Da
un anno hanno aperto non lontano da casa mia un negozio con un nome che mi
sembrava un po’ ambizioso: la Bottega del Mondo. La prima volta ci sono
entrata per curiosità e già che c’ero ho comperato il tè verde dello Sri
Lanka, confezione da 25 filtri, 4.700 lire. Leggo
sempre le etichette degli acquisti, e quella del tè diceva: «Questo prodotto
del commercio equo e solidale garantisce 2.500 posti di lavoro, favorisce il
miglioramento delle condizioni di vita, dell’assistenza sanitaria e della
casa ai coltivatori e alle loro famiglie». Non avrei mai immaginato tante
implicazioni in una tazza di tè. Sono
diventata cliente del negozio e amica dei gestori, i giovani coniugi Paolo e
Maria. Oltre che dalle etichette, ho imparato anche da loro che il nome di
Bottega del Mondo è proprio ambizioso. Infatti ambisce a vendere in modo equo,
giusto, con chi si spacca la schiena e ne ricava solo le briciole, mentre si
arricchiscono intermediari, importatori, grossisti. E solidale con i
contadini e gli artigiani del Terzo Mondo, i più sfruttati dal mercato
globale. Giorni fa ho rinnovato da Paolo e Maria la scorta di marmellata,
zucchero, cacao per l’arrivo dei miei nipoti golosi. E sentite che belle
storie si portano dietro quei prodotti così comuni. La
confettura di frutta tropicale (vasetto da 300 grammi, lire 5.000), come
informa il biglietto da visita incollato sul barattolo, è prodotta
artigianalmente e assicura un lavoro e un reddito dignitoso a centinaia di
coltivatori di papaya, araza e ananas nella zona di Facundo Vela, Ecuador; il
prezzo garantito dall’importatore consente lo sviluppo di altre attività,
come l’allevamento di bestiame e la costruzione di un caseificio. Lo zucchero di
canna marca Mascobado (mezzo chilo, lire 3.400) arriva dall’isola di Panay,
nelle Filippine; l’attività in cooperativa, cominciata con un solo mulino per
la spremitura della canna nel 1989, ha permesso di portare nella zona luce,
acqua e strade asfaltate. Il
cacao (sacchetto di 150 grammi, lire 3.700) si chiama El Ceibo, nome della
cooperativa nata 15 anni fa a La Paz, in Bolivia: 850 contadini che un tempo
coltivavano la pianta del cacao e basta, oggi sono piccoli imprenditori che
curano tutta la linea, raccolta dei semi, macinatura, confezione, vendita. Dai
prezzi tra parentesi capirete che molti prodotti costano più che al
supermercato. Ma non si diventa consumatore equo e solidale per risparmiare.
Credo lo si diventi almeno per non provare disagio quando si sentono storie
di povera gente sfruttata o di bambini ridotti in schiavitù. Questa idea del
commercio equo e solidale, che esiste nel mondo da trent’anni, in Italia ne
compie adesso dieci. L’ha diffusa un gruppo di volontariato di Bolzano, noto
con la sigla Ctm, che significa Cooperazione Terzo Mondo. Erano stanchi, quei
volontari, di discutere sugli "squilibri Nord-Sud" senza far
qualcosa in concreto. E così è nata la Ctm Altromercato (Via Macello 18 -
39100 Bolzano. Telefono 0471/97.53.339). Oggi
è un consorzio di 90 organizzazioni senza fini di lucro, può contare su
tremila volontari, importa prodotti alimentari e di artigianato da una
quarantina di Paesi di Asia, Africa e America latina, coordina le 150
Botteghe del Mondo italiane, finanzia progetti di sviluppo, concede prestiti. E ha un marchio simile ai famosi Made in Italy o
Made in Taiwan, però curioso come località: Made in Dignity. Un
Paese inesistente sulle carte geografiche, presente su quelle morali. Franca
Zambonini (da Famiglia Cristiana) |
Quando fare la spesa è come votare... Quando facciamo la spesa votiamo’:
detto così può non sembrare molto sensato, in realtà credo sia proprio il
