L'Isola crea sempre, per la sua posizione geografica, difficoltà di collegamento con la terraferma, ieri più di oggi. La distanza appare assai breve viaggiando ora a bordo dei veloci aliscafi che partono dal porto di Trapani e raggiungono in 20 minuti Levanzo e Favignana e in 40 minuti la più lontana Marettimo.
Dalle memorie dei nostri avi, dai ricordi dei nostri nonni emerge che i collegamenti tra la Sicilia e le Isole Egadi rappresentavano un'impresa con tutti gli imprevisti possibili fino alle tragedie con naufragi e passeggeri morti annegati.
Lo Stato Italiano nella prima metà del secolo scorso e fino agli anni '60, non è stato molto presente, garantendo prima uno, poi due, fino a quattro collegamenti settimanali negli anni '60 per le Isole Egadi. Collegamenti effettuati con piroscafi a volte inadeguati, sempre con operazioni di sbarco/imbarco a trasbordo in rada su barche più piccole. Tali collegamenti erano raramente utilizzati sia per i passeggeri che per le merci, per via degli orari scomodi ai passeggeri ed il trasbordo non funzionale per le merci.
Imbarco a trasbordo
Fino agli anni trenta, durante il periodo aprile-giugno in cui era calata la tonnara di Favignana le operazioni di sbarco/imbarco venivano effettuate nella cala di San Nicola, per evitare che il piroscafo transitasse con l'elica in funzione nella zona di passa dei tonni.
Soprattutto per le esigenze di Favignana, i servizi garantiti dallo Stato erano insufficienti e poco funzionali, per cui si rese necessario l'intervento privato con capitali e mezzi, in linea alle condizioni economiche e sociali della comunità di allora.
Andando a ritroso nel tempo, si ha notizia che nel primi anni del 1900 per il trasporto merci e passeggeri Favignana-Trapani e viceversa era adibita una "Varca longa" (barca a vela e remi), meglio nota come "Angelo 'a posta" dal nome del proprietario e capitano Angelo Messina fu Nicolò. Era noto l'orario di partenza, ma nessuno poteva prevedere quello di arrivo perché tutto dipendeva dalle condizioni del vento e delle correnti. In assenza di vento, per la distanza di circa nove miglia, a volte si restava in mare l'intera giornata, il capitano canticchiava ed il marinaio intratteneva i passeggeri con la chitarra.
Negli anni '20 verso il 1927, la barca di "Angelo 'a posta" dovette soccombere alla concorrenza della motobarca "Santuzza" e successivamente della motobarca "Ninu".
La "Santuzza" dei Fratelli Salvatore e Antonino Lucido e di Emanuele Torrente, fiore all'occhiello a quell'epoca perché munita di motore, iniziò l'attività verso il 1925.
Verso il 1926 alcuni favignanesi comprarono una barca da pesca poco più grande della "Santuzza" dal nome "Ninu", che, motorizzata, iniziò regolare servizio passeggeri e merci in concorrenza con "Angelo 'a posta" e " Santuzza".
Successivamente, verso il 1928 entrò in servizio la motobarca "San Giuseppe", stazza lorda 14 tonnellate, più grande e sicura, adibita a passeggeri e merci.
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Verso il 1929 un'altra motobarca,"San Francesco di Paola", gemella della "San Giuseppe", iniziò lo stesso servizio.
Verso il 1930 erano in servizio "Santuzza", "Ninu", "San Francesco" e "San Giuseppe", certamente in eccesso rispetto al mercato, per cui i proprietari della "Santuzza" e della "Ninu" trovarono più conveniente spostare i natanti ad altra attività.
Il 3 maggio del 1932 la motobarca "San Giuseppe", nonostante il mare assai calmo, appena uscito dal porto di Trapani, fece naufragio: morirono 9 passeggeri!
Sicuramente prima del 1937 arrivò la motobarca "Guerriero" di 75 tonnellate di stazza lorda e quindi considerata l'ammiraglia del servizio passeggeri e merci, poi chiamata "Salvatore Roccia" (dal Padre dei proprietari fratelli Roccia).
Nei circa dieci anni tra il 1937 ed il 1948 i servizi funzionarono con regolarità relativa e comunque non sempre tutte le motobarche furono in servizio. Alcune furono pure requisite per la guerra e quelle più grandi effettuarono diversi viaggi su Palermo ed anche su Napoli e Genova.
Tra il 1947 ed il 1949 la motobarca "San Giuseppe" sospese il servizio passeggeri per essere adibita alla pesca con le fonti luminose (cianciolo). Nel 1952 la proprietà passò ai Fratelli Bevilacqua di Favignana che definitivamente la utilizzarono per la pesca.
