MAGGIO 2000

 

Parrocchia di San Marco al Molo

via del Molo, 18 - 010.2466.428

Notizie dalla Parrocchia

 

In questo numero:

  1. Presentazione del Parroco
  2. La festa del Molo
  3. Restauro della navata destra
  4. Iniziative per i giovani
  5. Il Vangelo nelle case
  6. Il campo estivo per tutti
  7. La pentolaccia

 

Un cordiale saluto a tutti

Con le festività pasquali si è chiuso un periodo molto impegnativo, ma anche carico di novità, per me che dall'inizio dell'anno sono fra voi come Parroco: la novità dell'incarico - non ero ancora stato Parroco prima - e soprattutto delle persone incontrate, delle attività scoperte venendo qui al Molo.

Certamente il momento più ricco di incontri è stato il giro che ho fatto nelle vostre case, in occasione della Benedizione delle famiglie; momento che si è ovviamente trasformato in molti casi in un primo incontro e conoscenza reciproca.

Sono veramente contento della accoglienza e disponibilità mostrata dalle persone incontrate. Per coloro che desideravano la Benedizione e che per qualunque motivo non fosse stato possibile soddisfare la richiesta, ribadisco che sono disponibile - previa telefonata - a mettermi d'accordo per passare a trovarli.

don Gian Piero

 

 

La festa del Molo

Una delle prime occasioni per scoprire l'anima del quartiere è certamente la festa principale: la tradizionale Festa di maggio.

In realtà la circostanza che mi vede entrare al Molo ad anno iniziato, e ovviamente senza aver già vissuto i momenti tipici della vita del quartiere, ha portato ad arrivare un po' troppo tardi per organizzare la Festa nel migliore dei modi: non sono stati attivati gruppi di organizzazione dei possibili eventi associati alla festa, non sono state contattate le istituzioni che potrebbero essere coinvolte, ecc.

In conseguenza di ciò quest'anno, quando ho organizzato un incontro con le persone e i gruppi che ho conosciuto in questi mesi si è rivelato difficile inventare qualcosa nei pochi giorni rimasti.

Però si sono prese due decisioni:

  1. si cercherà per quest'anno di valorizzare comunque l'occasione della festa; essendo già prevista la fiera con i banchetti, si cercherà di fare una animazione danzante dei bambini alla sera del sabato, si svolgerà il tradizionale omaggio ai caduti del quartiere con processione e deposizione della lapide in piazza Cavour (dopo la Messa delle 10:30 per i defunti del Molo) domenica mattina alle ore 11:30, si organizzerà una piccola pesca di beneficenza per finanziare il tutto
  2. si inizia già adesso a preparare la festa dell'anno prossimo: a questo proposito vorrei invitare tutti colo che hanno stampe antiche a segnalarlo, perché una delle principali iniziative potrebbe essere una MOSTRA FOTOGRAFICA sul nostro quartiere (tenete conto che a maggio dell'anno prossimo saremo ormai in prossimità del vertice del G8, che investirà anche la nostra zona... con possibilità di notevole afflusso di visitatori); l'altra richiesta che faccio a tutti è di segnalare anche eventuali oggetti - di un certo valore - che potrebbero essere utilizzati per la lotteria che ci permetterebbe di recuperare i fondi necessari.

Inoltre, a completamento del mese di Maggio, prima della conclusione in S. M. delle Grazie il 31 sera, faremo due momenti di preghiera e omaggio alla Madonna nelle edicole a lei dedicate, il 29 e il 30 maggio.

 

I restauri

Chi era a Messa il mattino di Pasqua si sarà accorto che durante la funzione c'è stato un boato vicino all'altare: sono caduti dei calcinacci dal soffitto dell'abside della Madonna del Soccorso.

Non è una novità che la navata destra della Chiesa sia molto rovinata, come tutti possono vedere dalle larghissime macchie presenti un po' in tutte le volte.

E' una situazione ereditata dal passato (quando il tetto era talmente rovinato da far entrare abbondantemente acqua ovunque), e già molto migliorata con il rifacimento del tetto. Purtroppo la facciata della Chiesa che dà verso il muro di cinta (a destra appunto) ha ormai l'intonaco talmente rovinato, che non oppone più la minima resistenza alla pioggia. Questa situazione diventa anche pericolosa per la stabilità interna dei marmi, e renderebbe inutile ogni intervento di pulizia ai muri.

Fortunatamente siamo collocati in una posizione della città che sta diventando uno snodo fondamentale dell'immagine che Genova presenta di sé: questo mi fa credere che le richieste fatte, attraverso la Prefettura, la Curia e la Soprintendenza dovrebbero avere un certo ascolto.

E' chiaro che ci vorrà anche un po' di impegno da parte nostra (in fondo siamo noi a fruire principalmente della Chiesa per le occasioni religiose e non) ma credo che, più ancora dei soldi, quello che viene chiesto agli abitanti della zona è una collaborazione a valorizzare la Chiesa dal punto culturale e turistico: non credo che sarà facile ottenere dei finanziamenti per una Chiesa che ha la fama di essere sempre chiusa!

Mi direte: perché non la apre lei?

