE STESSO PER
CONOSCERE GLI ALTRI. (Rel.: dr.ssa M. V. Bombardieri, Università
Cattolica di BS) MER.19/2/2002 - CULTURA DELLA SALUTE:
Prevenzione ed Educazione sanitaria. (Rel. dr. Andrea Poll, docente Universitario
di Farmacologia) VEN.21/2/2002 - L'ASCOLTO CHE RENDE POSSIBILE
LA COMUNICAZIONE (Rel. Sig.na Treccani Tiziana, Volontaria Caritas) MER.26/2/2002 - FAMIGLIA E SOCIETA’:
un investimento per il futuro. (Rel. dr. Ettore Zambonardi, Sociologo} VEN.28/2/2002 - I SERVIZI PER I MINORI E LE
FAMIGLIE. (Rel. dr.ssa Clara Goffi, Psicologa ASL) SABATO 1/3/2002 - GIORNATA RESIDENZIALE -
SANTUARIO DI PAITONE, Alle 14.30 PROPOSTA AVULSS:
Obiettivi e stile dell'Associazione (Rel. Consiglio Centrale Avulss) Alle 16,30 - S. MESSA con la partecipazione dei familiari dei
Corsisti. LA CARITA', IMPERATIVO DEL CRISTIANO(Celebra
don Roberto Guardini, Parroco di S. Zenone, Prevalle) Seguirà rinfresco per tutti SECONDA PARTE: AREA DELLE CAPACITA' E DELLE COMPETENZE MER. 5/3/2002
- ASSISTENZA DOMICILIARE (Rel.:Ass. Soc. S. Moreschetti e Ass. Dom, E.
Botelli, ASL) VEN. 7/3/2002 - LE PSICODINAMICHE DELLA PERSONA MALATA (Rel. dr. Gadola, Psicoterapeuta, Dir. Centro
Studi Anziani, BS) MER.12/3/2002 - L'ANZIANO FRAGILE E LE SUE
MALATTIE (Rel. dr. Gadola, Psicoterapeuta e dr.
Martina, Psicofarmacologia) VEN. 14/3/2002 - PATOLOGIE SOCIALI (Relatore da definire) MER.19/3/2002 - ACCOMPAGNARE I MINORI. Crescere
per far crescere. (Rel. dr. Claudio Girelli, Psicopedagogista) VEN 21/3/2002
- TESTIMONIANZE SUL VOLONTARIATO DI STRADA (Educatori di Strada: Cocca Loredana e Riccardo
Maier) MER 26/3/2002. - VOLONTARIATO ORGANIZZATO (Rel. Adriana Mostarda, Presidente Ass. AUSER,
BS) VEN. 28/3/2002 - IL COMPORTAMENTO DEL
VOLONTARIO NELLE STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE, (dr.ssa M.G. Soldati, Centro Studi Cronos) MER 2/4/2002
- COME PIANIFICARE UN INTERVENTO DI VOLONTARIATO (Rel. Rossana Savoldi, Ass. Sociale Comune di Prevalle) Seguiranno i COLLOQUI FINALI SABATO 5/4/2002 - GIORNATA
RESIDENZIALE - SANTUARIO DI PAITONE
Alle 14,30 - VIVERE
L'ASSOCIAZIONE (Rel. dr. Rina Monteverdi, Segretariato
Pastorale della Salute, BS) Alle 16,00
- ESSERE PROSSIMO: LE NUOVE POVERTA' (Rel. don Maurizio Funazzi, Vicario Ufficio Pastorale della Salute. Curia Diocesana) Alle
17.00 - S. MESSA con i familiar i dei corsisti Festa Finale per tutti i presenti. ISCRIZIONI presso: DEROGATI GIOVANNA - Presid. Nucleo Avulss,
Gavardo
tel. 0365.31416 CAVAGNI BRUNA - Segretaria Nucleo Avulss Gavardo
tel. 0365.32314 MASCADRI ZANETTIELISA . Coordinatrice Gruppo.
Sabbio Chiese
tel. 0365.85027 RIVETTA MAESTRI SILVANA V. Presid. Nucleo
Gavardo
tel. 030.603152 SORSOLI CICOLI ANGELA, Coordinatrice Gr.
Prevalle
tel. 030.603127 BALZI MOLINARI ANGIOLINA Coordinatrice Gr.
