Comunità Cristiana di Casinalbo - Anno IX - n. 5 - Maggio 2001

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13 maggio: festa della mamma

Una preghiera, un regalo per te

Rovistando in un cassetto per cercare dei documenti ho trovato la preghiera della mamma che alcuni anni fa mi era stata regalata in occasione della festa della mamma. L’avevo dimenticata, ma averla ritrovata mi ha fatto un gran bene.

In questo periodo in cui sto vivendo l’età inquieta dell’adolescenza delle mie figlie l’ho appesa in cucina così l’ho sempre sotto gli occhi per rileggerla. La regalo a tutte le mamme perché sono loro, all’interno della famiglia, quelle che sono in "prima linea" nell’educazione dei figli. Don Bosco in tutto il suo lavoro tra i giovani era sostenuto da un importante principio: "L’educazione può cambiare la storia!" E per questo ha speso tutta la sua vita ritenendo che non si educa imprigionando la libertà, ma aiutando il giovane ad usarla bene. Per questo occorrono competenza, amore profondo per la vita, sguardo positivo su se stessi e sugli altri, grande attenzione, ed anche la preghiera perché solo Dio ci può insegnare l’arte di amare come Lui.

Elisabetta Tavoni

 

Preghiera della mamma

Signore, ti affido i miei figli:

veglia su di loro.

Li ho cresciuti nella tua conoscenza,

ho fatto loro conoscere ed amare

il Tuo Amore.

Ora sono cresciuti,

si sono a poco a poco staccati da me.

Sono Persone.

Ho cercato con impegno attento,

di abituarli a fare a meno di me.

Di me, non di te, Signore.

Tu me li avevi donati e affidati,

io li ho cresciuti nel Tuo nome.

Ora sono io che li affido a Te.

A Te che li puoi seguire dovunque.

Meglio di quanto non abbia

mai potuto fare io.

Signore, io non ti prego

di allontanare da loro le difficoltà:

ma fa che essi trovino in Te la forza

per superarle: esse li matureranno.

Non Ti prego

di allontanare da loro i pericoli:

ma fa che essi li sappiano affrontare

con coraggio e bontà:

essi li faranno uomini.

Non Ti prego

di evitare loro le delusioni della vita,

ma di conservare loro

la speranza e la fede:

con esse potranno rendere

il mondo migliore.

E se non mancherà loro, Signore,

certamente la loro parte di dolore quotidiano

dà, loro, Ti prego, la forza

di unirlo a quello del Tuo divin Figlio,

di offrirlo a Te: esso li farà santi.

Veglia, ti prego, sui miei figli.

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Il viaggio di due casinalbesi per portare un segno di pace dove regna la guerra

L’Africa chiama, Casinalbo risponde

 

Fino a qualche tempo fa sulla bacheca degli avvisi presente sul piazzale c’era un cartellone colorato, veramente bello, sgargiante. Probabilmente lo abbiamo visto tutti, c’era scritto: "Anch’io a Bukavo". Qualcuno si è anche fermato a leggerlo, il cartellone colorato. Tra di loro due ragazzi che conosciamo molto bene, hanno accettato l’invito. Davide Bertelli e Marcello Fontana, con l’amico Alessandro Filippini di Formigine, sono saliti insieme ad altre 300 persone su un aereo alla volta dell’Africa, del Congo per essere precisi. Le motivazioni che li spingevano ce le avevano già presentate qualche tempo a messa, prima di partire, a febbraio, e le hanno ripetute, raccontando la loro esperienza in un incontro svoltosi all’inizio di aprile presso la scuola materna. Per chi non c’era ecco la sintesi dalle parole di Davide.

Come mai siete avete risposto all’invito, di cosa si trattava, a grandi linee?

"Siamo partiti in 300 italiani per partecipare al Simposio Internazionale per la Pace, organizzato dalla società del Nord-Kivu stessa, insomma i paesi dell’Africa hanno chiesto agli europei di portar loro la pace!"

Cosa vi è rimasto più impresso di questo viaggio?

Non puoi immaginare che emozioni, che colori, che questa esperienza mi ha regalato! Davvero indescrivibile, commovente, abbiamo avuto la sensazione palpabile di partecipare ad un evento storico. Mi aspettavo più ostilità e indifferenza, dato che la guerra è stata importata dai nostri Paesi, invece è stato davvero emozionante ricevere tanto affetto gratuito, che non chiedeva altro che pace!! Da questo viaggio porto a casa anche il desiderio e l’impegno di rispettare maggiormente gli stranieri nel nostro paese, e di essere più attento verso i problemi di quella parte di mondo. Marcello ed Alessandro, a fianco, concordano con lui: un viaggio meraviglioso, che ha lasciato il segno.

Quali saranno (chiedo ancora) secondo voi i primi risultati, o cosa ci si aspetta che porterà questo Simposio nella lotta alla guerra?

"Intanto è stato un importante segnale che è stato dato a chi fomenta la guerra, è il segnale che la gente vuole la pace, e farà di tutto per averla, è la pronta risposta di Davide, che aggiunge: e poi sembra impossibile, ma il primo risultato è avvenuto già alla fine dell’incontro: Bemba è il comandante delle truppe del Nord-Kivu, ed era anche lui presente al simposio: quando gli è stato chiesto come avrebbe aiutato i costruttori di pace, ha risposto così: Chiedo perdono per gli errori e le atrocità commesse da noi militari, […] ed ordino alle truppe di ritirarsi immediatamente e di raggiungere il quartiere generale […]. Chiedo ai preti ed agli uomini di chiesa di tornare alle loro sedi in pace e sicurezza!". Davide mi conferma poi che il signore della guerra è stato di parola!

A questo punto, chiedo se le cose siano finite così, o se ci siano altri progetti per il futuro?

