Un cenno di riguardo spetta ad un grande sacerdote che fu
Economo Spirituale nel 1913 nella nostra parrocchia
Padre Francesco Pianzola, (ora beato) nato a Sartirana
il 5 ottobre 1881 e morto a Mortara il 4 giugno 1943, ove fu
sepolto nella cappella della Casa Madre delle Suore Missionarie.
Fondatore delle Suore Missionarie dell'Immacolata Regina Pacis e
degli Oblati Diocesani dell'Immacolata. Entrò nel seminario di
Vigevano nel 1893 e fu ordinato sacerdote il 16 marzo 1907.
Collaborò alla fondazione di numerosi oratori maschili e
femminili, nel 1914 la diocesi di Vigevano ebbe prima
Federazione degli Oratori approvata dal Vescovo Mons. Pietro
Berruti.
L'8 maggio 1919 fondò le Missionarie dell'immacolata Regina
della Pace. Fu tra i primi ad occuparsi delle disagevoli
condizioni materiali e morali delle mondariso immigrate per le
quali fondò il giornale "La Risaiola". Pubblicò i suoi elementi
di sociologia cristiana in cui prendeva posizione sui rapporti
tra datori di lavoro e operai, scioperi, ecc. Fu anche
sostenitore della presenza dei cattolici nella vita politica e
credeva alla possibilità di una democrazia ispirata
cristianamente.
Ha scritto molti libri, biografie di santi e memorie religiose
delle parrocchie della Lomellina.
A Pieve, Padre Pianzola arrivò il 2 agosto 1913, come Economo
Spirituale, era stato mandato dal vescovo per una situazione di
emergenza in quanto la popolazione aveva rifiutato il parroco
proposto dal vescovo stesso. L'ostilità del paese era evidente
ed egli veniva oltraggiato e minacciato.
Il giorno dopo celebra la messa pro populo con due soli uomini
presenti. Il 15 agosto a messa furono presenti 9 donne e 2
uomini. Il 21 agosto benediceva le campane imponendole il nome
di Pietro, Paolo, Remigio e Francesco, la gente si riversa dal
cortile in chiesa.
In seguito riesce ad organizzare un gruppetto di ragazzi per
fare catechismo. Tramite i ragazzi cominciano a spuntare in
chiesa anche degli uomini e qualche donna attratti dalla abilità
del padre nel parlare e nel convincere. Al termine del mese la
popolazione divenne più malleabile e perse l'iniziale ostilità e
riprese una certa vita parrocchiale. Il 1 novembre ritorna a
Pieve e celebra la S. Messa dei Santi.
Il 3 novembre "ultima messa a Pieve A., cantata pro defunctis".
Padre Pianzola ritornò a Pieve nel 19/21 novembre 1926 per il
"Triduo Giubileo, fu un vero trionfo di fede popolare,
processioni, a messa la chiesa era colma di uomini, egli
promette di edificare l'asilo con le suore del suo ordine da lui
fondato. L'anno dopo nella Domenica delle Missioni si inaugurò
l'asilo. Le Suore Missionarie di Maria SS, furono accolte verso
le 15 dalla popolazione e dalle autorità.
P. Pianzola ringraziò le autorità, la famiglia Zerbi che
generosamente aveva offerto il locale per l'asilo, la
popolazione tutta che spontaneamente concorse a sostenere le
spese più urgenti, raccomandando di considerare le Suore come
sorelle e di assisterle nella loro nobile impresa.
Un ringraziamento alle maestre Callegaris e Mezzadra che
istruirono ragazzi e ragazze per una rappresentazione replicata
ben quattro volte a favore dell'asilo.
FOTO DEL 1927 DELLA RAPPRESENTAZIONE A FAVORE DELL'ASILO