Consiglio Pastorale Parrocchiale |
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Sesta riunionedel Consiglio Pastorale Parrocchiale del 11.09.2004 |
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Ordine del giorno: 1.
Preghiera e riflessione introduttiva cap. IV° del documento “Siamo Comunità?” 2. Approvazione verbale precedente
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L’incontro ha avuto luogo presso il Centro Parrocchiale
dalle ore 21 alle ore 23.15. Dopo la preghiera introduttiva Don Sergio ha commentato
l’orientamento pastorale dell’episcopato italiano per il nuovo anno che vede
al centro “la Parrocchia” le cui indicazioni sono contenute all’interno di
due documenti: 1.
Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia 2.
Nota Pastorale : Il volto missionario della Parrocchia
in un mondo che cambia E’ stato ribadito il ruolo
fondamentale della Parrocchia come cuore di tutto il nucleo cristiano
rilevandone tre aspetti nella loro essenzialità: 1.
Dalla Parrocchia parte il 1° annuncio
della fede. 2.
E’ la Parrocchia che accompagna
nel cammino di maturazione della fede. 3.
La Parrocchia è la realtà
più a contatto con la gente poiché è coinvolta nella vita delle persone. L’obiettivo
del prossimo anno pastorale sarà incentivare la maturazione di persone adulte
nel loro cammino di fede, attraverso il rinnovamento, con cambiamenti e
scelte più missionarie, un cristianesimo domestico a portata di famiglia e
non rivolto solo ai bambini ed agli anziani. La situazione attuale rende
evidente che dopo la S. Cresima spesso il cammino di fede s’interrompe. Nel
mondo adulto sono numerosi i cristiani la cui formazione è ferma al periodo
del catechismo adolescenziale. Di seguito le strategie auspicate dal Vescovo: 1.
Pastorale d’insieme - collaborazione tra Preti e Laici - collaborazione
con altre Parrocchie (Rete) 2. Missionarietà - apertura verso la Comunità per soddisfare
il bisogno di fede - individuare modi di agire rivolti alle
“cose essenziali” 3. Iniziazione
Cristiana - annuncio ed accompagnamento nel cammino
di fede. Lorenzi H. concorda
con la scarsa formazione della fede nel mondo adulto, ed evidenzia che,
frequentando alcuni anziani, si è resa conto personalmente di come la loro
fede si sia fermata ai primordi della vita cristiana Don Sergio invita
a riflettere sul fatto che sono sempre più frequenti le richieste di ricevere
la S. Cresima fuori dall’età standard, e propone di individuare dei cammini
per non perdere i contatti con i ragazzi e soprattutto le loro famiglie, che
ricevuta la S. Cresima fanno perdere le loro tracce. Forni E. conviene
con la necessità di studiare nuove forme per riuscire a trattenere i ragazzi
che abbandonano dopo la Cresima e sulla difficoltà, riscontrata fino ad ora,
ad intrattenere rapporti con le loro famiglie. Bettoni A. afferma
che tra la Cresima ed il Matrimonio, purtroppo, non esiste un punto
d’aggancio che possa trasformarsi in un’opportunità d’intervento, per
recuperare i ragazzi che hanno interrotto la frequenza in Parrocchia Lorenzi H. sottolinea
che il “Progetto Battesimo”, che si traduce nell’accompagnamento nella vita cristiana,
dovrebbe coprire proprio questo aspetto. Bettoni A ritiene
positiva, come auspicato dal Vescovo, la collaborazione con altre Parrocchie
per la possibilità di confrontarsi su problemi comuni. Don Sergio chiede
al CPP se é d’accordo nel riconoscere il ruolo centrale della “Parrocchia”? L’assemblea
risponde positivamente. Lorenzi D. ribadisce
l’importanza della Parrocchia, insostituibile nella distribuzione dei
Sacramenti ed auspica un abbinamento tra la forza dei movimenti cristiani e
la stessa. Questa sinergia, derivante dalla maggiore collaborazione non potrà
che assicurare risultati migliori. De Donno A afferma
che, facendo parte di un movimento, concorda con il fatto che la Parrocchia
deve essere posta in primo piano, la partecipazione ad un movimento deve
essere vissuto come un momento in più di preghiera. Bettoni A. chiede
a cosa deve essere ricondotta la scarsa collaborazione attuale tra i
Movimenti e la Parrocchia. Don Sergio traccia
una breve sintesi per spiegare che i movimenti all’inizio sono nati come
alternativa alla Parrocchia, poiché, le persone che vi hanno aderito hanno
trovato in essi le risposte che non ricevevano in Parrocchia. E’ una forma
più facile di vivere la propria fede, perché ci si confronta con persone che
la pensano allo stesso modo. Il rischio più frequente è che Movimenti e
Parrocchie nonostante vadano nella stessa direzione, quindi parallele, non si
incontrano. Festa A. chiede
se i vari Movimenti sono in comunicazione tra di loro. Don Sergio risponde
affermativamente, citando ad esempio il recente meeting di CL dove sono stati
invitati i rappresentanti dell’Azione Cattolica. Si è passati al p. 2 dell’OdG:
Approvazione del Verbale precedente, il CPP ha approvato. La discussione è continuata affrontando il punto
focale (3) dell’OdG: Programmazione
del nuovo anno pastorale Don Sergio, dopo aver tenuto conto delle indicazioni dei
Vescovi e da quanto risultato dall’analisi nel precedente CPP, per
individuare le possibili forme d’evangelizzazione, ha sintetizzato i punti
emersi, invitando il CPP a riflettere sulle priorità da assegnare: 1)
Anno liturgico, per assimilare di più la
