VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
Data: 2 settembre 2010 Assenti: Giuseppe Talenti, Elena Arata
Nei locali parrocchiali si è riunito il Consiglio pastorale in convocazione straordinaria per discutere il seguente o.d.g.:
Comunicazione delle nomine e del cambio sia in Parrocchia che al Seminario
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Varie
Dopo la lettura di un brano della “Prima Lettera di S. Pietro”, la riflessione e una preghiera per la comunità parrocchiale si è passati ad esaminare gli argomenti dell'ordine del giorno.
1) Comunicazione ufficiale delle nuove nomine in Seminario e in Parrocchia
Don Alberto Brugioni facendo riferimento alle decisioni comunicate la mattina stessa dal Vescovo al Consiglio Presbiterale, ha riferito sui cambiamenti nel seminario legati a quelli della Diocesi stessa. Don Marcello Franceschi, per motivi personali e familiari, si è dimesso dall'impegno di Rettore del Seminario e di conseguenza ha lasciato anche quello di Parroco. Le motivazioni di tale decisione non riguardano i rapporti con la comunità della Parrocchia. Il Vescovo ha deciso di inserire nel Seminario un terzo presbitero nella persona di Don Riccardo Micheli, da due anni ordinato sacerdote, come Vice-rettore. Don Luca Andolfi sarà il nuovo Rettore e Don Alberto Brugioni vi rimarrà come Padre Spirituale e insieme Parroco di S. Quirico. La presenza di tre persone all'interno del Seminario permette di continuare questo esperimento di collaborazione tra le due comunità. Gli altri due presbiteri resteranno come Co-parroci. Ha poi aggiunto che già due anni fa, all'inizio di questa nuova esperienza, aveva manifestato la sua disponibilità ad essere il Parroco, ma allora sembrò più opportuno unire le due figure giuridiche di Rettore e Parroco. Ha ringraziato Don Marcello che, avendo creduto a questa esperienza, ha lavorato molto perché si realizzasse con successo. Forse proprio per questo ha sottratto tempo e risorse al suo ruolo nel Seminario che in realtà richiede molte energie.
Don Luca Andolfi ha aggiunto che un elemento positivo è la comunicazione tra comunità parrocchiale e Seminario. Per evitare il lavoro a camere stagne è stato infatti necessario confrontarci. Anche i seminaristi desideravano che l'esperienza parrocchiale proseguisse. La Parrocchia è divenuta una porzione di Chiesa che può esprimere un giudizio sul percorso dei seminaristi mentre partecipa ad esso. Questo percorso non poteva essere perduto, stava veramente a cuore a tutti di portarlo avanti.
Emilio Cerri ha fatto riferimento all'omelia del Vescovo di due anni fa in cui si presentavano tre punti importanti da sviluppare nelle comunità:
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curare l'Eucarestia domenicale: in questi due anni in effetti la celebrazione domenicale è migliorata nei vari servizi, si è anche formata una piccola Commissione liturgica che cerca di migliorare e rendere più attenta la Messa;
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diffondere la Parola di Dio: sono presenti sei gruppi di Riflessione sul vangelo e alla fine delle attività, prima della pausa estiva, si sono riuniti le famiglie ospitanti, gli operatori e il Parroco Don Marcello per verificare l'andamento dell'attività e proporre correzioni, novità, ampliamenti;
- curare il rapporto con gli altri, cioè la Carità: si è formato un Centro di Ascolto Caritas “Valfreddana”che si è aggiunto al preesistente Centro di distribuzione. Il CdA che interessa tutta la zona pastorale è composto di 12 operatori di varie Parrocchie.
Il rapporto con i tre sacerdoti del Seminario era partito bene, ma c'è la sensazione che nell'ultimo anno si sia attenuato. E' necessario lavorare in collaborazione e compartecipare a tutte le attività.
In relazione ai nuovi approcci ai Sacramenti dell'iniziazione cristiana la Parrocchia di S. Quirico , proprio per la partecipazione del Seminario, potrebbe essere la sede adatta a sperimentare nuove forme di catechizzazione.
Mauro Ricci precisa che la domenica precedente ha salutato Don Marcello del quale non sempre condivideva le convinzioni e le idee, ma che rispettava consapevole anche che avendo troppo da fare, non poteva veramente seguire tutte le attività con l'attenzione necessaria. E' indispensabile fare almeno mensilmente una preghiera nella chiesa parrocchiale. La Parrocchia funziona se si decentrano i servizi, ma la Parola spiegata da un sacerdote è diversa da quella spiegata da un laico. Ogni due o tre mesi il sacerdote dovrebbe anche fare un giro dei malati portando l'Eucarestia. Inoltre ci devono essere momenti di preghiera e adorazione più frequenti nella chiesa parrocchiale.
