Incombente
sul confine del "bosco",
s’erge vigile
una rocciosa mole
a smorzare i venti
sulle nascoste baie...
Superba, racchiude
nel suo giallo ocra
l’oro del sole.
Il turbinio salso
delle burrasche
non teme;
piante perenni
sulle balze scoscese
come spose adoranti
stringono tenaci
roccia arnica
a rinverdirne l’arido manto.
S’abbarbica
rigoglioso e pittoresco
il selvaggio fico d’India e
l’agave nobile stende l’acuminata
punta delle carnose foglie.
della roccia
il pendulo cappero
spunta a grappolo
da cavità invisibili
ed è utile all’uomo
che ne carpisce
i saporiti bocci.
La natura generosa
ispira un’immagine
di salde certezze
nella mirabile simbiosi
tra piante e rocce !
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Il piccolo arcipelago delle Egadi, purtroppo, rimane in gran parte ancora sconosciuto e poco apprezzato.
Nell’immenso scenario delle isole è il mare il gran protagonista: un anello che le cinge e in un certo senso le nutre e le protegge... E' un libro sempre aperto di cui si possono leggere le pagine all’infinito. Le sfumature dei movimenti del mare causati dall’azione dei venti, la profondità e le correnti, le onde... il suo colore... sono i capitoli più
importanti.
Immergersi in questo mare limpido e fresco, venato di turchese, procura sensazioni inconfondibili; coglierne il profumo ed il respiro, è sentirne
l’anima.
Vivendo il mare dell’isola s’impara ad ascoltarne la voce e capirne i messaggi: esso istruisce, avverte, dà lezione di forza, educa al coraggio, simile ad un padre pur talvolta severo. Ci offre un cuore che però chiede di non essere ferito!
L’isola da ogni lato vede il suo mare e vive per lui nel suo costante abbraccio.
Spingendo lo sguardo fino all’orizzonte estremo, fiammeggiato da incantevoli tramonti, si ha il senso d’una grandezza universale che ispira
l’intimità della preghiera.
L’isolano ha un grande privilegio che molte volte trascura, cedendo inconsapevolmente all’indifferenza della consuetudine: quello di poter capire il mare e sapere tutto di lui, distinguerne gli umori e i momenti vantaggiosi. L’orgoglio di appartenenza alla propria isola è basato proprio sulla conoscenza approfondita del mare, della sua profonda vita e delle zone di pesca in cui si trovano i pesci particolari che abitano queste acque.
Per chi vive nell’isola è da ricercare un meraviglioso rapporto d’equilibrio tra
l’uomo e il mare.
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Il colore delle acque dell’arcipelago ha un fascino particolare: si stempera in un’infinita gamma di totalità, dal violetto al blu con fasce di turchese e grandi macchie di verde smeraldo.
La fotografia subacquea, inoltre, consente di cogliere sfumature straordinarie sul fondale.
Un fattore predominante di questa felicità cromatica,
è la caratteristica luminosità del cielo che si riflette sulla superficie del mare. Le stesse particelle che compongono
l’acqua marina, insieme alle radiazioni a minore lunghezza d’onda, diffondono il colore. Le variazioni di temperatura influenzano il colore che acquista gradazioni diverse.
Ma solo una piccola parte delle radiazioni luminose è riflessa e diffusa: il 4%-8%; la parte restante penetra nella massa acquea dove è assorbita e trasformata in calore o in energia chimica per il verde delle piante sottomarine.
E' interessante scoprire che nell’acqua marina sono presenti esseri viventi animali e vegetali che incapaci di contrastare il movimento del mare formano colonne fluttuanti: il plancton, ricco di proteine, di cui si nutrono i pesci azzurri: sarde, acciughe, aguglie...
Influiscono sul colore del mare anche le alghe e le sabbie...
L’intensità della luce che penetra nella massa marina, diminuisce gradualmente secondo lo spessore attraversato, e le ultime ad essere assorbite sono radiazioni della luce azzurro-verde. Ma è il blu che penetra maggiormente. Più il mare è trasparente e limpido e più la luce può raggiungere una certa profondità.
Immergendosi con la maschera, si gode visivamente dei suggestivi effetti della
luce sott'acqua!
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