"Certo che non è ancora finita, ribatte Davide. Ma il primo seme di pace intanto è stato messo, anche se sarà dura farlo crescere, perché dietro a questa guerra ci sono interessi economici e politici da parte di altre nazioni e organizzazioni multinazionali, che vogliono sfruttare egoisticamente le incredibili risorse che l’Africa possiede, quando invece la popolazione sarebbe ben lieta di condividerle pacificamente con tutti! Purtroppo tante di queste verità ci vengono taciute, e gli occidentali, ignari di tutto ciò si chiedono come mai tanti problemi in un paese che ha enormi potenzialità. Dovremmo cercare di essere più attenti e di informarci maggiormente su queste vicende, prosegue Davide. Frattanto per il futuro immediato sono già previsti altri incontri, altre manifestazioni, altri segnali per cercare di ridare dignità ad un popolo che ci chiede solo una mano e un sorriso".

Denis Bergonzini

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Corale Parrocchiale Beata Vergine Assunta

Maggio, il mese ideale

per pregare e per cantare

 

Ci attendono i tre incontri conclusivi del Corso di coralità, che avranno luogo nelle serate di venerdì 4 maggio, giovedì 17 maggio ed ancora venerdì 1 giugno, che sarà l’ultimo impegno di studio di questa prima parte del 2001. Alla fine sarà stata una esperienza molto utile perché ci avrà insegnato tante cose, ma ci avrà soprattutto resi consapevoli che la ricerca della qualità nel canto non è cosa semplice, ma è tensione costante. Questo corso, lungi dall’averci scoraggiato, è stato una valida integrazione alla routine normale della corale, lasciandoci il desiderio di migliorare e tante idee e strumenti per poterlo fare.

In effetti abbiamo potuto anche quest’anno preparare gli impegni della Settimana di Passione e del Triduo Pasquale, così come in marzo avevamo ricevuto (!) la gioia di potere passare una serata alla San Gaetano.

Domenica 6 maggio alle ore 9,30 animeremo, come negli anni passati, la celebrazione della Prima Comunione.

In questo periodo stiamo preparando i due momenti più importanti di questo maggio che sono il concerto a Bologna per sabato 12 alle ore 21 e la gita a Viterbo del 19 e 20 Maggio.

Ci dà sempre la carica essere invitati a tenere un concerto e la tensione positiva che ci prende in occasione di questi eventi è un forte momento di crescita. E come si dice che tutti i salmi finiscono in gloria , anche in questo caso ci sarà lo spazio per un momento di convivialità ed allegria insieme alla corale locale.

La settimana successiva avremo poi la mitica gita della corale che quest’anno ci porterà a Viterbo, e con noi verrà anche il nostro parroco!

Caro don Angelo, ti vogliamo ringraziare perché vieni con noi. Questa tua presenza, ci fa sentire in condivisione ed in sintonia con la famiglia parrocchiale.

Prima di terminare vorremmo attirare l’attenzione di tutti su un evento importante: Sabato 26 maggio alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di Casinalbo ci sarà il concerto della Schola Puerorum della Cappella Musicale del Duomo di Modena.

A Natale, durante il nostro concerto, avevamo già avuto una partecipazione di alcuni elementi di questa formazione e in quell’occasione avevamo strappato la promessa di averli al completo di nuovo a Casinalbo alla fine dell’anno scolastico. Per la sera del 26 noi della corale di Casinalbo avremo solo il compito di organizzare bene la serata e l’accoglienza. Desideriamo cogliere questa occasione per invitare tutti i parrocchiani e in particolare tutte le famiglie con i bambini, per fare sentire il nostro calore a questi piccoli cantori che hanno lavorato a fondo per tutto l’anno e che cantano in modo straordinario.

Corale Beata Vergine Assunta

 

 

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I rischi e i vantaggi di un mezzo moderno che non possiamo ignorare

 

Internet, problema o risorsa?

 

Lo sviluppo di Internet sembra inarrestabile. La rete sta ormai diventando alla portata di tutti, dai bambini fino agli adulti e, perché no, gli anziani. L'estrema libertà della "rete", fa si che su di essa circoli di tutto. La sua estensione mondiale elimina le barriere dello spazio: chiunque può accedere a dati posti in qualsiasi parte del mondo.

E' proprio questa prerogativa, però, che spaventa. I bambini, i giovani, (e chiunque accede alla rete), navigando possono incontrare materiale sconveniente, pericoloso. I pedofili possono utilizzare la rete per organizzare i loro traffici, ... Le cose brutte che si possono fare tramite Internet non finiscono mai.

Per proteggere i bambini da materiale pericoloso, sono nate varie associazioni che forniscono accessi ad Internet protetti, da cui è possibile accedere solamente a materiale controllato, pulito.

E' necessaria comunque l'educazione da parte dei genitori all'autocritica di quello che si sta cercando, o, vedendo, affinché i ragazzi quando si troveranno nell'occasione di potersi collegare a tutta la rete senza filtri, sappiano rinunciare al materiale pericoloso, senza cadere nelle trappole di persone senza scrupoli. Un discorso analogo a quello che dovrebbe valere per il rapporto con la televisione.

Anche la Chiesa si è interrogata sul fenomeno Internet. Ha organizzato gruppi di studiosi per valutare gli aspetti di tale fenomeno e cercare di capire come muoversi in questo vasto e multiforme universo.

Molti si sono trovati d'accordo: non è corretto considerare Internet solamente come un problema da affrontare per non rimanere indietro coi tempi. Internet può diventare una grandissima risorsa.

Attraverso Internet è possibile fare arrivare il Vangelo ovunque, anche dove è proibito dai regimi totalitari. Può accedere alla parola di Dio, senza farlo sapere ad altri, chi normalmente si vergogna di mostrarlo, e incominciare quindi un percorso di rinnovamento della fede. E' possibile condividere materiale, esperienze, informazioni fra persone, parrocchie, diocesi o altro.

Viste le grandi possibilità di Internet come mezzo di comunicazione e di educazione, la Chiesa ha deciso di essere presente su Internet in modo sempre più significativo.

Troviamo quindi i siti ufficiali della Santa Sede, della CEI, delle principali organizzazioni religiose, delle diocesi, ma anche pagine create da singoli sacerdoti. Ultimamente si stanno diffondendo anche le pagine delle singole parrocchie.

