Gli interventi di carità
realizzati nelle nostre diocesi non solo danno risposte immediate e concrete
alle tante domande di aiuto provenienti dalle numerose situazioni di povertà
materiali e spirituali, ma sono anche esempi di solidarietà capaci di educare i
membri della comunità cristiana ad amarsi l'un l'altro come Gesù Cristo ci ha
amati
LEGGE PRIVACY
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questo sito sono trattate secondo il D. Lgs. 196/03 per la Tutela dei Dati
Personali
PECHINO 2008
La Pace e lo Sport
insieme per Vincere
OLIMPIADE
2006
Lo sport pulito un impegno per la vita per la
crescita di ogni Uomo, non esiste Sport laddove
non vi è amicizia, rispetto, amore,
Anche il nostro sito ricorda le Olimpiadi di TORINO 2006
Nei
nostri Cuori è sempre NATALE
San
Francesco d'Assisi
4
ottobre
San
Francesco d'Assisi
Durante
l'autunno 1225, un anno prima della sua morte
Francesco, azzittendo la sua sofferenza, (già
colpito dalla grave malattia) compose il suo
più gioioso cantico:
Il Cantico di frate Sole, chiamato
anche Cantico delle
Creature.
Questo
cantico è prima di tutto un
grande slancio verso
l'"Altissimo", uno slancio che sembra
doversi perdere nell'adorazione e nel
silenzio, di fronte a Colui che
"nullo homoène dignu Te
mentovare"
E' allora Francesco, annoverandosi tra
le creature e fraternizzando con esse, si
mette a proclamare la lode di Di.
La canta così bene che
questa lode di Dio diviene anche quella delle
creature
Testo
tratto da "Lasciatevi riconciliare con DIO "
ed. 2005
Cantico delle Creature
Altissimo, onnipotente, bon Signore
Tue so' le laude, la gloria et l'honore
et onne benedictione.
A te solo, Altissimo, se konfanno
Et nullo homo ene digno te mentovare.
Laudato si', mi' Signore, cum tucte le tue
creature,
specialmente messer lo frate sole
lo quale è iorno et allumini noi per lui,
et ellu è bellu e radiante, cum grande
splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le
stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et
belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale alle tue creature dai
sostentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sora acqua,
la quale è molto utile et humile
et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu
per lo quale enallumini la nocte
ed ello è bello et iocundo et robustoso et
forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra
madre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et
produce diversi fructi con coloriti fiori et
herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke
perdonano
per lo tuo amore,
et sostengo' infirmitate et tribolatione.
Beati quelli ke le sosterranno in pace
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore,
per sora nostra morte corporale
da la quale nullo homo vivente po' skappare.
Guai a quelli ke morranno ne le peccata
mortali;
beati quelli ke trovarà
ne le sue sanctissime volutati,
ka la morte secunda nol farrà male.
Laudate et benedicete mi' Signore,
et rengratiate et serviteli
cum grande humilitate.
(S. Francesco d'Assisi)
Il tempo di avvento fu istituito perchè i fedeli si preparassero alla
celebrazione del Natale, ma presto assunse un doppio significato: è
il tempo in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra
gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale
ricordo, lo Spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del
Cristo alla fine dei tempi. L'Avvento è il tempo liturgico nel quale
la storia è presentata come luogo dell'attuazione del piano salvifico
di Dio. L'Avvento è tutto orientato a suscitare la speranza degli
umili e deboli; la loro speranza non può fondarsi sui potenti di
questo mondo, sempre deludenti, ma sulla potenza di Dio di Gesù che si
manifesta nella debolezza per irridere e denunciare l'orgoglio
presuntuoso dei progetti umani.
BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO NEL NOME DEL SIGNORE GESU', CHE PER
NOI SI E' FATTO UOMO:
- Padre Michelangelo
Auguri anche da parte di Tindaro Merlina e Mattia Princiotta
«
Dio è con noi: rifiorisce la fiducia!»
Carissimi,
ci accingiamo a
celebrare la grande festa del Natale, la festa dell’Emmanuele, il Dio
con noi, il Dio uno di noi.
Questo Mistero,
cioè questo modo di fare di Dio, è veramente qualcosa di talmente
straordinario che solo Lui ha potuto pensare e fare.
Dio uno di noi!
Facendo la
trafila come ciascuno di noi: concepito nel grembo di una donna, la
Vergine Maria, partorito, neonato, bambino, ragazzo, giovane, adulto!
Capite cosa vuol
dire tutto questo?
Agli occhi di Dio
siamo veramente importanti! La nostra persona e la nostra vita hanno un
futuro. E che futuro! Nientemeno che l’eternità in piena comunione con
il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo.
Se le cose stanno
così, è naturale che in tutti fiorisca e si liberi la fiducia.
Questa, oltre che
della vita quotidiana, è una caratteristica propria della preghiera
cristiana, che ha il suo fondamento proprio nel Mistero della
Incarnazione.
Imitate i Santi
Patriarchi, Profeti, Re, Apostoli e Maria, che quando pregavano si
affidavano totalmente e senza riserve a Dio.
