I libri sapienziali

La vita, la morte, l’amore, le relazioni sociali, il dolore e il senso stesso dell’esistenza, sono temi fondamentali sui quali ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è interrogato. La Parola di Dio ci aiuta a rispondere e a darvi un senso.

A partire dal V secolo si formarono in Israele, dei libri sapienziali che ci trasmettono delle riflessioni sull’esperienza umana come fonte di saggezza.

L’insieme della letteratura sapienziale, attribuita idealmente al re Salomone, si articola in cinque libri, una specie di “pentateuco” sapienziale: Proverbi, Ecclesiastico (Siracide), Giobbe, Ecclesiaste (Qohelet) e Sapienza. A questi libri vengono impropriamente aggiunti i Salmi e il Cantico dei Cantici.

Non dobbiamo però pensare che la sapienza biblica si limiti soltanto ai libri sapienziali, essa ha invece un contesto molto ampio e si manifesta lungo tutta la storia di Israele, sebbena riceva particolare impulso dopo l’esilio.

La letteratura sapienziale non era presente soltanto in Israele. Lungo tutta la sua storia l’Egitto ha prodotto libri sapienziali, in Mesopotamia, a partire dall’epoca dei Sumeri, sono attestate composizioni di proverbi, favole, poemi sulla sofferenza come il libro di Giobbe.

Il tipo di sapienza di questi popoli era però una sapienza internazionale, che non aveva nessuna preoccupazione religiosa. Questa sapienza cercava di spiegare il destino degli uomini attraverso riflessioni filosofiche, partendo comunque sempre dall’esperienza.

Anche Israele ha conosciuto e si è nutrito di questo tipo di sapienza soffermandosi, come gli altri popoli orientali, sul destino indivi-duale di ogni uomo, senza preoccuparsi del futuro del popolo. Diversamente da quei popoli lo sguardo dei saggi di Israele è illuminato da una luce superiore: quella della fede jahvista. La fede nell’unico Dio che ha per-messo ai sapienti israeliti di reinterpretare la sapienza dei popoli vicini, purificandola, così da rimanere sempre fedeli all’alleanza con Dio.

Lo Spirito Santo, poi, ha vivificato la saggezza umana trasformandola in Rivelazione di Dio.

Così come i Profeti ci aiutano prevalentemente a fare una lettura degli avvenimenti della storia, allo stesso modo i Saggi ci insegnano, per mezzo della riflessione, a penetrare all’interno delle leggi che governano la vita e l’universo.

I libri sapienziali ci orientano alla pienezza della Sapienza di Dio rivelata in Gesù Cristo, unico mediatore nell’opera della creazione e della redenzione. Per conoscere veramente chi sia l’uomo e dove risieda il vero segreto della felicità non c’è altra VIA che l’umanità piena di Cristo Signore, venuto ad abitare in mezzo a noi, per salvarci.

La saggezza è quella realtà complessa che educa all’arte del discernimento cioé, alla capacità di distinguere ciò che conduce alla vita da ciò che causa la morte, ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è utile da ciò che è inutile. La persona saggia ha imparato, dalla sua esperienza personale, e da quella degli altri, la difficile arte di vivere e di coltivare le relazioni umane.

Esperienza e riflessione sono delle qualità dinamiche che possiamo trasmettere da una generazione all’altra. Per ottenere però la Sapienza è necessario chiederla a Dio come un DONO. Dio non si sostituisce allo sforzo umano della ricerca, ma lo benedice e lo feconda.

I libri sapienziali vogliono allora educarci a saper vedere il riflesso della Sapienza divina in tutta la realtà.

Anche la ricerca della felicità umana non può mai essere in contrasto con ciò che piace a Dio, anzi la beatitudine sta nel seguire le vie del Signore e nel mettere in pratica la sua Parola come unico e reale segreto di libertà piena, proprio perché, principio della sapienza è “il timore del Signore”.

Nella Sacra Scrittura l’arte del vivere viene sempre illuminata dalla fede che sa opportunamente intervenire contro il rischio di sostituire la sapienza umana a quella di Dio.

La Bibbia ci insegna che la Sapienza è un dono che viene dall’alto ma anche che è una qualità umana maturata con l’esperienza della vita e della storia. In questo intreccio umano e divino continua a parlarci una tradizione secolare di saggezza, posta a servizio della fede.