La nostra parrocchia, dopo l'avvio del mensile parrocchiale, sta tentando di affacciarsi al mondo di Internet, cercando di creare un suo spazio in cui riportare gli avvenimenti legati alla vita della parrocchia. Per ora siamo solo agli inizi, speriamo presto di crescere.

Non lasciamoci però trasportare troppo dall'entusiasmo. Il comando di Gesù è di evangelizzare con ogni mezzo, antico o moderno, quindi ben venga anche Internet, ma non è il mezzo utilizzato che fa l'evangelizzazione.

Non si può pensare di sostituire con la tecnologia degli strumenti di comunicazione (radio, TV, Internet...) i principali mezzi di diffusione della fede che sono la preghiera, la meditazione, la testimonianza, il contatto umano, la S. Messa. E' giustissimo quindi che la Chiesa si avvalga di tutti i mezzi disponibili, ma essi possono solamente affiancarsi come aiuto nella ricerca del dialogo con Dio. Il mezzo privilegiato resterà sempre la preghiera.

Parrocchia di Casinalbo – www.parrocchiacasinalbo.sito-web.net

Sito ufficiale della Santa Sede - www.vativan.va

Sito ufficiale della CEI - www.chiesacattolica.it

Sito ufficiale Salesiani - www.sdb.org

Sito ufficiale Figlie di Maria Ausiliatrice - www.cgfma.org

www.parrocchie.it

www.siticattolici.it

www.reteblu.org

www.qumran.net

Lorenzo Giusti

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Campeggi 2001 in Val di Tires

Continua la preparazione

Abbiamo letto nell’ultimo giornalino che sono iniziati i lavori di preparazione dei campeggi di quest’estate. Ma che cosa mai ci sarà da preparare? Non basta far le valige il giorno prima e poi affidarsi all’improvvisazione?

Nelle prime riunioni le due squadre di assistenti hanno voluto definire innanzitutto una linea da seguire. E’ importante infatti chiarire subito quali sono le motivazioni e le caratteristiche dell’assistente che si accinge a vivere un’esperienza così intensa. Si perché i ragazzi necessitano sempre più di riferimenti ben precisi, e il campeggio della parrocchia non è solo una vacanza di natura, gite e tornei.

Innanzitutto è stato definito il profilo fondamentale che diventa condizione indispensabile per partecipare ai campeggi come educatore-assistente:

Purtroppo qualcuno penserà che con queste "regole" si vuole definire un’elite di prescelti. E’ un errore perché si vuole invece suggerire il percorso da intraprendere. Quindi un aspirante assistente può mettersi avanti per il prossimo anno frequentando già quest’estate il centro estivo dalle suore. Magari poi, dal settembre prossimo, può proporsi per l’animazione del sabato pomeriggio o della domenica.

Si è poi pensato al comportamento da tenere in campeggio. In rassegna naturalmente tutti gli argomenti principali come la gestione delle camere, le gite, il problema del fumo, le montagne di dolci e merendine, le marachelle…

Tanti piccoli problemi da affrontare tenendo ben chiari gli obbiettivi che con il campeggio parrocchiale si vogliono perseguire.

Per fare un esempio si è data molta importanza alla riunione di verifica che si tiene ogni sera, dopo aver accompagnato al riposo i ragazzi. E’ fondamentale per eventuali chiarimenti tra gli assistenti (che devono possibilmente essere evitati durante il giorno e soprattutto davanti ai ragazzi). L’idea è infatti quella di essere un team, senza divisioni per poter dare il meglio. Qualcuno inoltre ha fatto notare che, per non essere "fusi" il giorno successivo, è necessario porre un orario limite anche a queste riunioni perché non solo gli assistiti si devono riposare!!

Per chi fosse interessato alla relazione completa, consegnata a Don Angelo, vi invitiamo a richiederla in canonica. Per concludere ecco a grandi linee l’ordine del giorno tipico.

Gli assistenti

 

Ordine del giorno tipico (giornata a casa)

7,30 sveglia

8,00 colazioni

8,30 lodi

9,30 inizio incontro di formazione

11,00 attività organizzate per interessi / piscina / partite tornei (residui)

13,00 pranzo

14,30 tornei / grande gioco / preparazione serata / passeggiata con gioco

18,00 docce

18,30 messa

19,30 cena

20,30 servizi

21,00 inizio serata

23,00 fine serata – preghiera

Ordine del giorno tipico (giornata in gita)

7,00 sveglia

7,30 colazioni

8,00 lodi

8,30 partenza gita

18,00 docce

18,30 messa

19,30 cena

20,30 servizi

21,00 inizio serata

23,00 fine serata – preghiera

 

 

 

 

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23 aprile: Consiglio Affari Economici

Approvato il calendario dei lavori

La seduta del Consiglio è stata prevalentemente incentrata su due argomenti: i lavori da eseguire nell’area antistante l’asilo ed i lavori, in gran parte già eseguiti, presso la canonica.

In merito ai lavori da eseguire nell’area antistante l’asilo, il comitato tecnico incaricato di dare l’avvio ai lavori di recinzione dell’area ha illustrato il progetto definitivo della recinzione e ha ribadito che nei primi giorni di Maggio le ditte appaltatrici inizieranno i lavori, i quali dovranno essere terminati prima della festa di S. Luigi.

Il costo complessivo della recinzione si aggirerà intorno a 70-80 milioni. Una parte di queste spese verrà coperta con il ricavato della vendita al Comune di Formigine della striscia di terreno posta direttamente su Via Fiori, dove il Comune realizzerà un marciapiedi che prosegua quello già esistente davanti alla Palazzina. Per il resto la Parrocchia si affiderà al buon cuore di tutti i Casinalbesi, che da sempre hanno dimostrato una grande disponibilità e generosità.

Successivamente, l’Architetto - cui era stato affidato l’incarico di riprogettare gli spazi interni dell’area antistante l’asilo - ha presentato e illustrato due diverse soluzioni possibili.