Prevalle
tel. 030.603290 COPETA LUIGINA Coordinatrice Gruppo Nuvolento
tel. 030.6919187 ZANONI RENATA
Coordinatrice Gruppo Nuvolento
tel. 030.691806 |
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Insegnamento della Religione Cattolica: messaggio della Conferenza Episcopale Italiana
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Notizie dal mondo sportivo dell'oratorio Il 10 ottobre è iniziato il Campionato Provinciale a livello CSI e, da come era stato annunciato nell’edizione della Bussola di Novembre, eccoci a darvi notizia su quanto è avvenuto in questo periodo ci campionato fino ad oggi. La Giovane Prevalle ha iniziato il torneo alla grande, vincendo subito la prima partita, ma a quanto pare non era così facile, di fatti la partita seguente è stata una sconfitta sul filo dell’ultimo minuto, in una gara molto combattuta, anche se dal risultato del primo tempo sembrava fosse una disfatta, infatti il risultato era di 4-0 in favore della squadra avversaria. Ma nella ripresa c’è stata una grande rimonta da parte dei nostri che si sono portati sul 4-4. purtroppo si erano spese troppe energie ed alla fine siamo stati puniti da un goal rocambolesco, facendoci uscire sconfitti, ma a testa alta. Così è proseguito il campionato fino alla pausa invernale, fino ad oggi sono state disputate otto partite, di cui quattro vittorie, tre sconfitte ed un pareggio. Nonostante tutto i ragazzi sono abbastanza soddisfatti, poiché per il momento in classifica ci troviamo al quarto posto e il girone di andata non è ancora finito. Comunque per ottenere buoni risultati ci vuole molta passione e allenamento, cosa che non manca ai nostri ragazzi, con in testa il c.t. Michele e il preparatore atletico Osvaldo. Come Presidente della squadra sono molto soddisfatto del comportamento dei ragazzi, anche di quelli che sono rimasti in panchina, ma che con il loro tifo hanno contribuito a sostenere i compagni in campo. Ora faremo un mese di pausa, ma gli allenamenti proseguiranno normalmente per non perdere la forma. Vi aspettiamo il 19/1/2003 per la ripresa del Campionato e si giocherà nel nostro oratorio. Vi aspettiamo numerosi come sempre, per sostenere la nostra squadra. Nel frattempo vi facciamo gli auguri di un buon anno nuovo da parte di tutto lo staff del CSI.
Emanuele e Laura RISULTATI Prevalle – GS Palazzolo 4-2 Castenedolo – Prevalle 5-4 Prevalle – Chiesanuova 3-2 SMV Record – Prevalle 3-1 Prevalle – Bedizzole 0-2 Jack Tar – Prevalle 1-3 Prevalle – Maino 1-1 La Rettifica – Prevalle 2-3 MARCATORI PREVALLE Braga Roberto reti 6 Bertussi Manuel 5 Giacomini G.Franco 3 Fontanelli 2 Paletti Alessio 2 |
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Quando qualcuno chiama gli alpini rispondono Anche Santo Maestri in Molise tra i terremotati Ripabottoni è un paesino in provincia di Campobasso, iI
paese è stato colpito dal sisma del 31 Ottobre, ma piu pesantemente da
quello del 1° Novembre: su 1.060 unita abitative hanno riportato danni
con conseguente future abbattimento circa il 60% delle case. II paese si
trova sui contrafforti appenninici (a 40 Km.all’intemo di Termoli, sul
lato destro del fiume Biferno a 654 metru di altitudine.. E’ un bel paese di una particolare struttura
architettonica, risalente a qualche secolo fa e basata su una particolare
pietra bianca calcarea finemente lavorata e presente sia nelle abitazioni,
nei portali e finestre e nelle stesse stradine interne a gradoni. A
conseguenza di una forte emigrazione Ripabottoni è passato da 4.975
abitanti nell'immediato dopoguerra agli attuali 635. Qui è giunta la squadra del Nucleo di Protezione Civile
della sezione ANA “Montesuello” di Salò coordinata da Romano Micoli e
tra questi il nostro Santo Maestri, sempre pronto a rispondere in ogni
occasione. Non è certo la prima volta e, anzi, sono ormai innumerevoli
gli interventi che ha alle spalle, spesso accompagnato da Ilario
Tignonsini (il quale nell’occasione ha dovuto rinunciare per problemi di
salute) e questa volta con lui c’era un altro alpino prevallese oggi
residente a Sopraponte, Giuseppe Gosetti. Composta da una decina di volontari della sezione di Salò e
da altri sette della sezione di Brescia, molti dei quali giovani e
giovanissimi che hanno investito in questo modo le loro ferie, La Squadra ha operato principalmente in opere di messa in
sicurezza di abitazioni che si affacciavano sulla strada principale con
costruzione di ponteggi sia in in legno che metallici a supporto delle
strutture pericolanti ed a protezione della viabilità sottostante, sia
allo smontaggio delle tende del campo provvisorio od alia sostituzione
(nelle campagne adiacenti) di tende con roulottes. Così, dal 23 al 30 novembre scorso la squadra ha dormito per
quattro notti in tenda e le ultime tre notti negli spogliatoi del locale
campetto di calcio. Per il vitto ha usufruito della mensa allestita presso
una strut tura alberghiera sottoposta a sequestra e requisita dal Sindaco
ad uso degli sfollati e dei Volontari presenti (Alpini, Vigili del Fuoco,
C.R.I, ecc.). Romano Micoli e i suoi straordinari uomini, tra i quali
l’immancabile Santo, sono poi stati ricevuti in Broletto dalle autorità
della Provincia di Brescia ma soprattutto dalle autorità molisane che in
una commovente cerimonia di ringraziamento hanno sottolineato la
testimonianza di aiuto ricevuta dai volontari bresciani. Per onore di cronaca dobbiamo aggiungere che Romano Micoli,
Santo Maestri, Giuseppe Gosetti e i quasi 40 volontari alpini che avevano
prestato 260 ore di lavoro per ripulire il nostro paese dopo la grandinata
dello scorso agosto sono stati anche ringraziati ufficialmente dal
Consiglio Comunale di Prevalle lo scorso 18 dicembre. Insomma, veri esempi di solidarietà, di efficienza e di carità qui, tra di noi. |
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