PENTIRSI (4° GIORNO)

La preghiera di pentimento

Il problema dell’esistenza umana è togliere dalla vita tutto ciò che a Dio dispiace, modellando l’esistenza sulla fedeltà ai piani di Dio per l’uomo. Per arrivare a questo occorre che ci conosciamo in profondità. Occorre che togliamo le maschere che portiamo in volto, raddrizzare tutte le storture che sono in noi. In una sola parola: devo conoscermi per convertirmi. Si avvia così la preghiera di pentimento.

 

L’esplorazione di me stesso

Debbo fare la verità dentro di me se voglio conoscermi e se voglio correggermi. Nell’uomo ci sono tante zone d’ombra, angoli bui in cui il nostro sguardo non arriva mai o per connivenza, o per ingenuità, o per abitudine. La preghiera deve essere anzitutto un patto di onestà con noi stessi. Deve aiutarmi a vedere in facci i miei mali. E allora la preghiera, questo rapporto intimo col Padre, mi deve aiutare a diventare così come Dio mi vuole.

Aiutiamoci con la psicologia per capirci qualcosa.

L’uomo non è un essere armonioso. In lui domina una triarchia, tre principi che interferiscono continuamente.

C’è la sfera biologica;

c’è la sfera psichica;

c’è la sfera spirituale.

La sfera biologica è la realtà fisica, il corpo, che fa come da guscio ai tesori più profondi dell’uomo;

la sfera psichica è la psiche, appunto, la parte dell’uomo che fa come da ponte tra il corpo e lo spirito;

la sfera spirituale è lo spirito, la parte più elevata dell’uomo, la sede di ogni suo comando interiore, il principio per cui l’uomo pensa, vuole, ama.

Lasciando stare i mali fisici che non interessano in questa sede, esaminiamo invece i mali psichici e quelli che insidiano la sfera dello spirito. Sono i mali più preoccupanti, perché condizionano il nostro comportamento morale, la nostra condotta di fronte alla volontà di Dio.

Sono questi i mali che bloccano la nostra fedeltà a Dio e la nostra libertà. Questi mali devono diventare i primi obiettivi della nostra preghiera. E’ in questi mali che si annidano tutti i nostri tradimenti e tutte le nostre meschinità.

 

Cinque demoni

Cominciamo dai mali che insidiano la psiche. Lo psicologo William Parker afferma che la psiche umana è sempre minacciata da cinque mali che egli preferisce chiamare cinque demoni. La prima vittoria su questi mali è riuscire a smascherarli. La seconda è scoprire i meccanismi di difesa.

Essi sono: l’odio, la paura, il senso di colpa, il senso di inferiorità, il vittimismo.

Ecco i nostri meccanismi di difesa: la negazione del male, la giustificazione, la proiezione del male sugli altri o su altro, la reazione violenta. Questi mali hanno anche effetti deleteri sul nostro corpo: depressione psichica, ansia, disordini psicosomatici. Finche non riusciremo ad andare alla radice di questi mali, sarà inutile curare i sintomi.

Cominciamo a smascherare i mali che ci disturbano di più e rendono più difficile la strada per arrivare a Dio. Proponiamo alcuni "test" semplici per fare un vero e serio lavoro di autoconoscenza.

 

ODIO – TEST

Ho spirito di vendetta quando sono offeso?

Sono un criticone degli altri?

Godo quando qualche disgrazia colpisce il prossimo?

Godo delle brutte figure degli altri?

Sono apprensivo? Sono impaziente ai semafori? Mi arrabbio con i guidatori imprudenti?

Opprimo qualcuno più debole di me?

Amo aver gente sottomessa a me?

Godo di umiliare?

Do colpa delle mie difficoltà agli altri?

Ho la convinzione che gli altri ce l’abbiano con me?

Sospetto che gli altri mi prendono in giro? Che sparlino di me? Che non mi stimino?

Ho pregiudizi razzisti?

Sono sospettoso? Sono geloso?

Trovo con facilità sbagli nel comportamento degli altri?

Sono incline al sarcasmo?

Sono aggressivo nei pensieri, nelle parole, nelle azioni?

Sono intollerante davanti a una opinione opposta alla mia?

Ho spirito di vendetta?

 

PAURA – TEST

Come prima reazione mi tiro indietro quando ricevo un incarico?

Sento sovente la tentazione di lasciar perdere una cosa che mi espone alla brutta figura?

Ho timidezza davanti a superiori o persone importanti?

Quando sono contestato preferisco soffrire in silenzio invece di parlare?

Ho paura di dipendere dagli altri?

Rifiuto la collaborazione degli altri?

Preferisco far da solo?

Le brutte figure sono un dramma per me?

Cerco sempre la forza degli altri?

Ho paura del futuro? Sono superstizioso?

 

SENSO DI COLPA (RIMORSO IRRAZIONALE) – TEST

Credo che in me ci sia qualche cosa che non è perdonata?

  Ho nel mio passato qualcosa che non ho mai osato manifestare a nessuno? Da cui cerco di sfuggire?

  Cerco l’anonimato quando sono con gli altri?

  Ho sempre dubbi sulle mie responsabilità morali?

  Sono travagliato da scrupoli nella mia vita morale?

  Temo continuamente di aver fatto dei danni al prossimo?

 

SENSO DI INFERIORITA’ (TIMIDAZZA PERSONALE) – TEST

  Preferisco essere solo che con gli altri?

 Sono agitato davanti agli altri?

 Sono troppo suscettibile alle critiche degli altri o ai confronti degli altri?

 Critico gli altri nei difetti che ho io?

 Mi "butto giù" con facilità?

 Cerco compensazioni sognando cose più grandi di me?

 

VITTIMISMO – TEST

Mi lamento dentro di me di non essere compreso?

Ho paura di essere scartato? O poco stimato?

Parlo sovente di ingiustizie, di torti veri o immaginari che ricevo o che ho ricevuto?

Mi confronto sempre con chi fa meglio di me?

Ho l’abitudine di lamentarmi per un lavoro, le incombenze, le persone, le situazioni?

Mi lamento di non avere la considerazione che merito?

Penso spesso ai miei meriti? Ne parlo?

Penso di essere una persona sfortunata, non dotata?

 

I mali dello spirito

Dopo i mali che affliggono la sfera della psiche occorre analizzare i mali che attaccano direttamente la vita dello spirito. Potremmo dire che tutta la vita dello spirito umano si articola su tre operazioni: pensare – volere – amare. Operazione dello spirito che noi comunemente esprimiamo con: mente – volontà – cuore. Queste tre mirabili facoltà sono la grandezza dell’uomo. MA l’uomo deve pagare la sua grandezza. E anche in queste zone l’uomo ha le sue lotte. E’ Dio che ci ha fatti così. Ma Dio ci ha dato anche i mezzi per combattere. La preghiera è il mezzo più potente. La preghiera è l’energetico più profondo dello spirito con cui l’uomo può rafforzare mente, volontà, cuore. Potremmo dunque dire che i mali fondamentali dello spirito sono: l’irriflessione o il difetto di concentrazione, la volontà debole, l’amore insufficiente e incostante. E allora che ruolo dovrebbe avere la preghiera? Quello di curare la nostra irriflessione, di rafforzare la volontà debole, di guarire l’amore poco generoso.

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