Il consiglio ha espresso una preferenza per la prima che prevede la realizzazione di un ulteriore campo da gioco multifunzionale affiancato a quello già esistente. Tuttavia, siccome questi interventi dovranno essere realizzati dopo che la recinzione è stata terminata, in un periodo adatto anche alla piantumazione di nuove piante, se ne riparlerà dopo l’estate. In questo modo i due progetti possono essere fatti oggetto di una condivisione più ampia all’interno della Parrocchia e, soprattutto, con i futuri fruitori dell’area stessa.

Per quanto riguarda, invece, gli importanti lavori già eseguiti nella canonica il consiglio ha fatto il punto della situazione. L’intervento di ristrutturazione della Canonica è stato finalizzato sia alla messa a norma degli impianti termo-idraulici ed elettrici dell’intero edificio, che alla riorganizzazione degli spazi interni al fine di rendere la canonica un luogo più accogliente e funzionale per tutti i parrocchiani e per le numerse attività parrocchiali. Infatti, al piano interrato è stata allestita una cucina e dalla cantina è stata ricavata una bella aula intitolata a don Sergio Ferrari, relegando la cantina nel sottoscala.

Al primo piano sono state allestite due nuove sale per riunioni, mentre al piano secondo è stato ricavato l’appartamento per Don Angelo e per gli eventuali ospiti della Parrocchia.

I lavori a questo punto sono ormai terminati e, oltre a godere dei nuovi spazi, il consiglio ha calcolato il costo complessivo dell’intervento realizzato che ammonta a Lire 67 milioni così suddivisi: lavori edili L. 27 milioni, impianti termo-idraulici L. 19 milioni, impianti elettrici L. 8 milioni, Infissi L. 11 milioni e spese tecniche L. 2 milioni.

Al fine di verificare la funzionalità di tutti i nuovi locali e, soprattutto, della cucina, Don Angelo ha avuto la geniale idea di organizzare una tigellata per tutto il consiglio. Dopo ampia ed esauriente tigellata, all’unanimità il Consiglio dichiara ben riusciti tutti i lavori di ristrutturazione e approva, tigellata inclusa.

Marco Vaccari

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25 aprile: Consiglio Pastorale Parrocchiale, un incontro per verificare e programmare

 

Il futuro dietro l'angolo

Non ce ne vogliamo i partigiani, combattenti e reduci ma il 25 aprile in Parrocchia dalle ore 8.30 alle ore 12.30 si è svolto un Consiglio pastorale aperto, perché era l’unico giorno in cui tutti i componenti erano disponibili per mezza giornata.

Come ognuno di noi ha la necessità di fermarsi un attimo per guardarsi dentro, per vedere chi è, cosa sta facendo e dove sta andando così anche la Parrocchia ha sentito la necessità di fare il punto della situazione e di verificare ciò che è essenziale per noi cristiani. Infatti a volte si corre il rischio di lasciarci prendere dalle cose da fare, dal sostenere le tantissime iniziative, dal rispondere alle varie richieste così che la Parrocchia sembra un centro organizzativo più che una comunità di persone che vivono in comunione con Dio e tra loro.

Abbiamo allora sentito l’esigenza di verificare come è andato questo anno pastorale e di programmare il nuovo anno pastorale 2001-2002.

Dopo una breve introduzione di don Angelo e la lettura di alcuni brani dal Vangelo di Matteo (la casa sulla roccia ) e dagli Atti degli Apostoli (le prime comunità cristiane) per richiamare a tutti l’importanza dell’unità tra di noi nel costante riferimento a Cristo, (è Lui che salva grazie anche al nostro contributo), ci siamo divisi in tre gruppi e abbiamo considerato i diversi ambiti di attività della parrocchia. Don Angelo che ci aveva preparato un elenco ne aveva individuati ben 40 e di alcuni se ne era dimenticato! Certamente se tutto questo è il segno di una comunità viva ed attiva è stato anche necessario rivedere le diverse attività per tentare di programmare al meglio il prossimo anno pastorale e di presentare a tutti i parrocchiani il cammino del prossimo anno.

Dalla riflessione dei tre gruppi sono emersi i 4 punti prioritari per la pastorale parrocchiale a cui dare maggior risalto:

1 - catechesi

2 - annuncio della Parola

3 - celebrazione dei Sacramenti

4 - carità

Per quello che riguarda la catechesi, tutti sono stati concordi nel dire che è un punto di fondamentale importanza e che necessita di una approfondita riflessione insieme ai catechisti per migliorarlo. E’ emersa la necessità di avere un coordinatore per la catechesi parrocchiale, di curare di più il mandato ai catechisti e di coinvolgere maggiormente i genitori. Le riunioni con i genitori sono fondamentali per chi riceve i Sacramenti e buona cosa per gli altri.

Per quello che riguarda l’annuncio della Parola non si è voluto sopprimere nessuno degli incontri che si fanno per tale scopo (Lectio divina, Vangelo nelle famiglie ecc.) ma si è sottolineata l’importanza di avere un Gruppo liturgico che si ricostituisca e lavori fedelmente.

Per quello che riguarda poi il ritiro mensile della parrocchia dai tre gruppi sono emerse alcune considerazioni:

a) per un gruppo la frequenza mensile sembrava eccessiva e proponeva 4 incontri all’anno durante i tempi liturgici (Avvento, Quaresima, Inizio anno pastorale, Chiusura anno pastorale),

b) un altro gruppo proponeva di mantenerlo mensile perché lo considera un momento importante per la formazione, la catechesi e la riflessione sulle problematiche d’oggi affrontate alla luce della Parola di Dio e dei Documenti della Chiesa per tutti i parrocchiani (giovani, adulti, anziani, giovani coppie, genitori...),

c) il terzo gruppo proponeva di mantenerlo mensile alternando gli incontri: un incontro come momento di arricchimento della Parola di Dio e un incontro più "culturale" su problematiche attuali come quello sulla televisione. Tutti e tre i gruppi si sono interrogati sulla scarsa partecipazione, sugli orari, sulla promozione dell’incontro che pur non volendo essere sostitutivo di altri incontri specifici per gruppi, deve comunque essere sentito come un momento di arricchimento per tutti.

