Le Insegne Liturgiche

La Stola

La StolaTra le vesti liturgiche che indossano i ministri sacri vi sono le insegne liturgiche che possono essere comuni o pontificali.

La stola fa parte delle insegne comuni e può essere indossata dal Vescovo, dal sacerdote e dal diacono.

La stola é molto simile al manipolo; é questo un paramento di circa un metro ormai in disuso, ma molto usato dai consoli e dalle autorità romane come fazzoletto di stoffa pregiata (pannilino = panno di lino). I celebranti ponevano il manipolo sull’avambraccio sinistro a scopo decorativo e onorifico.

Il ManipoloPur mantenendo la stessa forma, la stessa materia e lo stesso colore, la stola si differenzia dal manipolo perché più lunga. Essa è decorata da tre croci realizzate con gallone o merletto (nel cui caso vengono applicate), oppure ricamate sulle due estremità e al centro: la croce centrale viene baciata dal celebrante. Quando viene indossata sotto la casula o la dalmatica deve essere abbastanza larga e lunga, cioé ben visibile. Tra l’altro non può essere indossata sugli abiti civili.

Anticamente esistevano diversi modi d’indossarla: il sacerdote la poneva sulle spalle e incrociava i capi sul petto; il diacono la indossava a tracolla, dalla spalla sinistra al fianco destro; il Vescovo invece la poggiava sul collo facendo pendere le estremità sul davanti. Quest’ultimo modo è quello che è entrato nell’uso attuale.

Storia

Il nome originario della stola era orarium. Il termine orarium deriva dal greco os, bocca o viso. Si tratta di un panno utile ad asciugare la bocca o il viso dal sudore.

Questo nome fu usato per la prima volta in oriente. Si vuole far risalire l’orarium allorarium profano, un vero e proprio fazzoletto da collo, ma per tale affermazione manca un valido fondamento. I liturgisti medievali collegarono orarium ad orare, pregare o predicare.

Il Sinodo di Magonza dell’813 decretò che se un prete viaggiante senza stola veniva derubato, ferito e ucciso, l’autore del delitto doveva essere punito con una pena semplice; nel caso in cui fosse provvisto di stola, il malfattore veniva punito con una pena tripla.

Le stole furono realizzate con lino, cotone e lana, ma anche seta. Nel sec. XI si usò arricchire le estremità del paramento con le frange d’oro, con campanelli d’argento e cose simili. Inizialmente se ne confezionarono di esageratamente lunghe, 2, 5 metri e molto strette, 4-5 centimetri. Pian piano furono allargate e ampliate anche le estremità.