Resurrezione
E’ Pasqua! Un morto è risuscitato, Gesù Cristo: è questo il motivo della nostra fede. La sua resurrezione è garanzia della nostra. Cristo risorge donandoci la certezza che anche noi risorgeremo come Lui. Non si tratta di una semplice rianimazione di un cadavere, quanto piuttosto il passaggio ad un’altra vita di cui il nostro mondo ce ne dà solo un’immagine molto debole.
La Resurrezione non è nemmeno un evento del passato che viene ricommemorato da noi credenti; è piuttosto un avvenimento capace di illuminare la vita di ogni persona e di ogni comunità (di ogni tempo e di ogni luogo). E tutto ciò grazie a Gesù che ha vinto definitivamente la morte assicurando lo stesso traguardo a tutti. Se Lui non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede! (cfr. S. Paolo).
La resurrezione è dunque per ognuno di noi:
* Ciò che dà senso alla vita, la morte infatti non è più il triste e definitivo traguardo della nostra esistenza, ma il passaggio ad una vita piena dove non ci sarà più limite creaturale, dove il dolore cesserà di essere, dove la presenza continua e viva del Padre darà eterna certezza e pace. In altre parole il nostro limite più grande viene sconfitto e così possiamo partecipare della stessa vita di Dio.
* La liberazione definitiva dalla morte che riempie di speranza la vita presente specialmente nei momenti più difficili di sofferenza fisica e morale, di solitudine, di abbandono, di ingiustizia e di oppressione. S. Paolo scrive che "le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi (...). Anche noi,(come la creazione) gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, aspettando la redenzione del corpo. Poiché nella speranza noi siamo stati salvati" (Rm 8,18-23).
* La resurrezione rappresenta anche la vittoria definitiva del bene sul male.
Partecipare alla resurrezione di Cristo, per ognuno di noi, significa:
* Innanzitutto cercare di vincere il male presente in noi e attorno a noi impegnandoci con tenacia e pazienza e utilizzando le armi che Gesù stesso ci ha donato: la preghiera, i sacramenti.
* Portare dentro di noi, e comunicare agli altri, questo atteggiamento di speranza, anche quando ci sentiamo scoraggiati per le tante difficoltà che incontriamo.
* Vivere la passione che precede sempre ogni resurrezione. Non c’è vittoria sul male che non comporti un sacrificio. Ogni giorno incontriamo molte strade: quelle che portano al male sono facilmente percorribili, quelle che portano al bene sono tortuose e comportano una dura battaglia con noi stessi per vincere l’egoismo, la prepotenza e la falsità.
* La resurrezione è anche Mistero. Mistero non vuol dire che siamo in presenza di un evento di cui non abbiamo notizia, perché Dio di questo evento ci ha rivelato parecchio. Ma per comprendere e vivere la resurrezione sono indispensabili anche la fede e la speranza.
Apparentemente sembra che non ci sia nulla di nuovo sotto il sole, come recita l’Ecclesiaste, di fatto Cristo fa nuove tutte le cose (Ap 21,5). Noi che crediamo nella resurrezione possiamo dichiarare con S. Paolo: "Noi annunciamo quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, tutto ciò che Dio ha preparato per coloro che lo amano" (1 Cor 2,9).
Solo la follia dell’amore libera dall’assurdità della vita.