Sui Sacramenti tutti concordi sulla necessità di preparare bene i ragazzi e i genitori a vivere quel particolare momento sia dal punto di vista liturgico, curando al massimo la celebrazione, sia anche dal punto di vista organizzativo per quello che riguarda le modalità e gli aspetti tecnici della cerimonia.

Infine l’ambito della Carità riguarda tanti aspetti della nostra parrocchia che si ritengono tutti importanti e che sarebbero da potenziare se ci fossero più persone disponibili al servizio degli altri. Infatti occorrerebbero forze nuove per il servizio di animazione della tombola a Villa Carducci una volta al mese, così come per la visita agli ammalati o agli anziani soli o alle famiglie bisognose...

Il difficile compito che ci aspetta è quello di tradurre le indicazioni emerse dai gruppi in scelte operative di una pastorale che sia efficace e rivolta a tutti.

Personalmente penso che le iniziative sono "efficaci" se ciascuno ci mette un po’ del suo, se ciascuno dà un segno di comunione con gli altri, donando un po’ di tempo per mettersi al servizio, perché si ama servendo e si serve amando.

Elisabetta Tavoni

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Mini corso indispensabile per gli animatori del campeggio e dei centri estivi

L’apprendista… animatore!

Il C.P.G. Modena (Centro di Pastorale Giovanile) organizza nel mese di maggio 2001 un mini corso per gli animatori dei centri estivi (e non solo…); siccome, parafrasando un vecchio detto: "animatori non si nasce, ma si diventa!", si è pensato di partecipare come Gruppo Animatori e Assistenti dei campeggi. Infatti ci siamo accorti che c’è sempre spazio per migliorare, o per imparare qualcosa di nuovo: l’invito si rivolge infatti anche (e soprattutto!!) a chi, nella nostra parrocchia pensa di diventare animatore o si accinge a partecipare al Centro Estivo o ai campeggi a Tires.

Ovviamente è una valida proposta anche per chi, catechista esperto e animatore provetto, intende rimanere al passo coi tempi. Il corso si svolge in tre serate, tutte di giovedì, che si annunciano piuttosto corpose, ed il cui programma è il seguente:

Giovedì 10 maggio

primo livello

secondo livello

Giovedì 17 maggio

primo livello

secondo livello

Giovedì 24 maggio

primo livello

secondo livello

Tutti i corsi rispetteranno il seguente orario: 18-19,30 incontro

19,30-20,30 cena

20,30-22,30 laboratori

Le iscrizioni si raccolgono in canonica, chiedere di don Angelo. Per eventuali informazioni tel. 059/550169.

Cos’altro dire?

Che ci vediamo giovedì 10 sul piazzale della chiesa, pronti a partire per le 17.30!

Il gruppo Animatori

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Il Rosario anche a Casinalbo: sono tanti i centri di preghiera fioriti nella nostra parrocchia

Maggio con Maria

 

E' ritornato maggio e con esso le serate dedicate al S. Rosario.

Chi all'ora del tramonto attraversasse i quartieri del paese, avrebbe modo di vedere gruppi di persone riuniti attorno ad una maestà dedicata alla Madonna, o sotto ad un piccolo altarino incastonato nel muro di una casa . I nonni raccontano che anche quando erano bambini loro, questa tradizione della recita del Rosario fuori dalla Chiesa era molto diffusa.

Facendo una ricerca storica ho scoperto che già secoli prima di loro andava diffondendosi questa usanza.

Dapprima recitando 50 oppure 150 Ave Maria con il Credo e il Padre Nostro. Siamo nel 1200/1300.

I Domenicani ebbero un ruolo importante nella diffusione di questa forma di preghiera, insegnando già ad usare una Corona.

Anche presso altre religioni si fa uso di un oggetto sacro simile: ad esempio, i Mussulmani elencano così i 99 nomi di Allah. La loro corona ha infatti 99 palline.

Per sostenere la recita cristiana del S. Rosario nacquero nel passato, in quasi tutte le Parrocchie, confraternite, oggi sostituite col medesimo scopo da gruppi di preghiera che privilegiano la devozione a Maria.

Noi siamo anche certi di una cosa bellissima: la Madonna gradisce molto che ci si rivolga anche a Lei per arrivare pienamente a Gesù col suo aiuto. Nelle apparizioni di Lourdes, Fatima e di altri luoghi la S. Vergine ha esplicitamente e continuamente chiesto la recita del Rosario.

A Casinalbo sono diversi i Centri di Recita del Rosario durante il mese di Maggio.

Personalmente, mi sembra di poter dire che il pregare in luogo aperto sia gradito anche a coloro che, per motivi diversi, non parteciperebbero al Rosario recitato solo in Chiesa.

E' bello vedere che le persone adulte manifestano anche in pubblico la loro fede con serenità.

La nostra Parrocchia ha anche avviato "Il pellegrinaggio della Madonna " alle famiglie: ulteriore motivo di incontro.

La stessa Missione alle Famiglie è occasione per offrire una coroncina, proprio come invito a riprendere tutti la pratica della recita del S. Rosario presso le famiglie.

Margherita Boni

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La Sagra . . . da Fiesta "S. Luigi 2001"

Solenne celebrazione: giovedì 21 giugno - S. Messe alle 7, alle 9.30 e alle 18.30. Dopo la Messa delle 18.30 seguirà la processione. Momenti di preghiera: lunedì 18, martedì 19 e mercoledì 20 giugno alle 20.30 guidati dal Vicario Generale, mons. Paolo Losavio.

Momenti ricreativi: giovedì 21, venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 giugno

Per continuare la tradizione che ha visto i giovani di Casinalbo impegnati nel festeggiamento del patrono del nostro paese, anche quest'anno un gruppo di giovani vuole proporre, oltre alle celebrazioni e momenti di preghiera, momenti di svago e divertimento per tutta la comunità.

Dopo il grande lavoro svolto per il palio di S. Luigi 2000, quest'anno si è scelto di proporre una sagra paesana con vari momenti di sport, musica e tanto altro.

