personaggi e luoghi della città

 

Primo parroco di Santa Maria Nascente

e figura di spicco della Resistenza

Don Luigi Colombo

 

Don Luigi Colombo fu il primo parroco della parrocchia di S. Maria Nascente in Santa Maria Rossa, frazione di Garbagnate Milanese, ma precedentemente a tale sua nomina era già stato coadiutore della parrocchiale di Garbagnate, con specifica mansione di cappellano, per seguire religiosamente più da vicino la comunità delle allora dette Cascine Rossa, Colombina e Siolo. Era nato a Monza (MI) il 20 marzo 1905 ed ordinato sacerdote a Milano il 2 maggio 1932.

Dal 20 aprile 1937 al 1° settembre 1945 fu il terzo Cappellano-coadiutore di S. Maria Rossa. Iniziò la sua attività in vista della costituzione della nuova parrocchia, ormai da tutti desiderata, quando S. Maria contava mille anime.

Durante il suo ministero di cappellano seguì e fece dell’oratorio della suddetta Frazione un vivaio di forze giovanili, che si sforzò di educare sia religiosamente che moralmente con frequenti riunioni formative e sensibilizzazioni verso le problematiche civili, che si vivevano in quel periodo.

Infatti tra il 1943-1945, periodo tragico della Resistenza, constatando il rigore e le difficoltà che il popolo subiva, le lotte per la libertà dello stesso, e riflettendo sulla gravità del periodo storico, decise di opporsi all’imperante dittatura e al pesante intervento oppressivo nazifascista per contribuire a sconfiggere le evidenti ingiustizie ed imposizioni, gravanti anche in ambito locale.

Operativamente si tenne in contatto con altri sacerdoti presenti nel circondario, principalmente con Don Livio Milani, che agiva a Bollate, e con Don Giacomo Gervasoni, coadiutore a Garbagnate, come lui decisi ad influire col pensiero e con le azioni a concretizzare nel loro ministero le esortazioni rivolte al mondo dal Papa Pio XII nel dicembre 1942: “Per la dignità della persona umana e per il conseguimento dei suoi fini, non lamento, ma azione è il precetto dell’ora”.

Nelle sue prediche e nelle esortazioni alla comunità mise in guardia, anche pubblicamente, dell’irrazionale e liberticida presenza e degli ingiusti interventi, emanati da chi reggeva le sorti della patria e degli enti locali.

Oltre che con i discorsi, osò partecipare attivamente alla lotta antifascista, mediante la distribuzione di volantini, che sostenevano il dovere e la liceità di opporsi alla violenza in atto.

Per il suo coraggioso operato venne arrestato dalle Brigate nere, maltrattato e brutalmente picchiato.

Dopo la Liberazione, e precisamente il 16 agosto 1945, il Card. I. Schuster, Arcivescovo di Milano, emanò il decreto dello smembramento dalla parrocchiale di Garbagnate delle allora Cascine di S. Maria Rossa, Colombina e Siolo, i cui abitanti erano desiderosi della istituzione di una parrocchia in loco, a causa della distanza dalla parrocchiale di Garbagnate capoluogo e della disagiata strada per arrivarci.

Per tale obiettivo gli stessi fedeli avevano disposto – come si legge nel decreto del Card. Arcivescovo – del Beneficio parrocchiale e preparato il terreno ed i mezzi per erigere l’Asilo e l’oratorio, sia maschile che femminile. Fondatrice del Beneficio Parrocchiale fu la signora Maria Maino, vedova Ulderico Maino, con la somma di lire centomila.

Per tale atto costitutivo della parrocchia, la seconda nel territorio di Garbagnate, si era mosso l’allora parroco Don Ambrogio Legnani, in accordo del coadiutore Don Luigi Colombo.

I confini della nuova parrocchia erano delimitati a nord dal Canale Villoresi, ad Ovest da una linea parallela alla strada Garbagnate-Bollate a circa 300 metri dalla medesima, a sud e sud-est con i confini di Bollate, Arese e Lainate.

Il citato decreto, che entrò in vigore il 1° settembre 1945, fu accompagnato dalla nomina a parroco dello stesso Don Luigi Colombo, che già conosceva la realtà e le problematiche della località, allora piuttosto piccola (circa 1.000 abitanti), ma soprattutto ne conosceva la gente con le aspirazioni e le aspettative.