genere di considerazioni da cui nasce l’idea di creare forme di commercio
alternativo. Trovare un modo diverso di comprare diventa un po’ come fondare
un nuovo partito politico, che rispetti valori e ideali trascurati da altri! Metafora a parte, questa esigenza c’è
e nasce da una profonda analisi della realtà, la stessa che Alex Zanotelli,
Frei Betto, le cui parole ho trovato anche nelle pagine di Koinonia, e altri
denunciano. Ci parlano di un mondo che non va perché non va l’economia su cui
si regge, perché esiste una apartheid economica che divide i ricchi dai
poveri; ci raccontano di un’economia che uccide, di una politica - quella che
dovrebbe avere al centro l’uomo - incapace di affrancarsi dall’economia e le
loro parole sono suffragate da dati numerici, da stime e previsioni elaborate
da esperti del settore. Noi li ascoltiamo come inevitabilmente ascoltiamo un
testimone del messaggio che annuncia! Credo, però, sia difficile reagire
costruttivamente dinanzi a tutto ciò, uno finisce per sentirsi troppo piccolo
per poter cambiare qualcosa: modificare il sistema economico ha tutto il
sapore della sfida, il fascino intrigante della scommessa impossibile! Non abbiamo difficoltà ad ammettere
che il sistema così com’è non è giusto, ma quanto a mutare il nostro stile di
vita per praticarne uno più sobrio, basta guardarsi intorno per capire come
sia molto più complicato! Però possiamo iniziare da noi stessi,
scoprire quale sia il nostro ruolo in questo sistema: siamo dei consumatori…e
come tali abbiamo potere! Su questo si fonda un po’ il senso della proposta
del COMMERCIO EQUO E SOLIDALE! Il commercio equo è una struttura diffusa a
livello nazionale ed europeo, che acquista prodotti (alimentari o
artigianato) presso cooperative di agricoltori o artigiani nei Paesi in via
di sviluppo e li rivende nel Nord del mondo garantendo ai produttori un
prezzo equo. A livello nazionale esistono dunque alcune compagnie di
importazione, la prima a nascere e oggi forse la più strutturata si chiama
C.T.M., che fanno arrivare qua in Italia la merce, la raccolgono in un
magazzino, quello di C.T.M. si trova a Verona, e da qui viene distribuito
nelle cosiddette Botteghe del Mondo. Ne esiste una anche a Pistoia, in
Piazzetta S.Stefano, per la precisione! Si tratta spesso di realtà non molto
grandi, sparse per la penisola, concentrate soprattutto al Nord, e gestite a
livello di volontariato. Uno degli slogan di questa iniziativa è stato, per
un certo periodo: ’se vuoi la pace scegli la giustizia’. Secondo me racchiude
un po’ l’essenza di questa proposta, l’urgenza di creare un diverso modo di
comprare e di vendere. Quando acquistiamo qualcosa esprimiamo un voto, nel
senso che diciamo sì o no non solo al sapore di una marca di caffè, ma anche
a tutto ciò che sta dietro a quell’aroma, anche alle condizioni di vita di
chi lo produce. Parlo non a caso del caffè: infatti è uno dei prodotti
simbolo del commercio equo e solidale, poiché il suo prezzo non viene
stabilito dai produttori, ma dalla Borsa di New York (come accade per il
petrolio) con le drammatiche conseguenze del caso. Il Commercio Equo ha
incentivato la formazione di cooperative di contadini, dalle quali acquista
caffè a un prezzo da loro stabilito. Questo, in alcuni casi, ha
significato un miglioramento delle condizioni di vita non solo dei membri
delle cooperative, ma anche di altri agricoltori della zona che, a fronte di
questa nuova realtà, hanno visto riconoscersi salari migliori. E’ bello pensare che il grande
gigante economico, tenuto in piedi da efficienti meccanismi, quelli del
