Quando, alla vigilia delle elezioni regionali del 1986, è stata inaugurata a Trapani la Soprintendenza Provinciale per i Beni Culturali, molti cittadini hanno tirato un sospiro di sollievo, perché pensavano che questa struttura decentrata sarebbe servita a facilitare l'iter delle pratiche, a consentire una maggiore attenzione verso i problemi del territorio, ad aiutare le Amministrazioni Locali a risolvere tante cose senza andare a Palermo.
A distanza di due anni dall'entrata in funzione di quest'Ufficio decentrato dell'Assessorato ai Beni Culturali della Regione, tantissimi si sono dovuti ricredere, sono stati costretti a dimenticare i facili entusiasmi del primo momento ed hanno cominciato a considerare l'opportunità di chiedere al Presidente della Regione di tornare al vecchio sistema per togliere una palla di piombo dal piede dell'economia locale.
Proprio una palla di piombo al piede di tanta gente è considerata da tanti amministratori di enti locali della nostra provincia la Soprintendenza Provinciale, che non si è inserita nel territorio, svolge un controllo centralizzato, senza tenere nella dovuta considerazione gli interessi della gente, dei Comuni, delle isole.
Si ha la netta sensazione che la presenza della Soprintendenza fino ad oggi sia servita soltanto per impedire crescita, sviluppo, rinnovamento, rilancio dell'economia.
Ci auguriamo di essere smentiti, con valide argomentazioni e con motivazioni che trovino riscontro nelle leggi vigenti dello Stato e della Regione, ma non ci si venga a parlare di opportunità! Le opportunità, come amiamo definire certe decisioni, vengono dagli uomini che hanno l'interesse di fare andare le cose in una certa direzione, ma vanno verificate sul terreno operativo, con gli interessati, con la popolazione, con le amministrazioni locali.
Il discorso, chiaramente, è riferito all'importante problema della realizzazione del nuovo carcere di Favignana, che rappresenta la struttura portante della economia dell'isola, ma non dimentichiamo l'attracco alternativo a Punta Lunga, l'edilizia economica e popolare ed i cantieri di lavoro.
Il Consiglio Comunale, di fronte al veto posto su un'area scelta dal Ministero di Grazia e Giustizia, che stava per iniziare i lavori, ha indicato altre otto aree su cui costruire l'opera. E' stata scelta quella di contrada Timponello, sulla quale si spera possa essere realizzata l'opera.
La Soprintendenza Provinciale, dovrà dirci a quali condizioni si potrà realizzare il nuovo carcere in sostituzione del vecchio e cadente S. Giacomo, sia pure con quelle caratteristiche esteriori che si confanno alle strutture esistenti nell'isola in modo da costituire un tutt'uno col paesaggio isolano.
Non ci si può imporre di vivere di turismo, a qualunque
costo.
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Di turismo Favignana vive, per non più di tre mesi l'anno, ma questo non consente di guadagnare tanto da tirarci avanti per dodici mesi!
Turista, a Favignana, è il parente del detenuto che viene sempre a colloquio col congiunto e si ferma alcuni giorni, in diversi periodi dell'unno. Turismo portano le famiglie dei dipendenti della casa di reclusione che si portano amici e parenti a Favignana.
La convivenza, poi, tra isolani e detenuti in semi libertà, non interessa tanto le strutture pubbliche che vorrebbero fare di Favignana un deserto per pochi appassionati, quanto gli isolani che ci vivono e che traggono i mezzi di sussistenza dalle fatiche della pesca, dell'allevamento, dell'agricoltura, delle attività commerciali.
La Soprintendenza deve chiarire ai favignanesi quali sono i motivi che hanno finora ostacolato il rilascio del nulla osta, non solo per il nuovo carcere ma anche per asfaltare le strade che richiedono manodopera e consentono di migliorare la qualità della vita. Nulla osta per costruire case con finanziamenti agevolati, per impedire ai giovani di dovere cercare in terraferma la casa per le loro famiglie; nulla osta per rendere più accoglienti gli attuali immobili e creare le premesse per la promozione umana e civile della popolazione.
Si spera che la Soprintendenza capisca quali sono i problemi reali delle Isole Egadi, eviti di ergersi a controparte delle popolazioni dell'Arcipelago Eguseo e soprattutto non si renda protagonista di un braccio di ferro acuendo le difficoltà di vita di generose popolazioni che hanno dato e vogliono continuare a dare il loro contributo alla civile convivenza ed al progresso del Paese.
