L'istituzione
della Parrocchia
del
SS. CROCIFISSO
di Monreale
La Parrocchia del SS. Crocifisso nasce il 10 Marzo del 1963, quando l’Arcivescovo mons. Corrado Mingo firma il decreto di erezione in parrocchia della chiesa del Salvatore, detta Collegiata in Monreale ed il 12 aprile 1964, domenica del Buon Pastore, ha inizio ufficiale l’attività della nuova parrocchia, con la presa di possesso del primo parroco, Giuseppe Schirò. Proprio quest’ultimo, che era già subentrato come rettore nel 1960, si interessò in maniera forte e decisa affinché la Collegiata che fino ad allora era visto come un santuario di cui i fedeli si ricordavano solo in occasione della festa del 3 maggio, diventasse finalmente “Chiesa”, cioè luogo di coagulo della vita spirituale di una comunità di credenti.
Tale
cambiamento era divenuto inoltre necessario poiché ormai la Collegiata con
l’estinzione del capitolo aveva visto spegnere quella vita di cui prima era
animata, con un conseguente danno spirituale per il popolo monrealese
incalcolabile, perché si era fatto meno forte il richiamo ad una delle verità
centrali della fede cristiana: il mistero doloroso della Redenzione operata dal
Crocifisso.
Inoltre solo la Parrocchia poteva assicurare un sostentamento al parroco e mettere in condizioni di dignità il Santuario, in tempi in cui la vita religiosa è incentrata nella parrocchia.
La collegiata entra in un contesto nuovo, e in tal contesto vede rinnovarsi all’esterno ed all’interno; nel 1963 grazie ad interventi finanziari che il parroco ottiene vengono restaurati i quadri di Marco Benefial, si da inizio alla costruzione di un nuovo organo ad opera della ditta Ruffatti di Padova, nel 1964 vengono inaugurate le nuove vetrate della navata centrale con vetri istoriati e con simboli della Passione. Poi nel 1965, a cura della Soprintendenza dei Monumenti, l’interno della chiesa che era di colore giallo, viene ridipinto con colore grigio perla, vengono abbattuti i soffitti delle navate centrali, quali erano stati fatti nel 1841, ripristinate le volte a crociera e riaperte le relative finestre: l’interno della chiesa è così interamente rinnovato, l’edificio presenta un nuovo volto: è più dignitosa la casa del Crocifisso. L’immagine viene pure restaurata. Lo sfondo, viene sostituito con un velluto di colore azzurro che la metta in risalto, vengono rinnovati i veli ad opera del pittore Dixit Domino e viene eliminato il soglio arcivescovile. Allo sforzo di abbellire l’interno della chiesa si accompagna quello, assai più arduo, di abbellire l’esterno con l’eliminazione delle casupole malsane, a monte della chiesa.
Intanto la comunità parrocchiale inizia a vivere un periodo di grande attività; infatti alle funzioni religiose si aggiunge una serie di iniziative intese a raggiungere tutte le famiglie della parrocchia; dal 1965 si apre una sezione di scuola materna regolarmente riconosciuta, si avvia una scuola musicale, si apre una biblioteca parrocchiale, si dà sistemazione al vastissimo archivio storico, si realizza un cinema parrocchiale, sorge l’Azione Cattolica ed inizia nel 1967 un primo tentativo di organizzazione della “Pia Associazione dei portatori della bara del SS.mo Crocifisso aggregata all’Opera del Preziosissimo Sangue”.
L’attività del parroco Schirò, interrotta nel maggio 1969, viene proseguita dal successore, mons. Lorenzo Bertolino, che prende possesso della parrocchia il 22 giugno successivo. Egli prosegue sulla stessa duplice linea di rendere sempre più decoroso il Santuario del Crocifisso, per la conservazione dei valori del passato, e quella di intensificare l’attività pastorale per la costruzione della chiesa spirituale.
Lungo la prima linea egli definisce finalmente il problema della liberazione del sacro edificio dalle case malsane, e nel 1973 celebra solennemente il decennale dell’istituzione della parrocchia con alcune significative celebrazioni: l’inaugurazione del nuovo organo elettrico, con un concerto di organo ed orchestra diretto dal maestro David Machado, tenuto il 7 aprile, ed il 9 novembre dello stesso anno viene presentato l’avvenuto restauro del pannello di maiolica retrostante l’abside del Crocifisso.
La celebrazione del ventennio della parrocchia, nel 1983, con il completamento dell’organo preesistente, l’aggiunta di un secondo ordine di registri e la sua trasformazione in organo elettronico e le celebrazioni del venticinquennio sono altre tappe significative per la quantità e la qualità delle opere realizzate. In questo periodo difatti la chiesa Collegiata recupera quello splendore e quella funzione che ha avuto nel passato. Basterà un accenno alle singole realizzazioni. All’interno della chiesa si ammirano le sei finestre delle navate laterali, istoriate con vetri policromi che riproducono i veli del Crocifisso; viene restaurato il quadro dello Stomer, il prezioso tabernacolo ligneo settecentesco viene pure artisticamente restaurato; si rinnova l’impianto elettrico; vengono automatizzate le campane; istallato un impianto antifurto; restaurate varie tele che raffigurano alcuni dei più famosi canonici del passato, viene rifatta la nicchia del Cappellone del Crocifisso, si ha la fondazione del Capitolo, la creazione all’interno della chiesa del monumento del Venero contententi le ceneri del fondatore con una solenne inaugurazione, e la collocazione del Crocifisso all’”Abbeveratura”. All’esterno si rinnovano tutti gli intonaci, le coperture con la sostituzione delle travi e collocazioni di tegole marsigliesi. Viene sistemato lo scalone di accesso da ambedue i lati, con rifacimento parziale delle colonnine e della balaustra del 1656; si crea pure un piccolo campo di giochi a monte della chiesa.
Il parroco mons Bertolino si dedica poi con una cura particolare all’organizzazione dei fratelli con la formulazione nel 1972 di un nuovo regolamento e nel 1980 del nuovo statuto. L’associazione ottiene nel 1975 come propria sede l’ex chiesa di s. Onofrio, che viene restaurata e trasformata in circolo ricreativo e sede sociale. L’attaccamento dei “fratelli” all’immagine del Crocifisso e la loro fede hanno una vibratissima dimostrazione in occasione di un incendio sviluppatosi proprio tra i veli del Crocifisso la sera del 1 Marzo 1985 quando viene gravemente danneggiato il cappellone ed il rivestimento di tartaruga della Croce con pericolo per la stessa immagine.
L’intervento dei fratelli è immediato ed unanime: uno di essi si lancia tra le fiamme per salvare il prezioso tesoro.