Il fatto è che – come sapete – i preti sono molto pochi: anch'io come molti altri miei confratelli, devo tappare tanti buchi, sono cappellano di molti ambienti di lavoro (prima di essere nominato parroco passavo tutti i giorni feriali dal mattino al tardo pomeriggio nelle aziende di cui sono cappellano, senza riuscire ad andare neppure un'ora alla settimana in ognuna – e la nomina a parroco si intende come completamento, alla sera e nel fine settimana, di questo impegno in cui non è stato possibile sostituirmi), oltre ad una serie di altri piccoli incarichi.

E allora?

Alcune ipotesi potrebbero essere: apertura della Chiesa da parte di volontari qualche giorno alla settimana; apertura della Chiesa da parte di pensionato a fronte di piccolo rimborso spese.

Entrambe le ipotesi potrebbero essere completate con: segnali indicatori della Chiesa nell'Expo e a Porta Siberia, apertura della porticina di "sala giochi" verso il Mandraccio, e in qualche modo incanalamento dei visitatori verso la Chiesa (almeno alla domenica pomeriggio).

Iniziative per i giovani

Non di sola arte si tratta: nelle domeniche in cui ci siamo fermati un po' insieme dopo la Messa sono venute molte idee, ed una di queste è già in via di realizzazione.

Si tratta nientepopodimeno che di un corso per computer!

L'idea è venuta riflettendo sulla difficoltà per molti giovani di trovare lavoro: spesso - si è detto - quello che viene richiesto è troppo specifico, richiede competenze che i nostri giovani non hanno e non possono procurarsi con i mezzi, anche finanziari, a loro disposizione.

Siccome noi abbiamo sia i locali, che il materiale, che le persone in grado di accompagnare per un certo tratto i giovani che ne hanno voglia, perché non tentare?

Abbiamo cominciato, con l'aiuto di alcuni volontari, a svuotare degli ambienti contigui al grande salone che è sopra la Chiesa; dobbiamo ora trasferire una piccola rete di computer che ho in casa dei miei genitori, e organizzarci fra "docenti" per partire - prevedibilmente con la fine dell'estate - nella nuova avventura.

A proposito: aiuto di qualunque genere, dalla pittura dei locali, al cablaggio, al vero e proprio corso sono i benvenuti! (e chi avesse qualche Pentium o Power PC o Alpha che butta via...).

 

 

Il Vangelo

Sì, in fondo di una Chiesa si tratta, e quindi non vogliamo dimenticare il Vangelo: come in tutte le altre Chiese di Genova, quest'anno del giubileo si vuole far arrivare una copia del Vangelo di Marco - sì proprio il nostro patrono - a tutte le famiglie.

Alcune persone si sono preparate tutto l'anno scorso, studiandolo e pregando su questo Vangelo, per consegnarlo a voi.

Non vi stupite quindi se, nei prossimi giorni, vi busseranno alla porta due persone - con tanto di lettera di presentazione firmata da me, e col timbro della Parrocchia - per porgervi questo testo che, ne siamo convinti, può fare luce nella vostra vita, come lo fa nella nostra.

Accoglieteli con semplicità! non vengono a cercare dei soldi o di convincervi a qualcosa; vogliono solo condividere un dono che essi stessi hanno ricevuto: la Parola di Dio.

 

Un campo estivo

Questa è l'altra proposta delle domeniche insieme che si è concretizzata: passare qualche giorno insieme, adulti e ragazzi, bambini e anziani, mangiando insieme, giocando, cantando, pregando, ragionando, lavando i piatti, e insomma facendo tutto quello che capita insieme, per vedere di far crescere la coesione e l'amicizia fra tutti quelli che vogliono.

E' un campo aperto a tutti i parrocchiani - anche se i posti sono forzatamente limitati in questa prima esperienza: affrettatevi!! - e si svolgerà dal 22 al 25 giugno, al "deserto di Varazze" (una bellissima località in mezzo al verde, in una casetta che per l'occasione i frati ci affitteranno, tutta per noi).

 

La festa della pentolaccia

Una delle iniziative per i bambini più riuscite in questi pochi mesi in cui sono stato in mezzo a voi è stata organizzata da alcuni giovani volenterosi, che hanno proposto ai bambini, nell'imminenza del Carnevale, una bella pentolaccia l'ultima domenica di febbraio.

Già una settimana prima si vedevano strani movimenti intorno alla Chiesa con rotoli di carta crespa e sacchetti di caramelle...

Era la pentolaccia più resistente che mai abbia calcato le scene di una palestra parrocchiale: neppure sotto i colpi mirati e robusti degli adulti voleva cedere il suo carico di leccornie!

Ma chi la dura la vince - dice il proverbio - ed è proprio il caso di dire che i giovani partecipanti non si sono mai persi d'animo, attendendo con caparbietà che, allo stremo delle forze, qualcuno avesse ragione della fiera scatola di cartone (molto abbellita, per la verità, dalle decorazioni).

E fu così che la grande abbuffata ebbe inizio: tutti i bambini (erano quasi una ventina, fra piccolissimi, piccoli e "grandi") sotto alla pentola senza più coperchio, ad accaparrarsi il giusto premio.