È il mio augurio
per questo Natale, accompagnato dalla benedizione.
X
IgnazioVescovo
Ultime
sotto potrete
leggere il programma degli eventi del Natale 2008 in parrocchia
dal 16 dicembre 2008 Inizio
della Novena del "Santo Natale"
Chiesa Salinà Ore 5,15
Santo Rosario
Chiesa Salinà Ore 5,30
Santa Messa
Chiesa Fiumara Ore 19,00
Santo Rosario
Chiesa Fiumara Ore 19,30
Santa Messa
24 dicembre "Veglia di Natale" - Chiesa di
Fiumara
ore 22,30 - Recital Natalizio rappresentato
dai Giovanissimi
ore 23,45 - Santa Messa della Mezza Notte
25 dicembre NATALE del SIGNORE"
ore 9,00 Santa Messa (Madonna del Lume)
ore 10,00 Santa Messa (Salinà)
ore 11,00 Santa Messa (Fiumara)
28 dicembre "SANTA FAMIGLIA"
ore 9,00 Santa Messa (Madonna del Lume)
ore 10,00 Santa Messa (Salinà)
ore 11,00 Santa Messa (Fiumara)
31 dicembre "S. Messa di Ringraziamento"
ore 18,00 Santa Messa (Salinà)
ore 19,00 Santa Messa (Fiumara)
1 gennaio 2009 "Maria SS. Madre di Dio"
ore 9,00 Santa Messa (Madonna del Lume)
ore 10,00 Santa Messa (Salinà)
ore 11,00 Santa Messa (Fiumara)
6 gennaio 2009 "Epifania del Signore"
ore 9,00 Santa Messa (Madonna del Lume)
ore 10,00 Santa Messa (Salinà)
ore 11,00 Santa Messa (Fiumara)
ore 15,30 Recita dei Bambini del Catechismo e
sorteggio del Bambinello
DICEMBRE 2008
E'
Natale del Signore
25 dicembre
Con il Natale tutti i cristiani
celebrano la nascita del Figlio di Dio che si fece uomo. L’Incarnazione
del Verbo di Dio segna l’inizio degli “ultimi tempi”, cioè la Redenzione
dell’Umanità da parte di Dio. Rallegratevi, oggi è nato il Salvatore.
Martirologio Romano:
Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo, quando in principio Dio
creò il cielo e la terra e plasmò l’uomo a sua immagine; e molti secoli da
quando, dopo il diluvio, l’Altissimo aveva fatto risplendere tra le nubi
l’arcobaleno, segno di alleanza e di pace; ventuno secoli dopo che Abramo,
nostro Padre nella fede, migrò dalla terra di Ur dei Caldei; tredici
secoli dopo l’uscita del popolo d’Israele dall’Egitto sotto la guida di
Mosè; circa mille anni dopo l’unzione regale di Davide; nella
sessantacinquesima settimana secondo la profezia di Daniele; all’epoca
della centonovantaquattresima Olimpiade; nell’anno settecentocinquantadue
dalla fondazione di Roma; nel quarantaduesimo anno dell’impero di Cesare
Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace, Gesù Cristo,
Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la
sua piissima venuta, concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi
nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo:
Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne.
La Chiesa
celebra con la solennità del Natale la manifestazione del Verbo di Dio
agli uomini. E’ questo infatti il senso spirituale più ricorrente,
suggerito dalla stessa liturgia, che nelle tre Messe celebrate oggi da
ogni sacerdote offre alla nostra meditazione "la nascita eterna del Verbo
nel seno degli splendori del Padre (prima Messa); l'apparizione temporale
nell'umiltà della carne (seconda Messa); il ritorno finale all'ultimo
giudizio (terza Messa)" (Liber Sacramentorum).
Un antico documento, il Cronografo dell'anno 354, attesta l'esistenza a
Roma di questa festa al 25 dicembre, che corrisponde alla celebrazione
pagana del solstizio d'inverno, "Natalis Solis Invieti", cioè la nascita
del nuovo sole che, dopo la notte più lunga dell'anno, riprendeva nuovo
vigore.
Celebrando in questo giorno la nascita di colui che è il Sole vero, la
luce del mondo, che sorge dalla notte del paganesimo, si è voluto dare un
significato del tutto nuovo a una tradizione pagana molto sentita dal
popolo, poiché coincideva con le ferie di Saturno, durante le quali gli
schiavi ricevevano doni dai loro padroni ed erano invitati a sedere alla
stessa mensa, come liberi cittadini. Le strenne natalizie richiamano però
più direttamente i doni dei pastori e dei re magi a Gesù Bambino.
