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Riflessioni

 

La terra di un uomo

Un ricco proprietario terriero nelle steppe della Russia sconfinata, chiamò un giorno il più povero e fedele dei suoi fattori e gli disse: "Voglio premiare la tua lunga fedeltà. Avrai terra per te quanta ti basta! Tutto il terreno che riuscirai a calpestare domani, camminando dall'alba al tramonto, sarà tuo!"

Il povero uomo credeva di sognare. Quella notte non dormì per l'ansia dell'interminabile attesa. Al primo chiarore dell'alba si pose in cammino, per non perdere un solo minuto di un giorno così prezioso. Quanti chilometri avrebbe percorso prima di sera? Correva, correva, e il sole saliva.

Ansava, camminando, ed era mezzogiorno. Si trascinava a stento all'imbrunire. Avanti, avanti! Fermarsi è perder terreno! Tra poco finalmente avrebbe dormito sulla terra di sua proprietà.

Era sera, quando si fermò e disse: "Ecco la terra che basta per me, per la mia famiglia, per il mio avvenire!" Ma proprio allora i suoi piedi non lo sostennero più, gli occhi non videro più. Il cuore gli era scoppiato.

Il giorno dopo, il povero uomo fu sepolto in quattro zolle di terra. Ecco la terra che basta ad un uomo!

(L. Tolstoj)

 

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Data ultima modifica venerdì 28 febbraio 2003 19.55.47