consumismo, molto comodi per chi ha denaro da spendere e del tutto insofferenti
- quasi spietati - verso chi non ne ha, può crollare e possiamo essere noi a
farlo crollare, perché a noi è dato il potere di consumare meglio e
soprattutto di consumare meno. Possiamo essere noi a imporre delle
condizioni, semplicemente rifiutando quelle che ci vengono proposte. Quando
guardiamo la réclame di un qualche prodotto alimentare rigorosamente di prima
scelta, possiamo chiederci quanto ne è stato buttato via per selezionare
quello che ci stanno proponendo e possiamo poi pensare che dietro a ogni
scarto c’è una famiglia che vede buttar via il proprio lavoro e ogni
possibilità di guadagno fino alla stagione successiva! La fame di quella
famiglia è il prezzo del nostro cibo: siamo disposti a pagarlo? ‘Siamo
responsabili di quello che accade’ non possiamo fare finta di niente,
dobbiamo tentare di cambiare; questa, secondo me, è la provocazione che il
COMMERCIO EQUO E SOLIDALE ha accettato e che accettano tutti i clienti delle
Botteghe del Mondo. Forse questa struttura da sola non sarà sufficiente a
costruire un mondo diverso, però può insinuare l’idea che non è possibile che
tutto continui così perché non è GIUSTO, perché, per concludere con le parole
di Frei Betto, ‘sperare è osare’. Francesca
Ciampi |
IO NON COMPRO DA . . . GUIDA RAPIDA ALL’ACQUISTO RESPONSABILE
Associazione
Ago della Bilancia – Varese Il commercio mondiale è sempre più nelle mani di società
multinazionali che hanno ormai poteri tali da condizionare direttamente o
indirettamente le scelte economiche dei governi nazionali (e non solo quelli
del terzo mondo. Questa crescita di forza induce sempre di più queste aziende
a ritenersi intoccabili, e quindi, ad avere un atteggiamento di attenzione
nei confronti dei consumatori di pura facciata e finalizzato unicamente a
incrementare i profitti, ignorando salute, ambiente e diritti umani. L’unico strumento che il
cittadino comune ha a disposizione, per condizionare in qualche modo questi
centri di potere, è quello degli acquisti: possiamo ridurre i
comportamenti dannosi di queste aziende se ridurremo i loro profitti.
Nelle pagine che seguono, dopo alcune informazioni introduttive, verranno
presentate le aziende che mostrano il maggior grado di irresponsabilità nei
confronti delle persone e dell’ambiente. I dati derivano da una personale
rielaborazione di quelli presenti nel libro: “GUIDA AL CONSUMO CRITICO”
pubblicato dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo, edizioni EMI. Lo scopo è
quello di fornire una guida agile e facilmente utilizzabile; per questo ci
siamo limitati a prendere in considerazione pochissime, ma potentissime,
aziende. Per un’informazione completa ed esaustiva rimandiamo all’eccellente
volume sopra citato. Criteri di valutazione utilizzati
1.
Abuso di potere – Utilizzo del potere economico per condizionare
potere politico e opinione pubblica al fine di ottenere vantaggi diretti o
indiretti. 2.
Terzo mondo – Modalità di gestione delle attività produttive e
commerciali nei paesi del sud del mondo. 3.
Ambiente – Rispetto per l’ambiente. 4.
Vendite irresponsabili – Vendita di prodotti pericolosi
sia per caratteristiche proprie che per difetti tecnici; o che diventano
pericolosi in particolari condizioni socioeconomiche. 5.
Organismi Geneticamente Modificati – Produzione o utilizzo
di organismi geneticamente modificati. 6.
Sicurezza e diritti dei lavoratori – Misure di sicurezza e
rispetto dei diritti dei lavoratori previsti dai contratti o dalla legge. 7.
Illeciti e frodi – Produzione di beni contraffatti, inganno
commerciale, raggiri finanziari, corruzione. 8.