Fino ad ora gli incontri che si sono tenuti hanno avuto carattere propositivo, di programmazione e di organizzazione. D'ora in poi si dovrà svolgere il lavoro vero e proprio e visto che il tempo oramai non è più tanto, chiunque (giovani…adulti…) è caldamente invitato ogni lunedì sera alle ore 20:30 presso la canonica per aiutare a dare forma a questa SAGRA…DA FIESTA.

Per aiutare i nuovi Casinalbesi a capire lo spirito con cui si affronta questa sagra, ci sembra opportuno riportare alla memoria come le passate manifestazioni vengano ricordate ancora oggi con tanta allegria e gioia. I momenti a cui ci riferiamo si identificano soprattutto e principalmente nel famoso Palio di S. Luigi.

Questa attività rappresenta un importante momento di aggregazione per i giovani sia nella preparazione, che cominciava parecchi mesi prima, sia la sera stessa dello svolgimento del Palio.

L'idea da cui ha preso forma il Palio è lo stile "Giochi senza frontiere", dove i cinque rioni di Casinalbo (Oste, Drago, Pozzo, Torre, Ore) dovevano superare diverse prove a tema (Futuro, Far West, Fiabe, Antico Egitto, Antica Roma ecc.) per conquistare l'ambitissimo Palio.

Attualmente dopo l'ultima edizione, il Palio è nelle mani del rione delle Ore.

Il gruppo organizzativo

GIOVEDI' 21

Dalle ore 19.30: Sagra paesana sul piazzale della Chiesa

Stand gastronomico - Gruppo musicale - Bancarelle varie - Giochi per tutte le età - Spettacolo pirotecnico

VENERDI' 22

Dalle ore 19: Presso l'area antistante l'asilo parrocchiale: Tornei: Green volley - Calcio Splash - Birreria.

SABATO 23

Dalle ore15: Presso l'area antistante l'asilo parrocchiale: Conclusione tornei - Birreria - Giochi vari

DOMENICA 24

Dalle ore 14.30: Caccia al tesoro per i ragazzi delle superiori

Dalle ore 20: Birreria - Rassegna di giovani gruppi musicali

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La Madonna ha tanti volti uno più bello dell’altro.

Esiste la Vergine Immacolata di Lourdes, la Vergine della Salute, la Vergine del Rosario

 

Maria, la Vergine presente

 

La Vergine Immacolata, la Madonna, così sublime, che con la sua dolce mano, leggerissima ma potentissima si occupa di noi. Ci ascolta e quando meno ce lo aspettiamo ci fa sentire la sua benefica presenza. Ci prende in braccio, la Madonna, e senza che noi ce ne accorgiamo, ci guida, c’illumina, ci ama.

La Madonna è buona, e, anche se a volte ci sentiamo soli, tristi e abbandonati, Lei ci sorregge, ci dona forza e coraggio sempre nuovi.

La Madonna ha tanti volti uno più bello dell’altro. Esiste la Vergine Immacolata di Lourdes, la Vergine della Salute, la Vergine del Rosario.

La Madonna soccorre tutti ed è bellissima. È la più bella tra tutte le donne, giovane, saggia, umana, divina, pietosa e amorevole, materna e filiale. La bellezza della Vergine dipende dalla sua integrità. Ella è senza peccato e questo la rende superiore ad ogni creatura.

La Madonna nella sua umiltà ottiene tutto quello che al Signore domanda e le sue domande sono incommensurabili e profonde, importanti. La Madonna sa quello di cui abbiamo veramente bisogno, ancora prima che glielo domandiamo come il Padre. Per questo ciascuno si deve fidare. Lei è la migliore alleata che il cristiano può avere. Certo lei non ha tutte quelle preoccupazioni che turbano ognuno i nostri cuori. Lei vive in cielo tra gli Angeli e i Santi al cospetto di nostro Signore ma non per questo è lontana: è anzi vicinissima, è nel nostro cuore e aspetta solo una nostra invocazione.

La Madonna è nella nostra vita, è la nostra vita, è parte di noi, è con noi e il nostro compito è quello di amarla e di imitarla con tutte le nostre forze oltre che di pregarla.

La Madonna protegge le nostre famiglie e nelle situazioni di peccato Ella soffre piange in silenzio, ma le sue lacrime salvano il mondo così come le sue mani immacolate aiutano l’umanità a convertirsi.

La Vergine ci esorta a comportarci sempre nel migliore dei modi.

Alla Madonna, grazie. Grazie di vero cuore del suo aiuto e della sua benevolenza.

Alla Madonna, un grazie davvero grande, magari consacrandoci a Lei e impegnandoci a dire il S. Rosario tutti i giorni!

Paola Buffagni

 

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Pellegrinaggio parrocchiale al Santuario Grotta di Lourdes a Chiampo

Maggio, chi ben comincia…

La meta era Chiampo, in provincia di Vicenza, per pregare nel Santuario Grotta di Luordes, costruita dal Beato Claudio.

La partenza era fissata per le sette, ma alle sei e trenta i pellegrini erano già sul piazzale della chiesa in attesa del pullman. Erano cinquanta, giovani e forti, meglio, molto forti e un po' meno giovani, ma c'erano tutti e alle sei e quarantacinque hanno suonato il campanello della canonica perché don Angelo non si era ancora fatto vivo.

I soliti ben informati hanno garantito che il tempo sarebbe stato pessimo e la pioggia l'avrebbe fatta da padrona.

Alle sette, con qualche minuto d'anticipo sull'orario previsto dai meticolosi organizzatori Luciano, Anna, Clementina e Lucia, la corriera imboccava l'autostrada, incendiata da un magnifico sole, il quale, nonostante le previsioni contrarie, ha rasserenato e riscaldato l'intera giornata.

