Caro Don Giorgio,

mi sia concessa la libertà di chiamarLa in questo modo confidenziale.

Da vari anni, partecipando alla S. Messa pomeridiana, seguo con viva attenzione le sue omelie che, oltre ad essere autentiche catechesi, ossigeno puro per l'anima, mirano giusto al cuore, scuotono, penetrano e mettono in discussione tutto e tutti in questo mondo ammalato di smisurato orgoglio.

Lei ci ha insegnato a capire con incisive, preziose "perle", quanto la parola di Dio sia sempre attuale, viva, presente e si adatti a tutti i tempi e a tutte le situazioni, talvolta drammatiche, della vita.

Lei non si limita a commentare il Vangelo, ma quotidianamente, con energia e vigore, denuncia il male che dilaga, indicando l'unica via per sconfiggerlo: seguire la parola di Dio ed i suoi Comandamenti, esortandoci ad essere suoi testimoni.

Accetti -dunque- con benevolenza la mia gratitudine unita a quella di tutti noi, per averci aiutato a crescere con amore di padre, per aver rinvigorito e rafforzato la nostra vita cristiana.

Che Dio la benedica nella speranza di un mondo più giusto, nella fede nell'unico Dio, nella carità in tutti e per tutti.

E con profonda commozione le esprimo il mio "Grazie, Don Giorgio, non la dimenticherò, non la dimenticheremo mai".

          Giuliana Cavalletto
e noi tutti con grande affetto
         13 settembre 2003