Etichette e pubblicità – Correttezza dei messaggi
pubblicitari e completezza delle etichette. Questi criteri, solo una parte di quelli presentati dal libro, sono stati scelti secondo un punto di vista soggettivo ed elaborati sostituendo dei punteggi ai simboli riportati dal testo. Ci conforta comunque il fatto che, tra le nove società che hanno ottenuto i peggiori punteggi, ben sette sono oggetto di campagne di boicottaggio da parte di associazioni a carattere sociale o ambientale. Il materiale è organizzato partendo dalle categorie e sottocategorie merceologiche, per ciascuna di queste vengono riportate le società in ordine di punteggio (dal più basso) con i relativi marchi. Per dare un quadro più possibile completo forniamo i seguenti elenchi: - Società che hanno ottenuto i
peggiori punteggi dal punto di vista etico (oggetto dell’analisi successiva) - Tutte le società che sono oggetto
di boicottaggio (al giugno 2000), con relativa motivazione e, per quelle non presenti nell’elenco
principale, anche i più importanti marchi. - Società che hanno ottenuto i
migliori punteggi dal punto di vista etico I primi due gruppi sono ordinati partendo dal punteggio più basso, il terzo è invece ordinato partendo dal punteggio più alto. Società che hanno ottenuto i peggiori punteggi NESTLÈ (b)*;
UNILEVER (b); BAYER; PHILIP MORRIS (b); MONSANTO (b); NOVARTIS (b); PEPSI COLA; PROCTER &
GAMBLE (b); CIRIO (b). Elenco di tutte le società oggetto
di campagne di boicottaggio NESTLÈ – Vendite irresponsabili, violazione del codice
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la commercializzazione dei
sostituti del latte materno UNILEVER - Sperimentazione sugli animali PHILIP MORRIS - Pubblicità ingannevole; campagne
finalizzate a dare un immagine di sensibilità a temi sociali, mentre viene
continuata la promozione del vizio del fumo specie tra i giovani MONSANTO - OGM; produzione massiccia di Organismi Geneticamente Modificati NOVARTIS - OGM; produzione massiccia di Organismi Geneticamente
Modificati PROCTER & GAMBLE - Sperimentazione sugli animali CIRIO - Comportamenti lesivi dei diritti dei lavoratori (Kenya) RECKITT BENCK – Sperimentazioni
sugli animali (Lavasbianca, Napisan, Binaca, Intima di Karinzia, Ava, Sole,
ecc.) COLGATE–PALMOLIVE –
Sperimentazioni sugli animali (Soflan, Dinamo, Olà, Aiax, Palmolive, Colgate,
Fabuloso, Soflan, ecc.) SUN-DIAMOND - Comportamenti gravemente lesivi dei
diritti dei lavoratori (Diamond, Sunsweet) CHIQUITA – Comportamenti
gravemente lesivi dei diritti dei lavoratori (Chiquita, Amigo, Viva, ecc.) BRISTOL-MYERS SQUIBB –
Sperimentazioni sugli animali (Squibb, Saugella) TOTALFINA-ELF – Finanziamento di
regimi oppressivi (Birmania) (Mapa, Spontex) JOHNSON WAX - Sperimentazione sugli animali (Pronto, Glade, Anitra WC, Idraulico Liquido, Mr. Muscolo, Raid, ecc.) Elenco delle società che
hanno ottenuto i migliori punteggi dal punto di vista etico
CTM – Importazione e distribuzione
di prodotti del Commercio Equo. COOP – Grande distribuzione. CONAPI – Cooperativa produttori
miele. BONDUELLE – Verdure in scatola,
congelate e fresche. RITTER – Cioccolata. ALSO – Farmaci e integratori energetici.