Valeriano Gaddini ha ribadito però che il CPP non è stato minimamente consultato, nemmeno a livello consultivo, sull'andamento di questa esperienza.
Don Alberto Brugioni ha precisato che nemmeno nel Consiglio Presbiterale è stata fatta una verifica di questo esperimento.
Valeriano Gaddini ha aggiunto che le crisi del Seminario hanno reso più fragile la comunità. Riguardo ai seminaristi, la loro frequenza è assai relativa.
Luigi Lorenzetti ha precisato che i seminaristi, infatti, all'inizio sembravano entusiasti dell'esperienza nella S. Vincenzo, poi, però, si sono persi completamente.
Enrico Marini ha affermato di non ritenere che il problema fosse esclusivamente l'incompatibilità tre l'essere contemporaneamente Parroco e Rettore e che l'attuale divisione dei ruoli non porti da sé un miglioramento nell'andamento generale.
Piero Andreucci ha ricordato che all'inizio dell'esperienza aveva molte perplessità, poi si era ricreduto. In questo ultimo anno però, ha registrato un calo di interesse e partecipazione. Questo momento dobbiamo sentirlo come uno stimolo a cercare di lavorare meglio.
Paolo Tomei si è chiesto che cosa potrà succedere in futuro se dopo due anni l'esperimento, in definitiva, è andato in crisi.
Paola Poli ha affermato che il cambiamento e la sofferenza del Parroco che tutti hannoregistrato in questo ultimo periodo, hanno portato i parrocchiani a chiedersi se la comunità non stia subendo le conseguenze di una situazione che è di fatto ad essa estranea, ma di cui in qualche modo pensava invece, di essere responsabile. Tutta la comunità si sente un po' disorientata e gli operatori si chiedono che cosa presentarle.
Paola Betti ha precisato che le attività della Caritas hanno trovato in Don Marcello un forte promotore, tanto da riuscire a formare il nuovo CdA. A parte il Parroco però, gli altri componenti del Seminario, Co-parroci e seminaristi (a parte uno che alcune volte ha frequentato il Centro di distribuzione), non si sono mai interessati alle varie attività sebbene nell'ambito Caritas la nostra comunità sia veramente e concretamente molto attiva.
Don Luca Andolfi ha risposto che è vero che si deve cercare di collaborare sempre di più. Ma nella comunità del Seminario non ci sono mai state liti o disaccordi, ma anzi la ricerca di collaborazione. Negli ultimi due anni però, Don Marcello aveva perso motivazione per il suo ruolo nel Seminario aumentando invece il suo interesse per la Parrocchia. La sua situazione personale, con la presenza della madre all'interno del Seminario che ha causato momenti di tensione, ha pesato sulla comunità, ma la sua sofferenza non è nata nella Parrocchia o nel Seminario. Questo progetto sulle due comunità in realtà non è mai andato in crisi, per cui deve continuare.
Don Alberto Brugioni ha affermato di condividere i sentimenti di Don Luca. I seminaristi, sebbene con le loro difficoltà e i loro difetti, ci tengono ad andare avanti su questa strada.Ha poi dichiarato che i cardini della vita di fede sono quelli già enunciati da Emilio con l'aggiunta di un quarto:
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Eucarestia domenicale
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Parola di Dio
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Carità
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Formazione e spiritualità
Don Alberto ha soggiunto che la Parrocchia di S. Quirico è motivante perché è vicina alla città, ma al contempo in campagna. Dopo l'esperienza in S. Frediano in città, seguita da quella intensa della Parrocchia di Capannori (sebbene dolorosa) , questa comunità da lui è sentita come “vicina”.
Ha fiducia nei laici e nella collaborazione con loro perché la Chiesa deve passare una parte del testimone ai laici.
Ha assicurato che cercherà di essere presente, anche se, non più giovane, ritiene di avere proprio bisogno della collaborazione di tutti i laici.
Anche la Parrocchia di S. Alessio, per le condizioni di salute di Don Samuele, ha chiesto aiuto per lo svolgimento di alcune attività e nel giro di alcuni anni si unirà a questa comunità.
2)
Festa del Rosario: sarà celebrata la prima domenica di ottobre come di consueto
La seduta è stata tolta alle ore 23.15. Monte S. Quirico 02/09/2010
Il Presidente
Il segretario
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