15 dicembre 2000 - Parrocchia Maria Regina Pacis - Milano
Le riflessioni e le preghiere di
questa sera sono ispirate alle immagini di alcuni dipinti del '600,
tratti dalla mostra "La Luce del Vero" allestita a Bergamo per l'anno del
Giubileo.
Ma perchè presentare dei quadri ad una veglia natalizia?
Le immagini che vediamo rappresentano scene delle sacre
scritture, e crediamo che la fede degli autori (tanta o poca, chi
può giudicarlo?) sia stata illuminata dallo Spirito per parlare
agli uomini di tutti i tempi del mistero di Dio attraverso le
immagini.
La luce è il filo conduttore di tutte queste opere. La luce è
un elemento immateriale che sa trasformare ed arricchire di
colore l'oscuro contorno delle cose. E' come la Fede.
Preghiera iniziale
Signore, siamo qui davanti a te,
riuniti nel tuo nome,
per prepararci al Natale di Gesù. Donaci di attenderlo
con lo stesso amore con cui
lo attesero Maria e Giuseppe.
Infondi nel cuore di ogni uomo uno spirito di giustizia e di pace
e fa' che a nessun bambino manchi il pane e l'amore.
Proteggi le nostre famiglie
e donaci di vivere sempre uniti
nella concordia e nell'amore. Amen.
Primo Quadro:
GIOBBE DERISO DALLA MOGLIE (Georges de La Tour)
Giobbe deriso dalla moglie è un soggetto tratto dall'antico
testamento.
Uomo onesto e retto, Giobbe fu messo alla prova da numerose e
svariate disgrazie, tra cui la lebbra.
"Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in
mezzo alla cenere.
Allora sua moglie disse: 'Rimani ancor fermo nella tua integrità?
Benedici Dio e muori!' Ma egli le rispose: "Come parlerebbe
una stolta, così tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene,
perchè non dovremmo accettare il male?' " (Giobbe 2, 8-10).
Nel dipinto di La Tour, la moglie offre al marito il modesto lume
della ragione, cercando di convincerlo che le sua storia è una
prova che Dio l'ha abbandonato, e che Giobbe farebbe bene ad
arrendersi.
La candela della donna non dà luce al viso di Giobbe, perchè la
luce della ragione non sempre permette di distinguere la verità.
La luce vera, che illumina le storie degli uomini è Gesù:
"Veniva nel mondo la Luce vera, quella che illumina ogni
uomo … A quanti l'hanno accolta ha dato potere di diventare
figli di Dio". (Gv 1,9. 12)
Seconda preghiera:
Signore Gesù,
Figlio di Dio e nostro fratello, tu sei nato per noi
e per la nostra salvezza.
Tu sei la luce del mondo: sei venuto per liberarci dalle tenebre
e per illuminare la nostra vita con la tua gioia e il tuo amore.
Grazie, Gesù.
Secondo Quadro :
LA VERGINE ASSOPITA (Francisco de Zurbaran)
Il titolo convenzionale di questo quadro, La Vergine bambina
assopita, forse non esprime al meglio il significato del dipinto:
Maria qui non è 'assopita' ma estatica, quasi trasfigurata
dall'esaltazione spirituale a cui il libro che ha in mano l'ha
condotta. Così intensa è la sua reazione che ha dovuto
interrompere la lettura: ella tiene il segno nel libro con il
dito, mentre appoggia la testa alla mano sinistra.
La forza illuminante delle parole appena lette è tale che il
volto della fanciulla diventa raggiante e intorno ai suoi capelli
si scorge una sorta di luminosità; la nube angelica dietro la
testa suggerisce ciò che Maria 'vede' dentro di sè, dietro le
palpebre abbassate.
Il lirismo di quest'opera è grande; ritrae uno slancio
inesprimibile, ineffabile, una sinfonia interiore, poichè la
Parola in Maria si fa gioia, prima di diventare carne. Ella
concepirà il Creatore, e canterà: "L'anima mia magnifica
il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore" (Lc.1,46-47).
Terza preghiera:
[Lettore]
O Maria, il tuo cuore si è riempito di gioia quando l'angelo ti
ha chiesto di diventare la mamma di Gesù, il Dio con noi.
Ecco il mio cuore: riempilo della gioia di Dio perchè faccia
luce nella mia casa e io la regali a chi è triste.
[Tutti]
Vieni, Gesù, grande regalo di Dio:
illumina la nostra casa con la tua gioia.
[Lettore]
O Maria, il tuo cuore si è riempito di pace come quello di ogni
mamma
che porta in sè una nuova creatura. Ecco il mio cuore: riempilo
della pace di Dio, perchè rassereni la mia casa e io la regali a
chi è soffocato dall'odio.
Vieni, Gesù, grande regalo di Dio:
illumina la nostra casa con la tua pace.
