31 gennaio San Giovanni Bosco Non poteva
mancare, nel nuovo Calendario della Chiesa, la memoria obbligatoria di San
Giovanni Bosco. Tutti sono d'accordo sul significato storico dell'opera di
San Giovanni Bosco, Santo del lavoro, patrono degli apprendisti, grande
educatore di giovani. Don Bosco ‑ come fu chiamato semplicemente per tutta la vita, e come molti ancora preferiscono chiamarlo, con affettuosa immediatezza ‑ era nato povero in quel Piemonte che non fu soltanto la fucina della nuova Italia politica, ma anche il vivaio del rinnovamento sociale cristiano del nostro paese. Vide la luce
nel 18,5, nella frazione rurale di Castelnuovo d'Asti, in una famiglia
contadina. Contro il parere dei parenti, mamma Margherita aveva voluto che
egli seguisse la sue vocazione sacerdotale ma, donna ammirevole, gli aveva
detto « In povertà sono nata, in povertà sono vissuta, voglio morire in
povertà. Se tu volessi farti prete per diventare ricco, io non verrò mai
neppure a farti visita ». Visse invece
sempre con lui e con i ragazzi da lui raccolti sotto la famosa tettoia
Pinardi, che costituì' il primo nucleo delle opere di Don Bosco. Per quei
ragazzi, don Bosco chiese a tutti, per tutta la vita, danaro e lavoro, per
quei ragazzi raccolti per la strada, sfamati, educati e istruiti in un
mestiere. Perché Don
Bosco capì, quando nasceva il nuovo mondo industriale, che la gioventù doveva
essere preparata alla vita, non solo moralmente ma anche professionalmente.
Ideò perciò le prime scuole professionali, dalle quali dovevano uscire, non
tanto uomini colti quanto operai onesti e capaci. Egli fu anche un acuto
pedagogista e voile che nelle sue scuole fosse applicato il sistema «
preventivo », che consisteva nel prevenire gli errori, in tempi nei quali il
sistema educativo era ancora « repressivo », e consisteva nel reprimere e
punire gli sbagli commessi. Egli perciò, più che maestro, si reputava « amico
» dei ragazzi, per i quali sopportò gravissime fatiche e patì persecuzioni
politiche. Un prete che si occupava di scuole e che fondava ovunque
laboratori dava sospetti ai politici, liberali di nome e settari di fatto.
Egli pose la sue opera di educatore cristiano sotto la protezione di San
Francesco di Sales, perciò i suoi seguaci presero il nome di « Salesiani ». La tettoia
Pinardi si dilatò smisuratamente e alla morte del Santo, avvenuta a Torino
nel 1888 le opere salesiane maschili, e quelle femminili di Maria
Ausiliatrice, dirette dalla Santa Maria Mazzarello, si erano estese, non soltanto
in Italia ma in Francia, Spagna, Belgio, Austria, Inghilterra, Argentina,
Uruguay, Brasile, Cile ed Ecuador, con 64 case, e più di mille religiosi. E il seme
gettato dal tenace contadino di Castelnuovo d'Asti, che la Chiesa ha
riconosciuto Santo nel 1934, germoglia tuttora a tutte le latitudini, e
fruttifica sempre di più in mezzo ai popoli di ogni colore e razza. |