BASILICA CATTEDRALE

                                                                                  DI     FOGGIA

Foggia col nome di fossa doveva probabilmente essere una borgata sita nella parte meridionale del tenimento dell'antica Arpi, ma la sua storia è legata a un fatto miracoloso avvenuto nel 1062: "un bue menato al pascolo, abbeverandosi presso un pantano, a breve distanza dalla taverna del  "Gufo", si pose in ginocchio, mentre sull'acqua guizzavano tre misteriose fiammelle. A tal vista i pastori accorsero sul posto e, scrutando sotto la superficie dell'acqua, scoprirono un tavolo di forma rettangolare avvolto nei teli.

       Estratto dall'acqua, il tavolo fu portato nella vicina taverna del Gufo che in seguito fu trasformata in chiesa intitolata a S.Tommaso Ap.

       La notizia del miracoloso ritrovamento del Tavolo, ritenuto sacro, si sparse dovunque e cominciarono ad affluire da ogni parte numerosi pellegrini. E' logico pensare che il Tavolo liberato dai veli sia stato esposto alla venerazione  dei pellegrini  che ebbero modo di ammirare l'immagine della Vergine SS.ma Madre di Dio, come nelle antiche icone orientali, e che in un secondo tempo sia stato nuovamente coperto dai veli.

       Prima di tutti accorsero Clero e fedeli dell'antica Arpi, scampati alla distruzione della città avvenuta verso la fine del secolo X, e sparsi quà e là in luoghi sicuri, decisero di stabilirsi nella borgata, che successivamente fu denominata S. Maria de Fovea o de Fogia.

       Tra i pellegrini fu anche il Duca Roberto il Guiscardo, che, spinto da amore filiale verso la Madre di Dio, dopo aver fatto prosciugare il luogo dell'apparizione, fece erigere un tempio in onore dell'Iconavetere: corrispondente pressochè all' attuale cripta della Cattedrale. Il tempio dedicato a S.Maria fu eretto verso la fine del secolo XI.