Sabato Santo


LA PROCESSIONE DELL'ADDOLORATA

Il Sabato Santo, giorno di silenzio e di meditazione, ancora un'altra processione organizzata questa volta dalla Confraternita di san Francesco di Paola, offre l'occasione ai fedeli di continuare a contemplare il grande mistero della passione e morte di Gesù. Si tratta della processione dell'Addolorata che muovendo dalla chiesa di san Francesco alle prime luci dell'alba si snoda lungo le vie del paese.


Le statue dell' Addolorata (al centro), di san Giovanni (a destra)
e di Maria di Magdala durante il tragitto processionale
(FOTO Carmelo Carchedi)

Sorta, molto probabilmente, in un periodo in cui esistevano delle rivalità tra le due confraternite e dunque in contrapposizione a quella di Cristo morto, è l'unica processione rimasta, oltre quella del venerdì, dopo la riforma della settimana santa del 1955. Prima di allora tale processione si svolgeva nella notte tra il giovedì santo e il venerdì. Terminata la processione di Cristo morto (che si svolgeva alla sera del giovedì) i fedeli si recavano nella chiesa di san Francesco rimanendo in preghiera e attendendo l'inizio della seconda processione che da lì a poche ore avrebbe avuto inizio.
La processione muoveva inizialmente verso il Calvario, situato nei pressi della Chiesa di S. Maria delle Grazie, e prevedeva successivamente altre soste nelle varie chiese della città, prima di concludersi di nuovo nella Chiesa di san Francesco. Nella idea degli organizzatori la struttura voleva richiamare la tradizione della visita dei sepolcri (prassi tutt'ora i uso) associando l'idea che Maria, ignara del luogo della sepoltura, girava i vari sepolcri alla ricerca della tomba del Figlio.
Attualmente la processione mantiene la stessa struttura stazionale con le soste oltre che al Calvario, anche nelle chiese del Carmine, di san Teodoro, di santa Barbara e in quella di san Francesco.


Le statue dell' Addolorata , di san Giovanni
e di Maria di Magdala al ritorno dal Calvario (sulla estrema sinistra)
(FOTO Carmelo Carchedi)

La sosta al Calvario prevede, al termine della predica di passione, la consegna, tra le braccia della statua dell'Addolorata, di un piccolo Crocifisso e la recita di alcune preghiere tradizionali che si ripeteranno poi ad ogni sosta nella Chiesa e il canto di alcuni inni penitenziali o adatti alla circostanza tra cui il famoso inno Crux fidelis, che ancora oggi viene recitato nella Liturgia delle Ore della Settimana Santa e durante l'Adorazione della Croce dell'azione liturgica del Venerdì Santo.


Il rito della consegna tra le braccia di Maria del Crocifisso
(FOTO Carmelo Carchedi)