Veniamo a conoscere, con precisione, la situazione
di Fiumana all'epoca romana a motivo di una villa che qualche signore
delle città vicine vi ha costruito. Certamente la posizione era favorevole.
Il fiume Rabbi, dopo essersi fatto strada sui fianchi delle montagne che
si dipartivano dalla dorsale appenninica, stava ormai per placarsi nella
pianura e così le cime delle colline si facevano più dolci e rotonde,
i passaggi verso le valli più agevoli, i terrazzi sui fianchi più estesi
e dolci e giù si intravedeva una terra il cui confine era il cielo. Il
blocco documentario più significativo della Fiumana romana è la sua villa,
riscoperta, nel 1960 dalla dott.ssa Bermond Montanari che ne ha dato interessanti
relazioni (G. Bermond Montanari - la villa romana di Fiumana). In realtà
siamo un poco fuori dell'attuale paese di Fiumana, infatti la località
Cà di Mezzo è ubicata a nord del paese sulla sinistra della statale vero
Forlì. La suppellettile rinvenuta, anche se in condizione di grande frammentarietà,
consente di considerare di essere di fronte ad un tipo di abitazione di
tono indubbiamente elevato e ricca di comodità e oggetti di lusso. E'
nello stesso tempo azienda agricola e residenza del dominus che dirige
e segue i suoi possedimenti e contemporaneamente ne fa la sede per gli
otia dopo le fatiche della vita pubblica, secondo il precetto catoniano.
I sommari dati cronologici indicano per la villa un periodo di attività
dal I secolo dopo Cristo fino all' inizio del IV. |
![]() frammento di lastra calcarea con scena mitologica ![]() Museo di Forl?:monumento di Purtisius Atinas |