In Oriente la nascita di Cristo veniva festeggiata il 6 gennaio, col nome
di Epifania, che vuol dire "manifestazione"; poi anche la Chiesa orientale
accolse la data del 25 dicembre, come si riscontra in Antiochia verso il
376 al tempo del Crisostomo e nel 380 a Costantinopoli, mentre in
Occidente veniva introdotta la festa dell'Epifania, ultima festa del ciclo
natalizio, per commemorare la rivelazione della divinità di Cristo al
mondo pagano. I testi della liturgia natalizia, formulati in un'epoca di
reazione alla eresia trinitaria di Arlo, sottolineano con accenti di calda
poesia e con rigore teologico la divinità del Bambino nato nella grotta di
Betlem, la sua regalità e onnipotenza per invitarci all'adorazione
dell'insondabile mistero del Dio rivestito di carne umana, figlio della
purissima Vergine Maria ("fiorito è Cristo ne la carne pura", dice Dante).
L'Incarnazione di Cristo segna la partecipazione diretta degli uomini alla
vita divina. La restaurazione dell'uomo mediante la spirituale nascita di
Gesù nelle anime è il tema suggerito dalla devozione e dalla pietà
cristiana che, al di là delle commoventi tradizioni natalizie fiorite ai
margini della liturgia, ci invita a meditare annualmente sul mistero della
nostra salvezza in Cristo Signore.
PUBBLICATA
08.12.08
A Gesù Bambino
Dolce
pargolo mio divino, in Te spero e da Te attendo una grazia
particolare: dammela Gesù, non farmela aspettare.
Tu sei nato poverello... dolce bambinello, da una Madre Vergine e
bella, buona e ricca di virtù. Giuseppe Tuo padre putativo, Ti ha
accolto come figlio e Ti ha dato un esempio di silenzio, di
preghiera, di adorazione perpetua al Padre Celeste, nella Trinità
SS.ma.
Tua Madre Maria, Ti ha insegnato ad essere umile e obbediente,
generoso e caritatevole. Fammi perciò, allora, per i meriti dei Tuoi
genitori, la carità della grazia che Ti chiedo e T'imploro. Amen
Un grazie a tutti coloro
che ci seguono, cercheremo di migliorarci , per info
parrocchiafiumara@email.it da gennaio molte novità
anche sul blog www.parrocchiafiumara.blog.tiscali.it
Messaggio del 25 novembre 2008
(commento)
Cari figli, anche oggi vi invito in questo tempo di grazia a
pregare affinché il piccolo Gesù possa nascere nel vostro cuore.
Lui che è la sola pace doni attraverso di voi la pace al mondo
intero. Per questo, figlioli, pregate senza sosta per questo mondo
turbolento senza speranza affinchè voi diventiate testimoni della
pace per tutti. Sia la speranza a scorrere nei vostri cuori come
un fiume di grazia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Eminentissimum ac
Reverendissimum Dominum,
Dominum Josephum
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Ratzinger
qui sibi nomen imposuit Benedictum XVI
Dopo il
grande Papa Giovanni Paolo II i signori cardinali hanno chiamato
un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore. Mi consola
il fatto che il Signore nostro sa agire con strumenti insufficienti.
Mi affido alle vostre preghiere e alla compagnia della Madre
Santissima di Gesù'
ADOZIONE A DISTANZA DEI BAMBINI
IL BUIO FA PAURA SOPRATTUTtO AI BAMBINI
Nel sud del mondo troppi bambini sono ancora
condannati a un'esistenza buia,fatta di povertà, emarginazione,
violenza, sfruttamento, analfabetismo. Puoi tenere gli occhi chiusi e
fare finta di niente. Oppure puoi tenere gli occhi
aperti e vedere quanto puoi
fare. Comincia subito chiarendoti le idee sull'adozione
a distanza per
Con
0,82 centesimi al giorno adotti a distanza un bambino,
prendendoti cura di lui e della comunità in cui vive. Come? Garantendo
il rispetto dei diritti fondamentali –
cibo,
acqua,
istruzione,assistenza
sanitaria – e le condizioni necessarie per vivere,
crescere e costruirsi un futuro. Contemporaneamente, crei un legame
speciale con il bambino e la sua comunità, che potrai vedere con i tuoi
occhi, attraverso aggiornamenti con foto e lettere.
Sito Gestito è curato dalla Parrocchia Maria SS. delle Grazie, collaboratore
Mattia Princiotta Responsabile Merlina Tindaro Carlo
webmaster:
tmerlina@tiscali.it
Gli orari delle Sante Messe nelle Chiese della Parrocchia
Un
pensiero di P. Pio per ogni giorno dell'anno...20/02
Padre Pio ci dice:
"Padre, mi sento indegno della santa comunione. Ne sono indegno!". Risposta:"E'
vero, non siamo degni di tal dono; ma altro è accostarsi indegnamente col
peccato mortale, altro è non essere degni. Indegni siamo tutti; ma è lui che ci
invita, è lui che lo vuole. Umiliamoci e riceviamolo con tutto il cuore pieno
d'amore
Karol Wojtyla
Don Andrea Santoro
Noi siamo quelli della croce non siamo quelli
della spada. A noi il Signore Gesù ha detto: “Metti la spada nel fodero”, “amate
i vostri nemici”, "fatevi carico del peccato degli altri”, “benedite quelli che
vi maledicono”, “fate del bene a chi vi fa del male”. E tutto questo passa
attraverso la croce. Se vuoi tenere la spada in mano, mai farai l’unità. La
croce è farsi agnello…