[Lettore]
O Maria, il tuo cuore si è aperto al servizio come quello di
ogni mamma
chiamata ad allevare una nuova creatura. Ecco il mio cuore:
riempilo dell'amore di Dio perchè riscaldi e animi la mia casa e
io sia al servizio di chi è povero.
Vieni, Gesù, grande regalo di Dio:
illumina la nostra casa con il tuo amore.
[Lettore]
O Maria, il tuo cuore si è riempito di fiducia come quello di
ogni mamma
che pensa al futuro della sua creatura.
Ecco il mio cuore: riempilo della fiducia di Dio perchè dia
speranza alla mia casa
e io la regali a chi non crede più nella vita.
Vieni, Gesù, grande regalo di Dio:
illumina la nostra casa con la tua fiducia.
Terzo Quadro :
SAN GIOVANNI CON L'AGNELLO (Caravaggio)
Giovanni Battista prepara la venuta di Gesù.
Zaccaria, il papà di Giovanni Battista, rivolge queste parole al
suo bambino neonato.
"E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perchè
andrai innanzi al Signore a preparargli le strade" (Lc 1,76).
Il quadro sviluppa questo tema biblico della chiamata del profeta-
fanciullo. Dio dice di San Giovanni: "Prima che tu uscissi
alla luce ti avevo consacrato" (Ger. 1, 5).
Caravaggio, nel quadro, illustra specificamente il versetto in
cui l'evangelista Luca, parlando di san Giovanni, afferma: "Il
fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in
regioni deserte fino alla sua manifestazione a Israele" (Lc
1, 80).
Nel dipinto il carattere desertico del luogo è evidente, così
come la 'crescita' del ragazzo: il bel corpo adolescenziale
domina tutto quadro.
Il corpo è accarezzato dalla luce, mentre il volto del santo
rimane nell'ombra, come dice san Luca "fino al giorno della
sua manifestazione a Israele".
Lo sguardo del ragazzo è rivolto all'agnello, la croce è
fermamente impugnata: questi elementi testimoniano la crescita
interiore per cui il giovane "si fortificava nello spirito",
preparandosi ad annunciare il Cristo non solo a parole, ma anche
con la vita.
Il contrasto tra La luminosa vitalità del corpo del ragazzo
contrasta con l'ombra sul suo volto, che guarda l'agnello, e
intravede il proprio martirio.
Quarta preghiera
[Lettore]
La Parola, quando è ascoltata veramente, entra nel cuore e lo
cambia: così era successo a Giovanni: non gli interessavano più
i bei vestiti nè i cibi raffinati, viveva nel deserto,
vestendosi di pelli di cammello e mangiando miele selvatico:
l'unica sua preoccupazione era la Parola da annunciare a tutti.
Insegnaci, Gesù, a non preoccuparci troppo delle nostre cose, ma
a preoccuparci degli altri che hanno bisogno della nostra
attenzione.
[Tutti] Signore, per questo ti preghiamo.
[Lettore]
Signore, fa che i nostri figli crescano belli nel corpo, ma anche
nello spirito, attenti alla tua chiamata e capaci di leggere il
progetto che Tu hai pensato per ognuno di loro.
[Tutti] Signore, per questo ti preghiamo.
Quarto Quadro :
IL NEONATO (Georges de La Tour)
"Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni
uomo".
Al centro del dipinto Georges de La Tour colloca un neonato, Gesù,
tra le braccia della Madonna, assistita da sua madre, sant'Anna.
L'abito bianco del bambino, riflettendo la luce, effettivamente
'illumina' tutte le altre figure.
Il nostro sguardo è catturato dal viso del bambino che dorme
dolcemente, la piccola bocca aperta nel respiro. "In lui era
la vita, e la vita era la luce degli uomini", precisa san
Giovanni, ed è infatti sul miracolo della vita nascente che le
due donne portano l'attenzione: quella a sinistra con gli occhi
lucenti per la commozione e la giovane madre che, reggendo il
figlio con estrema delicatezza, abbassa lo sguardo come se stesse
interiorizzando queste cose, "meditandole nel suo cuore"
(Lc 2,19).
Il 'soggetto' del dipinto è quindi la tenera carne del neonato
messa in rilievo dalla luce e dal cappuccio candido.. "Il
Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi, e noi
vedemmo la sua gloria" (Gv 1,14). La mano destra della donna
che assiste, mentre ripara la fiammella della sua candela,
incornicia questa 'gloria', compiendo sul bambino un gesto
spontaneo di benedizione.
(Preghiera di una mamma)
Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi.
Dio si è fatto bambino.
Cerchiamo insieme questo bambino, come fecero i pastori di
Betlemme ; accogliamolo nelle nostre famiglie, viviamo in modo
tale che trovi casa presso di noi. Così Egli ci donerà la pace
e chi troverà il Signore in mezzo noi, troverà l'amore.