AMBROSOLI – Produzione miele. BALOCCO – Prodotti dolciari. BAULI – Prodotti da forno,
pandori, panettoni. DECO – Cooperativa: alimentari e
detersivi. GRANAROLO – Latte e derivati. ILLY – Caffè. LUCART – Carta. OROGEL – Settore agroindustriale,
gelati e surgelati. POMPADUR – Infusi e tè. SANGEMINI – Acque minerali. SCHIAPPARELLI – Cosmetici,
farmaci, prodotti dietetici CATEGORIE MERCEOLOGICHE, SOCIETÀ E MARCHI
BEVANDE NON ALCOLICHEAcque minerali ·
NESTLÈ Claudia, Giara, Gioiosa Valsesia, Giulia, Lievissima, Limpia, Lora
Recoaro, Panna, Pejo, Terrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino,
Sandalia, Tione, Ulmeta, Vera. Aranciate, Cole, ecc. ·
NESTLÈ Acqua Brillante Recoaro, Beltè, Chinò, Gingerino Recoaro, Mirage,
Nestea, San Pellegrino. ·
PEPSI COLA Mirinda, Pepsi Cola, Seven Up. ·
CIRIO Batik, Tè Ati. Bevande dietetiche ·
NOVARTIS Isostad, Vigoplus. Polveri per bevande·
NESTLÈ Diger Selz. Succhi di frutta·
CIRIO Dal Monte, Mangia e bevi. BISCOTTI, DOLCI
MERENDINE
Biscotti·
NESTLÈ Le Ore Liete. Cereali prima colazione·
NESTLÈ Cheerios, Chocapic, Fibre 1, Fitnes, Kix, Nesqiuik Cereali,
Trio. Merendine
· NESTLÈ Kit Kat, Lion. ·
PHILIP MORRIS Lila Pause, Milka Tender, Terry’s. Prodotti per ricorrenze (panettoni,
ecc.) ·
NESTLÈ Alemagna, Motta. CACAO, CAFFÈ E TÈ
Cacao·
NESTLÈ Cacao Perugina. Caffè·
NESTLÈ Nescafè. ·
PHILIP MORRIS Caramba, Faemino, Hag, Splendid. Cioccolata e cioccolatini· NESTLÈ After Eight, Alemagna, Baci, Ciocoblocco, Galak, Motta, Nestlè, Perugina,Quality Street, Rowntree Macintosh, Smarties. · PHILIP MORRIS Bittra Suchard, Cote d’Or,
Milka,Terry’s, Toblerone. Tè·
UNILEVER Lipton, Tè Ati CARNI E PESCE
Carne in scatola ·
PHILIP MORRIS Simmenthal, Spuntì. Salumi e Wurstel·
NESTLÈ Vismara. Tonno e Sardine·
CIRIO Cirio CARTE IGIENICHE E ASSORBENTI
Assorbenti e tamponi· PROCTER & GAMBLE Intervallo, Lines,
Tampax. Carta assorbente· PROCTER & GAMBLE Bounty. Carta igienica· PROCTER & GAMBLE Poffy. Fazzoletti· PROCTER & GAMBLE Senz’acqua Lines,
Tempo. Pannolini· PROCTER & GAMBLE Dignità, Linidor,
Pampers. DETERSIVI, DETERGENTI,
SBIANCANTI
Ammorbidenti·
UNILEVER Coccolino. · PROCTER & GAMBLE Lenor. Detersivi a mano e lavatrice·
UNILEVER BioPresto, Omo, Surf. · PROCTER & GAMBLE Ariel, Bolt, Dash,
Tide. Detersivi e additivi lavastoviglie·
UNILEVER Svelto. Detersivi piatti a mano·
UNILEVER Svelto. Detersivi superfici dure· UNILEVER Cif, Lysoform, Vim, Vim clorex. BAYER Baysan. · PROCTER & GAMBLE Baleno, Fébrèze, Mastro
Lindo, Mister Verde, Spic&Span, Tuono, Viakal. Additivi e smacchianti· PROCTER & GAMBLE Ace Gentile. Varechina· PROCTER & GAMBLE Ace, Può. FRUTTA E VERDURE
CONSERVATE
Frutta in scatola·
NESTLÈ Berni. ·
CIRIO Del Monte. Legumi e verdure in sacatola·
NESTLÈ Berni. ·
CIRIO Cirio, De Rica. Pomodori e passate·
CIRIO Cirio, De Rica, Del Monte. Sottoli e sottaceti·
