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BEATO PADRE FRANCESCO PIANZOLA

Cap. B01 - Storia - Pagina B01.08

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2006 - © Copyright 2006 - 2025- e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


               

 

Un cenno di riguardo spetta ad un grande sacerdote che fu Economo Spirituale nel 1913 nella nostra parrocchia Padre Francesco Pianzola, (ora beato) nato a Sartirana il 5 ottobre 1881 e morto a Mortara il 4 giugno 1943, ove fu sepolto nella cappella della Casa Madre delle Suore Missionarie.

Fondatore delle Suore Missionarie dell'Immacolata Regina Pacis e degli Oblati Diocesani dell'Immacolata. Entrò nel seminario di Vigevano nel 1893 e fu ordinato sacerdote il 16 marzo 1907.
Collaborò alla fondazione di numerosi oratori maschili e femminili, nel 1914 la diocesi di Vigevano ebbe prima Federazione degli Oratori approvata dal Vescovo Mons. Pietro Berruti.

L'8 maggio 1919 fondò le Missionarie dell'immacolata Regina della Pace. Fu tra i primi ad occuparsi delle disagevoli condizioni materiali e morali delle mondariso immigrate per le quali fondò il giornale "La Risaiola". Pubblicò i suoi elementi di sociologia cristiana in cui prendeva posizione sui rapporti tra datori di lavoro e operai, scioperi, ecc. Fu anche sostenitore della presenza dei cattolici nella vita politica e credeva alla possibilità di una democrazia ispirata cristianamente.
Ha scritto molti libri, biografie di santi e memorie religiose delle parrocchie della Lomellina.

A Pieve, Padre Pianzola arrivò il 2 agosto 1913, come Economo Spirituale, era stato mandato dal vescovo per una situazione di emergenza in quanto la popolazione aveva rifiutato il parroco proposto dal vescovo stesso. L'ostilità del paese era evidente ed egli veniva oltraggiato e minacciato.
Il giorno dopo celebra la messa pro populo con due soli uomini presenti. Il 15 agosto a messa furono presenti 9 donne e 2 uomini. Il 21 agosto benediceva le campane imponendole il nome di Pietro, Paolo, Remigio e Francesco, la gente si riversa dal cortile in chiesa.

In seguito riesce ad organizzare un gruppetto di ragazzi per fare catechismo. Tramite i ragazzi cominciano a spuntare in chiesa anche degli uomini e qualche donna attratti dalla abilità del padre nel parlare e nel convincere. Al termine del mese la popolazione divenne più malleabile e perse l'iniziale ostilità e riprese una certa vita parrocchiale. Il 1 novembre ritorna a Pieve e celebra la S. Messa dei Santi.
Il 3 novembre "ultima messa a Pieve A., cantata pro defunctis".

Padre Pianzola ritornò a Pieve nel 19/21 novembre 1926 per il "Triduo Giubileo, fu un vero trionfo di fede popolare, processioni, a messa la chiesa era colma di uomini, egli promette di edificare l'asilo con le suore del suo ordine da lui fondato. L'anno dopo nella Domenica delle Missioni si inaugurò l'asilo. Le Suore Missionarie di Maria SS, furono accolte verso le 15 dalla popolazione e dalle autorità.
P. Pianzola ringraziò le autorità, la famiglia Zerbi che generosamente aveva offerto il locale per l'asilo, la popolazione tutta che spontaneamente concorse a sostenere le spese più urgenti, raccomandando di considerare le Suore come sorelle e di assisterle nella loro nobile impresa.

Un ringraziamento alle maestre Callegaris e Mezzadra che istruirono ragazzi e ragazze per una rappresentazione replicata ben quattro volte a favore dell'asilo.

FOTO DEL 1927 DELLA RAPPRESENTAZIONE A FAVORE DELL'ASILO


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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Documentazione fornita dallo storico Gaetano Bottacin..


 

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