(Preghiera di bambini)
Benvenuto Gesù Bambino!
Benvenuto nel mondo,
Benvenuto tra noi.
Per te, Gesù, è questa festa.
Queste luci, questi canti e queste preghiere sono per te.
Con te la tenerezza di Dio nasce sulla terra.
Quinto Quadro:
L'ADORAZIONE DEI PASTORI (Georges de La Tour)
Questo dipinto esprime una tenerezza immensa, nell'intensità
della concentrazione dei pastori attorno a Gesù. E' una scena
notturna, alla luce di un lume.
Questa atmosfera di meditazione incantata, in cui i personaggi
pregano e adorano il Bambino, è resa grazie alla sola luce della
candela, che simboleggia la luce della fede.
Ma il Bambino, che dorme tranquillo vegliato dai pastori, irradia
una luminosità più intensa di quanto non consenta il lume: è
la luce di Dio, la sola che illumina ogni uomo. Il divino è
entrato nella realtà quotidiana; L'identificazione di Dio con
l'uomo è totale.
(Preghiera di bambini: Al Presepio)
Venite con me
fino al presepio!
Lasciate le vostre occupazioni e venite a vedere
il piccolo bambino che riposa dolcemente accanto alla sua mamma!
E appena nato, dorme, è così fragile, ci assomiglia.
Venite e mettetevi in ginocchio: questo piccolo bambino è la
gioia di Dio
per tutta la terra!
(Preghiera di bambini )
[Lettore]
Signore,
ci vuoi proprio un gran bene
se hai deciso di venire in mezzo a noi.
Maria,
aiutaci ad attendere Gesù
nel silenzio della preghiera,
con cuore umile e sincero.
Giuseppe,
aiutaci a far posto a Gesù
facendo, obbedienti, il nostro dovere
senza scordare di essere
attenti e premurosi con tutti.
[Tutti]
Come i pastori
vogliamo andare incontro a Gesù
cambiando lo sguardo,
le orecchie, le parole, le mani, il cuore
per lodarlo e ringraziarlo.
Vieni, Gesù!
Il nostro cuore ti attende. Amen.
Sesto Quadro:
LA CASA DI NAZARETH (Francisco de Zurbaran)
In questo dipinto Zurbaran raffigura un episodio della 'vita
nascosta' di Gesù, il periodo formativo della sua personalità
umana, quando, dopo l'episodio del tempio di Gerusalemme a dodici
anni, torna a Nazaret per stare sottomesso a Maria e Giuseppe,
crescendo "in sapienza, età e grazia" mentre sua madre
meditava queste cose nel suo cuore (Lc. 2, 51-52).
Qui Gesù adolescente, di quindici anni all'incirca, sta
crescendo in sapienza: il suo volto, dal profilo angelico,
contempla con profetica pazienza una piccola ferita avuta mentre
'giocava' a fabbricare un serto di spine. Sulla destra c'è
Maria, riflessiva e sofferente, che, sospendendo il lavoro di
cucito, si abbandona alla contemplazione del figlio. Sul tavolo,
il libro aperto, è un riferimento alla Parola di Dio.
Dal cielo scende come benedizione una fascia di luce che tocca
Lui, la madre e gli oggetti vari nella stanza, suggerendo la
forza unificatrice dell'Incarnazione. Con l'ingresso di Dio nel
creato, infatti, il significato delle cose materiali e dei loro
misteriosi rapporti con l'uomo 'riceve luce' dalla presenza di
Cristo, per il quale e in vista del quale tutto è stato fatto.
Diceva Paolo VI: "La casa di Nazaret è la scuola dove si
inizia a comprendere la vita di Gesù". "Qui s'impara
ad osservare, ad ascoltare, a penetrare il significato così
profondo e così misterioso di questa manifestazione del Figlio
di Dio tanto semplice, umile e bella. Qui tutto ha una voce,
tutto ha un significato. Questa casa ci insegna il silenzio".
(Preghiera dei genitori )
Signore, ti ringraziamo per il dono dei figli.
Noi sentiamo la responsabilità e la difficoltà di aiutarli a
crescere come persone libere , generose, responsabili e mature
nella fede.
Tu che hai affidato tuo figlio alle cure di una famiglia, donaci
la luce del tuo spirito, perchè sappiamo guidarli sulla strada
del bene, incoraggiandoli a camminarvi da soli, confidando nella
tua grazia e nella tua provvidenza.
(Preghiera dei figli)
Signore Gesù, che hai amato teneramente Maria e Giuseppe,
aiutami ad amare i miei genitori e a manifestare loro la mia
riconoscenza per quello che fanno per me.
Dona loro salute e lunga vita, benedici le loro fatiche e
proteggili da ogni pericolo. Amen
BUON NATALE !