vita ed il mistero di Gesù Cristo, per aiutarci a ritrovare le cose
essenziali e rilanciare questa scelta missionaria. 2)
La Domenica, è l’aggancio che la
Parrocchia ha con le persone, gli sforzi devono essere rivolti ad incentivare
l’animazione domenicale. 3)
Iniziazione Cristiana, educare alla fede,
annunciare, accompagnare e sostenere nel cammino cristiano 4)
Formazione dei ragazzi. Tavino S chiede
se, per il prossimo anno, sono previsti ulteriori corsi di formazione per
animatori all’esterno della
Parrocchia, poiché quello frequentato l’anno precedente è stato
ritenuto da tutti i partecipanti molto valido. Festa A condivide l’intervento di Tavino S. Don Sergio precisa
che all’esterno non sono previsti, ma è auspicabile che all’interno della
Parrocchia stessa, gli animatori più maturi si occupino della formazione ai
nuovi entrati. Ha inoltre ribadito l’errata convinzione che circola tra i
giovani, che è quella di diventare automaticamente animatori nel momento in
cui approdano alle superiori. Non è uno scatto automatico, animatori lo si
diventa solo con una vera motivazione a diventarlo! Zandegù G. sostiene
che punterebbe sui giovani. Colamarino M.A. afferma
che dobbiamo prendere atto che nell’ultimo anno c’è stata un’ inversione di
tendenza da parte dei giovani frequentanti la Parrocchia, infatti, il gruppo
di animatori o potenziali tali è costituito da una ventina di ragazzi. E’ su
di loro che bisogna puntare motivandoli e formandoli, cogliendo inoltre
l’occasione per cercare di agganciare anche le loro famiglie, che
rappresentano proprio quella fascia centrale del mondo adulto che spesso è
latente nell’ambito della Comunità parrocchiale. Forni E. riscontra
che i giovani, se stimolati, rispondono positivamente, porta ad esempio
l’interscambio relativo all’esperienza del Molo 14. Trenta G. dichiara
che a suo avviso investirebbe nella domenica TUTTE le proposte
previste (formazione dei ragazzi, coppie, itinerario battesimale etc). Lorenzi D. ritiene
che l’analisi fatta durante lo scorso CPP sia sempre attuale ed invita a
concretizzarne le proposte che ne erano scaturite. Forni E. é
d’accordo sulla centralità della domenica. Propone di iniziarla tutti insieme
con la S. Messa della mattina ed auspica la partecipazione degli animatori
che rappresentano l’esempio più efficace verso i più giovani. Trenta G. afferma
che la “noia” dei ragazzi durante la S. Messa è dovuta al NON ASCOLTO.
Bisognerebbe individuare dei metodi per catturare la loro attenzione
incentivando così la loro partecipazione. Perdomi M. concorda
con la domenica come “unico giorno utile” durante la settimana i più
lavorano. Don Sergio è d’accordo di dedicare
la domenica ai giovani ed alle famiglie. Tavino S. chiede
di allargare il discorso anche alle persone singole e non solo alle famiglie. Don Sergio asserisce
che il compito della Parrocchia è aiutare a capire il valore della liturgia,
individuando linee che portino ad una crescita. Non deve assolutamente
tradursi in una forzatura. Lorenzi D Propone
che ad animare la Liturgia, non siano sempre le solite persone. Bettoni A. sottolinea
che oltre alla S. Messa della domenica mattina, bisogna tener presente che ci
sono anche la S. Messa alle 18.00 o
la prefestiva del sabato sera, l’impegno ad animarle con lo stesso entusiasmo
risulterebbe oneroso. Don
Sergio. Afferma che anche
il Vescovo auspica un’uguaglianza tra le S. Messe, non devono esistere Messe
importanti o altre meno, piuttosto se sono scarsamente frequentate abolirle e
unificarle con un’altra Messa. Don Sergio riassume in due punti i temi che
costituiranno la base della centralità domenicale:
1. 2.
raggiungere la meta missionaria che ci siamo prefissati. Don Sergio risponde
che è al corrente di un’esperienza di famiglie che si ritrovano alla domenica
per la S. Messa, proseguono con un
pranzo ed infine concludono con
l’incontro. Si è passati ad affrontare il 4. p. dell’O.d.G. VARIE: Don Sergio chiede
come organizzarsi con gli incontri di Catechesi e Incontri Famiglia. Trenta G propone
di organizzare un incontro di “inizio cammino” per i gruppi famiglia. Colamarino M.A. suggerisce
di fissare tale incontro prima dell’inizio della Catechesi per spiegare
meglio in cosa consiste quest’ultima ed incentivarne così la presenza. La
proposta è accolta. Di seguito il calendario degli incontri previsti nei prossimi
giorni: 13.09.04
Catechisti 16.09.04
Redazione giornalino 17.09.04
Oratorio 20.09.04
Progetto Coppie (Lorenzi) 22.09.04 Mandato Catechisti ed
Animatori a Cuveglio 27.09.04
Caritas 01.10.04 Commissione
Amministrativa 04.10.04
Incontro proposta Catechesi per i gruppi famiglia Data da definire Serate dedicate al viaggio in
Terrasanta ·
Don Sergio in previsione delle festività di S. Francesco
e di San Martino, invita i presenti a coinvolgere nell’organizzazione tutti,
in particolare quelle persone che in passato hanno espresso critiche
sull’impostazione delle feste, al fine di avvalersi del loro aiuto. ·
SOS (118) di Cunardo ha domandato il permesso di
installare sul campanile della chiesa di S. Martino un ponte radio per
facilitare i collegamenti con le zone limitrofe. Considerato lo scopo di
pubblica utilità il CPP ha approvato. Prossimo Consiglio nel mese di
Novembre in data da definirsi. Il
Segretario Colamarino Maria Antonietta |
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