SETTEMBRE 2000

Parrocchia di San Marco al Molo

via del Molo, 18 010.2466.428

Notizie dalla Parrocchia

 In questo numero:

  1. Giochiamo insieme
  2. Musica al Molo
  3. Campo 2000
  4. Il corso di computer per i giovani

 Giochiamo insieme

Per la festa del Molo si sono mossi veramente in tanti, e, nonostante il tempo fosse veramente poco, ci sono state alcune iniziative che hanno avuto un successo insperato: una di queste è stata certamente l'organizzazione dei giochi per bambini e ragazzi - di cui si sono occupati alcuni giovani del quartiere il pomeriggio della Domenica 28 maggio.

Non vi sto a raccontare la concitazione fra i bambini di 5 e 6 anni prima delle gare di corsa (o quella dei genitori!), o l'orgoglio di chi saliva sul podio più alto nelle varie premiazioni, ma una gara devo proprio riportarla: è quella di triciclo fra bambini di 3 e 4 anni.

Prima di tutto è bene precisare che è stato necessario dividere i bambini in due manche perché il divario fra i 3-enni e i 4-enni era evidente, e quindi era giusto rispettare le aspettative di tutti e non solo dei più grandi.

Ma l'unico modo di capire cosa è stata la gara è guardando il filmato.

Un enorme grazie ai giovani che, impiegando tempo per preparare i materiali necessari per le gare, ed energie per tenere a bada gli scatenati ragazzini, hanno permesso tutto ciò.

 


  La Musica al Molo

Nella festa sono stati organizzati anche due momenti musicali: le serate allietate dalla musica del gruppo Eclypse:


CAMPO 2000 23-25 GIUGNO

Dai nostri inviati:

Nippon eh! Nippon eh! Kimonò! Shogun! Sotomayor!

Che succede? Cosa stanno dicendo? Sono tutti impazziti?

No, non abbiate paura; non siamo stati invasi dai giapponesi e non siamo neanche fuori di testa, semplicemente questo è il ritornello che è circolato frequentemente al campo dopo un bellissimo gioco di movimento insegnatoci da Don Giampi.

18 sventurati dai 4 anni agli anta passati, nonni e nipoti, hanno trascorso insieme questi 2 giorni e mezzo al Deserto di Varazze che da allora non è più lo stesso.

Questi "poverini" insieme hanno pregato, giocato, cantato, lavato i piatti, e chi più ne ha più ne metta. Hanno condiviso nella semplicità evangelica i pasti, nel vero senso della parola, la messa allaperto con laltare fatto di pietre; ricordandosi le cose essenziali e dimenticando per un momento il superfluo: vedi tivù e comodità, che tante volte ci fanno perdere di vista quello che più conta.

Che dire poi del silenzio e della pace che si respirava, non per niente è un deserto!

Ad un certo punto però si è levato un grido: "Non hanno più vino!"

Subito due baldi giovani sono partiti allapprovvigionamento tornando poco dopo con un bottiglione da due litri gentilmente offerto dai frati benedettini che di frutto della vite se ne intendono. Alla faccia del superfluo!

Alcuni hanno anche dato grande prova di espressività facciale e gestuale, altri erano semplicemente se stessi, nel gioco Indomimando che ha fatto grande furore.

Che dire di più? Una piccola parrocchia del centro storico, ma formata da persone con il cuore grande, ha realizzato per un breve ma intenso momento la comunità dei cuori. Quella di cui si sente tanto parlare ma che resta poi un pio desiderio.

Noi ci abbiamo provato con le nostre differenze, che sono una ricchezza, i nostri caratteri, le nostre idee, colori diversi dellarcobaleno.

E improvvisamente abbiamo capito che queste sono diventate le idee di tutti, i desideri di tutti, lanelito a creare insieme un mondo migliore.

Che parole profonde, che concetti elevati!! Bravi! Grazie.

Un saluto particolare a quelli che non cerano, e si mordono le mani, ma che non mancheranno per niente al mondo al prossimo campo.

Eddi e Paola

Commento di alcune foto del campo:

Al mattino per prima cosa: la preghiera cantata delle Lodi.

Poi la meritata colazione.

Anche il don ha provato a scartare le agguerrite calciatrici.

Naturalmente c'e' chi pensa al nutrimento del corpo.

E chi a quello dello spirito (un giovane Carmelitano ci spiega la storia dell'Eremo).

 Quando si inizia a camminare qualcuno e' piu' fortunato e viene portato in braccio.


Il corso di computer per i giovani

Il corso di computer è realtà: da Ottobre inizierà il primo gruppo di incontri, sperimentali e teorici, per imparare ad usare il 'mostro'.

Grazie ad alcuni volontari - che gratuitamente hanno voluto dedicare una parte del loro tempo e della loro professionalità a questa iniziativa - ora la saletta per il corso è stata svuotata, stuccata, dipinta, e attrezzata con le necessarie strutture - prese elettriche, telefoniche, serratura robusta ecc.

Gli esperti stanno affilando le armi per mostrare come si fa cantare un computer.

I giovani (in età preferibilmente compresa tra 15 e 25 anni) che vogliono provare a capirci qualcosa di più - e magari ad avere un'altra carta da giocare ai colloqui, per trovare lavoro - devono fare la loro richiesta a don Gian Piero o ad Anna Anaclerio, entro il 15 settembre. Saranno contattati per un colloquio informativo entro la fine del mese.