Sant'Edoardo Confessore Re dell'XI secolo
Ci sono due Santi, di nome Edoardo: tutti e due celebri, e tutti e due Re di Inghilterra. Il primo, zio del secondo, è Sant'Edoardo Martire. Il secondo, oggi ricordato, è detto " il Confessore ", perché dichiarò apertamente la fede cristiana durante tutto il suo Regno, non a parole, ma vivendola; e insegnandola ai sudditi con la tacita eloquenza dell'esempio. Edoardo fu un Re vittorioso, non però un grande Re. Fu un'anima tersa, non un Sovrano forte. Fu uomo caritatevole, non un monarca intrepido. Re poco autorevole, le sue doti gli valsero una popolarità non di entusiasmo, ma di affetto, negata spesso ai grandi della storia. Educato alla Corte di Normandia, si sentiva un po' straniero in Patria, quando giunse, nel 1042, sul trono degli avi. Del Re ebbe l'aspetto e il portamento, restando però uomo affabile e modesto. Molta preghiera, molti esercizi di pietà, poco cibo, poche bevande, una vivissima carità, ecco le norme che guidarono la sua vita dalla gioventù fino alla vecchiaia. Non seppe opporsi ai capi dell'aristocrazia, che sminuirono a loro favore il prestigio e il potere del Re. Ma fece venire dal continente sacerdoti e religiosi di alto valore, la cui influenza nella vita spirituale del paese durò più a lungo delle conseguenze politiche del Regno del debole Sovrano. Morì senza discendenza, nel 1066, poco dopo la consacrazione della restaurata chiesa abbaziale di Westminster, l'antichissimo monumento che simboleggia le aspirazioni e le lotte religiose dell'Inghilterra. Egli fu, per molto tempo, l'ultimo Re nazionale: dopo di lui, Guglielmo I detto il Conquistatore, Duca di Normandia, usurpò con successo il trono inglese. Si aprì un nuovo periodo storico e presto i pittoreschi e pacifici costumi dei tempi andati furon ricordati, con una punta di nostalgia, come " la legge del buon Re Edoardo ", al punto che la fantasia popolare immaginò il Santo come un saggio legislatore, un novello Salomone e secondo Giustiniano. Perciò, prima di San Giorgio negli ultimi secoli del Medio Evo, si invocò protettore del paese proprio Sant'Edoardo, nel quale i re stranieri vedevano un ideale modello, e il popolo un simbolo di equo governo e di patriottismo anglosassone. Sulle reliquie del Re debole nella storia e forte nella fede, accolte a Westminster, il popolo inglese trovò così un punto d'incontro con i regnanti di provenienza straniera, in una devota pacificazione che avrebbe garantito nei secoli la fortuna e la vitalità del paese.