Erano da poco passate le nove quando i pellegrini sono entrati, per una rapida visita, nella bellissima chiesa dei padri francescani di Chiampo, che dista appena un centinaio di metri dal Santuario. Alle dieci la S. Messa al Santuario e subito dopo la Via Crucis all'aperto, in un bosco. La bellezza del luogo e i raggi del sole, filtrati dal verde degli alberi, hanno favorito il silenzio e la meditazione. Le statue delle stazioni, a grandezza naturale, hanno contribuito a creare il clima ideale per la preghiera e la partecipazione alla Passione del Signore.

La mattinata si è chiusa con il pranzo al sacco per tanti, al ristorante per molti altri.

Nel pomeriggio, dopo la recita del Rosario ai piedi della grotta, c'è stata la visita ai musei francescani, distribuiti in undici sezioni. Tutte splendide le sezioni anche se per visitarle accuratamente tutte occorrerebbe molto, molto tempo. Le più attraenti sono senz'altro quelle dedicate alla geologia applicata, alla etnologia, alla mineralogia e soprattutto alla zoologia (una raccolta di 1500 animali imbalsamati, provenienti da varie parti del mondo).

Nel viaggio di ritorno, l'immancabile sosta a Verona per un'occhiata all'Arena, al balcone di Giulietta e Romeo, alle chiese di Sant'Anastasia e dei Santi Fermo e Rustico, e una riposante passeggiata sulle sponde del fiume Adige.

Come sempre, puntualissimo il rientro alle 21 accuratamente annunciato dagli organizzatori Luciano, Anna, Clementina e Lucia.

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Lo sport che guarda a don Bosco

 

PGS Fides: Trent’anni insieme

 

Cos’e’ la PGS

La PGS (Polisportive Giovanili Salesiane) è un ente che promuove le attività sportive e ricreative come strumento nell’educazione fisica, morale e sociale dei giovani, in una visione cristiana della vita e della società, ispirandosi al sistema preventivo di Don Bosco. La PGS vuole essere:

Nello spirito più autentico dell’insegnamento salesiano preme soprattutto offrire ai giovani che aderiscono alla PGS occasioni di incontro e di vita comune, che sviluppino e rafforzino quei valori di solidarietà, disponibilità e amicizia che rappresentano punti di riferimento insostituibili e indispensabili per ragazzi che crescono.

La PGS a Casinalbo

Trent’anni fa è nata la nostra società PGS FIDES grazie all’intervento di sr. Maria Nava. Come? Nel lontano 1969 sr. Maria fondò la PGS FIDES ( che significa fede e fiducia) collegandosi alla PGS già esistente a livello nazionale. L’esigenza nacque qualche anno prima, quando alcuni ragazzi incentivati da sr. Giovanna si uniscono per formare una squadra di pallavolo nell’unica società sportiva presente in quegli anni a Casinalbo: l’AUDAX. La carica era talmente alta da contagiare anche le ragazze, tanto da radunare anche la prima squadra femminile.

Dall’alto… venne deciso il "primo cambio": in panchina sr. Giovanna e in campo sr. Maria Nava. Sr. Maria, reduce di una esperienza sportiva nella PGS, decise di avviarla anche a Casinalbo, data già la presenza di una squadra femminile. In quei primi anni raccoglie a sé soprattutto bambine e ragazze fino a 13/14 anni che, all’ombra dell’oratorio giovanile "M. Ausiliatrice", vengono avviate alla pratica della pallavolo.

A Casinalbo non esistevano palestre e gli allenamenti si svolgevano nel cortile del vecchio oratorio: molta fatica, su e giù per gli scalini, lunghi slalom fra gli alberi e solo gli ultimi minuti dell’allenamento si usavano i palloni. Nel periodo invernale si raggiungevano le palestre di Magreta e Formigine con macchine stracolme di atlete e di entusiasmo.

Comincia così la partecipazione ai primi tornei e ai campionati provinciali PGS. E con i primi successi si consolida in quelle ragazzine la volontà di continuare a praticare sport.

Il loro impegno e la loro costanza vengono premiati nel 1971 e 1972 allorché, dopo aver vinto la fase provinciale e regionale, si trovano a dover difendere i colori societari (allora nero e arancione) al campionato nazionale PGS di pallavolo, dove raggiungono un onorevolissimo 2° posto (Torino 1972).

La società cresce: alla fine degli anni ’70 conta ormai 116 atlete iscritte, dagli 8 ai 20 anni. E mentre le bambine più piccole si dedicano alla ginnastica formativa e si impegnano in semplici giochi di squadra, dai 12 anni in poi le atlete partecipano ai campionati PGS e CSI di pallavolo, oltre che a manifestazioni di propaganda sportiva, occasione di incontro e di amicizia con squadre PGS anche di altre regioni.

Dopo il campo di Pallanza, sul lago Maggiore, nel 1978 la PGS viene riconosciuta dal CONI quale ente di promozione sportiva: la PGS opera su tutto il territorio nazionale con articolazione decentrata a livello regionale e provinciale.

Nel corso degli anni ’80 l’attività si estende anche ai bambini più piccoli (6/7 anni). Tutti i gruppi e le squadre sono guidati da allenatori che prestano gratuitamente la propria opera, ponendosi nei confronti dei propri ragazzi non solo come "maestri" di sport, ma soprattutto come amici e punti di riferimento costante in tante altre occasioni ricreative ed aggregative. Ma volontariato e impegno personale non bastano a qualificare l’operatore PGS: la società ne cura anche la professionalità attraverso i campi scuola estivi (regionali e nazionali) da sempre frequentati dai nostri allenatori.

Dagli anni ’80 ad oggi molti sono stati i cambiamenti: molte le suore che si sono succedute come delegate PGS: sr. Maria Nava, sr. Maddalena, sr. Graziella, sr. Rita, sr. Camilla e sr. Lina. Anche i colori ufficiali sono cambiati: dal nero/arancione al blu/giallo nel 1988, ed anche gli allenatori si sono succeduti numerosi.

Molti sono i successi che in questi anni alcune squadre hanno ottenuto, a livello anche nazionale, sia in campionati PGS che di FIPAV; numerose anche le manifestazioni che la nostra società organizza ogni anno, come la famosa biciclettata, giunta ormai all’II° edizione, tornei e vari altri momenti di crescita sportiva e cristiana.

