Parrocchia di Cavriago

San Terenziano

Storia del Santo - San Terenziano Martire

CHI ERA SAN TERENZIANO

In realt�non ci sono documenti che certifichino le origini di San Terenziano, si suppone per che fosse di origini romane, essendo il suo nome latino. A confermare questa tesi c'�il fatto che l'imperatore Augusto, mand in quegli anni delle famiglie a colonizzare la Tuscia(l'attuale Umbria). In particolare una colonia di pi di seimila persone si stabil�a Todi.
Si pensa che l'incontro con la fede cristiana avvenne direttamente dal Vangelo di Ges Cristo e dall'esempio degli Apostoli.
Fu cos�che a Todi la comunit�cristiana crebbe proprio sotto la protezione dell'autorit�che San Terenziano rappresentava: divenne infatti Vescovo di Todi. Nel compiere la sua missione, esortava i suoi fratelli al comandamento dell'amore secondo cui lo Spirito �unico e le attribuzioni diverse.
Della sua attivit�si dovettero accorgere i pagani di Todi, che cominciarono a osservare attentamente la comunit�cristiana cos�profondamente in contrasto con il culto degli dei.
La rivalit�arriv al punto che il sacerdote pagano del tempio di Giove, il cui nome era Flacco, denunci(o fece denunciare) il Santo Vescovo all'imperatore Adriano. Quest'ultimo invi cos�a Todi il proconsole della Tuscia Leciano.

IL MARTIRIO (Copia della leggenda della biblioteca laureziana di Firenze)

Il 30 luglio, 85 anni dopo la morte di Ges Cristo, sotto lImperatore Adriano, il vescovo Terenziano venne arrestato e condotto di fronte a Leciano, proconsole della Tuscia. Vecchio, svelaci i misteri della tua religione - chiese Leciano - e spiegaci il motivo per cui, in tua presenza, gli dei immortali non hanno alcun potere ed i nostri sacerdoti e le nostre vergini non riescono ad ottenere i responsi .
Terenziano rispose: Distogli lo sguardo dal culto degli idoli e potrai conoscere la verit� Il demonio ti possiede e ti impedisce di conoscere il tuo Salvatore, morto e risorto per la salvezza del mondo . A tale risposta Leciano, dopo avergli fatto colpire la bocca con una pietra, lo fece spogliare ed ordino che i sacerdoti approntassero loccorrente per il sacrificio al cospetto delle statue di Giove ed Ercole, quindi, rivolgendosi a Terenziano, ingiunse: Tutto e pronto, sacrifica! . Questi per tutta risposta, alzati gli occhi al cielo, cos�pregava: Signore Dio, siano confusi coloro che adorano gli idoli e si gloriano delle loro immagini . Allistante Flacco, uno dei sacerdoti, divenne cieco, le statue andarono in frantumi e loccorrente per i sacrifici disperso. Viste queste cose, Leciano ordin che lanziano vescovo fosse steso su un aculeo, aggiungendo: Mostraci ora la tua arte magica! . Cada su di te il castro di Cristo, Figlio del Dio vivente , fu la risposta del Santo. Leciano lo fece frustare e mentre il suo corpo veniva dilaniato, Terenziano cos�pregava: Gloria a Te, Ges benedetto, che ricolmi di benefici coloro che sperano in Te. Finalmente conosco la Tua benedizione . Ancor pi adirato Leciano fece porre dei carboni ardenti ai suoi fianchi e con tono di scherno chiedeva: Dov�il tuo Signore? . A lui prontamente il Santo: E' con me e se crederai in Lui troverai misericordia . Irritato da tale risposta e dallostinazione di Terenziano, dopo aver ordinato che la sua lingua amputata fosse calpestata al cospetto dei presenti, Leciano divenne muto e successivamente mentre, facendo gesti con le mani, dava ordine di ricondurre Terenziano in prigione, stramazz al suolo privo di vita.
L'indomani Flacco, il sacerdote degli idoli miracolosamente divenuto cieco, sapute queste cose corse incontro a Terenziano mentre veniva tradotto in piazza per essere martirizzato, e prostratosi ai suoi piedi lo implorava dicendo: Ti scongiuro per il Dio vivo che tu predichi! Oggi, in visione, ho visto un uomo bellissimo che mi ha detto: recati dal vescovo Terenziano se vuoi essere illuminato . Terenziano inginocchiatosi pose le mani sugli occhi di Flacco esclamando: Ti illumini Ges che e la vera luce . Flacco, guarito allistante, proclamava: Ora credo in Ges Cristo Figlio di Dio che mi ha ridato la vista , quindi dopo aver ricevuto il battesimo lo segu�
Entrambi furono decapitati, per ordine di Leonzio rappresentante dellImperatore, il 1 giorno di settembre, fuori dalle mura cittadine nei pressi della riva del Tevere. La notte successiva, il presbitero Esuperanzio ed una certa Lorenza andarono a raccogliere i corpi dei santi e li seppellirono a otto miglia dalla citt�di Todi in un luogo chiamato Colonia meglio conosciuto con il nome di Petroso.
Qui abbondano i benefici di Dio.

BIBLIOGRAFIA - DALL'ARCHIVIO DELLA PARROCCHIA

[1] S. Terenziano vescovo e martire, D.P. Chiricozzi, 1945.
[2] San Terenziano.