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| settimanale della Diocesi di Cesena-Sarsina |
Anno XXXIV - n. 9
9 marzo 2001
Più di 600 espositori, almeno 30 mila visitatori previsti, contatti con oltre 70 paesi stranieri: quest’anno Macfrut si presenta ricco come non mai. La manifestazione che analizza la filiera ortofrutticolo a 360 gradi si svolgerà dal 3 al 6 maggio nell’area fieristica di Pievesestina e avrà come ospiti d’onore Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Ma la novità del 2001 è “Frutta in Fiera”, un intero salone dedicato alla filiera dei prodotti ortofrutticoli, dal produttore al consumatore. Qui sarà possibile gustare piatti, preparati da chef internazionali, a base di frutta e verdura. “Lo scopo di “Frutta in Fiera” – ha sostenuto Domenico Scarpellini presidente di Agri Cesena - è quello di portare a conoscenza il consumatore delle proprietà organolettiche dei diversi prodotti ortofrutticoli e di far scoprire le positive valenze nutrizionali (a partire dal contributo che frutta e ortaggi danno nella prevenzione di malattie quali il cancro) e le numerose tecniche di conservazione dei prodotti”.
Durante la presentazione di Macfrut, avvenuta a Milano la scorsa settimana, Scarpellini ha sottolineato altre due importanti novità che saranno trattate nella manifestazione si tratta dell’interprofessionalità e della creazione di comitati di prodotto. “Noi chiediamo che venga approvata una legge di controllo dei prodotti- ha continuato Scarpellini- e speriamo di poter completare l’iter dell’interprofessione che ha come mezzo i comitati di prodotto”.
I comitati di prodotto rappresentano lo strumento operativo di gestione, cioè consentono di tener conto delle differenti peculiarità delle diverse tipologie di ortofrutticoli, “pesche, pere e kiwi- afferma Scarpellini- hanno caratteristiche a sé, oggi sono trattati tutti insieme all’interno delle cooperative, mentre noi con questi comitati vogliamo che ogni singolo prodotto venga analizzato nelle sue peculiarità”.
Largo spazio durante la fiera verrà lasciato al settore biologico. Lino Nori, presidente del CCPB (organismo di certificazione del biologico), ha sostenuto- “quest’anno il settore biologico parla italiano. L’Italia, infatti, ha la leadership in tutta Europa sia per la qualità sia la quantità dei prodotti. Sono 50.000 le aziende che si sono convertite a questo tipo di agricoltura, 1 milione gli ettari impegnati, con un mercato valutato in oltre 2800 miliardi di lire, ora quello di cui abbiamo bisogno è avere dei tecnici preparati e un valido riconoscimento dal punto di vista amministrativo”.
Durante la presentazione di MACFRUT sono intervenuti anche Roberto della Casa, docente di marketing all’Università di Bologna, e Giuseppe Calcagni, presidente di ANEIOA. Della Casa ha evidenziato il problema della mancanza d’informazione alimentare nel nostro paese, dimostrando soddisfazione riguardo a “Frutta in Fiera”, “Ci auguriamo che questa esperienza possa allargare l’utilizzo dei prodotti ortofrutticoli -ha asserito Della Casa- purtroppo l’80% degli italiani consuma frutta e verdura solo a tavola, e questa iniziativa di MACFRUT aiuterà ad aprire nuovi orizzonti nel consumo dei prodotti ortofrutticoli”. Calcagni ha analizzato il bilancio dell’ortofrutta nel 2000, evidenziando come nello scorso anno lo scambio fra import-export sia stato di 1866 miliardi di lire, un valore del 58% superiore ai dati del 99.
Barbara Baronio
Questa pagina è stata aggiornata il 17/03/01. |