S. Eurosia
Pare che il culto di S.Eurosia sia
passato prima dalla Spagna a Velletri e poi da qui a Lariano,
portato da qualche nostro Cardinale Vescovo spagnolo o, più
probabilmente, dai soldati spagnoli nel secolo XVIII, quando
invasero per molto tempo le nostre contrade.
Di Cardinali Vescovi di Ostia e Velletri spagnoli ce ne fu uno
negli anni 1445-1453 Giovanni Cervantes, nato in Lora nell'Andalusia,
il quale, dopo aver retto diverse chiese in Spagna, passò al
vescovado veliterno e, pieno di meriti e di giorni, morì in
Siviglia.
Un altro nostro Cardinale Vescovo spagnolo fu Bernardino Carvajal,
nato in Placenzia. Fu anche lui vescovo di varie chiese; mori in
Roma, decano del sacro Collegio il 16 dicembre 1523, Clemente VII
disse di questo nostro vescovo che con la sua morte s'era spento
un gran lume del sacro collegio, un uomo di dottrina e di
esperienza.
Che questi due porporati abbiano portato il culto di S. Eurosia a
Velletri mi sembra impossibile, poiché i loro contatti con
questa città furono quasi nulli, infatti le prime Visite
Pastorali non parlano di questa Santa, che invece troviamo
nominata le prime volte soltanto verso la fine del XVIII secolo.
Nell'anno 1734, in occasione della guerra per il Possesso delle
due Sicilie, dai primi giorni di gennaio fino alla metà circa di
giugno, passarono e ripassarono per Velletri, anche sostandovi
per più giorni, molti soldati spagnoli. Vi ritornarono per più
mesi dieci anni dopo, quando re Carlo, che combatteva contro l'esercito
austriaco, pose dentro Velletri il suo quartiere generale,
occupando col suo esercito la città e le terre vicine.
In queste occasioni gli Spagnoli parlarono della loro S. Martire
e la fecero conoscere e venerare anche dai Velletrani.
Il primo culto ufficiale io penso che incominciò nella chiesa di
S. Salvatore in Velletri, dove fu dedicata a questa Santa una
cappella, la prima, entrando a sinistra.
Ma anche nella campagna, dove erano stati accampati i soldati
spagnoli, restò il ricordo della santa Martire. Infatti abbiamo
in Velletri la contrada di S. Eurosia, ove ora sorge la stazione
ferroviaria con questo stesso nome; anche ad Acqua Lucia ci fu
chi prese a venerare la Santa. In un inventano degli oggetti
della
chiesa della Madonna del Rosario di questa contrada, fatto il 14
agosto 1911, viene nominato, come esistente nella sagrestia, «un
piccolo quadro di S. Eurosia in stato deperito», che significa
che era antico.
A Lariano il nome della Santa comparisce per la prima volta come
titolo del beneficio principale della parrocchia. Forse questo
beneficio era della cappella di s. Eurosia della detta chiesa di
S. Salvatore, passato a completare quello parrocchiale di Lariano,
come del resto fu fatto poi con quello del Soccorso, già prima
nella stessa chiesa e concesso, ad nudurn S. Sedis con rescritto
del 16 maggio 1885, ugualmente al parroco di Lariano. E per
questo beneficio egli era obbligato a far celebrare la festa
della Madonna del Soccorso nella parrocchia di S. Salvatore (nell'anno
1892 il parroco Can. Pieroni spese L.58,32).
Con tutta probabilità, per il mantenimento del parroco era stato
trasferito a Lariano il beneficio di S. Eurosia con l'obbligo di
farci celebrare la festa. Così con queste feste S. Eurosia
divenne patrona di Lariano.
La storia di questa Santa si
riassume in poche righe: «Una donzella di nobile famiglia del
baionnese, ricercata da un moro, fu uccisa da questi nell'anno
714 in una caverna dove si era nascosta. Un pastore, avvertito da
un Angelo, fece suonare le campane; a tal suono, il vescovo,
accompagnato dal clero, si recò a prendere la salma».
H. Delehaye nel recensire
uno studio di E. A. Stuckelberg, scrisse; «Il culto di S.
Eurosia sì propagò in grazia delle relazioni politiche della
Spagna con la Lombardia, nel nord dItalia. Un buon numero
di località appartenenti alla diocesi di Milano, di Como, di
Cremona, di Pavia, di Novara, posseggono cappelle, altari e
immagini o reliquie di S. Eurosia, onorata come la protettrice
dei frutti della terra. Le più antiche testimonianze risalgono
al secolo XVI; la devozione sarebbe stata propagata, secondo
Stuekelberg, sia dai soldati spagnoli sia dai Somaschi, che
avevano la principale sede nella diocesi di Como».
S. Eurosia viene rappresentata con la scure o con la spada e con
una corona. È invocata in Spagna e in Lombardia contro le
tempeste, contro i tuoni e spesso per ottenere la pioggia. Alcune
volte è in atteggiamento che sembra comandare al cielo di
allontanare le folgori.
A Roma, sulla via delle Sette Chiese, nel tratto fra S. Paolo e S.
Sebastiano, c'era una piccola chiesa in onore di S. Eurosia, dove
poi sorse l'attuale parrocchia col nome dei santi Filippo ed
Eurosia.
La S. Congregazione dei Riti approvò l'Ufficio e la Messa
propria di questa Santa, per la città e la diocesi di Jaca nei
Pirenei aragonesi. e così anche la festa, fissandola il 25
giugno