Favignana - La biblioteca comunale ha compiuto un anno. Quando è stata inaugurata disponeva di pochi libri; oggi comincia ad essere considerata uno strumento culturale a disposizione di tutti. Gli aggiornamenti e le acquisizioni al patrimonio culturale di nuove pubblicazioni e di opere antiche consentiranno di renderla sempre più efficiente e funzionale per la promozione sociale ed umana dei nostri giovani ed anche dei meno giovani. Nella foto: un aspetto della biblioteca.
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II problema ecologico, che in questi ultimi anni viene posto con sempre maggiore insistenza, è uno dei più importanti per il nostro arcipelago.
Le Isole Egadi, ormai da anni, nel periodo estivo vengono prese d'assalto da turisti e villeggianti, abituati a vivere in città degradate in cui non funziona il servizio di nettezza urbana o è insufficiente e spesso credono di potersi comportare nella stessa maniera anche nelle nostre Isole.
Lo abbiamo notato in più occasioni ed è una consuetudine per i turisti della domenica che dovunque arrivano devastano, sporcano e se ne vanno come se chi resta abbia una particolare predilezione per pulire le sporcizie che gli altri lasciano.
A questi turisti e villeggianti bisogna dare l'esempio di come siamo capaci di tenere le nostre isole durante tutto l'arco dell'anno ed anche nel periodo estivo, quando sono residenti e qualche volta hanno qualcosa da insegnarci.
Per la salvaguardia del territorio dal degrado ed il mantenimento della pulizia, l'Amministrazione sta |
cercando di risolvere il problema della raccolta, utilizzando un finanziamento di 600 milioni per la fornitura di automezzi, cassonetti ed altro.
Ma la principale minaccia viene dal mare. Ce ne accorgiamo sempre più spesso andando a pesca, quando vediamo galleggiare nel nostro mare limpido bottiglie o sacchetti di plastica, buttati in mare da chissà quali imbarcazioni. La cosa peggiore è che questi rifiuti abbandonati alle onde ed alle correnti, quando non le troviamo nelle pance dei pesci ce le troviamo sui litorali a fare bella mostra di un degrado che noi non abbiamo voluto.
La peggiore minaccia viene comunque dagli idrocarburi, sotto forma di catrame che si deposita sugli scogli, danneggiando per anni ed anni un ambiente naturale che tutti abbiamo il dovere di salvaguardare.
Le leggi dello Stato attualmente in vigore comporterebbero una continua opera di sorveglianza da parte delle Capitanerie di Porto, che finora non sono state dotate dei mezzi navali e del personale necessari per affrontare queste nuove, importanti e delicatissime incombenze. |
Il presepe allestito sul sagrato della Chiesa di Favignana in occasione del S. Natale, simbolo di pace, di bontà e di concordia.
L'Amministrazione
Comunale
augura Buone Feste
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COSTITUITO A MARETTIMO
UN IMPORTANTE SODALIZIO
E' stata costituita a Marettimo, ed ha già esordito con notevoli effetti positivi, l'Associazione culturale, sportiva, ricreativa e turistica.
Presidente è Luigi Ialuna; del consiglio di amministrazione fanno parte Fortunata ed Antonino Maiorana, Ettore Pandolfo, Stella Paliseri e Vito Vaccaro.
L'Associazione ha avuto il battesimo l'estate scorsa quando ha organizzato la sagra del pesce, una manifestazione che ha attirato l'attenzione della pubblica opinione sull'isola egusea.
Il sodalizio, che si interessa di varie attività legate alla vita dei residenti e dei turisti, fin dall'inizio ha dato una nuova immagine dell'isola di Marettimo, che aveva bisogno di essere vitalizzata e rilanciata sia per la sua importanza territoriale nell'arcipelago sia per gli stessi abitanti che costituiscono una parte essenziale della comunità egusea.
L'Amministrazione Comunale rivolge un plauso ai promotori dell'Associazione ed un ringraziamento per quanto stanno programmando nel quadro di una meritoria attività che farà di Marettimo la punta di diamante dell'arcipelago delle Egadi.
Gli interessi culturali, sportivi, ricreativi e turistici che l'Associazione ha risvegliato, attirandosi la simpatia e l'ammirazione dei residenti, della Civica Amministrazione e dei turisti, costituiscono un fattore essenziale per la salvaguardia del territorio e lo sviluppo socio-economico isolano.
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