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La Parrocchia di Santa Maria dei
Servi, nella sua dimensione attuale, è di origine relativamente recente: Napoleone
Bonaparte, vinta la repubblica veneta nel 1796, soppresse le congregazioni religiose e
mise chiese e conventi all'asta. Con editto del 18 dicembre 1807 le parrocchie di San
Canziano, San Luca, Sant'Egidio e Santa Giuliana vennero aggregate in un'unica parrocchia
alla quale venne assegnata come chiesa parrocchiale la chiesa già appartenente ai Servi
di Maria. Il loro convento (vedi la pianta), tranne piccole
adiacenze, venne venduto all'asta e, passando di mano in mano, cambiò completamente
aspetto. Venne conservata la sala del Capitolo con il soffitto del tardo trecento e tracce
della decorazione originaria. Una sala del quattrocento con pregevoli graffiti, per la
sopraelevazione del terreno contiguo e la costruzione di nuovi fabbricati, venne resa
cieca e guastata dall'umidità. Le altre parti del convento furono trasformate per usi
industriali. Queste trasformazioni resero il muro dell'abside poliedrica della chiesa
promiscuo con proprietà altrui.
Nel territorio assegnato alla parrocchia le chiese di San Canziano e San Luca divennero
sussidiarie della chiesa parrocchiale; Sant'Egidio e Santa Giuliana furono demaniate
(incamerate dallo stato) e cedute per uso privato.
Ecco come si presenta oggi il territorio della
parrocchia, compreso tra via XX Settembre (a sud), via San Gregorio Barbarigo (a ovest), e
poi in senso antiorario (da ovest a nord e a est) via San Martino e Solferino, via delle
Piazze, via San Canziano, via Roma:
sud
(con un clik sul nome
delle chiese si accede alle immagini)
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