Nel 1950 alla motobarca "Salvatore Roccia" fu ampliata la cabina passeggeri e con la "San Francesco" formarono una società di fatto, successivamente ingrandita con l'entrata in società dei due schifazzi presenti a Favignana adibiti al solo trasporto merci. Ma il futuro fu difficile per l'avvento degli aliscafi prima e successivamente per l'entrata in servizio del m/traghetto sulla linea sovvenzionata dallo Stato.
Per il servizio passeggeri il progresso arrivò con l'avvento degli aliscafi della S.A.S. (Società Aliscafi Sud) sovvenzionata dalla Regione Siciliana. Successivamente la Società Siremar che gestiva la linea sovvenzionata dallo Stato, per far fronte alla concorrenza della SAS, iniziò un regolare servizio con l'aliscafo "Pinturicchio" di prima generazione, quindi l'aliscafo "Pisanello" di seconda generazione e così via via fino ai nostri giorni.
Per merci ed automezzi il salto di qualità avvenne nel 1968 con l'entrata in servizio della motonave "Canaletto" della Siremar, della classe moto-traghetti.
Gli ultimi trent'anni sono noti a tutti.
Il moto-traghetto "Vulcano" (quello giallo) entrò in servizio negli anni '70 ed e una linea privata sovvenzionata dalla Regione Siciliana.
L'Isola di Vulcano, nave superveloce della Siremar per trasporto passeggeri ed auto, viaggio inaugurale il 14.08.1999, rappresenta il massimo del progresso in fatto di trasporti marittimi.
Purtroppo la stesso non è possibile affermare per quanto riguarda la sicurezza degli attacchi ed il confort negli scali di Trapani e delle Isole. Si spera di non dover aspettare altri
cinquant'anni!
Rada Favignana 1958 (Motonave Nuova Egadi) |
"Mi trovavo a Venezia, in qualità di Vice-Sindaco di Favignana assieme alla allora Segretario Comunale Dr. Messineo, al Congresso dei Comuni italiani e mentre passeggiavamo sul Ponte dei Sospiri abbiamo vista entrare in porto un grosso motoscafo e per curiosità, da lontano, contammo quante persone scendevano (circa una settantina). Pensando sempre a Favignana, dissi al Dr. Messineo: "vogliamo scendere a vedere". Con grande nostra sorpresa scoprimmo che si trattava di un aliscafo e non di un motoscafo che effettuava il servizio tra Venezia e Trieste capace di portare 72 persone. Lascio immaginare a tutti la mia gioia...
Favignana 14.9.1999 - Viaggio inaugurale del M/Traghetto "Isola di Vulcano"
Chieste tutte le caratteristiche del mezzo, apprendemmo che per la tratta Favignana-Trapani bastavano soltanto 18 minuti di traversata e che il cantiere che costruiva questi mezzi si trovava proprio nella nostra terra e precisamente a Messina "Cantieri Rodriquez". |
Non credevo ai miei occhi, vedevo già lo sviluppo dell'Isola e non vedevo l'ora di rientrare a casa. Appena arrivato a Favignana informai gli zii di mia moglie "Fratelli Roccia" che effettuavano il servizio passeggeri con la MTB "Salvatore Roccia", poiché ritenevo che entrando in servizio gli aliscafi, i loro mezzi non avrebbero più avuto futuro.
Doveroso fu per me quindi invitare quanti operavano nel settore delle Egadi. Vi aderirono soltanto: i Fratelli Roccia, Campo Sebastiano di Levanzo, Mazzarese Mariano (titolare del mulino), Conte Pio di Marettimo, Favata Calogero. I proprietari del "San Francesco" e degli "Schifazzi", non vollero aderire.
Siamo nel gennaio del 1959, insieme al mio amico Favata partimmo subito, a nostre spese, per prendere contatto con la Regione Siciliana e con il cantiere Rodriguez. Prendemmo contatti con il Presidente del cantiere Ing. Carlo Rodriquez, il quale ci assicurò che costituita la società ci sarebbe venuto in aiuto e che avrebbe potuto farci costruire un aliscafo PT20 (posti 72) entro il mese di Giugno del 1962. L'iniziativa, che a Favignana non era stata compresa, la portammo alla Camera di Commercio di Trapani e in men che non si dica fu costituita la società S.A.S. con il suo Presidente il Cavaliere di Gran Croce Antonio De Filippi.
Agli iniziatori dell'idea venne assicurata la gestione delle biglietterie con la partecipazione nella società con modestissime azioni. Tutto avvenne come previsto, il Cantiere consegnò il mezzo il 1º giugno 1962 ed il 4 giugno, alla presenza delle Autorità, venne inaugurata la linea della S.A.S. di Trapani. Il giorno 10.06.1962 ebbe inizio il servizio di collegamento veloce tra Trapani e le Isole Egadi".
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