Don Luigi dunque ne divenne parroco e ne tenne la cura fino al 28 aprile 1956. Iniziò con la povertà di allora, ma si mise subito all’opera, aggregando la comunità alla nuova parrocchia, intitolata alla Natività della B.M.V., superando le difficoltà di una realtà in quel tempo difficile, istruendo i fedeli alla dottrina cristiana e soprattutto curando le attività formative e le associazioni.

Già il 21 ottobre 1945 istituì il Terz’Ordine Francescano; seguì il 27 dello stesso mese la costituzione della Confraternita del SS. Sacramento a cui si iscrissero 90 confratelli e 200 consorelle; poi, il 10 novembre 1945 fu la volta delle Figlie di Maria con 70 ragazze iscritte. I gruppi dell’Azione Cattolica iniziarono a formarsi col 30 maggio 1946.

Parallelamente al servizio religioso, Don Luigi, coadiuvato dai parrocchiani, sostenne il funzionamento ed il decoro degli ambienti, tra cui il costruendo Asilo Infantile, l’oratorio e la chiesa.

Proprio l’anno dopo l’istituzione della parrocchia, un tragico evento causò consistenti danni alle già esistenti strutture. A seguito di un violentissimo uragano, il 18 agosto 1946 crollò il salone dell’oratorio, in cui vi erano adunate circa ottanta persone: per grazia di Dio non ci furono vittime, ma si contarono quaranta feriti, di cui dodici vennero ricoverati in ospedale.

Danni vi furono anche nell’abside della chiesa e nell’altare, che rimase distrutto.

Fu necessario rimboccarsi subito le maniche: parroco e fedeli misero in atto ogni sforzo e nei successivi mesi si dovettero ricostruire i luoghi danneggiati della chiesa, mentre il 25 dicembre si inaugurò il nuovo oratorio, che grazie al fervore di Don Luigi riprese a svilupparsi.

Parroco e comunità il 2 marzo 1947 ed il 15 e 16 ottobre 1951 accolsero ferventemente in parrocchia il Card. I. Schuster, in visita pastorale a S. Maria Rossa: preso atto di tanto lavoro svolto e dei progressi fatti dalla nuova parrocchia, il Cardinale, nel congratularsi, incoraggiò a proseguire nel cammino di crescita religiosa, in atto tra la comunità.

Nel mese di luglio del 1947 venne benedetto il Nuovo Cimitero di S. Maria, aperto in Via Ceresio (oggi non esiste più, dopo la costruzione dell’altro di Via Signorelli).

Venne poi la volta, era il 19 marzo 1952, dell’inaugurazione dell’Asilo Infantile Parrocchiale, progettato dallo stesso parroco, che permise allora di assistere ed educare molti bambini in tenera età della comunità, per i quali allora non esisteva alcuna struttura. La gestione dell’Asilo fu affidata alle Suore dell’Immacolata di Genova.

C’è da ricordare che per la costruzione di tale opera contribuì notevolmente l’Ing. Rinaldo Cabella Lattuada, mentre offrirono lavoro gratuito gli uomini e i giovani di S. Maria.

Purtroppo nel 1952 don Luigi cadde in precarie condizioni di salute e non potè prestare a pieno la sua azione pastorale.

Fu necessario affiancargli un coadiutore festivo, nella persona di don Italo Monticelli, che dal 15 agosto di quell’anno raggiungeva la parrocchia proveniente dall’Istituto Sacerdotale di Saronno, dove era vicerettore.

Nel mese di ottobre dello stesso anno in parrocchia si organizzarono le S. Missioni, predicate dai Padri di Rho, alle quali parteciparono molti fedeli.

Don Luigi continuò ancora il suo servizio pastorale per altri quattro anni, offrendo il meglio delle sue forze e del suo operato, ma il 26 aprile 1956 per il peggioramento del suo stato di salute dovette rinunciare alla parrocchia e si ritirò a Sesto Calende, in provincia di Varese, dove morì il 3 aprile 1957.

Dopo i funerali, seguiti da clero e fedeli con sentita partecipazione, la sua salma fu sepolta nel cimitero di Via Signorelli di Garbagnate, nella cappella dei sacerdoti.

Salvatore Capodici