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950
anni fa
1054 Scisma d'Oriente |
Cristiani
d'Oriente e d'Occidente
Storia di una divisione |
800
anni fa
1204 Quarta Crociata |
Le premesse
Dal 476, quando i barbari pagani hanno fatto cadere l’Impero Romano d’Occidente, l’unico difensore della fede cristiana è rimasto l’Impero Romano d’Oriente, la cui capitale è Bisanzio, cioè Costantinopoli (l’odierna Istanbul).
Nel 600 l’Impero di Bisanzio mantiene ancora diversi territori in Italia, compreso il Lazio; in questo modo riesce a difendere il Patriarcato cristiano più importante, quello di Roma.
Ma negli anni seguenti, sotto la spinta dei Longobardi, l’Impero Bizantino perde quasi tutti i territori italiani, tanto che nel 750 gli rimane solo Ravenna.Carlo Magno
La Chiesa di Roma, per difendersi, è allora costretta ad appoggiarsi ai Franchi. Nell’800 il Papa incorona Imperatore il loro Re, Carlo Magno, che così diventa il difensore della Chiesa latina.
Questo non piace agli Imperatori di Costantinopoli, che si considerano gli unici difensori della fede cristiana, e gli unici legittimi continuatori dell’Impero Romano. Infatti Carlo Magno, al quale il Papa ha dato ingiustamente il titolo di Imperatore, non è un latino ma un barbaro, quindi un usurpatore; e così pure i suoi successori.
L'Islam
Nello stesso periodo l’Oriente è sottoposto alla micidiale espansione dell’Islam, che strappa molti territori all’Impero Bizantino e distrugge i Patriarcati cristiani di Gerusalemme, Alessandria d’Egitto e Antiochia.
Dei cinque Patriarcati storici, ne restano solo due: quello greco di Costantinopoli e quello latino di Roma. Due interlocutori che sono già lontanissimi per cultura e minati da forti attriti politici.Il “Filioque”
In questo clima di reciproca diffidenza, ogni piccola diversità diventa occasione di scontro e allontanamento. Così avviene per la questione del “Filiòque”.
Il Credo, formula di fede solennemente stabilita dal Concilio di Nicea nel 325 e comune a tutti i cristiani, diceva: “Credo lo Spirito Santo, che procede dal Padre”. Al diffondersi dell’eresia ariana, secondo cui il Figlio è inferiore al Padre, in Spagna nasce l’abitudine di aggiungere la parola “Filioque” al Credo, che così diventa: “Credo lo Spirito Santo, che procede dal Padre e dal Figlio”.
Questa aggiunta non solleva problemi dottrinali: è solo un modo per riaffermare che il Padre e il Figlio sono uguali. L’uso del “Filioque” non è imposto dal Papa, ma viene diffuso proprio dall’Imperatore Carlo Magno.
In Oriente ciò non viene accettato, per due motivi: primo, perché non è lecito aggiungere una parola al Credo senza convocare la Chiesa di Costantinopoli; secondo, perché l’Impero d’Occidente è illegittimo e non può dettar legge in materia religiosa.L'iconoclastìa
Ma c'è un'altra occasione di scontro. Per più di un secolo, dal 725 all'843, gli Imperatori d'Oriente appoggiano l'iconoclastìa: vogliono cioè impedire la venerazione delle immagini sacre, distruggendole.
Da Roma i Papi difendono le immagini sacre e condannano l'iconoclastìa, ponendosi così in aperto scontro con il potere politico bizantino.Il primato del Papa
L'attrito fra Roma e Costantinopoli si trascina per un paio di secoli, durante i quali l'Oriente comincia a mettere in discussione il "Primato di Pietro": Costantinopoli fa sempre più fatica a riconoscere nel Papa il capo di tutta la Chiesa.
Nel corso degli anni i tentativi “diplomatici” per ricucire lo strappo falliscono clamorosamente; fino a che, nel 1054, il Papa Leone IX e il Patriarca di Costantinopoli Michele Cerulario si scomunicano a vicenda: è lo Scisma d’Oriente.
La quarta Crociata
Un secolo e mezzo più tardi si compie la rottura definitiva.
Nel 1202 il Papa Innocenzo III indìce la quarta Crociata per liberare dall’Islam la Terrasanta.
I Veneziani prestano le navi e guidano la spedizione; ma all'insaputa del Papa, “dirottano” la Crociata su Costantinopoli, la maggior rivale di Venezia nei commerci sul mare.
Così la IV Crociata, non per colpa della Chiesa ma per gli interessi economici della Serenissima, diviene scandalosamente una guerra di cristiani contro cristiani.
Nel 1204 i Veneziani invadono e saccheggiano Costantinopoli e vi fondano l’Impero Latino d’Oriente, imponendo il rito latino.
Per i cristiani d’Oriente, che hanno in Costantinopoli la loro città simbolo, questa antica umiliazione pesa ancora oggi; ed è la frattura più difficile da sanare.