ALCUNE NOTIZIE SUI NOSTRI PATRONI |
SAN RICCARDO PAMPURI |
Festeggiato il 1° maggio Nato il 2 agosto 1897 Morto il 1° maggio 1930
Etimologia: Riccardo = potente e ricco, dal provenzale |
|
Organizzava turni di esercizi spirituali presso la " Villa del Sacro Cuore " dei Padri Gesuiti in Triuggio, per i giovani del Circolo e per i lavoratori della campagna ed operai, sostenendone generalmente anche
le spese, e vi invitava pure colleghi ed amici. Nell'esercizio della professione, oltre ad essere molto studioso e competente, era ammirevolmente sollecito, generoso e caritatevole. Visitava gli infermi senza mai risparmiarsi né di giorno né di notte in qualunque parte della Condotta medica, allora assai impervia. Essendo i malati in gran parte poveri, dava loro medicine, danaro, alimenti, indumenti, coperte, ed estendeva la sua carità anche ai lavoratori e ai bisognosi sia di Morimondo e delle cascine vicine, che di altri paesi e località. Quando perciò, dopo circa sei anni, lasciò la Condotta medica per farsi religioso, il rimpianto di aver perduto il " dottorino santo " fu vivissimo e generale, fino a farsene eco anche la stampa quotidiana. Il dott. Pampuri abbracciò la vita religiosa ospedaliera nell'Ordine di San Giovanni di Dio (" Fatebenefratelli ") per potere così conseguire più speditamente la perfezione evangelica e nello stesso tempo continuare l'esercizio della professione medica a sollievo del prossimo sofferente. Entrato nell'Ordine a Milano il 22 giugno 1927, dopo l'anno di noviziato, compiuto a Brescia, il 24 ottobre 1928 emise i voti religiosi. Nominato direttore del Gabinetto dentistico annesso all'Ospedale dei Fatebenefratelli di Brescia, frequentato prevalentemente da poveri e da operai, fra Riccardo si prodigò instancabilmente a loro sollievo con meravigliosa carità, attirandosi la stima e la venerazione di tutta la popolazione. Durante la sua vita religiosa fra Riccardo, com'era sempre stato nel secolo, fu a tutti modello di perfezione e di carità: ai confratelli, ai medici, agli infermi, al personale paramedico e ausiliare e a quant'altri lo avvicinavano. Da tutti era tenuto in concetto di santità. In seguito alla recrudescenza di una pleurite contratta durante il servizio militare, degenerata in broncopolmonite specifica, il 18 aprile 1930 fu trasportato da Brescia a Milano, dove morì santamente il 1° maggio a 33 anni di età, " lasciando il ricordo di un medico che seppe trasformare la propria professione in missione di carità, e di un religioso che riprodusse in sé la figura del vero figlio di S. Giovanni di Dio " (Decreto di eroicità delle virtù, 12 giugno 1978).
Dopo la morte, la fama di santità, che riscuoteva in vita, si diffuse largamente in Italia, in Europa e negli altri continenti. Molti fedeli ottenevano da Dio grazie segnalate, anche miracolose, per sua intercessione. Approvati i due miracoli presentati, venne beatificato da sua Santità Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1981. Poi, riconosciuta miracolosa la guarigione avvenuta il 5 gennaio 1982 ad Àlcadozo (Àlbacede, Spagna) per l'intercessione del Beato Riccardo Pampuri, venne approvato il miracolo. Nella festività di Tutti i Santi, 1° novembre 1989, è solennemente canonizzato. La vita breve, ma intensa, di Fra Riccardo Pampuri è uno sprone per tutto il popolo di Dio, ma specialmente per i giovani, per i medici, per i religiosi. Ai giovani contemporanei egli rivolge l'invito a vivere gioiosamente e coraggiosamente la fede cristiana; in continuo ascolto della parola di Dio, in generosa coerenza con le esigenze del messaggio di Cristo, nella donazione verso i fratelli. Ai medici, suoi colleghi, egli rivolge l'appello che svolgano con impegno la loro delicata arte, animandola con gli ideali cristiani, umani, professionali, perché sia un'autentica missione di servizio sociale, di carità fraterna, di vera promozione umana. Ai religiosi ed alle religiose, specialmente a quelli e quelle che, nell'umiltà e nel nascondimento, realizzano la loro consacrazione fra le corsie degli ospedali e nelle case di cura, Fra Riccardo raccomanda di vivere lo spirito originario del loro Istituto, nell'amore di Dio e dei fratelli bisognosi " (Omelia, 4 ottobre 1981). Il corpo di San Riccardo Pampuri è conservato e venerato nella Chiesa parrocchiale di Trivolzio (Pavia) e la sua festa si celebra il 1° maggio.
Fonte: Santa Sede |
SAN MARTINO DI TOURS |
Festeggiato il 11 novembre Nato a Sabaria (Ungheria) nel 316-317 Morto a Candes (Francia) l' 8 novembre 397 Patrono dei Mendicanti
Etimologia: Martino = dedicato a Marte |
Non é da confondere con gli omonimi san Martino
|
|
Quattromila chiese dedicate a lui in Francia, e il suo nome dato a migliaia di paesi e villaggi; come anche in Italia, in altre parti d’Europa e nelle
Americhe: Martino il supernazionale. Nasce in Pannonia (che si chiamerà poi Ungheria) da famiglia pagana, e viene istruito sulla dottrina cristiana quando è ancora ragazzo, senza però il battesimo. Figlio di
un ufficiale dell’esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia. E’ in quest’epoca che può collocarsi l’episodio famosissimo di
Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere un mendicante dal freddo. Quando muore a Candes, verso la mezzanotte di una domenica, si disputano il corpo gli abitanti di Poitiers e quelli di Tours. Questi ultimi, di notte, lo portano poi nella loro città per via d’acqua, lungo i fiumi Vienne e Loire. La sua festa si celebrerà nell’anniversario della sepoltura, e la cittadina di Candes si chiamerà Candes-Saint-Martin.
|