NESTLÈ Berni, Condipasta, Condiriso FRUTTA TROPICALE
Ananas in scatola·
CIRIO Del Monte. GELATI E SURGELATI
Gelati e snacks surgelati· NESTLÈ Alemagna, Antica Gelateria del Corso, La Cremeria Motta, Motta. ·
UNILEVER Algida, Carte d’Or, Eldorado, Magnum, Solero, Sorbetteria di
Ranieri, Toseroni. Pesce surgelato ·
NESTLÈ Buitoni, Mare Fresco, Surgela. ·
UNILEVER Findus, Genepesca, Igloo. Piatti surgelati·
NESTLÈ Buitoni, Surgela. ·
UNILEVER Findus. Verdure surgelate·
NESTLÈ La Valle degli Orti, Surgela. ·
UNILEVER Findus. LATTICINI
Formaggi confezionati·
NESTLÈ Mio. ·
UNILEVER Milkana, Vive la Vie. ·
PHILIP MORRIS Baika, Dover, Gim, Invernizzi, Invernizzina, Jocca, Linderberg,
Lunchables, Maman Louise, Mozary, Osella, Philadelphia, Primolo, Sottilette,
Susanna. Panna e besciamella·
UNILEVER Creme cuisine. Yogurt e dessert·
NESTLÈ Fruit Joy, Fruttolo, Galak, LC1, Mio, Nesquik, MAIONESE, SALSE, SALE,
ACETO
Aceto·
NESTLÈ Sasso. ·
CIRIO Cirio. Dadi·
NESTLÈ Maggi. Maionese e salse varie·
NESTLÈ Sassonaise. ·
UNILEVER Amora, Calvè, Mayò, Top-down. ·
PHILIP MORRIS Legeresse, Mato-Mato, Mayonnaise. · CIRIO Ketchup Del Monte, Rubra. Sale·
NOVARTIS Novo Sal. Sughi·
NESTLÈ Berni, Buitoni. ·
CIRIO Cirio. MARMELLATA, MIELE,
ZUCCHERO
Dolcificanti·
MONSANTO Mivida Misura. Marmellate·
UNILEVER Vive la Vie. OLI E MARGARINE
Margarina·
UNILEVER Foglia d’Oro, Gradina, Maya, Rama. Olio di Oliva·
NESTLÈ Sasso. ·
UNILEVER Bertolli, Dante, Rocca dell’Uliveto, San Giorgio. ·
CIRIO Cirio. Olio di semi·
UNILEVER Friol, Marè, Maya. ORZO E INFUSI
Camomilla e infusi·
UNILEVER Lipton, Montania. Orzo·
NESTLÈ Orzoro. Solubili prima colazione·
NESTLÈ Cappuccino, Ecco…Frank, Malto Kneipp, Nesquik · PHILIPP MORRIS Milka Slurp ·
NOVARTIS Ovomaltina. PANE, CRACKERS E SNACKS
SALATI
Fette biscottate· NESTLÈ
Buitoni. ·
NOVARTIS Cèreal. Pane e sostituti del pane·
NOVARTIS Cèreal. Snacks salati· PROCTER & GAMBLE Pringles PASTA, RISO E
TORTELLINI
Pasta· NESTLÈ Buitoni, Pezzullo. ·
CIRIO La Pasta Rustica Cirio. Tortellini· NESTLÈ Buitoni PRODOTTI PER L’IGIENE
PERSONALE
Bagnoschiuma e shampoo·
UNILEVER Axe, Clear, Denim, Dimension, Dove, Pure&Vegetal, Timotei. · PROCTER &
GAMBLE Head&Shoulders, Infasil, Keramine H,
Pantene. Creme protettive·
UNILEVER Cutex, Leocrema, Pond’s. · PROCTER &
GAMBLE Oil of Olaz · NOVARTIS Piz Buin. Dentifrici·
UNILEVER Benefit, Durban’s, Mentadent, Paperino’s, Pepsodent. · PROCTER & GAMBLE AZ. Prodotti igiene intima· PROCTER & GAMBLE Infasil Intimo, Lines Lei. Saponi e lozioni da barba· UNILEVER Axe, Denim. · PROCTER & GAMBLE Noxzema.
Saponi mani e viso· UNILEVER Atkinsons, Dove, Lux, Lysoform, Rexona. · PROCTER & GAMBLE Carmay,
Infasil, Topexan. PRODOTTI PER L’INFANZIA
Biscotti per l’infanzia· NOVARTIS Gerber. Latte per bambini· NESTLÈ Guigoz, Mio, Nidina. Omogeneizzati· NESTLÈ Nestum. · NOVARTIS Gerber. Luigi Pezzullo per Ago della Bilancia |