Il Consiglio Direttivo

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Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 giugno la parrocchia di Casinalbo in Pellegrinaggio a S. Giovanni Rotondo

Il Rosario di Padre Pio

Impariamo dal Beato la devozione alla Madonna e nel suo insegnamento troviamo le motivazioni per rendere presente nella nostra parrocchia e nelle nostre famiglie la recita quotidiana del Rosario

Si è scritto tanto in questi giorni del nuovo beato Padre Pio da Pietrelcine e lo stesso Pontefice non ha mancato di sottolineare, insieme alla sua sofferenza e alla immensa carità verso i penitenti e i peccatori, anche la sua profonda devozione mariana.

Il binomio sofferenza e preghiera è stato sempre fisso nella vita del santo frate del Gargano, ma fisso è stato anche il binomio Eucarestia e Maria, imprimendo in tutti coloro che lo avvicinarono, devoti e curiosi, l’immagine del cappuccino che tiene continuamente in mano la corona del rosario e lo recita di notte e di giorno.

Una volta i frati che gli stavano intorno gli chiesero quanti rosari al giorno recitasse e Padre Pio rispose sorridendo: "Fra notte e giorno, a volte, ne arrivo a dire fino a quaranta o cinquanta".

Qualcuno potrebbe pensare ad una esagerazione, ma in realtà padre Pio aveva sempre la corona tra le mani e quando si ritirava nel coro della vecchia chiesa, col mantello in testa, certamente di rosari ne diceva molti, ma ancora di più ne diceva di notte, quando la sofferenza non lo faceva dormire e lo univa più strettamente alla passione di Cristo.

A una donna che pregava poco e non amava il rosario, rispose secco, col suo linguaggio apparentemente ruvido e tagliente, ma sempre bonario e paterno: "Mangi tre volte al giorno? Ebbene almeno devi pregare tre volte al giorno e non ti dimenticare mai il rosario!".

L’esperienza della preghiera, soprattutto del rosario, Padre Pio l’ha fatta fin da ragazzo, in famiglia, nelle sua casa contadina, ove ogni sera si recitava il rosario; spesso poi andava in chiesa con il suo papà, Zì Grazio, per recitare il rosario insieme alla gente.

La pietà mariana del nuovo Beato è stata netta e secca. Per Padre Pio il rosario, la visita al SS.mo, la recita delle preghiere popolari, le devozioni che lo accomunavano alla gente, non erano un fatto singolare, ma costituivano la sua vita naturale, la vita di ogni buon frate, di ogni buon cristiano; anzi, si meravigliava, quando incontrava qualcuno che non solo aveva abbandonato la preghiera, ma non sapeva più dire neppure l’Ave Maria. "Che razza di cristiano sei - soleva apostrofare chi non pregava - se non riesci neppure a dire un’Ave Maria al giorno!".

Nel delineare la natura e il cammino dei Gruppi di Preghiera Padre Pio dettò al dottor Sanguineti tre indicazioni ben precise: partecipare collettivamente alla Messa, rosario e devozione a Maria, visita quotidiana al Sacramento: i tre capisaldi dei suoi cinquant’anni di vita nel convento dei cappuccini di San Giovanni Rotondo.

Come avvenne per gli Apostoli nel cenacolo (era l’immagine che gli piaceva di più) così anche i discepoli, specie i suoi figli, dovevano essere "assidui e concordi nella preghiera con Maria" come si legge negli atti degli Apostoli (At 1,14). Le caratteristiche di questi Gruppi che portano il nome di Padre Pio è la pietà mariana, la devozione costante e filiale alla Madre del Signore.

E’ difficile, per non dire impossibile, trovare un santo che non abbia amato la Madonna e non abbia avuto una forte pietà mariana. Per Padre Pio, questo è vero fin dal primo momento della sua vita.

Man mano, però, che andava innanzi nella vita e soprattutto nella direzione spirituale della folla immensa di penitenti, Padre Pio si rese conto che la devozione mariana non è affatto accessoria o secondaria, ma essenziale e importante per la vita cristiana:

La vita di Padre Pio è tutta incentrata sull’amore a Cristo e a Maria, ma anche i suoi continui contatti con la gente puntavano a far conoscere e amare Maria.

Le celebrazioni mariane, al devozione alla Madonna delle Grazie, venerata nella chiesa del convento di san Giovanni Rotondo, tutto portava i fedeli e seguaci del beato ad amare e venerare la Madre gi Gesù.

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Lunedì dell'Angelo: i giovani in gita a Brisighella

Piove sul bagnato!

Da un po’ di tempo ormai, è tradizione per i giovani casinalbesi riunirsi il giorno di Pasquetta per fare insieme una gita fuoriporta, e nemmeno nel terzo millennio ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di ritrovarci tutti assieme per passare una giornata divertente, magari alla scoperta di luoghi nuovi proprio dietro l’angolo.

Dopo le piogge dei giorni precedenti la Pasqua, speravamo in un lunedì dell’Angelo col sole, magari per trascorrere una giornata di relax in una spiaggia o in un verde prato montano, magari dove poter allestire una grigliata insieme. Purtroppo l’acqua non ha tardato ad arrivare, poco prima del mezzogiorno, nel piccolo borgo medievale di Brisighella, non lontano da Faenza, e meta della nostra gita.

Si tratta di un bel paesino con un paio di rocche molto belle da visitare, e che d’estate è teatro di manifestazioni a sfondo storico (principalmente cene rievocative, con spettacoli di vario tipo).

Il maltempo non ci ha però tolto né il sorriso né la voglia di stare insieme, di divertirci, senza dimenticare un seppur breve momento di incontro con il Signore, appena messo piede nel paese, per ringraziarlo dell’occasione di aggregazione e per lodare le opere che compie, anche per mezzo delle persone più normali.

Speriamo che il prossimo anno il tempo sia più clemente, in modo da poter apprezzare maggiormente la meta che ci prefiggeremo, sperando in una maggiore partecipazione dei ragazzi delle superiori, che erano davvero pochi…

Denis Bergonzini

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